3 Possibilità di evacuazione in caso di incendio

Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
1. ------IND- 2011 0231 S-- IT- ------ 20110530 --- --- PROJET
Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale
svedese per l'edilizia abitativa, la costruzione e la
pianificazione sul progetto analitico del sistema
antincendio degli edifici
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
Indice
1
Introduzione ................................................................................. 4
1.1
2
Progetto analitico ..................................................................................................... 4
Il processo di progettazione ......................................................... 4
2.1
Individuazione dei requisiti di verifica ................................................................... 5
2.2
Verifica....................................................................................................................... 6
2.2.1
Verifica con valutazione qualitativa............................................................... 6
2.2.2
Verifica con analisi dello scenario ................................................................. 7
2.2.3
Verifica con analisi del rischio quantitativo .................................................. 7
2.3
Sicurezza antincendio soddisfacente ................................................................... 8
2.3.1
Considerazioni generali .................................................................................. 8
2.3.2
Classe edile Br0 ............................................................................................... 8
3
Possibilità di evacuazione in caso di incendio .............................. 9
3.1
Considerazioni generali .......................................................................................... 9
3.2
Modello di analisi ..................................................................................................... 9
3.3
Sequenza di evacuazione .................................................................................... 10
3.3.1
Numero massimo di persone ....................................................................... 10
3.3.2
Percezione ...................................................................................................... 10
3.3.3
Tempo di preparazione ................................................................................. 10
3.3.4
Tempo di evacuazione .................................................................................. 11
3.4
Scenari di incendio richiesti ................................................................................. 13
3.4.1
Scenario di incendio 1................................................................................... 13
3.4.2
Scenario di incendio 2................................................................................... 13
3.4.3
Scenario di incendio 3................................................................................... 14
3.4.4
Propagazione dell'incendio .......................................................................... 14
3.4.5
L'impatto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi ......... 15
3.5
Esposizione accettabile durante l'evacuazione ................................................ 16
3.6
Situazioni specifiche .............................................................................................. 16
3.6.1
Ascensore per l'evacuazione ....................................................................... 16
4
Protezione dalla propagazione di incendi e fumo all'interno
dell'edificio ............................................................................................ 17
4.1
Considerazioni generali ........................................................................................ 17
4.2
Modelli di analisi..................................................................................................... 17
4.3
Verifica della capacità di separazione dei compartimenti antincendio .......... 18
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costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
4.3.1
Modello di analisi ........................................................................................... 18
4.3.2
Scenari di incendio richiesti ......................................................................... 18
4.3.3
Sollecitazione accettabile ............................................................................. 19
4.4
Protezione antincendio collegata alla ventilazione (4.4) ................................. 19
4.4.1
Modello di analisi ........................................................................................... 19
4.4.2
Scenari di incendio richiesti ......................................................................... 20
4.4.3
Altri presupposti ............................................................................................. 21
4.4.4
Esposizione accettabile della propagazione del fumo nel sistema di
aerazione ........................................................................................................................ 21
4.5
Situazioni specifiche .............................................................................................. 22
4.5.1
5
Pressurizzazione degli spazi (4.3) .............................................................. 22
Protezione dalla diffusione di incendi tra gli edifici ..................... 23
5.1
Modello di analisi ................................................................................................... 23
5.2
Scenari di incendio richiesti ................................................................................. 23
5.2.1
Propagazione dell'incendio .......................................................................... 23
5.2.2
L'impatto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi ......... 24
5.3
6
Esposizione accettabile all'edificio adiacente ................................................... 24
Documentazione e verifica ......................................................... 25
6.1
Documentazione .................................................................................................... 25
6.2
Analisi della verifica ............................................................................................... 25
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costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
1 Introduzione
Il presente statuto contiene raccomandazioni generali relative al capitolo 8(9) e al capitolo
10(6) della legge sulla pianificazione e l'edilizia (PBA), al capitolo 3(8) dell'ordinanza sulla
pianificazione e l'edilizia (PBO) e alla sezione 5 dei regolamenti edili di Boverket (Ente
nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la costruzione e la pianificazione), indicati in seguito
BBR.
1.1 Progetto analitico
Conformemente ai BBR, sezione 5:112, il progetto analitico è previsto laddove l'edificio non
sia costruito con un progetto semplificato. A norma della sezione 5:111 dei BBR, si intende
per progetto semplificato il progetto dell'edificio conforme alle raccomandazioni generali dei
BBR. Se sono apportate modifiche all'edificio conformemente ai BBR, sezione 5:8, si rende
necessario un progetto analitico, qualora vi siano cambiamenti rispetto alle sezioni 5:2-5:8 dei
regolamenti e delle raccomandazioni generali. Il progetto analitico consente soluzioni
antincendio più flessibili. Le raccomandazioni generali relative al progetto analitico
contengono norme e metodi, nonché criteri e requisiti di progettazione.
Il progetto del sistema antincendio dell'edificio è scelto dal cliente e la verifica include un
esame per accertare che il livello di sicurezza sia adeguato. Per gli edifici nuovi, la sicurezza
antincendio è testata accertandosi che tutte le disposizioni contenute nella sezione 5 dei BBR
siano soddisfatte. La sezione 5:8 dei BBR si applica alle modifiche degli edifici.
Per gli edifici di classe BR0 è ammesso solo il progetto analitico a norma del BBR 5:22.
Raccomandazioni generali:
Le raccomandazioni generali illustrate nel presente statuto possono essere utilizzate per
verificare il progetto analitico in conformità della sezione 5:112 dei BBR. La verifica a
norma del progetto analitico riguarda le disposizioni non osservate in base a un progetto
semplificato. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al sistema antincendio
dell'edificio da un punto di vista olistico.
Il presente statuto si applica alla verifica dei sistemi antincendio in caso di modifiche
apportate a un edificio secondo la sezione 5:8 dei BBR.
Laddove possibile, il presente statuto può essere applicato per la verifica della capacità
portante in caso di incendio, sulla base di un modello di propagazione, o per le
divergenze rispetto alle raccomandazioni generali secondo la sezione C 1991-1-2 EKS.
2 Il processo di progettazione
Raccomandazioni generali:
Il progetto analitico deve includere una descrizione di cosa deve essere analizzato, di
come eseguire l'analisi e di cosa si intende per sicurezza antincendio adeguata.
Le seguenti attività rientrano nel progetto analitico dei sistemi antincendio:
- individuazione dei requisiti di verifica
- verifica dell'adeguatezza del sistema antincendio
- analisi della verifica
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- documentazione del progetto del sistema antincendio
2.1 Individuazione dei requisiti di verifica
La sezione 5:112 dei BBR prevede che tutte le disposizioni non soddisfatte con il progetto
semplificato in conformità alle raccomandazioni contenute nelle sezioni 5:2-5:7 dei BBR
debbano essere verificate con il progetto analitico.
Raccomandazioni generali:
Ai fini dell'identificazione dei requisiti di verifica è necessario chiarire le variazioni
rispetto al progetto semplificato per indicare quali parti del sistema antincendio
dell'edificio sono interessate dalla modifica. È possibile utilizzare la tabella 1 come
ausilio. Le modifiche rispetto alle raccomandazioni generali della sezione 5:2 devono
essere prese in considerazione e associate ai requisiti rilevanti contenuti nelle sezioni 5:35:7.
Per quanto riguarda la capacità portante in caso di incendio, è necessario individuare le
divergenze rispetto alle raccomandazioni generali della sezione C 1991-1-2 EKS.
