BANCA DATI NAZIONALE DEL DNA Dipartimento della Pubblica Sicurezza

BANCA DATI NAZIONALE DEL DNA
Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e
Microsoft: è attiva la nuova Banca Dati Nazionale del DNA
al servizio della Giustizia e della Sicurezza del Paese
In scena a Forum PA 2017 la prima esperienza italiana di Banca Dati del DNA.
Grazie alla piattaforma di gestione dati di Microsoft, è possibile analizzare
enormi quantità di dati eterogenei ed eseguire confronti genetici in tempi rapidissimi
Obiettivo: semplificare e accelerare l’identificazione degli autori di delitti e delle persone scomparse,
riducendo i costi di gestione e migliorando l’efficacia delle indagini in campo penale
Roma, 23 Maggio 2017 – A Forum PA 2017, la principale manifestazione dedicata al mondo della PA che si
apre oggi nella Capitale (Roma Convention Center La Nuvola, 23-25 Maggio 2017), Dipartimento della
Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e Microsoft presentano un innovativo
progetto di gestione dei dati genomici al servizio della Giustizia e della Sicurezza italiana: è attiva la Banca
Dati Nazionale del DNA (BDN-DNA). Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza si è infatti avvalso della
tecnologia di Microsoft per dar vita alla prima esperienza italiana di Banca Dati del DNA in conformità con
quanto stabilito dalla legge 30 giugno 2009, n.85. Istituita presso il Dipartimento della pubblica sicurezza,
Direzione centrale polizia criminale, Servizio per il sistema informativo interforze, la Banca Dati ha l’obiettivo
di semplificare l’identificazione di autori di delitti, reati di tipo predatorio e atti di terrorismo e di accelerare
il riconoscimento di persone scomparse dando un nome a corpi ignoti. Consente inoltre all’autorità
giudiziaria e alla polizia giudiziaria di interrogare e ricevere interrogazioni di profili del DNA dalle omologhe
banche dati internazionali per finalità di collaborazione internazionale, un aspetto strategico nell’attuale
scenario in cui alla minaccia della criminalità tradizionale si somma lo spettro del terrorismo. I vantaggi di
questo progetto sono significativi, dal momento che non ci saranno più banche dati del DNA distinte per ogni
singola forza di polizia, ma i dati confluiranno in un’unica banca dati nazionale DNA, con evidenti risparmi sui
costi di gestione e con la possibilità di associare più facilmente casi prima non collegati a livello
investigativo.
Microsoft collabora da anni sulle banche dati del DNA con diverse autorità a livello internazionale e sull’analisi
di dati genomici per finalità di ricerca, come dimostra il progetto Project Premonition: la piattaforma
Intelligente Cloud di Microsoft consente di abbattere i tempi di elaborazione dei dati, effettuando miliardi di
miliardi di confronti genetici in poche ore, laddove in passato sarebbero serviti mesi di lavoro.
Lo sviluppo della soluzione ha richiesto al Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano anni di lavoro per
creare una rete nazionale dei laboratori che effettuano analisi del DNA nell’ambito di un procedimento
penale, che ora parte dal prelievo effettuato su oltre 57.000 soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi da
parte di un giudice e da oltre 20.000 profili genetici estratti da reperti biologici acquisiti dalla scena del
crimine. Facendo leva sulla piattaforma dati di Microsoft è possibile memorizzare e analizzare questa enorme
mole di dati non strutturati gestendo le informazioni sul datacenter del Dipartimento della Pubblica Sicurezza,
garantendo elevati standard di sicurezza in linea con le normative vigenti sulla riservatezza dei dati.
In particolare il progetto è basato sulla piattaforma scalabile di gestione di database Microsoft SQL Server
2012 che integra applicazioni intelligenti, performance in-memory e analytics avanzati. La soluzione è
interoperabile con ambienti diversi e consente la gestione sinergica di dati eterogenei e database di diversi
fornitori. È in grado di trasformare i dati in informazioni utili con il vantaggio di offrire analisi approfondite su
qualsiasi device per rispondere alle esigenze di tempestività e mobilità del personale giudiziario. Interessante
anche la flessibilità offerta all’ente, dal momento che è possibile implementare in modo dinamico nuove
istanze in base alle necessità e sviluppare rapidamente nuovi database utilizzando diverse macchine virtuali.
Un sistema che garantisce tra l’altro continuità operativa, funzionando con elevate performance anche in
caso si verifichino problemi con una macchina virtuale. E in linea con le esigenze di sicurezza tipiche per le
Forze di Polizia, che tratta informazioni sensibili e che può secretare l’accesso ai sistemi al personale non
autorizzato e fare affidamento su quello è risultato il database meno vulnerabile per il sesto anno
consecutivo secondo il National Institute of Standards and Technology (NIST). I servizi IT offerti dalla Banca
Dati del DNA saranno conformi allo standard di qualità a norma ISO/IEC 9001:2015 e orientati allo standard
della sicurezza delle informazioni ISO/IEC 27001.
