1 1. L’IDEA IMPRENDITORIALE Sono noti a tutti gli sforzi nella ricerca di fonti energetiche alternative con due obiettivi principali: - da una parte l'affrancamento dalla dipendenza dal petrolio - dall'altra la ricerca di fonti cosiddette "pulite" L’invenzione – coperta da brevetto - alla base di questa intrapresa consiste nel trasformare il comune ombrellone da spiaggia – abitualmente e generalmente usato in tutto il mondo unicamente per fare ombra - in un apparecchio in grado di produrre energia elettrica grazie a celle fotovoltaiche “flessibili” di ultima generazione (solar flexible panel) collocate nella parte superiore. Dette celle convoglieranno la corrente elettrica prodotta , che è continua, ad un “inverter” che dopo averla trasformata in alternata la immetterà nella rete elettrica nazionale. Il trasferimento avverrà attraverso un filamento all’interno dell’asta a sua volta collegato ad un reticolato interrato nella sabbia e collegato a tutti gli ombrelloni così predisposti. Con le attuali celle fotovoltaiche ogni ombrellone “solare” è in grado di produrre mediamente durante tutto l’arco dell’anno tra i 200 e i 300 watts (cioe’ ogni anno tra i 500 e gli 800 kw a seconda dell’irradiazione solare nella zona). Considerando un consumo medio annuo per un’abitazione standard composta da 4 persone di 3.400 kWh/anno, una mini batteria di 6 ombrelloni solari e’ in grado di soddisfarne l’intero fabbisogno. Intere cittadine posizionate in Zone particolarmente favorite dalla natura (si pensi a quasi tutte le coste italiane ricche di larghe spiagge) potrebbero raggiungere l’autonomia energetica I vantaggi sono evidenti e coincidono con le rivendicazioni 1) Produzione di energia elettrica pulita 2) Nessun impatto ambientale, nessuna modifica estetica 3) Grande economia di produzione: spese di installazione minime, costo dell’impianto ridotto e modulabile nel tempo, manutenzione quasi nulla, rientro in tempi brevi (anche a prescindere dai molti contributi e finanziamenti previsti sia a livello nazionale che europeo Enormi vantaggi per gli operatori turistici: i “bagni” che normalmente producono fatturato solo nel periodo estivo, con un’installazione non invasiva a zero impatto ambientale e molto economica (favorita anche da forti 1 2 incentivazioni e finanziamenti) sono in grado di fatturare tutto l’anno contando su manutenzione e gestione praticamente nulle. 2. L’ORGANIZZAZIONE 2.1 LA FORMA GIURIDICA In attesa di acquisire la sua completa autonomia giuridica l’impresa si costituirà inizialmente come ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) con il nome provvisorio di HELIOS appoggiandosi per la fase di avvio alle strutture di alcune aziende (già da anni operanti nel settore dell’ecologia e dell’energia) e all’intervento di alcuni professionisti: - Ecosider Srl di Pozzuolo Martesana che vanta già esperienza nell’energia alternativa se pur limitata al recupero delle biomasse - SD Elettra Srl attiva negli impianti elettrici - AOV Pubblicità che curerà tutta la comunicazione e le Relazioni Esterne - InterTrade Srl con il compito di organizzare la parte commerciale - Marco Oltrona Visconti (giornalista) come ufficio stampa - Bruno Nicolis, già Direttore Commerciale di importanti Aziende per la vendita A questa ATI verrà assegnato l’uso del brevetto per il periodo iniziale necessario a verificare il gradimento del mercato alla proposta. I finanziamenti e i costi sostenuti in questa fase verranno poi trasformati in capitale sociale e rappresenteranno le quote di partecipazione nella costituenda azienda che prenderà avvio quando ci sarà certezza di raggiungimento del breakeven. La nuova società avrà la forma giuridica di società di capitali, probabilmente Spa, per consentire l’eventuale ingresso di soci forti in grado di gestire l’eventuale successo. 2.2 L’IMPRENDITORE (o I SOCI) Depositario del brevetto è Alvise Oltrona Visconti segue curriculum 2 3 Associati all’intrapresa sono: Elenco degli associati e relativi curricula 2.3 I COLLABORATORI Eventuali collaboratori interni od esterni saranno aggregati in caso di necessità. Nella fase iniziale si ritiene di maggior valore il rapporto con Enti ed Istituzioni – e in particolare le Amministrazioni dei comuni delle fasce littoranee - in grado di favorire un rapido inserimento della nuova proposta energetica e l’ottenimento di congrui finanziamenti: è un compito che va affrontato in prima persona dai Soci fondatori. Successivamente verrà strutturata una adeguata rete commerciale in grado di attaccare il mercato. 