MISERICORDIA E “ATTI PENITENZIALI” NELLA MESSA Anno della

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MISERICORDIA E “ATTI PENITENZIALI” NELLA MESSA
Anno della Misericordia – Trento, 8 novembre 2015
don Giulio Viviani
Negli scorsi anni a Santa Giuliana vi ponevo la domanda: Che cosa è la
Messa? La risposta fu abbastanza semplice: Un incontro!
Un’altra domanda questa volta: Che cosa è la Comunione?
La risposta ce la dà Papa Francesco (4 giugno 2015): “L’Eucaristia non è un
premio per i buoni, ma è la forza per i deboli, per i peccatori. È il
perdono, è il viatico che ci aiuta ad andare, a camminare”!
Stiamo per avviare un Anno Santo Straordinario, un Anno, un Giubileo della
Misericordia: vogliamo cogliere questo aspetto della vita cristiana da accogliere
come dono di Dio nei Sacramenti (soprattutto nell’Eucaristia e nella
Riconciliazione) e come impegno nostro nella carità (nelle opere di misericordia).
Il primo Sacramento del Perdono è il … Battesimo! (l’ultimo o quasi è l’Unzione
degli Infermi; esso con la Riconciliazione sono chiamati i Sacramenti di
guarigione che continuano l’attività di Gesù Salvatore dell’uomo).
L’Anno Santo inizia l’8 dicembre 2015 (Immacolata – 50° anniversario della
chiusura del Concilio Vaticano II) e si conclude il 20 novembre 2016 (Cristo Re).
L’annuncio è stato dato con una speciale Bolla di Indizione per un Giubileo
Straordinario della Misericordia, intitolata Misericordiae Vultus ("Gesù Cristo
è il volto della misericordia del Padre" - n. 1) dell’11 aprile 2015; in essa il Papa
ci invita a capire e riconoscere il valore dell'amore di Dio per noi e ci ricorda
l'importanza della carità, della solidarietà e della condivisione con gli altri vicini
e lontani. Essa ci offre tutte le indicazioni per capire e vivere il Giubileo. Per
noi, per la Chiesa e per il mondo, il Papa ha voluto proporre un “nuovo” anno di
grazia (“dono dell'amore gratuito di Dio”) e di misericordia: “Abbiamo sempre
bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di
serenità e di pace” (n. 2).
Fu Papa Bonifacio VIII a inventare l’Anno Santo nel 1300, come occasione di
penitenza (pellegrinaggio / cammino / incontro/ Sacramenti / elemosine /
indulgenze…). Esso si faceva ogni 100, 50 e poi 25 anni; i più recenti nel 1950
con Pio XII; quello del 1975 con il Beato Papa Paolo VI (“Riconciliazione e
Penitenza”) e soprattutto quello del 2000 con Giovanni Paolo II (passaggio di
secolo, di millennio!). Ci furono anche Anni Santi Straordinari nel 1933 e nel
1983/84: Anno Santo della Redenzione.
La fondazione è biblica: anno giubilare (jobel: la tromba che annunciava l’anno
50°); anno in cui la campagna riposava, si condonavano i debiti; le proprietà
tornavano ai legittimi proprietari, gli schiavi venivano liberati, ecc. Una
prospettiva molto idealizzata (cfr Levitico 25) che aveva un suo corrispondente
nell’anno sabbatico (7° anno) nella dimensione della libertà e della gioia, segno e
frutto della comunione con il Signore e tra noi.
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Torniamo alla Messa: Quanti sono i momenti “penitenziali” della Messa?
Proviamo a scoprirli e a elencarli (parole e gesti):
Atto penitenziale, nei riti di inizio in tre forme (Confesso con il segno del
percuotersi il petto, versetti salmici, invocazioni… e la conclusione che invoca il
perdono); la terza forma è quella che si presta di più al canto soprattutto nella
risposta/ritornello: Kyrie eleison, Signore pietà. Esempi li troviamo nel Messale
e nella Messa dei fanciulli.
La domenica inoltre c’è la possibilità del Rito dell’aspersione con l’acqua
benedetta (con un canto proprio!).
Liturgia della Parola (nel rito della Chiesa in Zaire l’atto penitenziale si fa dopo
aver ascoltato la Parola di Dio); le tre “crocette” (sulla fronte, sulle labbra e sul
cuore); il sacerdote o il diacono prima di proclamare il Vangelo dice: “Purifica il
mio cuore e le mie labbra, Signore, perché io possa annunciare degnamente il
tuo Vangelo”; e alla fine baciando il libro dei Vangeli dice: “La parola del Vangelo
cancelli i nostri peccati” (“per evangelica dicta deleantur nostra delicata”).
Liturgia eucaristica: l’inchino all’altare dopo aver presentato Pane e Vino: “Umili
e pentiti, accoglici o Signore: ti sia gradito il nostro sacrificio che oggi si
compie dinanzi a te” (Dan 3, 39-40); il “lavabo”: Lavami, Signore, da ogni colpa,
purificami da ogni peccato” (Sal 50). Varie espressioni delle preghiere
eucaristiche invocano la misericordia di Dio (Ricordati, Signore…); il Padre
nostro (rimetti a noi….) e il suo “embolismo” (Liberaci, Signore…); il rito della
pace; le parole del canto “Agnello di Dio”; e ancora: “O Signore, io non sono
degno…” (cfr Mt 8, 8).
Le parole della Benedizione finale nella forma solenne.
Ci sono, inoltre, momenti particolari dell’Anno Liturgico: il mercoledì delle
Ceneri e tutta la Quaresima con i suoi canti e i sui riti (ad es. la Via Crucis e le
celebrazioni penitenziali); le processioni penitenziali (ad es. le Rogazioni nei
paesi di campagna).
Quali canti penitenziali? L’Atto penitenziale; in Quaresima; nelle
celebrazioni penitenziali; Una scelta attenta per imparare a riconoscere che
“Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre” … per essere
“misericordiosi come il Padre” (MV 1 e 14).
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