Tabella 1 Matrice per l'individuazione delle deviazioni rispetto al progetto semplificato (PS).
Parte del sistema antincendio
Deviazioni rispetto al
progetto semplificato
Deviazione
1 2 3
5:2
Classi di resistenza
antincendio e altre
precondizioni
5:3
Possibilità di evacuazione in
caso di incendio
5:4
Protezione contro
l'eventualità di un incendio
5:5
Distribuzione della
protezione antincendio e
antifumo all'interno
dell'edificio
5:6
Distribuzione della
protezione antincendio tra
gli edifici
5:7
Possibilità di riprendere le
operazioni
Sezione Capacità portante in caso di
C
incendio
1991-12 EKS
5 (25)
Aggiunta
4 1
2 3 4
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2.2 Verifica
La verifica si riferisce a tutti i lavori tesi a dimostrare che l'edificio è conforme ai requisiti
della protezione antincendio se si utilizza un progetto analitico. Le analisi eseguite in maniera
soddisfacente, pertanto, costituiscono un parametro che dimostra che l'obiettivo della
protezione antincendio è stato soddisfatto.
La verifica di solito inizia con l'individuazione di scenari sulla base delle condizioni e dei
rischi dell'edificio. Per i casi più semplici di verifica con valutazione qualitativa, tuttavia, la
fase dell'individuazione degli scenari può essere omessa. Gli scenari identificati sono utilizzati
per valutare l'adeguatezza del sistema antincendio. Gli scenari a cui si fa riferimento nelle
raccomandazioni generali possono essere, ad esempio, diversi luoghi all'interno di un edificio
dove può verificarsi un incendio. In questi luoghi, i cosiddetti scenari di incendio richiesti
possono fornire una descrizione quantitativa degli incendi.
Il metodo più semplice di verifica è la valutazione qualitativa, ovvero la verifica della
protezione antincendio usando solo il ragionamento logico o altre prove. La valutazione
qualitativa si utilizza se la scelta di un progetto differisce in misura limitata da un progetto
semplificato o se la protezione antincendio soddisfa ampiamente i requisiti. Se la divergenza è
più ampia o se, per altre ragioni, c'è bisogno di una verifica più estesa, può essere eseguita
l'analisi degli scenari o l'analisi quantitativa del rischio.
Se sono apportate più modifiche tecniche contemporaneamente è necessaria una valutazione
di solidità separata. Un esempio di situazione in cui tale valutazione è necessaria, si ha quando
un sistema tecnico viene aggiunto al sistema antincendio contemporaneamente all'avvio di più
dispositivi in contemporanea.
È possibile utilizzare metodi di verifica diversi da quelli indicati nelle raccomandazioni
generali. I modelli hanno diversi campi di validità ed è necessario agire con particolare
cautela nel caso si combinino più metodi.
Raccomandazioni generali:
La verifica deve includere un'identificazione del rischio per poter individuare scenari
rilevanti che rappresentano uno stress per il sistema antincendio dell'edificio. Essi
devono essere selezionati sulla base del singolo livello di rischio, ovvero tenendo in
considerazione la probabilità e le conseguenze del verificarsi dello scenario.
Per ogni regolamento, lo sviluppatore deve dimostrare come è soddisfatto il requisito in
relazione all'uso previsto. La verifica deve prestare particolare attenzione a come
mantenere il rispetto del requisito durante la durata di vita economicamente utile.
Ad esempio, se sono effettuate diverse sostituzioni tecniche contemporaneamente, è
necessario valutare la solidità del sistema antincendio complessivo dell'edificio,
prendendo in considerazione scenari aggiuntivi rispetto a quelli elencati in ogni sezione.
La stima può costituire parte dell'analisi di sensibilità.
2.2.1 Verifica con valutazione qualitativa
La verifica con valutazione qualitativa si applica solo se le modifiche rispetto al progetto
semplificato sono limitate. Essa è utilizzata anche se l'effetto del progetto relativo alla
sicurezza antincendio è ben noto e il progetto è conforme ai requisiti.
La verifica qualitativa è coperta anche dalle raccomandazioni generali sulla documentazione e
la verifica di cui alla sezione 6.
Raccomandazioni generali:
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Le differenze di carattere limitato implicano che anche l'impatto sulla sicurezza
antincendio è circoscritto e che le incertezze relative al progetto selezionato sono ridotte.
Il punto di partenza per la valutazione qualitativa dovrebbe essere l'identificazione dei
rischi che costituisce la base per il progetto analitico.
La verifica con valutazione qualitativa si basa sul ragionamento logico, le statistiche, le
soluzioni comprovate, i test, gli studi specifici dell'oggetto, calcoli base, ecc. La verifica
sulla base dell'esperienza deve essere subordinata al controllo dell'eventuale variazione
di rischi e precondizioni.
2.2.2 Verifica con analisi dello scenario
Un'analisi dello scenario presume che il sistema antincendio dell'edificio sia soggetto a
sollecitazioni descritte sotto forma di una serie di scenari tratti dall'identificazione del rischio.
Essi consistono in varie combinazioni di scenari di incendio e altre eventuali precondizioni
nell'edificio. La verifica dimostra che le esposizioni accettabili non sono superate in nessuno
scenario progettuale. Esempi di precondizioni che possono essere incluse nello sviluppo di
scenari sono le vie di fuga bloccate nell'analisi delle possibilità di fuga o gli effetti del vento
in un'analisi della propagazione del fuoco tra gli edifici.
Ci sono diversi tipi di scenari di incendio richiesti in base al tipo di problema da verificare. In
base alla struttura dell'edificio, potrebbe anche darsi che non tutti gli scenari risultino rilevanti
e potrebbero esservi altri scenari più pertinenti di quelli indicati nelle raccomandazioni
generali, talvolta a seguito di modifiche tecniche implementate contemporaneamente.
Raccomandazioni generali:
La verifica con l'analisi degli scenari prevede che il sistema antincendio dell'edificio sia
sottoposto a uno o più scenari. La scelta degli scenari deve basarsi sull'identificazione
del rischio, dal momento che le precondizioni e le sollecitazioni possono variare. Gli
scenari di incendio richiesti devono essere identificati e giustificati in modo da
rappresentare la peggiore sollecitazione plausibile. L'esposizione deve essere accettabile
per tutti gli scenari di progettazione. La verifica con l'analisi degli scenari può basarsi
sui metodi e i livelli utilizzati per l'esposizione accettabile di cui alle sezioni 3-5 o
equivalenti.
Essa deve includere un'analisi della sensibilità per individuare le variabili che hanno un
impatto maggiore sui livelli di sicurezza. Tali variabili devono essere utilizzate con
cautela. Tra gli esempi di variabili che possono essere incluse nell'analisi di sensibilità vi
sono la velocità di rilascio termico, la temperatura di fiamma, la velocità di cammino
delle persone da evacuare e la distribuzione delle persone tra le diverse vie di fuga. Le
variabili di cui sono forniti i valori nelle raccomandazioni generali, sezioni 3-5, non
devono generalmente essere analizzate per la sensibilità.
I risultati dell'analisi della sensibilità devono essere inclusi nella valutazione per
determinare se la soluzione antincendio proposta è soddisfacente.
2.2.3 Verifica con analisi del rischio quantitativo
Un'analisi del rischio quantitativo si basa sul presupposto che gli scenari individuati nel corso
dell'identificazione dei rischi siano inclusi collettivamente nell'analisi. Sono presi in
considerazione la probabilità e le conseguenze dei vari possibili risultati di ogni scenario.
