AFRICANI INAFRICA
Arte Contemporanea Africana dalle Origini Tribali
al Nuovo Grafitismo e all’Arte Popolare
Firenze, Borgo degli Albizi 28, 29 Dicembre 2004 - 6 Marzo 2005
Comunicato stampa n. 6, 16 Dicembre 2004
di Brunetto Chiarelli
Ordinario di Antropologia ed Etnologia
Università di Firenze
Che cos’è l’arte? Marco Parri e Luca Faccenda hanno già fatto sconcerto in Firenze con la
mostra su l’arte aborigena australiana nel novembre 2003.
Che significa il sovrapporre colori e segni su tele o tavole?
Cosa la mente del cosiddetto artista vuole esprimere?
E’ una rappresentazione estetica di un avvenuto o di un pensamento?
Rappresentare o immaginare?
Piacere di colori o comunicare di significati?
E per chi?
E a chi?
Esistono regole universali per l’arte?
Se l’arte è rappresentazione non è meglio e più coerente la fotografia?
Se l’opera d’arte è espressione individuale quanto è la componente psichica o addirittura
psichiatrica nel trasferimento dell’informazione?
Se l’opera d’arte è messaggio, non è meglio trasformare questo in scrittura pittografia?
Ma messaggio di chi e a chi?
L’artista che produce messaggi pittorici a chi li indirizza?
A persone singole o a una moltitudine?
Se ad una moltitudine i segni e i colori hanno una comune interpretazione o queste sono
ricezioni individuali diverse per la cultura a cui i differenti individui sono stati educati?
I canoni a cui la cultura occidentale fa o ha fatto riferimento per secoli sono significativi per
definire questa manifestazione dell’operare umano o sono artificiosi limiti imposti dalla cultura e
dalle tradizioni di una parziale umanità?
La comparazione etnografica ha già creato curiosità e artificiose delimitazioni legate alle
diverse culture ideologicamente legate a complesse tradizioni storiche. Questi alcuni quesiti che
come antropologo ed etnologo mi sono posto. Le opere raccolte ed esposte nelle due mostre, quella
degli aborigeni australiani del 2003 e ora quella delle popolazioni dell’Africa, hanno stimolato la
curiosità e la sorpresa di molti visitatori, io per primo. Ma a questi possiamo dare valori
generalizzabili ai “popoli” altri oggi viventi? E cosa lega le manifestazioni artistiche dei popoli
attuali a quelli delle generazioni passate? Diversa infatti è la decorazione che è segno di
appartenenza rispetto alla manifestazione artistica che è manifestazione della psiche e della
spitirualità che caratterizza l’uomo.
Spero molto che illustri colleghi che d’Arte si intendono e scrivono sappiano darmi risposte.
Il merito di Parri e Faccenda è quello di aver fatto riflettere me e molti visitatori attoniti e questo è
un encomiabile sforzo.
Africani inAfrica: Palazzo Pazzi Ammannati, Borgo degli Albizi 28, 50122 Firenze
Orario: 10– 13/15– 19; Ingresso: libero; Info:Tel. 055.240277
Ufficio stampa: Catola & Partners, via degli Artisti 15B, 50132 Firenze
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