26_agosto_2016_Comunicato_Concerto_Santa_Monica

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Ufficio Stampa Comitato Pavia Città di Sant'Agostino
Comunicato Stampa
Concerto in onore di Santa Monica
Il 27 agosto alle 21 in Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro
In onore di Santa Monica, madre di Sant'Agostino, il Comitato Pavia Città di Sant'Agostino e la
comunità agostiniana di Pavia offre alla cittadinanza e a tutti gli amici della Basilica il tradizionale
concerto in onore della santa, sabato 27 agosto alle 21 in Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro.
Isaia Ravelli si esibirà all'Organo Lingiardi (1913) della Basilica.
Spiega Maria Cecilia Farina, responsabile della commissione musicale del Comitato Pavia Città di
Sant'Agostino e organista di fama internazionale: "Quest'anno, per la prima volta, protagonista del
Concerto d'organo in onore di S. Monica non sarà un concertista di chiara fama e di ormai più che
decennale carriera, come avvenuto negli anni precedenti. Abbiamo scelto, come Commissione
musicale, di presentare un giovane di talento, Isaia Ravelli, che è stato dapprima mio studente al
Conservatorio di Milano per il corso di laurea triennale ed ora sta conseguendo la laurea biennale
in Organo sotto la guida del collega Lorenzo Ghielmi. Sono molto contenta di questa decisione e
penso che come Comitato dovremmo ancora, negli anni a venire, presentare dei giovani di valore
accanto a musicisti in carriera, seguendo il modello di S. Agostino grande educatore, che scrive
nell'Epistola 266: "Io non sono un dottore perfetto, ma un dottore che si va perfezionando insieme a
quelli ai quali insegna...".
Isaia Ravelli ci introduce nel clima della serata del 27 agosto: “Apre il concerto una marcia di
Vincenzo Petrali, organista dell'Ottocento presso il duomo di Cremona e poi di Bergamo, che
adeguò il suo stile compositivo al gusto del tempo, dominato dalla musica melodrammatica. Della
stessa epoca di Petrali, Brahms circondato a sua volta da un orizzonte musicale - quello tedesco ben diverso da quello in cui viveva l’organista italiano: egli esprime tutta la sua dimensione
spirituale di uomo ormai vicino alla morte nei suoi Preludi Corali op.122. Il tono generale è di
profonda consapevolezza del senso della morte che giunge però ad una serena rassegnazione, quasi
una gioiosa accettazione che eleva l’anima alla preghiera come ben visibile nel corale Schmücke
dich, o liebe Seele, “adornati o anima cara, lascia il peccato, vieni alla luce, poiché il Signore vuol
prendere dimora in te”. Questo ci ricorda il passo di Sant’Agostino: “Angusta è la casa della mia
anima perché tu possa entrarvi: allargala dunque, è in rovina: restaurala. Anima mia finalmente
stanca d’inganni: fissa in lui la tua dimora.” Rimaniamo nel campo del corale e della sua
variazione con Wie schon leuchtet der Morgenstern (“Come brilla in cielo la stella del mattino”)
dapprima nella versione del tedesco Schildt - allievo di Sweelink - e poi in quella della fantasia di
Buxtehude, articolata in più variazioni che vedono protagonista il cantus firmus nelle sue diverse
elaborazioni contrappuntistiche. Dello stesso Buxtehude ascolteremo la Passacaglia in re minore il
cui ciclo di variazioni è stato accomunato dal musicologo P. Kee al ciclo lunare: la somma delle
variazioni della passacaglia riproduce infatti i giorni del ciclo lunare. Quando Buxtehude era
organista nella chiesa Marienkirche di Lubecca, il giovane J. S. Bach si trattenne da lui per
ascoltare la sua arte organistica per 4 mesi, dopo aver percorso più di 400 km a piedi”.
A J. S. Bach che è dedicata l’ultima parte del programma: “L’adagio dalla triosonata in do
maggiore, i corali della collezione Neumeister - opere giovanili composte quando era organista a
Arnstadt - e il celebre preludio e fuga in re maggiore, con il suo preludio dalla forma tripartita e la
fuga dalle veloci figurazioni ritmiche e dalla vivacità armonica. Proprio su uno dei tre corali
Neumeister che verranno eseguiti ci torna in mente la figura di Santa Monica: Jesu, meine Freude.
“Gesù, mia gioia, da quanto tempo il mio cuore soffre e ti desidera! Agnello di Dio, mio sposo,
nessun’altra sulla terra può essermi più caro di te. Buona notte, esistenza che hai scelto il mondo,
non mi soddisfi.” Queste le parole del corale che ricordano il “nunc dimittis” che intona Santa
Monica dopo che Agostino fu battezzato. Dirà la Santa: “C’era una sola cosa che mi faceva
desiderare di rimanere in questa vita, quella di vederti cristiano cattolico. Il mio Dio ha adempiuto
largamente questo mio voto. Che faccio più io qui?”.
Antonello Sacchi
Ufficio Stampa
Comitato Pavia Città di Sant'Agostino
Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro
Per ulteriori approfondimenti:
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Comitato Pavia città di Sant'Agostino
Costituito formalmente nel 2007 dal Comune di Pavia, dalla Diocesi di Pavia e dalla Provincia agostiniana
d’Italia, con la partecipazione di numerose importanti istituzioni (Università di Pavia, Università cattolica di
Milano, Istituto Patristico Augustinianum di Roma, Provincia di Pavia, Chiesa valdese di Pavia, Istituto per la
Storia dell’Arte lombarda, Società per la Conservazione dei Monumenti dell’Arte cristiana in Pavia, Collegio
S.Caterina di Pavia, Biblioteca Angelica di Roma, Progetti Società Cooperativa) il Comitato rappresenta un
tentativo di rendere la città di Pavia, in tutte le sue articolazioni, ancora più consapevole dell’onore e della
responsabilità che la storia, a partire da re Liutprando, le ha assegnato.
Nel caso di una pubblicazione integrale di questo Comunicato Stampa chiedo la cortesia di
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Contatti: Antonello Sacchi cell. 3488999678 e-mail [email protected]
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