Grazie alla Banca Dati del DNA, l’impronta genetica sarà associata all’impronta digitale quale strumento per
consentire l’identificazione durante le indagini e si delinea così una doppia chiave di verifica indipendente
dalle generalità fornite dal soggetto. La BDN-DNA non contiene però i dati personali del soggetto che viene
sottoposto al prelievo di saliva ma solo informazioni anonimizzate ed una modalità di inserimento del profilo
del DNA in doppio cieco, in una logica di massima riservatezza. Solo quando la banca dati trova una
concordanza (hit o match) tra un profilo del DNA noto e un profilo del DNA sconosciuto legato alla scena del
crimine, avviene l’abbinamento dei dati anagrafici del soggetto, attraverso una procedura con certificato
digitale ad uso personale che consente l’accesso all’anagrafica solo a personale autorizzato presente nella
banca dati delle impronte digitali (AFIS). Il match positivo offre un’indicazione utile per le Forze di polizia e
l’Autorità giudiziaria e, in effetti, i benefici emergono in maniera evidente dall’esperienza internazionale: la
prima banca dati DNA europea è quella istituita nel 1995 nel Regno Unito e se già nel 2004 la percentuale dei
profili del DNA sconosciuti riferibili ai reperti acquisiti sulla scena di un crimine che hanno trovato una
concordanza con i profili del DNA delle persone presenti nella banca dati è stata del 45%, nel 2014 questa
percentuale è passata a circa il 62%, ovvero ad un reperto biologico su due acquisito sulla scena del crimine è
stato possibile associare il nome e cognome di una persona presente nella banca dati. Nel complesso in circa
15 anni (2001-2015) la banca dati UK ha prodotto 578mila match tra DNA di soggetti noti e DNA sconosciuti
prelevati da scene del crimine.
“La Banca Dati Nazionale del DNA rappresenta uno strumento di indagine all’avanguardia per la magistratura
e per le forze di polizia, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista della certezza e sicurezza dei
dati. Si tratta di un passaggio storico da un punto di vista tecnico-giuridico: questo progetto consente alle
Forze di Polizia di fare un importante salto di qualità nella capacità di conseguire l’obiettivo della sicurezza e di
offrire un ulteriore supporto al servizio della giustizia - ha dichiarato Renato Biondo, Direttore della Banca
Dati Nazionale del DNA. “Grazie alla piattaforma tecnologica di Microsoft, siamo stati in grado di sviluppare
un database flessibile con garanzie di sicurezza e continuità, che potremo incrementare in modo dinamico in
base alle necessità. Inoltre, le applicazioni per l’analisi dei dati integrate ci consentono di elaborare dati
sensibili e di confrontarli in modo rapido, ottenendo informazioni utili e recuperando tempo prezioso ai fini
delle indagini. Un bel vantaggio per chi si trova oggi ad affrontare minacce crescenti sul fronte della sicurezza
nazionale, dove alla criminalità tradizionale si associa lo spettro del terrorismo e dove strumenti
tecnologicamente evoluti possono aiutare ad identificare i colpevoli”.
“Una banca data nazionale del DNA consente al sistema Paese di dotarsi di uno strumento unico che raccoglie
i profili del DNA di determinati soggetti previsti dalla legge e ne abilita il confronto con i profili del DNA
acquisiti sulla scena di un crimine. Le concordanze possono offrire utili indicazioni alle Forze di polizia e
all’Autorità giudiziaria, contribuendo in definitiva ad accelerare la Giustizia e migliorare la Sicurezza. I dati
frutto dell’esperienza del Regno Unito sono incoraggianti, dal momento che la banca dati del DNA UK ha
prodotto circa 600.000 match positivi in 15 anni - ha commentato Simonetta Moreschini, Direttore della
Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia. - Chiaramente quando si tratta di archiviazione e
analisi delle informazioni l’innovazione tecnologica può fare la differenza e siamo orgogliosi di aver contribuito
con la nostra piattaforma di gestione dei dati alla realizzazione di questo progetto che potrà determinare
importanti efficienze sui costi di gestione delle Polizia e maggiore efficacia nelle indagini. Grazie a SQL Server è
infatti possibile elaborare enormi quantità di dati eterogenei in tempi rapidissimi trasformandoli in
informazioni strategiche, il tutto nel rispetto di massimi standard di sicurezza. Da sempre Microsoft s’impegna
per accompagnare la PA italiana nel proprio percorso di trasformazione digitale e questo progetto evidenzia
come la tecnologia possa offrire un supporto concreto nell’interesse del Paese, per semplificare
l’identificazione dei colpevoli e delle vittime accelerando i tempi della giustizia italiana e garantendo maggiore
sicurezza”.
Microsoft
Fondata nel 1975, Microsoft è leader mondiale nel software, nei servizi e nelle tecnologie Internet per la gestione delle informazioni di
persone e aziende. Offre una gamma completa di prodotti e servizi per consentire a tutti di migliorare, grazie al software, i risultati
delle proprie attività - in ogni momento, in ogni luogo e con qualsiasi dispositivo. Ogni informazione relativa a Microsoft è disponibile
al sito http://www.microsoft.com/italy/.
Microsoft Italia
Chiara Ronchetti
Responsabile Comunicazione Corporate e Business
www.microsoft.com/italy/stampa
e-mail [email protected]
Burson-Marsteller
Cristina Gobbo
[email protected]
Tel 02/72143543
Francesca Cappello
[email protected]
Tel 02/721423503