3. LA RICERCA DI MERCATO E IL PIANO DI MARKETING 3.1 L’ANALISI DI SETTORE L’ambiente nel quale la nuova impresa andrà ad operare – quello delle energie alternative, ed in particolare del fotovoltaico – è in Italia un settore che sta faticosamente muovendo i primi passi. Il settore dell’Energia (intendiamo: produzione di energia), fino a poco fa vero e proprio monopolio di soli due operatori nazionali (ENI ed ENEL) affiancati da diverse municipalizzate, alcune anche molto potenti (tipo AEM e ACCEA), si sta lentamente allargando a nuovi soggetti. Ma quasi tutti i nuovi alla fine finiscono per essere “rivenditori” dei due colossi, proponendo soluzioni e tariffe solo “esteticamente” differenti (un po’ quello che si verifica con i telefonini) E anche quelli che rivolgono la loro attenzione al settore delle fonti rinnovabili (spesso emanazioni dei due colossi) sembrano più attenti a soddisfare l’indotto da contributi e finanziamenti, piuttosto che la parte industriale. 3 4 Zero ricerca, innovazione nulla, mera proposta di soluzioni mutuate dall’estero con prodotti e installazioni anch’essi importati senza alcuna modifica o intervento. In questo quadro la proposta imprenditoriale degli ombrelloni solari (resa possibile dalla nuova tecnologia dei “flexible solar panels” per ora limitata ad un uso militare) rompe gli schemi. Da una parte propone un prodotto anche di uso domestico familiare dato che non necessita di alcuna installazione e l’intervento tecnico (di routine) è limitato all’allacciamento da un lato al circuito interno e dall’altro alla rete nazionale. Dall’altra, se utilizzato massivamente nei littorali promette di diventare veramente – per quelle zone – la prima fonte di energia. Stiamo parlando di alcune migliaia di chilometri di spiagge. Stiamo parlando di migliaia di operatori turistici (i titolari delle concessioni demaniali note come “bagni”) che non solo sono in grado di affrontare l’investimento (peraltro attualmente favorito e finanziato quasi interamente) ma vedono finalmente diventare produttivi i nove mesi esclusi dalla stagione delle vacanze. Insomma stiamo parlando di un mercato enorme e al momento “vergine” ! Un mercato dove eventuali competitore che volessero affacciarsi dovrebbero fare i conti con il brevetto. Insomma, a impresa avviata lo scenario più probabile è quello di essere acquistati da uno dei due colossi: quale evento più favorevole? 3.2 LA RICERCA DI MERCATO Cerchiamo ora di individuare esattamente la clientela. C’è l’utenza domestica-familiare. Per l’utenza così detta domestica si può predisporre un Kit economico, completo di: - ombrellone solare 4 5 - accumulatore - inverter (opzionale) Si tratta di un prodotto particolarmente economico e che può essere proposto attraverso i canali della GDO (grande distribuzione organizzata). Promette di interessare veramente un pubblico enorme, ma – aldilà della realizzazione del primo prototipo – un impegno commerciale da rimandare ad una fase successiva. Non perché non sia interessante o larga (si pensi a quanta campagna soleggiata ci sia ancora in Italia, a quanti abitino in case con giardini o campi e magari non hanno voglia di mettere mano al tetto (e pesantemente al portafoglio) ma magari una prova dell’energia pulita la fanno con un paio di economici ombrelloni solari che possono installare da soli). Ma perché presuppone una rete commerciale e una logistica da azienda matura. Inizialmente concentreremo invece la nostra attenzione su due soggetti: da una parte le amministrazioni Comunali (ovviamente anche le province e le regioni) e dall’altra i cosiddetti “bagni”. Dalle prime ci attendiamo interventi indiretti di appoggio e promozione, e magari anche qualche intervento diretto: trattative non facili, lunghe e con non pochi ostacoli “politici”. Ma alla fine il settore è di moda e la voglia degli Amministratori di mettersi in mostra è una costante comune. Dai secondi ci aspettiamo una risposta “prudente” ma positiva. Inizialmente riteniamo che vorranno “assaggiare” la novità, magari limitandola ad un unico modulo di 6 ombrelloni (o una fila), per valutare anche le reazioni della clientela e verificare costi e ricavi effettivi. Ma sono tanti e sicuramente interverrà anche un effetto emulazione. Per contattare velocemente gli operatori turistici proveremo a interessare i concessionari di pubblicità (tutti i “bagni” arrotondano le entrate attraverso una serie di messaggi pubblicitari diffusi attraverso gli altoparlanti comuni a interi littorali) Ovviamente i concessionari avranno semplicemente una funzione di segnalazione e di introduzione: la commercializzazione andrà affidata a ispettori diretti. 