Raccomandazioni generali:
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La verifica che si avvale dell'analisi del rischio quantitativo si basa sulla distribuzione
delle variabili di input. La distribuzione delle variabili dovrebbe riflettere le condizioni
che si prevede possano manifestarsi nella durata di vita economicamente utile
dell'edificio.
Essa deve includere un'analisi della sensibilità per individuare le variabili che hanno un
impatto rilevante sui livelli di sicurezza. Tali variabili devono essere utilizzate con
cautela. Un'analisi degli elementi di incertezza può integrare l'analisi della sensibilità
per esaminare nello specifico tali variabili.
I risultati dell'analisi della sensibilità devono essere inclusi nella valutazione per
determinare se la soluzione antincendio proposta è soddisfacente. Tra gli esempi di
variabili che possono essere incluse nell'analisi di sensibilità vi sono la velocità di rilascio
termico, l'affidabilità dei sistemi tecnici, la velocità di cammino delle persone da
evacuare e la distribuzione delle persone tra le diverse vie di fuga.
I risultati dell'analisi quantitativa di rischio possono essere illustrati con misure che
indicano il rischio individuale o collettivo.
2.3 Sicurezza antincendio soddisfacente
2.3.1 Considerazioni generali
Conformemente alla sezione 5:1 BBR, lo scopo di un sistema antincendio di un edificio è
garantire una sicurezza adeguata.
Raccomandazioni generali:
La protezione antincendio può essere verificata mediante un confronto con la protezione
offerta da un progetto semplificato per un edificio di riferimento. In alternativa, la
protezione antincendio può essere messa a confronto con i criteri descritti nelle presenti
raccomandazioni generali.
L'edificio di riferimento può essere un edificio simile al quale si applica un progetto
semplificato, ad esempio per quanto riguarda la classe edile, la classe di attività, il carico
di incendio, il numero di livelli e di persone che possono essere presenti nell'edificio.
Per una valutazione qualitativa, il confronto con un edificio di riferimento secondo un
progetto semplificato rappresenta il livello di protezione adeguata.
Per l'analisi dello scenario, i criteri descritti nelle presenti raccomandazioni generali
rappresentano il livello di protezione antincendio soddisfacente.
Per l'analisi quantitativa di rischio, il livello di protezione antincendio adeguata deve
essere determinato mediante un confronto con un edificio di riferimento secondo un
progetto semplificato o con i criteri descritti nelle presenti raccomandazioni generali.
2.3.2 Classe edile Br0
Per gli edifici di classe BR0 è ammesso solo il progetto analitico. Le disposizioni dei BBR
prevedono una valutazione sull'adeguatezza del sistema antincendio.
Raccomandazioni generali:
Il progetto dell'edificio deve essere verificato in relazione ai requisiti funzionali dei BBR.
La protezione antincendio degli edifici deve essere valutata all'interno di una
valutazione generale del profilo di rischio dell'edificio.
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Per gli edifici di classe Br0, le raccomandazioni generali della sezione 5 dei BBR possono
essere utilizzate solo come sistema di riferimento in misura limitata, ovvero
limitatamente al progetto di singole stanze, compartimenti o componenti antincendio. La
progettazione della protezione antincendio deve corrispondere almeno a quanto previsto
per le classi simili di edifici, come la classe Br1 per edifici con tre o più piani o la Br2 per
edifici a un piano con sale di classe di attività 2B o 2C.
I criteri forniti dalle presenti raccomandazioni generali rappresentano il livello ritenuto
adeguato per la sicurezza antincendio.
I seguenti aspetti meritano una considerazione speciale:

il caso in cui non è possibile tentare di estinguere l'incendio,

il caso in cui le operazioni interne di salvataggio possono essere complicate,

il caso in cui si temano conseguenze molto gravi,

il caso in cui il processo di evacuazione può essere associato a difficoltà serie.
3 Possibilità di evacuazione in caso di incendio
3.1
Considerazioni generali
La presente sezione descrive come verificare la possibilità di fuga in caso di incendio (parti
rilevanti della sezione 5:3 dei BBR).
3.2 Modello di analisi
Una verifica con l'analisi dello scenario relativo alla possibilità di fuga in caso di incendio
serve a dimostrare che è possibile completare l'evacuazione prima che le persone siano
esposte a condizioni critiche. Nella verifica sono prese in considerazione diverse ipotesi di
incendio ed evacuazione.
Raccomandazioni generali:
La possibilità di fuga in caso di incendio deve essere determinata sulla base di un
confronto tra il momento dell'evacuazione e il momento in cui si verifica l'impatto
critico. Il tempo di evacuazione include i tempi necessari per la percezione, la
preparazione e il movimento. Quando si selezionano le condizioni per l'analisi,
nell'individuazione dei rischi è necessario considerare anche gli schemi comportamentali
delle persone relativi alla particolare attività considerata o allo scenario.
L'individuazione dei rischi può, pertanto, essere usata per identificare diversi cosiddetti
scenari di evacuazione.
L'individuazione dei rischi si basa sul presupposto che gli incendi possono avvenire in
luoghi diversi in un singolo edificio, sebbene non tutti contemporaneamente. Inoltre,
devono essere prese in considerazione diverse precondizioni possibili per l'evacuazione,
ad esempio, il caso in cui la gran parte delle persone è rappresentata da persone con
disabilità, difetti di orientamento o da bambini.
Nell'analisi è necessario includere l'effetto delle precondizioni sulla sequenza di
evacuazione durante la propagazione dell'incendio. Ad esempio, il processo di
evacuazione potrebbe essere influenzato dalla carenza di sistemi tecnici nello scenario 3
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
e il luogo dell'incendio può lasciar presupporre che la distribuzione delle persone sulle
diverse uscite possa variare.
Nell'analisi delle possibilità di evacuazione, il tempo disponibile dovrebbe essere
maggiore del tempo di evacuazione per tutti gli scenari rilevanti.
Gli schemi comportamentali relativi all'attività in questione dovrebbero essere presi
nella giusta considerazione.
La distanza a piedi per l'uscita di emergenza più vicina non deve superare gli 80 m.
3.3 Sequenza di evacuazione
3.3.1 Numero massimo di persone
Le vie di fuga devono essere progettate per il numero più ampio possibile di persone che si
prevede si possano trovare nell'edificio. Il numero di persone per cui è progettato l'edificio
costituisce una restrizione all'uso dell'edificio stesso.
Raccomandazioni generali:
La verifica delle possibilità di fuga in caso di incendio deve basarsi sul numero massimo
di persone che si prevede possano essere presenti nell'edificio. Per stimare il numero
massimo di persone in un edificio può essere usata la tabella 5:333 dei BBR, se non
diversamente indicato. In caso di edifici che si prevede siano utilizzati anche per attività
diverse da quella principale, ciò deve essere preso in considerazione nel determinare il
numero massimo di persone.
Nella valutazione del tempo di evacuazione, è necessario considerare il fatto che alcune
persone potrebbero avere una mobilità ridotta o una limitata capacità di orientamento.
Gli edifici pubblici devono essere progettati supponendo che l'1% delle persone presenti
nell'edificio siano persone con mobilità ridotta.
