istituto statale d`istruzione superiore "e

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI”
con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787
Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223
Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968
Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131
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Liceo della formazione
a. s. 2011-2012
PIANO DI LAVORO
Docente GAETANA LABRIOLA
MATERIA STORIA
Classe III
Sez.C
Premessa deontologica:
II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire
una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo
docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione
educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe.
Principio guida  La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ'
1. FINALITÀ
- Cogliere gli eventi storici nella dimensione locale, nazionale, europea, mondiale;
- Saper individuare le relazioni fra politica, cultura e società;
- Comprendere i cambiamenti e le diversità nei fenomeni analizzati;
- Confrontare epoche diverse e aree geografiche o culturali differenti;
- vivere consapevolmente il presente;
- acquisire senso critico anche in rapporto allo sviluppo della società “occidentale”;
- Riconoscere e considerare un valore le diversità in ambito religioso e propriamente culturale.
2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI
▪ Comprendere, analizzare, sintetizzare, interpretare un documento storico;
▪ Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico;
▪ Produrre schemi e mappe, tavole sinottiche e diacroniche, relazioni, testi argomentativi su fatti e
fenomeni che riguardano l’ambito socio-conomico, politico e culturale;
▪ Analizzare e spiegare i fenomeni storici che hanno caretterizzato il periodo compreso fra il Mille
con l’Origine dei Comuni sino a 1650, alla Rivoluzione scientifica;
▪ Saper collocare i dati storici nel loro contesto generale, individuando i principali nessi causali;
▪ Collocare gli eventi nel loro contesto spaziale e temporale;
▪ Saper riconoscere le dinamiche di processi storici nella realtà di oggi.
3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA
Gli allievi conoscono il valore delle fonti; sanno leggere carte storiche, geopolitiche, mappe, tabelle e
grafici; hanno acquisito conspevolezza del valore scientifico del metodo storigrafico; conoscono la
periodizzazione storica nelle linee fondamentali, possiedono le conoscenze basilari sui fatti e fenomeni
rilevanti che hanno preceduto il periodo storico precedente l’origine dei Comuni, gli eventi e i fenomeni
che hanno caratterizzato l’evoluzione dell’Impero Romano, l’Occidente e l’Oriente, l’Alto medioevo,i
poteri universali(papato e Impero), l’espansione dell’Occidente; sanno distinguere gli eventi politici da
quelli socio-economi e culturali di un territorio.
4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
Gli alunni (ventidue di cui diciottofemmine e quattro maschi) dimostrano generalmente interesse verso la
disciplina. Non tutti però intervengono nelle discussioni guidate: alcuni hanno bisogno di continue
sollecitazioni da parte della docente; si distingue tuttavia un gruppo che segue con costante e notevole
interesse le attività proposte, apportando contributi significativi al dialogo educativo. Gran parte possiede
conoscenze, capacità, competenze essenziali per proseguire nell’apprendimento delle varie tematiche; un
gruppo dimostra di possedere capacità e competenze soddisfacenti e un impegno sistematico nello studio.
Al fine di realizzare una certa omogeneità di preparazione nel gruppo classe e di rendere più agevole
lo studio delle attività programmate, all’inizio dell’a.s. è stato affrontatto un riepilogo sui fatti,
eventi, fenomeni, datazioni, cause ed effetti dal crollo dell’Impero Romano d’Occidente alle Crociate
5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA
TRIMESTRE
MODULI e UNITÀ DI APPRENDIMENTO
- Accoglienza: riepilogo delle tematiche fondamentali svolte in II classe al fine di dare continuità agli
apprendimenti agevolando l’individuazione delle relazioni
Da Umberto Diotti, Civiltà antiche e medievali, vol 2°, De Agostini: completamento del programma di
II classe:
- Il mondo comunale: L’origine dei Comuni e la loro evoluzione, I comuni italiani e lo scontro con
l’Impero, L’evoluzione delle istituzioni comunali,Cultura e società in età comunale
- La nascita dell’Europa: Chiesa e Impero tra i secoli XII e XIII, Le monarchie feudali
-Verso la fine del Medioevo: La Chiesa e il potere universale: declino della teocrazia, lo scisma
d’Occidente, Potere e rapporti sociali nel secolo XIV, il flagello della peste.
Da Bravo, Foa, Scaraffa, Fili della memoria dal 1350 al 1650, vol. 1, Laterza
-I caratteri originari dell’occidente medievale: Popoli, culture e religioni nel mondo conosciuto; I
Mongoli e l’Estremo Oriente, Economia e società alla fine del Medioevo, Donne e uomini alla fine
del Medioevo
- Il lento passaggio dal Medioevo al Rinascimento: L’autunno del Medioevo, L’Italia alla fine del
Medioevo.
PENTAMESTRE
MODULI e UNITÀ DI APPRENDIMENTO
- Il lento passaggio dal Medioevo al Rinascimento: , La cultura del Rinascimento
- Nuovi mondi e nuovi sistemi di scambio: Le scoperte geografiche e la “conquiststa” del continente
americano, Economia e società nella prima Età modern
- La rottura dell’unità religiosa in Europa:Riforme religiose, Religione e società nell’Europa delle
Riforme
- L’Europa e il Mediterraneo: L’Europa in guerra(1519-1648),Il Mediterraneo e i Turchi
- Assolutismo, Rivolte e Rivoluzioni: Il progetto assolutistico, L’Italia spagnola
- La rivoluzione scientifica: La nuova scienza.