5 6 3.3 IL PRODOTTO/SERVIZIO Tre le linee di prodotti - Il Kit mono - ombrellone fai da te (ombrellone solare – accumulatore inverter opzionale) - La batteria di ombrelloni (in taglio minimo da 6, completi di reticolato e inverter) forniti con servizio di installazione, posizionamento e allacciamento alla rete elettrica - La fornitura su misura (per interventi importanti) Per tutte ci sarà l’assistenza per ottenere tutte le facilitazioni previste. - finanziamenti - -rimborsi - domande per l’accreditamento dell’energia riversata in rete - - ecc. La realizzazione dei diversi moduli sarà affidata ad aziende terze (potrebbero essere le stesse intervenute nell’ATI); i componenti tipo inverter verranno acquistati tra quelli già presenti sul mercato. Assistenza e garanzie saranno ovviamente a carico dei fornitori. 6 7 3.4 IL PIANO DI MARKETING Come ci presenteremo al mercato? Siamo intanto sicuri di rispondere a precise istanze: - la domanda di risparmio (a tutti i livelli) - la domanda ecologia - la ricerca di autonomia Siamo anche sicuri di offrire un prodotto totalmente nuovo, addirittura “imprevisto” . Questo porta molti vantaggi ma probabilmente uno svantaggio: la normale diffidenza verso le novità. Ecco perché sarà importantissima la comunicazione a tutti i livelli: non solo pubblicità e promozione, ma informazione attraverso comunicati stampa e relazioni con ambienti economici, scientifici, imprenditoriali e politicoamministrativi. Obiettivi a breve Entro i primi sei mesi dovranno essere messi a punto i prodotti in tutti i loro particolari: questo significa realizzare il primo prototipo non oltre un paio di mesi dall’avvio dell’impresa. Definito questo in maniera assolutamente soddisfacente sotto tutti gli aspetti (prezzo, immagine, semplicità, economia di gestione e durata, confezione, filiera produttiva) si passerà alla realizzazione (sul campo) della prima batteria completa di tutti gli allacciamenti. Sarà così possibile realizzare tutto il materiale di documentazione per il successivo piano di comunicazione. Questa fase dovrà necessariamente essere finanziata da investitori che dovranno essere interessati all’impresa (privati, aziende e venture capital) Obbiettivi del primo anno Pronti i cataloghi e definiti i tempi della comunicazione, testati i prodotti e assicurata la filiera produttiva (con i quantitativi e la tempistica) entriamo nella delicata fase dell’approccio al mercato . E’ assolutamente importante che si riesca ad esaurire la precedente prima fase entro il mese di giugno, massimo luglio: questo consentirà di poter contattare tutti gli operatori turistici in loco, avendo a disposizione l’agosto, il settembre e le prime settimane di ottobre. 7 8 Non che non si possa lavorare successivamente (anzi, si dovrà), ma è chiaro che per il commerciale sarà un enorme risparmio di tempo operare direttamente sul campo anziché dover fissare appuntamenti. La corretta formulazione del business plan imporrebbe ora di indicare un obiettivo di fatturato. Purtroppo non solo sono ancora molti i parametri non precisamente definibili al momento in termini di costi e ricavi, ma la stessa totale novità del prodotto aggiunge un’insormontabile difficoltà di previsione. Propongo quindi un’alternativa. Ci porremo un primo confine territoriale: per quanto vaste siano le nostre coste limiteremo la nostra offerta iniziale alla sola Riviera Romagnola. Dai lidi ferraresi, giù giù fino a Misano ce n’è a sufficienza: Ravenna, Cervia, Cesenatico, Igea, Rimini, Riccione per citare solo i maggiori. Più di un centinaio di chilometri e migliaia di stabilimenti balneari. Immaginiamo di contattarne 2000, calcoliamo di avere una redemption di uno a venti e di vendere ad ognuno di questi una batteria minima di 6 ombrelloni solari. Non abbiamo ancora il prezzo unitario ad ombrellone ma