Mercedes-Benz Future Talk Robotic a Berlino
Alle Mercedes-Benz a guida autonoma
manca solo la parola
Mercedes-Benz, esperti di robotica e linguisti si interrogano sul
modo in cui in futuro le persone potranno comunicare con i veicoli a
guida autonoma. Nella città del futuro, il traffico sarà dominato per
lo più da vetture a guida autonoma. Oltre agli aspetti tecnici e legali,
la Casa di Stoccarda sta quindi analizzando molto attentamente
anche i risvolti sociali e la comunicazione tra persone ed
intelligenza artificiale assume un ruolo fondamentale.
Stoccarda/Berlino. Il fatto che le vetture siano in grado di svolgere
sempre più compiti in autonomia, diventando poco a poco dei robot
mobili, è ormai fuori discussione. Tuttavia, i cambiamenti non
interesseranno soltanto il settore automobilistico, ma anche le condizioni
generali del traffico.
E’ per questo motivo che gli esperti del dipartimento Group Research and
Futurology di Mercedes-Benz non si limitano ad approfondire gli aspetti
tecnici correlati allo sviluppo delle vetture a guida autonoma, ma si
riuniscono nel Mercedes-Benz Future Talk insieme a linguisti ed esperti di
ricerca in robotica, al fine di esaminare altri importanti aspetti: come
comunicheremo in futuro con le vetture a guida autonoma? Una vettura a
guida autonoma è in grado di ‘fare un cenno’ ad un pedone sulla strada?
La vettura sta parlando a me o alla persona al mio fianco? E cosa si
intende in questo caso per ‘parlare’? Saremo costretti ad imparare la
grammatica dei robot oppure è la vettura che dovrà essere in grado di
capirci? Come può essere sviluppato questo linguaggio? Dovrebbe
essere intuitivo o artificiale?
Informazione stampa
8 luglio 2014
“Il traffico del futuro diventerà sempre più interattivo, e non mi riferisco
soltanto alla connettività dei veicoli”, ha dichiarato il Prof. Dr. Herbert
Kohler, Responsabile Group Research and Sustainability e Chief
Environmental Officer di Daimler AG. “Siamo convinti che il nostro
compito primario sia quello di mettere in strada vetture a guida autonoma
considerandole non solo come una conquista tecnologica, ma anche
come parte integrante dell’idea del traffico del futuro. In questa
prospettiva, gli aspetti sociali rivestono almeno la stessa importanza dei
sensori all’interno della vettura.”
Le approfondite discussioni tra tutti i partecipanti al Mercedes-Benz
Future Talk Robotic hanno evidenziato che sono ancora molte le
domande prive di risposta nell’ambito dell’interazione uomo-macchina. È
risultato chiaro che i robot sono molto più che semplici umanoidi dalle
sembianze umane o personaggi dei film di fantascienza. Tale
affermazione è condivisa anche da Martina Mara che studia la psicologia
delle relazioni uomo-robot presso Ars Electronica Futurelab: “L’uomo di
latta, o macchina umana sintetica, è forse la prima immagine che ci viene
in mente quando sentiamo la parola robot. Quando però si esce dal
grande schermo e le somiglianze con gli esseri umani diventano troppe,
raramente i robot vengono visti di buon occhio.” Secondo Mara è
fondamentale chiarire il prima possibile quanto intelligente possa essere
un robot, quali forme di comunicazione possa gestire e come riesca a
comunicare le sue azioni successive.
Alexander Mankowsky, futurologo di Daimler AG, ha aggiunto: “Riteniamo
che l’auto a guida autonoma - il robot autonomo - sia parte integrante del
concetto di mobilità del futuro in cui saranno gli esseri umani a svolgere il
ruolo di primo piano nella nostra visione del futuro. L’obiettivo è
sviluppare un sistema congiunto in cui uno o più linguaggi di
comunicazione si riveleranno fondamentali per consentire l’interazione tra
esseri umani ed intelligenza artificiale negli ambienti urbani densamente
popolati.” Mankowsky ritiene che in futuro potrà esistere un dizionario per
il linguaggio dei robot. L’esperto ha tenuto a precisare che l’intenzione
non è quella di chiedere alle persone di adattarsi alle macchine. Si tratta
piuttosto di creare una sensazione di profonda fiducia man mano che la
comunicazione uomo-macchina diventa sempre più intensa.
La Prof.ssa Ellen Fricke ha arricchito la discussione con una
considerazione linguistica. L’esperta di gestualità della Chemnitz
Technical University e cofondatrice del Berlin Gesture Center ha
condiviso i seguenti spunti di riflessione: “Se accettiamo che la gestualità
sia una possibilità per comunicare con successo con le vetture a guida
autonoma, è importante osservare quali sono i gesti umani, tra quelli
utilizzati quotidianamente, che risultano più idonei per iniziare a
sviluppare tale dialogo. Un’altra questione altrettanto fondamentale è la
seguente: in che modo una vettura a guida autonoma può influenzare il
nostro comportamento? E quali effetti avranno i gesti utilizzati per
l’interazione uomo-macchina sulla comunicazione uomo-uomo in futuro?”
Fricke ha poi aggiunto: “È necessario redigere un’enciclopedia dei gesti
dei robot, ma, ancora prima, è fondamentale creare un database digitale
dettagliato dei gesti umani utilizzati quotidianamente. Questo potrà
rappresentare il punto di partenza per definire i gesti con cui comunicare
con i robot autonomi.”
Allo stato attuale, la comunicazione con i veicoli autonomi è un terreno
ancora vergine. Ecco perché Mercedes-Benz ha iniziato a collaborare
con Ars Electronica Futurelab al fine di creare un ambiente sperimentale
in grado di testare, grazie all’uso di prototipi, varie forme di interazione tra
esseri umani e robot mobili. Ad esempio, in uno scenario di test, tre
quadrirotori interattivi sono stati chiamati, fermati o pilotati in una
determinata direzione utilizzando il controllo a gesti o un’interfaccia
aptica. Questo esperimento ha fornito una prima idea della possibile
coesistenza tra esseri umani e macchine autonome nello spazio
condiviso del futuro.
Secondo Mercedes-Benz, ciò che sembra una lunga strada da percorrere
potrebbe presto diventare realtà; per questo motivo ritiene essenziale
sviluppare un linguaggio di interazione condiviso per consentire una
buona cooperazione uomo-macchina sociale nel traffico del futuro. La
Casa di Stoccarda continuerà quindi a lavorare per raggiungere questo
obiettivo.
Mercedes-Benz Future Talk - Un dialogo interdisciplinare
Il Future Talk, introdotto lo scorso anno da Mercedes-Benz, ha creato una
nuova piattaforma di dialogo ed ha lanciato la riflessione “Quant’è utopico
il futuro?”. Grazie allo scambio con esponenti d’avanguardia di varie
discipline, la Casa della Stella condivide la sua visione e, in qualità di
inventore dell’automobile, dimostra la sua competenza nel plasmare il
futuro della mobilità.
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