3.3.2 Percezione
Il tempo di percezione si riferisce al lasso di tempo che intercorre tra il momento in cui
scoppia l'incendio e il momento in cui la persona in questione si accorge dello stesso. Tale
lasso di tempo può variare a seconda delle persone presenti nell'edificio in quanto esse hanno
precondizioni diverse per rilevare l'incendio. Le persone più vicine sono quelle che
plausibilmente lo noteranno prima, mentre quelle più lontane potrebbero non accorgersi del
pericolo fin quando non scatta l'allarme.
Raccomandazioni generali:
Il tempo di percezione delle persone che vedono un incendio non deve essere inferiore a
30 secondi. Se l'edificio è dotato di un allarme per l'evacuazione, il tempo di percezione
delle persone che non vedono l'incendio può essere determinato di volta in volta quando
scatta l'allarme.
Laddove sia utilizzata una memoria di allarme, si presume che l'accesso sia limitato al
personale addestrato. Il tempo di memoria dell'allarme deve essere incluso nel tempo di
percezione, se non diversamente indicato.
3.3.3 Tempo di preparazione
Il tempo di preparazione si riferisce al tempo che le persone impiegano per interpretare la
situazione e prepararsi a spostarsi. Può comprendere il tempo necessario per la ricerca delle
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informazioni, la conversazione con le persone vicine, l'ascolto del messaggio di evacuazione,
il tentativo di estinguere l'incendio o altra operazione per gestire la situazione. Il tempo di
preparazione include il lasso di tempo che intercorre tra il momento in cui la persona acquista
consapevolezza dell'esistenza di un incendio e l'inizio dello spostamento fisico.
Raccomandazioni generali:
Tabella 2
Tempi di preparazione suggeriti per alcune attività.
Attività
La persona
l'incendio
vede Tempo di preparazione
Luoghi pubblici, scuole,
uffici, centri commerciali,
negozi
Sì
1 minuto
Centro commerciale, nessun
allarme
No
4 minuti
Centro commerciale, allarme No
3,5 minuti
Centro commerciale,
messaggio vocale semplice
No
2 minuti
Centro commerciale,
No
messaggio vocale dettagliato
1 minuto
Edifici più piccoli con
allarmi in aree rilevanti,
piccoli cinema, negozi e
chiese
No
1 minuto
Ospedale1, personale,
allarme
No
2 minuti
Ospedale1, personale,
No
segnale acustico e messaggio
di testo
1 minuto
Locale notturno, personale2
No
1 - 1,5 minuti
Locale notturno, clienti2
No
3 - 5 minuti
1)
Si riferisce al personale di corsia con una buona visuale (singolo corridoio).
2)
In base al tipo di allarme e organizzazione.
La tabella 2 utilizza i concetti di messaggio vocale semplice e dettagliato. Un messaggio
vocale semplice è, ad esempio, il seguente: “Si è verificato un guasto tecnico. Si prega di
evacuare l'edificio”. Un messaggio dettagliato può includere informazioni su cosa è
successo e su cosa devono fare le persone.
3.3.4 Tempo di evacuazione
Il tempo di evacuazione è il tempo impiegato per evacuare il luogo interessato o l'intero
edificio e include sia il tempo di cammino che di sosta in coda, ad esempio sulle scale, sulle
porte e sulle rampe.
Raccomandazioni generali:
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Un'analisi della possibilità di evacuazione deve includere una stima di quante persone
sono distribuite nell'edificio e sulle varie uscite.
La velocità di cammino delle persone in condizioni diverse può essere desunta dalla
tabella 3 o 4. È possibile presupporre che le persone con mobilità ridotta si muovano a
una velocità e con un flusso corrispondente ai valori della tabella 3 e 4 moltiplicati per ⅔.
Tabella 3 Velocità di cammino e flusso di persone che si muove in maniera indipendente rispetto
agli altri.
Collegamento
Velocità di
Larghezza
cammino sul piano minima1
inclinato
Orizzontale
1,5 m/s
0,9 m
Salendo le scale
0,6 m/s
0,9 m
Scendendo le
scale2
0,75 m/s
0,9 m
Porta
-
0,8 m
Flusso di
persone
3
Tabella 4 Velocità di cammino e flusso di persone con un'elevata densità di persone che si muove
in gruppo. Per elevata densità si intende un massimo di due persone per m².
Collegamento
Velocità di
Larghezza
cammino sul piano minima1
inclinato
Flusso di
persone
Orizzontale
0,6 m/s
0,9 m
1,2 p/m2
Salendo le scale
0,5 m/s
0,9 m
Scendendo le
scale2
0,5 m/s
0,9 m
1 p/m2
Porta
-
0,8 m
3
1)
Le vie di fuga per più di 150 persone devono avere una larghezza minima pari a 1,20 m.
2)
Il flusso è calcolato sulla base della larghezza effettiva delle scale, ovvero l'intera larghezza della scalinata
ridotta di 0,3 m. Il valore indicato si riferisce alle scale con una pendenza compresa tra 26° e 32°.
3)
Per le porte di cui dovrebbero essere a conoscenza le persone in fase di evacuazione, il flusso presunto è di 1,1
p/m2. In altri casi si applica il valore di 0,75 p/m2.
Il tempo di evacuazione da un edificio può essere calcolato con la seguente equazione:
tevac 
l
n

v b f
dove l rappresenta la distanza maggiore (m), v l'attuale velocità di cammino (m/s), n è il
numero di persone che superano la porta, b è la larghezza della porta (m) e f è il flusso
di persone che attraversa la porta (p/m2).
In edifici dove il tempo disponibile per l'evacuazione è lungo, le difficoltà che possono
insorgere sono legate alla formazione di code. Il tempo di attesa in coda si riferisce soprattutto
al tempo che le persone trascorrono in piedi ad aspettare davanti la porta prima di avere la
possibilità di attraversarla. La porta a cui si fa riferimento è generalmente la prima porta da
cui passa una persona durante l'evacuazione.
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
Raccomandazioni generali:
É necessario tentare di avere un tempo di attesa in coda breve, dove vi è il rischio di una
densità elevata, può essere il caso di edifici con classe di attività 2B e 2C. Il tempo di
attesa in coda dovrebbe essere limitato in modo tale da non superare gli otto minuti.
Nella valutazione del tempo massimo consentito di attesa in coda è necessario
considerare i fattori che influenzano il rischio di lesioni.
3.4 Scenari di incendio richiesti
Per le analisi di evacuazione sono specificati tre scenari di incendio generalmente applicabili
alla maggior parte dei casi. Gli scenari sono selezionati in modo tale da rappresentare una
sollecitazione ragionevole alla protezione antincendio dell'edificio. Lo scenario 3 ha lo scopo
di valutare separatamente la protezione antincendio con sistemi tecnologici non funzionanti e
non deve essere confuso con un'analisi della sensibilità di cui alla sezione 2.2.2.
Raccomandazioni generali:
Gli scenari potrebbero dover essere ripetuti per diversi punti dell'incendio se l'edificio è
complesso e non è possibile prevedere quale sia il punto più sfavorevole per l'incendio. È
opportuno utilizzarli, ad esempio, per edifici con stanze con soffitti di diversa altezza,
edifici aperti su più piani ed edifici sotterranei con poche aperture verso l'esterno.
L'identificazione dei rischi può essere d'aiuto nell'esecuzione di questa operazione.
3.4.1 Scenario di incendio 1
Raccomandazioni generali:
Lo scenario di incendio 1 è caratterizzato da un incendio serio con una rapida
propagazione e un'elevata velocità di rilascio termico, uno casi peggiori che potrebbero
verificarsi. I sistemi di protezione antincendio installati si presume funzionino
correttamente e si può includere il loro impatto.
