Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI OGGETTO: U.A.S. Indirizzo: Comune: Distretto: Provincia: Squadra: Data: Relazione Scuola SEL “Olmo di Riccio” CHEE04005D Statale III CIRCOLO CHEE040008 Via Napoli Lanciano 10 Chieti TL047 13 gennaio e 2 marzo 2004 PREMESSA Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL047 ha effettuato n°2 sopralluoghi presso il complesso scolastico sito nel Comune di Lanciano (CH), Via Napoli in data 13/01/2004 e 02/03/2004. IL COMPLESSO SCOLASTICO descrizione: La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da una unità edilizia denominata per convenzione con una lettera maiuscola dell’alfabeto. Detta unità si configura, all’interno del complesso scolastico, come singolo edificio isolato. L’unità edilizia A, edificata agli inizi degli anni Sessanta, presenta n. 3 piani abitabili di cui uno seminterrato ed un sottotetto non praticabile, si sviluppa per un altezza media interpiano di 3.73 m ed una superficie coperta di 350.00 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato e tamponature consistenti. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in laterocemento con cordoli a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, a falde con struttura portante in laterocemento con cordolo in c.a. All’interno del complesso scolastico si svolgono funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto e funzioni attinenti il centro di aggregazione giovanile gestito dal gruppo scout. Il numero di utenti mediamente presente nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso e di n. 322 di cui n. 222 riferibili alla scuola tra studenti, personale docente e personale non docente e n. circa 100 riferibili ai frequentatori del centro di aggregazione giovanile. L’edificio fu realizzato dalla Diocesi per ospitare il Seminar io che avrebbe dovuto occupare il piano rialzato ed il primo piano. Al seminterrato era sistemata la chiesa coi suoi servizi accessori. L'edificio non ha mai funzionato come seminario tanto è che al 1970 risulta il contratto d'affitto al comune del piano r ialzato per ospitare la scuola elementare. All'epoca il seminterrato continuava ad essere occupato dalla chiesa ed al primo piano erano sistemati gli ambienti a suo servizio che rimasero lì fino al 1980 quando anche il primo piano fu adibito a scuola. Al 1989 risale la cessione totale dell'edificio al comune, quando la chiesa trovò collocazione nel nuovo edificio realizzato a breve distanza. Dagli inizi degli anni Novanta il piano seminterrato è utilizzato in parte come archivio della scuola e per il resto a centro di aggregazione giovanile gestito dal gruppo scout. L'edificio ha forma di rettangolo allungato con la sporgenza sul lato posteriore del volume del corpo scala. Il piano seminterrato risulta più esteso dei superiori, la sua area in eccesso ha cop ertura a terrazza e costituisce l'avancorpo d'ingresso all'edificio servito dalla larga scala e dalla rampa per disabili. L'edificio presenta uscite di sicurezza sia al piano rialzato che al primo serviti entrambi dalla scala metallica di emergenza posta sul lato posteriore. criticità: Al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 10% del complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di lieve entità. Si consiglia comunque di tenere sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso. Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte non si evidenziano criticità riguardanti l’ unità edilizia afferente il complesso scolastico, per quello che riguarda gli indicatori diretti dei rischi e, nel particolare, il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e/o riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio , non sono stati realizzati, ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo. Gli interventi hanno riguardato la messa a norma degli impianti e la bonifica della copertura di amianto sul tetto. Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc; di altezza superiore a mt 1,50) non sono stabilmente ancorati alle pareti e non esiste uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi (almeno ½ dell’altezza della vetrata). La struttura dell'edificio non presenta lesioni importanti, si registra solta nto il distacco di un tramezzo, aggiunto successivamente, al primo piano. Al piano seminterrato, nell'ambiente archivio si registrano macchie di umidità che hanno prodotto il degrado e distacco del calcestruzzo di un pilastro angolare senza arrivare alla profondità dei ferri. Due aspetti critici sono costituiti dalla dimensione troppo ridotta delle aule e dalla posizione infelice della scala di emergenza. IL SITO descrizione: L’Area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 540.00 mq, si trova in una zona di nuova espansione della città. Essa ha, dal punto di vista morfologico, ha una configurazione di tipo pianeggiante, è recintata solo su tre lati mentre risulta aperta sul lato rivolto verso la strada e l’area di pertinenza scolastica all’aperto viene utilizzata anche come luogo pubblico; la sua prossimità alla strada maggiore di attraversamento della località permette un agevole accesso agli eventuali mezzi di soccorso. Dalla relazione redatta per la perimetrazione delle aree a ri schio geologico si apprende che il territorio comunale su cui si sviluppa la città di Lanciano presenta una variabilità di quote che oscillano tra m 55 e m 400 slm. ed è compreso tra due valli fluviali con andamento N -E e S-O rappresentate dal Sangro e dal Moro. Il capoluogo è compreso tra il letto di scorrimento del fiume Moro ed il torrente Feltrino, e d è caratterizzato da un terreno di sedime di genesi regressiva che presenta una natura diversificata da luogo a luogo. Il centro abitato di Lanciano che s i sviluppa a monte poggia su un terrazzamento caratterizzato da terreni di natura argillosa privi di contributi alluvionali. Le rare aree franose censite risultano nelle zone perimetrali dello sviluppo urbano e sono situate nelle località: Santa Giusta - Sabbioni, Porta san Biagio - via per Frisa, Sant'Egidio - via Belvedere. criticità: Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte si evidenziano criticità per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico e, nel particolare la zona in cui si trova la scuola elementare si trova in prossimità del costone Santa Giusta Sabboni che risulta a rischio frana R4. La stessa zona è stata oggetto di interventi di co nsolidamento da parte del comune e si sono verificate spaccature e crepe lungo la strada in un breve raggio dalla posizione della scuola; non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori indiretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo. Dati di Vulnerabilità Unità Edilizia A Indice di Vulnerabilità Strutturale (VS) MA Classe di danno (Da) B0 Indice di Vulnerabilità di Area (VA) 18 Indice di Rischio Sismico (IRS) .11E+00 Probabilità di collasso annuo (Pca) .50E-03 Frazione di utenti esposti (Ue) 0.71 Danno presunto (D95) 0.18 Note esplicative L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente. Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%. L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito. L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese. La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente. In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli stessi.