6. STRUMENTI DIDATTICI
Libro di testo, altri libri per attività di ricerca, film, siti internet, eventuali conferenze su tematiche di carattere
storico, documenti che permettano di comprendere meglio i singoli fatti storici: atlanti, carte storiche e
tematiche, grafici.
7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE
In itinere e a conclusione delle varie unità di apprendimento e dei moduli previsti, saranno
utilizzate varie tipologie di verifica per accertare: il livello di acquisizione di conoscenze e
concetti, l’utilizzo del lessico specifico, la capacità di collocare nel tempo e nello spazio fatti,
eventi, fenomeni sociali-economici e naturali, la capacità di individuare cause ed effetti, di
porre in relazione diversi settori della realtà e fatti e fenomeni delle diverse realtà geopolitiche
anche in successione cronologica.
Saranno effettuate anche verifiche informali in itinere durante le dicusioni guidate, sondaggi a livello
individuale e/o generale e verifiche formalizzate (Interrogazioni, prove strutturate e semistrutturate,
sintesi, relazioni, testi argomentativi, mappe, schemi) volte ad accertare i livelli base, intermedi ed
elevati. In particolare saranno somministrate nel corso dell’anno almeno tre verifiche-simulazione
terza prova degli Esami di Stato, di struttura mista.
8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
nella formulazione della valutazione trimestrale o finale si dovrà tener conto non solo della risultanza
della media dei voti ma anche dei progressi conseguiti dalle allieve in relazione alla situazione di
partenza, all’interesse dimostrato e alla concreta e costante partecipazione alle attività proposte.
9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE
Si effettueranno gli opportuni collegamenti co le seguenti discipline: letteratura italiana, inglese, filosofia,
scienze, arte, musica.
10.RACCORDO BIENNIO-TRIENNIO
Questa programmazione si pone in continuità con conoscenze, abilità e competenze acquisite
negli anni scolastici precedenti
METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE
11.1PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento
a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza "
X
b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo
x
X
e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento
X
d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”
X
e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario
X
f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari
X
g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri linguagg i
X
11.2.PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno,
sul piano della relazioneeducativa
a) direzione, per la presentazione in sintesi delle tematiche che via via si affronteranno
b) tutoraggio, per gli argomenti, i concetti non chiari ad alcuni alunni
c) autonomia, per le situazioni di studio individuale di tipo domestico, attività di laboratorio, come
applicazione di quanto teoricamente è stato affrontato(es. costruzioni di mappe concettuali, sintesi)
d) alternanza dei ruoli comunicativi, per spiegare ai compagni di classe i risultati del proprio studio
individuale.
11.3.L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate
situazioni da progettare :
a)dichiarativa, nella: esposizione delle conoscenze acquisite sui fatti che caratterizzano un
determinato
periodo storico collocandole nel tempo e nello spazio
b) procedurale, nella: individuazione di fasi nell’evoluzione dei fenomeni di carattere sociale,
politico, econimico, culturale;nel collocare gli eventi in prospettiva diacronica e sincronica.
c) problem solving, nella: individuazione delle cause e delle conseguenze dei fatti, nella
formulazione di quesiti partendo dalla realtà socio-politica, economica, culturale di oggi o dal
passato al presente; nella scoperta delle connessioni fra eventi e fenomeni di carattere politico,
economico, sociale, culturale
d) attività euristica,argomentativa e creazione artistica, nella individuazione di soluzioni
innovative alle problematiche emergenti, nell’argomentare su fatti ed eventi anche con
riferimento a fonti storiografiche di orientamento diverso
e) riflessione consapevole da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando,
nella: costruzione di mappe concettuali, nella produzione di sintesi, relazioni, testi argomentativi,
nella compilazione di questionari, riflettendo sui prcessi mentali attivati nell’operatività concreta.
Si privilegerà la lezione di tipo partecipativo che valorizza la motivazione, elemento fondamentale
nella didattica poichè favorisce apprendimenti significativi. Tale tipologia di attività didattica verrà
opportunamente integrata con la lezione di tipo direttivo e con attività che richiedono agli alunni
prestazioni in autonomia; ciò in relazione alla complessità degli argomenti di volta in volta oggetto
d’insegnamento.
Gli alunni saranno guidati a ricavare informazioni da brevi testi storiografici che trattano il medesimo
argomento, secondo tesi interpretative o punti di vista diversi.
Gli opportuni collegamenti passato/presente consentiranno anche la riflessione sulle tematiche che
riguadano l’educazione alla cittadinanza attiva.
12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO- SOSTEGNO-SVILUPPO
Percorsi individualizzati
In rapporto alle carenze che via via emergeranno dalle osservazioni sistematiche, dalle attività di
laboratorio svolte in classe, dalle discussioni guidate, si procederà con interventi di didattica
personalizzata nei confronti degli alunni con difficoltà; ciò anche al fine di realizzare di una certa
omogeneità di preparazione nel gruppo classe, sempre nei limiti del possibile. Con attività di
potenziamento si valorizzeranno le eccellenze.
Siena 02 /11/2011
DOCENTE
Prof.ssa Gaetana Labriola
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