La propagazione dell'incendio deve essere modellata sulla base delle seguenti
precondizioni e specifiche:
- la propagazione dell'incendio (tasso di crescita, velocità massima di rilascio termico e
produzione di prodotti di combustione) deve essere determinata in base alle tabelle 5 e 6.
- un sistema di estinzione automatica degli incendi può influire sull'andamento
dell'incendio conformemente alla sezione 3.4.5.
3.4.2 Scenario di incendio 2
Raccomandazioni generali:
Se l'edificio non è provvisto di un allarme antincendio automatico per l'evacuazione,
l'analisi deve includere lo scenario 2.
Lo scenario di incendio 2 è caratterizzato da un incendio in un'area in cui non ci sono
generalmente persone, ma adiacente a un'area che ospita un gran numero di persone. I
sistemi di protezione antincendio si presume funzionino correttamente e si può includere
il loro impatto.
La propagazione dell'incendio deve essere modellata sulla base delle seguenti
precondizioni e specifiche:
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
- la propagazione dell'incendio (tasso di crescita, velocità massima di rilascio termico e
produzione di prodotti di combustione) deve essere determinata in base alle tabelle 5 e 6.
- un sistema di estinzione automatica degli incendi può influire sull'andamento
dell'incendio conformemente alla sezione 3.4.5.
3.4.3 Scenario di incendio 3
Raccomandazioni generali:
Lo scenario di incendio 3 è caratterizzato da una propagazione che sollecita in maniera
ridotta la protezione antincendio dell'edificio, ma si sviluppa con i sistemi tecnici che
non funzionano come previsto. I sistemi tecnici che dovrebbero essere resi inaccessibili
in caso di scenario di incendio 3 sono i seguenti,
- allarme automatico antincendio e di emergenza.
- sistema automatico di estinzione incendio.
- aerazione automatica o altri sistemi per il controllo della diffusione di fuoco e fumo.
- ascensori usati per l'evacuazione.
- si considerano guasti secondari gli errori che comportano la messa fuori funzione di
diversi sistemi in caso, ad esempio, manchi la corrente e si perdano i segnali di controllo.
La propagazione dell'incendio deve essere modellata sulla base delle seguenti
precondizioni e specifiche:
- la propagazione dell'incendio (tasso di crescita, velocità massima di rilascio termico e
produzione di prodotti di combustione) deve essere determinata in base alle tabelle 5 e 6.
- i sistemi automatici di estinzione dell'incendio possono influenzare lo sviluppo
dell'incendio conformemente alla sezione 3.4.5, ad eccezione del caso in cui il sistema di
estinzione è disattivato.
3.4.4 Propagazione dell'incendio
La propagazione dell'incendio si prevede segua un corso semplificato, se non vi sono
informazioni più accurate. L'espressione "sviluppo iniziale dell'incendio" indica la fase che
precede il flash over. Successivamente lo sviluppo dell'incendio è descritto come "in stato
avanzato".
Raccomandazioni generali:
La velocità di rilascio termico (kW) deve essere calcolata in base alla seguente equazione
e, nell'area dell'incendio, può essere limitata dalla disponibilità di aria. Il trasporto dei
gas non combusti deve essere preso in considerazione.
Velocità di rilascio termico  t 2
 - velocità di crescita, kW/s2
t - tempo, s
I valori di progettazione degli scenari di incendio non devono essere inferiori a quelli
riportati nella tabella 5 relativi allo "sviluppo iniziale dell'incendio".
Tabella 5
La velocità di sviluppo, l'andamento del rilascio termico e il calore di combustione
nella fase iniziale dell'incendio.
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
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Attività
Velocità
di Rilascio termico,
crescita, kW/s2
MW
Calore di
combustione, MJ/kg
Uffici e scuole
0,012
5,0
16
Abitazioni, hotel e
strutture sanitarie
0,047
5,0
20
Sale riunioni
0,047
10,0
20
Tutte le attività per
lo scenario
d'incendio 3
Secondo le file 1- 2,0
3
20
I valori di progettazione degli scenari di incendio non devono essere inferiori a quelli
riportati nella tabella 6 relativi allo "sviluppo iniziale dell'incendio". I valori si
applicano se è presente una combustione ben ventilata.
Tabella 6
La velocità di sviluppo di fuliggine e fumo nella fase iniziale dell'incendio.
Attività
Produzione
fuliggine
di Produzione di CO
Produzione di CO2
Scenari di incendio 1 e 2
0,10 g/g
0,10 g/g
2,5 g/g
Scenario di incendio 3
0,06 g/g
0,06 g/g
2,5 g/g
I valori riportati nella tabella 6 relativi allo scenario 3 possono essere usati anche per gli
scenari 1 e 2 se non è presente un sistema automatico di sprinkler nella sala.
Se avviene una combustione in situazioni di ventilazione controllata, ciò deve essere
preso in considerazione nel determinare il valore di produzione di fuliggine, CO e CO2.
3.4.5 L'impatto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi
Raccomandazioni generali:
L'effetto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi può essere preso in
considerazione nel modo seguente. Per altri tipi di estinzione di incendi non elencati di
seguito è necessario eseguire una valutazione specifica.
Se lo sviluppo del rilascio termico all'attivazione di un sistema automatico di sprinkler o
di sprinkler residenziali non è superiore a 5,0 MW, il rilascio termico può essere ridotto
nella maniera seguente:
- dopo l'attivazione degli sprinkler, il rilascio termico è mantenuto costante per 1 minuto.
- successivamente il rilascio termico si riduce a 1/3 rispetto al valore registrato al
momento dell'attivazione. Tale riduzione si verifica nel minuto successivo.
- il rilascio termico è quindi mantenuto costante a questo livello.
Se il rilascio termico dell'incendio al momento dell'attivazione degli sprinkler è
superiore a 5,0 MW, il rilascio termico si ritiene costante dopo l'attivazione degli
sprinkler.
I sistemi di estinzione a gas, progettati in conformità agli standard attuali, si presume
riducano la velocità di rilascio termico subito il raggiungimento della concentrazione
impostata di agente estinguente.
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
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3.5 Esposizione accettabile durante l'evacuazione
Per determinare il tempo disponibile per l'evacuazione è necessario stabilire un'esposizione
massima accettabile delle persone all'impatto generato dall'incendio sul luogo rilevante,
chiamato impatto critico.
Raccomandazioni generali:
La tabella 7 mostra i livelli accettabili di impatto critico dell'incendio ai fini della
verifica della sicurezza dell'evacuazione. Per soddisfare il livello accettabile, è necessario
rispettare il criterio 1 o 2 e i criteri 3-6. In alcuni casi, può essere accettata l'evacuazione
tra il fumo. La visibilità deve essere calcolata usando segnali di indicazione, pareti o
equivalenti.
Tabella 7
Livello di impatto critico nell'analisi della sicurezza di evacuazione
Criterio
Livello
1. Livello dello strato di fumo al
di sopra del pavimento
Minimo 1,6+0,1 × altezza stanza
2. Visibilità, 2,0 m sopra il
pavimento
10,0 m in spazi > 100 m2
3. Dose di calore
max. 60 kJ/m2 al di sopra dell'energia
derivante da un livello di radiazione di
1 kW/m2
4. Temperatura
max. 80°C
5. Radiazione di calore
max. 2,5 kW/m2 o
6. Tossicità, 2,0 m sopra il
pavimento
Concentrazione di monossido di carbonio
(CO) < 2000 ppm
Concentrazione di anidride carbonica (CO2)
< 5%
Concentrazione di ossigeno (O2) > 15%
5,0 m in spazi  100 m2. Il criterio può essere
applicato anche in situazioni dove si formano
code in una fase iniziale, nel punto in cui si
origina la coda.
