Un caro saluto a tutti voi, carissimi, “ Grazia e benedizione da Dio ” . Un evento straordinario, unico, un fatto che nella storia di tutti i tempi non ha paragoni. Davanti a noi c’è un bambino e quel bambino è Dio! Difficile da comprendere se partiamo dallo straordinario che l’evento celebrato porta in sé e allora partiamo dall’ordinario. Chi può dire cari fratelli di essere stato abbracciato, accarezzato e di non aver provato gioia? Chi ha udito parole di affetto e conforto e poi ha lasciato che scivolassero nel dimenticatoio, che non portassero frutto? Chi ancora, attraversato da uno sguardo pieno d’amore, non ha poi guardato la vita con occhi diversi? Sicuramente, nessuno di noi: non c’è uomo che non venga trasformato dall’amore! L’amore non resta mai inascoltato, l’amore tocca e guarisce, l’amore guarda e rischiara. L’amore ci migliora! Lo sperimentiamo ogni giorno: l’amore di un marito, di una madre, di un fratello, di un amico sono questi la nostra ricchezza. Senza l’amore non saremmo niente e nulla. Ora pensiamo a chi ci ha creati, pensati secoli prima che noi fossimo qui, pensiamo a quanto grande è il bene di chi veglia sui nostri passi, sui giorni sulle notti di questa nostra esistenza. Se l’amore umano riesce a migliorarci, pensate a quante e quali meraviglie compie in noi quello divino. Ecco allora cosa celebriamo in questo Santo Natale: l’Amore, sublime, il più puro, il più credibile, Dio, Gesù Cristo stesso che tocca questa terra e si confonde con la sua povertà per rialzare l’umanità e migliorarla. Che meraviglioso scambio! E’ la luce che splende nelle tenebre! E’ la luce che caccia via le nostre paure e tutti i peccati generati da questi miseri umani timori. La paura cari fratelli ci fa peccare, e se è buio non possiamo che avere paura. Ma oggi splende per noi un Regno di luce. Una luce che fa belle tutte le cose, che viene affinché tutto il buono che c’è in noi non abbia paura di mostrarsi. Il Natale porta con sé l’augurio che ciascuno possa non nascondersi più, mai; possa non sentirsi mai giudicato ma piuttosto amato immensamente. Possa accogliere la luce di salvezza che spazza via il peccato e lasciar fare all’Amore che viene tutto il resto. Il mondo fa festa ed è bello poter festeggiare in modo consapevole: non sforziamoci dunque di formulare nella maniera più corretta o poetica i nostri auguri, sforziamoci piuttosto di pronunciare dal cuore l’augurio che la silenziosa e straordinaria presenza di Gesù Bambino a Betlemme venne ad annunciare al mondo: vivi l’amore, grazia e verità ti sono davanti, accoglile! Non avere paura, c’è un Dio a difenderti, a proteggerti, a renderti forte, un Dio rivestito di povertà umana e debolezza per essere come te: è proprio qui la grandezza della sua protezione. Non abbiamo bisogno di altro. Rendiamocene conto. Sia perciò questo Natale l’occasione per recuperare l’essenzialità del cristianesimo: siano l’umiltà e il silenzio i tratti distintivi del nostro essere cristiani, così è venuto Dio nel mondo e sotto questi segni dobbiamo noi continuare la sua opera di amore. Dio, nostra forza, entra nel mondo per invitarci ad appartenere al suo mondo. Per noi prepara grazia su grazia, a noi dà il potere di diventare suoi figli. Sia pronto e gioioso il nostro sì. Impariamo ad accogliere il volto di Dio, adoriamolo oggi e ce ne innamoreremo sempre più. Santo Natale a tutti! Nel sangue di Cristo fraternamente vi abbraccio e vi benedico. Don Luigi DE FAZIO CPPS e la Comunità dei Missionari 25 Dicembre – NATALE 2010