Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola SME BENEDETTO CROCE
PEMM81301B
ISTITUTO COMPRENSIVO CIVITELLA C. PEIC81300A
Via Marconi, 50-52
Civitella Casanova
13
PE
P4130
09/06/03
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team P4130 ha effettuato n°
2 sopralluoghi presso il complesso scolastico sito nel Comune di Civitella Casanova ( PE ), Via Marconi n° 50 in
data 09 / 06 / 2003 e 10 / 06 / 2003.
La scuola in oggetto condivide il sopraccitato complesso scolastico con la scuola SEL Capoluogo.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n. 4 unità edilizie.
Dette unità si configurano, all’interno del complesso scolastico, in parte come edifici isolati separati l’uno dall’altro
da spazi esterni di passaggio ed in parte come porzioni di edificio separati l’uno dall’altro da giunto tecnico.
La scuola media in esame, situata nel centro urbano, è parte di un complesso scolastico comprendente, inoltre, la
scuola elementare e la palestra con relativi spogliatoi; esso è stato realizzato in tempi diversi: la scuola elementare
risale agli anni 1953-54; la scuola media con struttura un c.a. e tamponature consistenti, fu costruita nel 1963-’65 e
fu oggetto di ampliamento nel 1968 anno in cui risale anche la costruzione della palestra, anch’essa in c.a.. L’ultimo
intervento significativo ha riguardato, nel 1999, la realizzazione di una torre di forma quadrangolare contenente
l’ascensore (non in funzione) posta in adiacenza e collegata con giunto a norma alla parete esterna della scuola.
Questa parte del complesso comprende l'edificio scolastico vero e proprio definito con l'“Unità Edilizia A” a cui si
accosta, con giunto non a norma, l'"Unità Edilizia B" che si estende sull’asse Est-Ovest, con ingresso sul fronte
strada, all’interno di un’area di pertinenza recintata. Si tratta di una costruzione realizzata su due livelli di piano
compreso quello rialzato, oltre ad uno spazio ridotto ricavato nel seminterrato che versa in parte, allo stato grezzo e
mai utilizzato, ed in parte ultimato ma in disuso; la copertura della struttura è realizzata a terrazzo tranne che per il
volume, più basso di un piano, del laboratorio costruita con tipologia a “shed”.
L’organismo scolastico è stato realizzato, nelle strutture verticali, con pilastri in c.a. e tompagni in muratura piena,
nei solai con il consueto sistema Sap.
La palestra, accostata alla scuola con giunto non a norma e definita "Unità Edilizia C", è realizzata anch’essa in c.a.
con tamponature consistenti, è coperta con soletta in laterocemento dalla tipologia a botte rifinita da lastre di eternit
e sorretta da una struttura in ferro non visibile, in quanto nascosta da una controsoffittatura.
All’interno del complesso scolastico si svolgono funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto e
della scuola SEL Capoluogo.
Il numero di utenti mediamente contenuti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso e di n. 85
tra studenti personale docente personale non docente.
criticità:
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 30. % del
complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di media entità. Si consiglia comunque di tenere
sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare
eventuali evoluzioni del quadro stesso. Presenza di fessure verticali di spessore superiore al 1 mm. al centro della
trave.
Oggi l’edificio si presenta in uno stato di fatiscenza generale causato dalla mancanza di manutenzione ordinaria. La
criticità più significativa da segnalare riguarda il giunto tecnico (non a norma), relativo all’ampliamento della scuola,
esso si presenta dilatato di un paio di cm ed ha comportato ai diversi livelli situazioni critiche ampliamente
fotografate e commentate. In particolare le tamponature delle pareti interessate dal fenomeno, risultano distaccate
lungo tutto il perimetro e per questo possono costituire un pericolo,essendo svincolate dalla maglia strutturale.
Attualmente soltanto il piano primo dell’edificio è fruibile per le normali attività scolastiche. L’ammaloramento delle
strutture, soprattutto al piano seminterrato, è stato causato dalla presenza di umidità che ha danneggiato le
armature metalliche che si presentano in avanzato stato di ossidazione ( ciò si evince anche da una relazione
rilasciata dai vigili del fuoco, dopo un sopralluogo avvenuto in data 19-11-02, richiesta dopo gli ultimi eventi
sismici).