3.6 Situazioni specifiche
3.6.1 Ascensore per l'evacuazione
La presenza di un ascensore per l'evacuazione può aumentare le possibilità di evacuazione
delle persone con mobilità ridotta.
Raccomandazioni generali:
Se è installato all'interno di un edificio, la possibilità di evacuazione e il progetto
dell'ascensore devono essere verificati con un progetto analitico.
Gli ascensori per l'evacuazione devono essere considerati complementari alle scale
utilizzate allo stesso scopo. Per sostituire una scala dotata di via di fuga con un ascensore,
è necessario eseguire un'analisi che includa fattori come il tempo complessivo esteso di
evacuazione e la capacità di evacuazione.
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costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
I segnali di indicazione devono essere adattati all'uso previsto dell'ascensore.
Le seguenti questioni devono essere affrontate separatamente:
- la strategia di evacuazione dell'edificio e il tempo di evacuazione (le vie di fuga
alternative e qualsiasi evacuazione controllata sequenzialmente);
- sistema di controllo, misure relative alla manutenzione e mantenimento delle funzioni
del sistema durante la durata di vita economicamente ragionevole dell'edificio,
- come assicurare la funzionalità dell'ascensore nel lasso di tempo necessario
all'evacuazione,
- requisiti di accessibilità,
- ridondanza dei sistemi vitali per il funzionamento dell'ascensore (come l'alimentazione
di corrente e i segnali in arrivo),
- protezione contro fumo e incendi per chi aspetta l'ascensore per evacuare, chi è
nell'ascensore e sul percorso dall'ascensore all'aria aperta,
- protezione contro l'impatto dell'incendio sui meccanismi dell'ascensore,
- l'impatto di eventuali infiltrazioni di acqua nel pozzo dell'ascensore,
- impatto del fumo e del calore sui componenti sensibili,
- possibile impatto dell'aria fredda sui componenti sensibili,
- sequenze di controllo nella rilevazione,
- strutture per la comunicazione (come pulsanti di allarme e telefoni di emergenza),
- tempi di attesa per chi evacua,
- misure possibili da parte di chi evacua o altri nell'edificio che portano a ritardi
nell'evacuazione o all'assunzione non necessaria di rischi,
- la possibilità di attivare e controllare la funzione dell'ascensore e come eseguire
attivazione e controllo.
4 Protezione dalla propagazione di incendi e fumo all'interno
dell'edificio
4.1 Considerazioni generali
La presente sezione descrive come verificare la protezione dalla propagazione di incendi e
fumo all'interno dell'edificio (parti rilevanti della sezione 5:5 dei BBR).
4.2 Modelli di analisi
La diffusione dell'incendio all'interno di un edificio può avvenire per convezione, conduzione
e radiazione. Se si utilizza il progetto analitico per verificare la protezione antincendio e
antifumo all'interno di un edificio può essere rilevante considerare la diffusione del fuoco e
del fumo attraverso, ad esempio, i sistemi di ventilazione, le strutture di delimitazione dei
compartimenti antincendio e attraverso finestre e altre aperture. La scelta del modello
analitico deve tenere conto dei metodi di cui sopra per la conduzione del calore. La verifica
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costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
della protezione dalla propagazione di incendi e fumo all'interno di un edificio può prevedere
diversi scenari di incendio e modelli analitici.
4.3 Verifica della capacità di separazione dei compartimenti
antincendio
La presente sezione (4.3) descrive la verifica della capacità di separazione tra i compartimenti
antincendio, con particolare attenzione all'analisi delle strutture di separazione antincendio e
alle componenti dell'edificio conformemente alla sezione 5:2 dei BBR. Ciò include, ad
esempio, pareti, finestre e penetrazioni nelle delimitazioni dei compartimenti antincendio. La
protezione antincendio con ventilazione tecnica è descritta nella sezione 4.4.
4.3.1 Modello di analisi
Per verificare la capacità di separazione tra i compartimenti antincendio usando metodi
analitici, è rilevante analizzare innanzitutto l'aumento di temperatura e i livelli di radiazione
sul lato non esposto all'incendio. La verifica può essere eseguita usando soluzioni comprovate,
test, esperimenti specifici o calcoli.
Raccomandazioni generali:
Per l'analisi della capacità di separazione delle componenti dell'edificio, la temperatura
massima e i livelli massimi di radiazione usati sul lato non esposto all'incendio (lato
opposto) non devono superare i livelli accettabili per tutti gli scenari rilevanti.
4.3.2 Scenari di incendio richiesti
Per eseguire una verifica della capacità di separazione tra compartimenti antincendio,
l'identificazione del rischio può rappresentare un buon punto di partenza per gli scenari
antincendio inclusi nelle altre analisi.
Raccomandazioni generali:
Gli scenari di incendio richiesti devono essere identificati e giustificati in modo da
rappresentare la sollecitazione peggiore plausibile per la protezione antincendio
dell'edificio. È necessario considerare la dimensione dei compartimenti antincendio, le
loro aperture, le penetrazioni e simili.
4.3.2.1 Propagazione dell'incendio
La propagazione dell'incendio si prevede segua un corso semplificato in assenza di
informazioni più accurate. La scelta di valori che descrivono l'andamento dell'incendio per
ogni scenario rispecchiano le condizioni presenti nell'area rilevante.
Raccomandazioni generali:
La capacità di separazione delle componenti strutturali tra i compartimenti antincendio
può essere valutata usando un modello di propagazione naturale dell'incendio
conformemente alla EN 1991-1-2, allegato A. Il progetto deve essere redatto per un
incendio in pieno sviluppo, se non diversamente indicato. Occorre fare riferimento
anche a EKS, sezione C 1991-1-2. Il carico di incendio previsto deve essere determinato
usando la corrispondente relazione dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione.
Per stabilire la capacità di separazione delle apposite strutture prodotte in classe EI 60 o
superiore secondo un progetto semplificato, è necessario usare una propagazione
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
completa dell'incendio, inclusa la parte di raffreddamento. In caso di una classe
inferiore, si applicano parti della propagazione completa dell'incendio per il periodo
indicato nella designazione della classe, esclusa la fase di raffreddamento. Per
componenti di edifici che, secondo un progetto semplificato, sono prodotte in classe EI
90 o superiore, il carico di incendio previsto deve essere aumentato del 50%.
4.3.2.2 L'impatto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi
Se è presente un sistema di estinzione automatico, il carico di incendio nel comparto rilevante
può essere ridotto.
Raccomandazioni generali:
Può essere preso in considerazione l'impatto di un sistema di spegnimento automatico
degli incendi conformemente alla sezione 5:252 BBR, riducendo il carico antincendio
previsto del 60% rispetto al valore originale.
4.3.3 Sollecitazione accettabile
La sollecitazione accettabile dei componenti dell'edificio può essere valutata in conformità
alle seguenti raccomandazioni generali.
Raccomandazioni generali:
Per la progettazione di strutture di separazione con il modello della propagazione
naturale, la temperatura sul lato delle componenti dell'edificio non esposte all'incendio
non deve superare i 200C di media e i 240C in punti isolati.
