Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento Presidio

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Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento
Presidio Ospedaliero di Sesto San Giovanni
FOGLIO INFORMATIVO PER ACQUISIZIONE DEL
CONSENSO INFORMATO
U. O. C. di Anatomia Patologica
Mod. 01bis allegato a IO. 01
FOGLIO INFORMATIVO PER L’ATTO SANITARIO :
ASPIRAZIONE CON AGO SOTTILE DI NODULI PALPABILI
DI ORGANI SUPERFICIALI A MANO LIBERA
PRESIDIO OSPEDALIERO “CITTA’ DI SESTO SAN GIOVANNI” – U. O. C. DI ANATOMIA
E ISTOLOGIA PATOLOGICA E CITODIAGNOSTICA
Gentile Sig.ra, Gentile Sig.re,
questo foglio informativo le spiegherà che cosa è l’agoaspirato a mano libera e potrà rispondere ad
alcune sue domande.
Per favore, legga attentamente e, se avesse domande, le esponga al medico che effettua
l’agoaspirato.
Perché fare l’agoaspirato?
L’aspirazione con ago sottile ( o agoaspirato ) è una procedura diagnostica di facile esecuzione,
indicata in tutti quei casi in cui si vuole conoscere la natura di un nodulo comparso in un organo
superficiale (es. mammella, tiroide, linfonodo, noduli sottocutanei).
Questo esame può, in alcuni casi, evitare l’intervento operatorio di asportazione del nodulo; in altri
casi, è utile per conoscere, prima dell’intervento, l’assoluta indicazione alla rimozione del nodulo,
evitando il tempo di un esame intraoperatorio.
Come viene effettuato l’agoaspirato
E’ un esame che non prevede una preparazione prima dell’esecuzione; è consigliabile, comunque,
informare il medico dell’eventuale assunzione di una terapia anticoagulante che andrebbe sospesa (in
accordo con il Medico curante) qualche giorno prima dell’esecuzione dell’agoaspirato.
Non prevede un’anestesia locale, in quanto provoca solo un leggero e sopportabile dolore dovuto
alla penetrazione dell’ago nella cute.
Viene utilizzato un ago molto sottile con diametro inferiore ad 1 mm. (calibro: 22-23 Gauge).
La procedura dura alcuni secondi e può essere ripetuta, a discrezione del Medico prelevatore (di
norma vengono eseguiti due agoaspirati in punti diversi del nodulo per avere una maggiore
rappresentazione citologica).
Dopo l’esecuzione dell’agoaspirato, le verrà applicato un cerotto e consigliata l’applicazione locale di
ghiaccio in caso di dolenzia.
Quali risultati fornisce l’agoaspirato?
Nel 90% dei casi, il risultato dell’agoaspirato chiarisce l’esatta natura del nodulo, consentendo al
suo Medico curante di stabilire la corretta terapia.
Nel 5% dei casi, l’agoaspirato non fornisce tutte le informazioni necessarie, e nel restante 5% dei
casi non è possibile ottenere materiale sufficiente per definire la natura del nodulo. In tale
evenienza, il suo Medico curante può prescrivere la ripetizione dell’agoaspirato stesso, una biopsia
chirurgica o altri accertamenti.
Documento Mod. 01bis allegato a IOQ. 01
Revisione 03
Data emissione documento 01-03-2009
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Quali rischi si associano all’agoaspirato?
Essendo l’agoaspirato una tecnica microinvasiva, ha alcune conseguenze temporanee di lieve
entità, quali :
ematoma e microemorragie che si risolvono spontaneamente in breve tempo; infezioni locali (evento
rarissimo: 0,08% dei casi) facilmente trattabili con adeguata terapia.
E’ importante sapere che il passaggio dell’ago, in caso di tumore maligno, non causa la diffusione
della neoplasia: questa possibilità è stata esaminata da vari studi ed è stata pressochè esclusa.
Ci sono alternative?
Fino a poco tempo fa, l’unica procedura per ottenere la diagnosi su tessuto era la biopsia
chirurgica: questo metodo rende necessaria un’anestesia locale e tempi di esecuzione
dell’asportazione del nodulo più lunghi rispetto ai tempi dell’agoaspirato; inoltre, è maggiore la
possibilità di insorgenza di eventuali infezioni della ferità e residua una cicatrice chirurgica.
Quanto tempo è necessario per avere il risultato dell’agoaspirato?
Il materiale prelevato deve essere trattato in laboratorio per renderlo visibile al microscopio. Tutto
il materiale deve essere esaminato al microscopio e, al termine di tale procedura, viene formulata la
diagnosi, che viene stampata, imbustata ed inviata allo sportello consegna referti della portineria o al
Reparto/Ambulatorio richiedente.
Queste procedure prevedono, nel nostro Presidio Ospedaliero, un tempo di attesa di 5 giorni
lavorativi, riducibile nel caso di effettiva urgenza.
Quali conseguenze comporta il rifiuto di eseguire l’agoaspirato?
Il rifiuto a sottoporsi a questa procedura diagnostica implica una incompleta definizione della
natura del nodulo comparso in un organo superficiale, o la necessità, per poter ottenere una diagnosi
completa, di adire ad atti chirurgici più invasivi.
Le informazioni contenute nel presente foglio informativo saranno oggetto di un colloquio fra il
Medico proponente/esecutore ed la/il paziente (ovvero il legale rappresentante).
Documento Mod. 01bis allegato a IOQ. 01
Revisione 03
Data emissione documento 01-03-2009
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