Il corpo scala presenta in più punti della soletta lesioni orizzontali documentate da foto e commento.
Le numerose lesioni registrate e documentate su tutti i livelli della scuola non sono imputabili, secondo la già citata
relazione dei VV. FF., agli ultimi eventi sismici ; sono comunque significative quelle registrate al centro delle travi alte
dei corridoi al piano rialzato, nonché la profonda lesione passante situata sullo stesso piano nell’aula di scienza, e
sempre al piano rialzato si trova il locale laboratorio non è praticabile per la fatiscenza in cui versa: sono presenti in
particolare notevoli distacchi di intonaco dalle travi di copertura, e il sollevamento in più parti della pavimentazione.
Per quanto riguarda la palestra la criticità più significativa da segnalare, riguarda la copertura. Essa è stata realizzata
con soletta in laterocemento con tipologia a botte è coperta con lastre di eternit in cattivo stato di conservazione,
questo comporta l’infiltrazione di acque meteoriche con conseguenti fenomeni di umidità rilevate sulle tamponature.
Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni non sono stabilmente ancorati alle pareti e non esiste
uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi .
Per quanto riguarda il piano di sicurezza segnaliamo la sua totale inadeguatezza: esiste in tutto l’edificio una sola
uscita di emergenza (ingresso principale) dotata di porta antipanico; gli infissi sono fatiscenti e dotati di vetri
eccessivamente sottili; l’impianto elettrico non perfettamente funzionante presenta in alcune parti i fili scoperti.
IL SITO
descrizione:
L’edificio in oggetto si trova nel C.U. di Civitella C. che si struttura secondo uno schema morfologico “a cresta” in
quanto è delimitato Nord dal fosso Tamburo e a Sud dal fosso Festino. Per quanto riguarda in particolare il
complesso in oggetto, esso si distribuisce su terrazzamenti con estensione di 1220 mq.,ha dal punto di vista
morfologico una configurazione di tipo orlo di terrazzo; si attesta a Nord, lungo il filo stradale e permette un
agevole accesso alla scuola ad eventuali mezzi di soccorso direttamente dalla strada provinciale e a Sud presenta
delle aree di pertinenza organizzate su quote diverse destinate ad attività ludiche (oggi in abbandono); questa
area è delimitata a Sud dal fosso su citato oggetto di un progetto di consolidamento.
criticità:
La presenza dei torrenti evidenziano una spiccata tendenza all’instaurarsi di fenomeni di instabilità, legati alla
erosione lineare al piede, favoriti dalla natura del substrato impermeabile. Oggi sono previsti degli interventi ( che
con finanziamenti adeguati) mirati alla messa in sicurezza del sito in questione.
Segnaliamo inoltre che il fosso Festino (linea di confine naturale dell’area esaminata) ricade nelle aree classificate
come R3 ed R4 secondo quanto stabilito dal D.L. 180 (si allega documento).
Dati di Vulnerabilità
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
Classe di
danno
(Da)
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
Danno
presunto
(D95)
A
B
C
D_Ed1
MA
MA
MA
12
C3
C1
B2
BO
37
37
37
37
.11E-01
.25E-03
.00E+00
.00E+00
.17E- 03
.17E- 03
.17E- 03
.00E-+00
0.93
0.21
0.00
0.47
0.26
0.26
0.26
0.07
D_Ed2
D_Ed3
3
8
BO
CO
37
37
.00E+00
.00E+00
.00E-+00
.00E-+00
0.83
0.83
0.05
0.06
Unità Edilizia
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di
un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità
è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto
(A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di
caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per
avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può
corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro
D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni.
Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno
considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono
rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue
la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima
del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al
90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola.
Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media;
se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è
correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici
che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il
numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero
di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi
devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche
dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui
semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione
degli stessi.