L'ermeticità (I) delle strutture di separazione deve essere progettata in maniera
corrispondente alla classe di resistenza antincendio a norma dei BBR. Nel valutare
l'ermeticità, è necessario prestare particolare attenzione alla possibilità che i componenti
si deformino o siano danneggiati dal fuoco.
La classe di resistenza EI può essere considerata al pari di una classe E se la sicurezza
per l'evacuazione è buona e le probabilità di propagazione dell'incendio non aumentano.
Il requisito si considera soddisfatto se porte, pareti, ecc. sono disposte in modo tale che la
distanza dalle persone che devono evacuare o il materiale infiammabile è tale che il
livello di radiazione non superi i 2,5 kW/m2. Livelli più elevati di radiazione possono
essere ritenuti accettabili se sono tenuti in considerazione i tempi di evacuazione e
accensione.
4.4 Protezione antincendio collegata alla ventilazione (4.4)
La presente sezione riguarda la verifica della protezione antincendio collegata alla
ventilazione conformemente alla sezione 5:533 dei BBR per il progetto analitico.
4.4.1 Modello di analisi
Raccomandazioni generali:
Il progetto analitico di un sistema di protezione antincendio collegato alla ventilazione
può essere implementato usando i seguenti metodi:
- garanzia del controllo del flusso in caso di incendio, i cosiddetti ventilatori in funzione,
laddove essi, congiuntamente ad altre soluzioni, sono usati per limitare la quantità di
fumo diffuso ad altri compartimenti antincendio all'interno dell'edificio;
19 (25)
Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
- riduzione di pressione del compartimento antincendio attivata in fase iniziale con un
allarme antincendio automatico, ad esempio. L'attivazione deve assicurare che il
compartimento antincendio è depressurizzato cosicché il rischio di propagazione di
incendio e fumo ad altri compartimenti è limitato;
- riduzione di pressione dei condotti di aerazione attivata in fase iniziale con un allarme
antincendio automatico, ad esempio. L'attivazione deve assicurare che i condotti di
aerazione siano depressurizzati cosicché il rischio di propagazione di incendio e fumo ad
altri compartimenti è limitato. La riduzione della pressione nei condotti di aerazione
non si applica ad aree con livello di protezione 1.
I progetti con i metodi descritti in precedenza prevedono una verifica sulla base di
calcoli o prove. Devono essere prese in considerazione la rilevante riduzione della
pressione e le forze termiche in canali verticali derivanti dal fumo ad elevate
temperature.
4.4.2 Scenari di incendio richiesti
Ai fini della verifica della protezione antincendio collegata alla ventilazione di un edificio,
possono essere identificati i rischi per individuare gli scenari di incendio da includere
nell'analisi successiva.
Raccomandazioni generali:
Gli scenari di incendio richiesti devono essere identificati e giustificati in modo da
rappresentare la peggiore sollecitazione plausibile per la protezione antincendio
dell'edificio in momenti diversi dell'incendio. Gli scenari di incendio devono includere
diverse configurazioni di finestre aperte e chiuse e la possibile interazione tra i flussi di
aria provenienti da parti diverse del sistema di ventilazione, come le cappe della cucina.
4.4.2.1 Propagazione dell'incendio
Per un'analisi della protezione antincendio collegata alla ventilazione di un edificio, la
sequenza dell'incendio può essere suddivisa in due fasi, la fase iniziale e la fase avanzata
dell'incendio. La fase iniziale dell'incendio è caratterizzata da un'elevata pressione e una
moderata temperatura del fumo. Nella fase avanzata, la pressione è generalmente inferiore a
causa delle finestre rotte. Tale fase è caratterizzata da una scarsa pressione e un'elevata
temperatura del fumo. La propagazione dell'incendio può essere espressa con il cosiddetto
flusso di fuoco che dipende dal volume dell'area studiata e dalla velocità di crescita
dell'incendio.
Raccomandazioni generali:
Nel determinare la propagazione dell'incendio e il flusso di fuoco è necessario prendere
in considerazione la crescita dell'incendio, la geometria dell'area dell'incendio e le
condizioni di aerazione:

la velocità di crescita dell'incendio deve, inizialmente, essere pari a 0,047 kW/s2,
se non diversamente indicato;

il flusso di fuoco può essere limitato da una pressione massima prevista pari a
1500 Pa, se non diversamente indicato.

nella fase iniziale dell'incendio, la temperatura prevista del fumo si prevede sia al
massimo pari a 350oC.
20 (25)
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costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici

la temperatura del fumo nella fase avanzata dell'incendio, ovvero quando si è
verificato il flash over, può essere determinata con l'aiuto di un modello per la
propagazione naturale dell'incendio conformemente alla SS-EN 1991-1-2,
allegato A o simili. Il carico di incendio previsto deve essere determinato usando
la corrispondente relazione dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione.
4.4.2.2 L'impatto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi
Qualora sia presente un sistema di spegnimento automatico degli incendi, ciò può essere
tenuto in considerazione.
Raccomandazioni generali:
Se il compartimento antincendio studiato è dotato di un sistema automatico di sprinkler
o di sprinkler residenziali, la temperatura del fumo può essere stimata alla temperatura
presente al momento dell'attivazione degli sprinkler.
4.4.3 Altri presupposti
Eventuali perdite in una struttura limitrofa possono esercitare un forte impatto sulla
propagazione del fumo e sulle variazioni di pressione in un edificio in caso di incendio. A
norma della sezione 5:533 dei BBR, le installazioni per il trattamento dell'aria devono essere
progettate per essere antincendio e in considerazione delle temperature cui si prevede saranno
sottoposte.
Raccomandazioni generali:
I ventilatori devono esser progettati per assicurare il flusso necessario in caso di
differenze di pressione e temperature del fumo rilevanti. È necessario tenere in
considerazione le eventuali perdite attraverso strutture, installazioni all'interno
dell'edificio e il modello bioclimatico.
Meritano attenzione le differenze di pressione create dal sistema di aerazione e che
possono influenzare la possibilità che le porte si aprano e consentano l'evacuazione,
anche in stanze singole all'interno di un compartimento antincendio. Le norme relative
alle porte possono essere consultate alla sezione 5:335 dei BBR.
4.4.4 Esposizione accettabile della propagazione del fumo nel sistema di
aerazione
Secondo la sezione 5:533 dei BBR la protezione dalla diffusione del fumo attraverso il
sistema di aerazione deve essere mantenuta per un periodo che corrisponde alla capacità di
separazione del compartimento antincendio. L'esposizione accettabile alla diffusione del fumo
nel sistema di aerazione può essere determinata dalla classificazione relativa al livello di
protezione 1 o 2.
Raccomandazioni generali:
I compartimenti antincendio che contengono vie di fuga o persone che dormono, ad
esempio Vk3, Vk4, Vk5B e Vk5C, devono essere classificati come livello di protezione 1.
Altri compartimenti antincendio possono essere classificati con il livello di protezione 2.
Per i compartimenti con livello di protezione 1, il limite accettabile per la diffusione del
fumo è pari all'1% del volume del compartimento antincendio ricevente.
Per i compartimenti con livello di protezione 2, il limite accettabile per la diffusione del
fumo è pari al 5% del volume del compartimento antincendio ricevente.