possiamo fissarlo molto indicativamente in 1000 euro l’uno (accessori compresi); quindi a 6000 euro a batteria Significa un portafoglio ordini (molto approssimativo) di 600.000 euro . Prepariamoci quindi a riuscire a fornire da settembre 2008 al marzo successivo 600 ombrelloni solari (meglio 100 batterie da 6 ombrelloni) Calcoliamo anche quale potrebbe essere il risultato minimo accettabile per il primo anno di attività indicando nel pareggio il primo obiettivo. Calcoliamo anche quanto saremo eventualmente in grado di cavalcare un eventuale maggior successo Pur senza prevedere l’esatto evolversi dell’impresa saremo così in grado di valutare quali saranno le risorse necessarie per partire. Determinazione del prezzo. Anche qui saremo necessariamente molto approssimativi: riteniamo che utilizzando i nuovi pannelli solari flessibili – più leggeri, economici e maneggevoli – si riesca a produrre un ombrellone solare dalla superficie di circa 2 mq da proporre sotto i 1000 euro, un prezzo che lo renderebbe molto appetibile in rapporto al risparmio energetico ottenibile, in grado di rendere l’investimento in pochi anni. 8 9 Definizione delle risorse Si è già detto – nell’indicazione della forma giuridica – dell’associazione in ATI di alcune aziende che quindi metteranno a disposizione dell’impresa le loro capacità. Questo servirà a diminuire la necessità della provvista limitandola a quanto necessario per i costi di realizzazione dei primi prototipi di ombrellone solare e della successiva installazione di una batteria allacciata alla rete elettrica. Indichiamo con la solita ineliminabile approssimazione in circa 30.000 la provvista necessaria all’avviamento. A fronte del finanziamento metteremo a disposizione di eventuali soci finanziatori quote della futura società per percentuali che complessivamente non superino il 50% 9 10 IL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO piano degli investimenti TIPO DI INVESTIMENTO Ufficio Mobili e arredi Macchine ufficio (Hw/Sw) telefono Automezzi 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO FORNITORE (Nome) 1000 5000 150 250 15000 A carico dei soci in conto capitale Pratiche brevetto Estensione internazionale Spese di costituzione società Spese di trasferta Cataloghi/stampati documentazioni/presentazioni Realizzazione 1° prototipo Realizzazione 1° batteria Avviamento Progettazione e realizzazione sito Varie e imprevisti TOTALE 500 5000 2000 9000 7000 0 1500 3000 29000 150 piano delle fonti di finanziamento TIPO DI FONTE Capitale proprio (o capitale sociale nelle società) Prestito soci Credito commerciale (debiti verso fornitori) Finanziamenti agevolati L. … Contributi a fondo perduto L. … Utili esercizi precedenti (reinvestiti nell’attività) Finanziamenti bancari (a breve o a lungo termine) Altre fonti di finanziamento TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO 1° ANNO 30000 2° ANNO 3° ANNO 15000 10 11 conti economici preventivi VOCI DEL CONTO ECONOMICO FATTURATO (o RICAVI DI VENDITA) 1° ANNO Valore % assolut. 100 2° ANNO Valore % assolut. 100 3° ANNO Valore % assolut. 100 + Rimanenze iniziali di materiali + Acquisti di materiali - Rimanenze finali di materiali = Consumi di materiali (costo variabile) Personale di produzione (costo variabile) Forza motrice (costo variabile) Altre spese variabili di produzione Provvigioni (costo variabile) Trasporti (costo variabile) Altre spese variabili di vendita TOTALE COSTI VARIABILI = MARGINE DI CONTRIBUZIONE Ammortamenti (costi fissi) Affitti e canoni di leasing (costi fissi) Altri costi del pers. (costi fissi) Altri costi di produz. (costi fissi) Altri costi di vendita (costi fissi) Spese generali (costi fissi) Compensi al titolare o ai soci (costi fissi) TOTALE COSTI FISSI TOTALE COSTI VARIABILI E FISSI = RISULTATO OPERATIVO Contributi a fondo perduto in conto eserc. Oneri finanziari = RISULTATO LORDO (ante imposte) Imposte sul reddito = RISULTATO NETTO (utile o perdita) 11 12 stati patrimoniali preventivi VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE 1° ANNO ATTIVITA’ IMMOBILIZZAZIONI: Immobilizzazioni materiali: - Immobili (acquisto e/o ristrutturazione) - Impianti e macchinari - Attrezzature - Mobili e arredi - Macchine ufficio - Automezzi Immobilizzazioni immateriali: - Spese di costituzione della società - Progettazione e realizzazione del sito Internet - Software - Licenze - Brevetti - Avviamento commerciale - Pubblicità di lancio Immobilizzazioni finanziarie: - Cauzioni (per affitto, allacciamenti telefono, elettricità ecc.) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI ATTIVO CIRCOLANTE: - Scorte (o rimanenze) finali di magazzino - Crediti verso clienti - Altri crediti a breve termine - Disponibilità liquide TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE TOTALE ATTIVITA’ PASSIVITA’ PATRIMONIO NETTO: - Capitale proprio (o capitale sociale nelle società) - Utile (o perdita) dell’esercizio - Riserve (utili di esercizi precedenti non distribuiti) - Perdite esercizi precedenti - Contributi a fondo perduto in conto capitale L. …… TOTALE PATRIMONIO NETTO DEBITI A LUNGO TERMINE: - Mutui bancari ordinari - Mutui agevolati L. …… - Trattamento di fine rapporto (TFR) - Prestiti da soci - Altri debiti a lungo termine TOTALE DEBITI A LUNGO TERMINE DEBITI A BREVE TERMINE: - Debiti verso banche a breve termine - Debiti verso fornitori - Debiti tributari - Altri debiti a breve termine TOTALE DEBITI A BREVE TERMINE TOTALE PASSIVITA’ 2° ANNO 3° ANNO 12 13 budget dei flussi di cassa (1° ANNO DI ATTIVITA’) ENTRATE Ge n Feb Mar Apr Mag Giu Lu Ago Sett Ott Nov Dic Totale Saldo iniziale Capitale proprio Finanziam. agevolati Contributi a fondo perd. Entrate da clienti TOTALE ENTRATE USCITE Spese di costituzione Mobili arredi Macch.uffici o Cauzioni Affitti Personale Collaboratori Utenze Pubblicità Consulenze Trasporti Spese viaggio Assicurazioni Altre uscite Interessi passivi TOTALE USCITE SALDO 1 Fido (Movimenti) SALDO 2 Fido (Saldo) 13 14 : BUDGET DEI FLUSSI ANNUI DI CASSA (ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO) ENTRATE TOTALI ANNUE Saldo all’ 1/1 ……… (inserire voci Tab. 5) ……… (inserire voci Tab. 5) Incasso crediti esercizi precedenti TOTALE ENTRATE DELL’ANNO 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO USCITE TOTALI ANNUE ……… (inserire voci Tab. 5) ……… (inserire voci Tab. 5) Nuovi investimenti (del 2° e del 3° esercizio) Costi di esercizio: personale, affitti, utenze ecc. Pagamento ai soci degli utili dell’esercizio precedente Pagamento debiti esercizi precedenti (fornitori, imposte, contributi, ecc.) Rimborso finanziamenti agevolati Rimborso altri finanziamenti TOTALE USCITE ANNUE SALDO AL 31/12 (TOTALE ENTRATE - TOTALE USCITE ) 14 15 NOTA INTEGRATIVA E’ corretto concludere con una considerazione di attenzione. Infatti è vero che le stime e le valutazioni utilizzate per costruire il presente piano economico e finanziario – pur non nascondendo l’abituale e fisiologico ottimismo tipico di ogni imprenditore - sono da considerarsi prudenziali. Ma va detto che qualsiasi nuova impresa presenta delle percentuali di rischio non definibili per quanto preciso, attento e approfondito sia stato, come è stato, lo studio preventivo. E’ quanto deve avere ben chiaro chiunque – convinto della validità della nuova proposta – vorrà condividere con noil’impresa. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Riepilogando: - è un’impresa che si avvia nella convinzione che il brevetto che le viene portato in dote offra al mercato un’alternativa semplice (accattivante, economica, senza necessità di interventi specialistici per l’installazione, maggiormente conveniente) rispetto allle attuali proposte (più costose, con forte impatto estetico e necessità di interventi specialistici, con tempi più lunghi per il rientro finanziario) - aspettative di una buona accoglienza a tutti i livelli, da parte dei privati, degli operatori turistici e delle Amministrazioni pubbliche - prospettive di mercato enormi, non essendoci al momento alternative valide all’utilizzo del fotovoltaico ed essendo il territorio nazionale particolarmente favorito per questo tipo di installazione - Se il prodotto trova buona accoglienza a livello politico il business potrebbe trovare crescita esponenziale - Dovendo valutare anche minacce o problemi possiamo indicare che a fronte di un buon successo commerciale potrebbe scatenarsi la concorrenza con copie del prodotto che ci obbligherebbe a dispendiosi interventi a difesa dei diritti brevettali: in questo caso la presenza di un forte partner diventerebbe indispensabile - prospettive di sviluppo al di là degli anni e su nuovi mercati sono al momento difficilmente valutabili - 15