21 (25)
Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
4.5 Situazioni specifiche
4.5.1 Pressurizzazione degli spazi (4.3)
La sezione 5:257 stabilisce dei requisiti per la pressurizzazione degli spazi.
Raccomandazioni generali:
La pressurizzazione può essere usata per fornire protezione dalla diffusione di incendio e
fumo negli spazi. È possibile applicare la BS EN 12101-6 per la verifica della
pressurizzazione delle scale. In alternativa, si può applicare un metodo equivalente per
verificare che la pressurizzazione di uno spazio taglia fuoco o di altro genere fornisca una
protezione adeguata.
22 (25)
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5 Protezione dalla diffusione di incendi tra gli edifici
La presente sezione descrive come verificare la protezione dalla diffusione degli incendi tra
gli edifici (BBR 5.61).
5.1 Modello di analisi
La diffusione degli incendi tra gli edifici può avvenire per conduzione, convezione e
radiazione. Il sistema di protezione antincendio può essere progettato combinando le distanze
e le strutture di separazione oppure basandosi solo sulle distanze o sulle strutture di
separazione. La diffusione dell'incendio per convezione può verificarsi soprattutto nel caso di
incendi adiacenti a tetti soggetti a combustione. La presente sezione descrive la protezione
dalla diffusione degli incendi tra gli edifici per radiazione. La scelta del modello analitico
deve tenere conto dell'irradiazione tra edifici adiacenti. La verifica della diffusione degli
incendi tra gli edifici prevede diversi scenari di incendio e modelli analitici.
Raccomandazioni generali:
La limitazione del rischio di diffusione dell'incendio tra gli edifici può essere assicurata
ad esempio:
- erigendo gli edifici a una distanza appropriata l'uno dall'altro,
- riducendo la dimensione delle componenti non protette,
- limitando la suscettibilità al fuoco delle superfici esposte, o
- limitando la portata dell'incendio con installazioni di sicurezza come un sistema di
spegnimento automatico degli incendi.
Per analizzare la diffusione dell'incendio tra gli edifici, i livelli massimi di radiazione
dell'edificio esposto non devono superare i livelli accettabili per tutti gli scenari rilevanti.
5.2 Scenari di incendio richiesti
Ai fini della verifica della protezione contro la diffusione degli incendi tra gli edifici, possono
essere identificati i rischi per individuare gli scenari di incendio da includere nell'analisi
successiva.
Raccomandazioni generali:
Gli scenari di incendio richiesti devono essere identificati e giustificati in modo da
rappresentare la peggiore sollecitazione plausibile per la protezione antincendio
dell'edificio. È necessario considerare la dimensione dei compartimenti antincendio, le
loro aperture e la collocazione degli edifici adiacenti.
La radiazione emessa deve essere calcolata per tutto lo sviluppo dell'incendio nel
compartimento antincendio che mostra il rischio maggiore di propagazione agli edifici
vicini.
5.2.1 Propagazione dell'incendio
La radiazione di calore indicata si prevede segua un corso semplificato, se non vi sono
informazioni più accurate.
Raccomandazioni generali:
23 (25)
Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
I livelli di radiazione previsti dalle superfici finestrate si basano su un modello
semplificato con radiazione costante del calore secondo la tabella 8. Tale tabella si
applica col presupposto che il materiale di cui è composta la facciata è progettato nella
classe più bassa A2, s1-d0, e non si prevede emetta radiazioni.
Tabella 8 Livelli di radiazione per la protezione dalla diffusione degli incendi tra edifici.
Attività
Livello di radiazione,
kW/m2
Abitazioni, uffici, sale riunioni, parcheggi aperti
84
Negozi, fabbriche, depositi
168
Come alternativa al modello semplificato, può essere utilizzata un'analisi più dettagliata per
prestare maggiore attenzione alla temperatura e alle dimensioni delle fiamme quando
fuoriescono dalle aperture del compartimento. La scelta di valori che descrivono l'andamento
dell'incendio per ogni scenario rispecchia le condizioni presenti nell'area considerata.
Raccomandazioni generali:
Per determinare l'andamento dell'incendio e le caratteristiche delle fiamme che
fuoriescono dalle finestre, è possibile applicare la SS-EN 1991-1-2, allegato B. Il carico di
incendio previsto deve essere determinato usando la corrispondente relazione dell'Ente
nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la costruzione e la pianificazione.
Per stabilire la radiazione emessa, è necessario prendere in considerazione l'ipotesi che
la facciata rimanga intatta durante la propagazione dell'incendio. Le superfici che
devono essere incluse nell'analisi sono le superfici soggette a combustione, finestre e
altre superfici che possono emettere radiazioni.
5.2.2 L'impatto di un sistema di spegnimento automatico degli incendi
Se è presente un sistema di estinzione automatico, il carico di incendio può essere ridotto.
Raccomandazioni generali:
Se il compartimento antincendio è dotato di un sistema automatico di sprinkler o di
sprinkler residenziali, si può applicare la seguente riduzione dell'impatto dell'incendio.
- la radiazione in uscita di cui alla tabella 8 può essere ridotta del 50%, o
- applicando la SS-EN 1991-1-2, il carico di incendio previsto può essere ridotto al 60%
del suo valore originale.
5.3 Esposizione accettabile all'edificio adiacente
L'esposizione accettabile all'edificio adiacente può essere valutata in base ai livelli stimati di
radiazione.
Raccomandazioni generali:
Gli edifici devono essere progettati in modo tale che il livello di radiazione per gli edifici
vicini sia inferiore a 15 kW/m2 per almeno 30 minuti. Livelli alternativi di radiazione
possono essere determinati sulla base della progettazione delle superfici e dei materiali
della facciata.
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Raccomandazioni generali 2011:xx dell'Ente nazionale svedese per l'edilizia abitativa, la
costruzione e la pianificazione sul progetto analitico del sistema antincendio degli edifici
6 Documentazione e verifica
6.1 Documentazione
La presente sezione descrive la documentazione del progetto analitico conformemente alla
sezione 5:12 e 5:812 BBR.
Raccomandazioni generali:
La descrizione degli edifici totalmente o parzialmente progettati sulla base del progetto
analitico deve essere riportata per intero come parte della documentazione antincendio.
La documentazione deve contenere almeno i seguenti elementi:
- differenze rispetto a un progetto semplificato,
- individuazione dei rischi eseguita,
- precondizioni progettuali e ipotesi sulle quali si basa la verifica,
- piani di gestione e manutenzione,
- descrizione e giustificazione dei metodi e dei modelli utilizzati,
- resoconto dei calcoli effettuati in modo tale che il processo di calcolo possa essere
seguito,
- divergenze rispetto alle raccomandazioni generali del presente statuto e motivo alla
base di tali divergenze; e
- conclusioni basate sulla verifica analitica.
6.2 Analisi della verifica
Raccomandazioni generali:
Il piano di verifica di cui al capitolo 10, articoli 6-8 del PBA, deve contenere i seguenti
punti di verifica:

che tutte le divergenze rispetto al progetto semplificato siano verificate;

che la verifica del progetto è completata;

che le precondizioni del progetto sono corrette.
Se i calcoli sono utilizzati come input per l'analisi dello scenario o l'analisi quantitativa
dei rischi, l'accuratezza dei calcoli deve essere dimostrata dalla verifica del progetto,
ovvero delle ipotesi alla base del progetto, dei documenti di costruzione e dei calcoli.
Tale verifica deve essere eseguita da una persona che non è stata precedentemente
coinvolta nel progetto.
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