Ufficio Stampa 12/08/2015 GALA DI MEZZA ESTATE L`Uccello di

Ufficio Stampa
21/06/2017
GALA DI MEZZA ESTATE
L’Uccello di fuoco e La sagra della primavera
Teatro Romano di Verona
venerdì 14 agosto - ore 21.00
Venerdì 14 agosto alle ore 21.00 al Teatro Romano di Verona torna l’immancabile
appuntamento con il balletto di Fondazione Arena, nell’ambito della rassegna Estate Teatrale
Veronese 2015, con un Gala di Mezza Estate interamente su musiche di Igor Stravinsky.
Le coreografie portano la firma di Renato Zanella, Direttore del Corpo di ballo areniano e
coreografo internazionale, che cura per questo spettacolo anche il coordinamento di scene,
costumi e luci. In programma L’Uccello di fuoco e, in prima nazionale, La Sagra della primavera
nella versione creata da Zanella per l’Opera di Vienna nel 1996.
Protagonisti i Primi ballerini Alessia Gelmetti, Teresa Strisciulli, Evghenij Kurtsev e Antonio Russo,
con i Solisti e il Corpo di ballo dell’Arena di Verona.
La coreografia in stile neoclassico de L’Uccello di fuoco nasce nel 2011 su commissione della
Fondazione Arena di Verona a Renato Zanella per una serata dedicata a Stravinsky, nell’ambito
della Stagione di lirica e balletto al Teatro Filarmonico. Zanella è un grande frequentatore delle
musiche stravinskiane, sostenendo che «quelle di Stravinsky sono partiture scritte per la danza, e
ne rispettano perfettamente le esigenze». Nasce quindi un dialogo a distanza tra il compositore
russo ed il coreografo veronese, ma anche con Djagilev, che con i suoi capolavori «restituisce ogni
volta l’enorme peso che la danza ha nella cultura». Djagilev ha anche decretato la fortuna stessa di
Stravinsky, le cui musiche per balletto più famose sono infatti L’Oiseau de feu (1910) e Le sacre du
printemps (1913). Con L’Uccello di fuoco Zanella vuole anche rendere omaggio all’arte di inizio
Novecento, portando in scena un celebre acquarello di Léon Bakst, che fu disegnatore dei costumi
originali della Principessa e dell’Uccello nella prima rappresentazione del balletto nel 1910,
accanto ai simboli chiave della narrazione: l’albero, la mela d’oro, la gabbia e l’uovo, che riportano
alla dimensione fiabesca della storia. Il balletto, infatti, prende il via da una fiaba russa e mette in
scena la dicotomia tra il bene e il male, incarnata rispettivamente dall’orco immortale Kascej
(Pietro Occhio), che pietrifica tutti gli esseri umani, e dal leggendario Uccello di fuoco (Alessia
Gelmetti), sola creatura in grado di rompere il maleficio, sullo sfondo dell’amore avventuroso tra
la Principessa prigioniera dell’orco (Scilla Cattafesta) e l’eroico Principe Ivan (Antonio Russo).
Di tutt’altra natura invece l’ispirazione per La sagra della primavera, lavoro più atletico ed
espressivo, nel quale Zanella intende approfondire il concetto più ampio del “rituale”, staccandosi
dal libretto che pone il balletto nell’antica Russia. Zanella ricolloca quindi la vicenda
temporalmente e spazialmente, portandola nella ex Jugoslavia degli anni del conflitto, periodo in
cui concepisce la coreografia per l’Opera di Vienna e si lascia ispirare «dalle informazioni che si
sentivano a quel tempo riguardo la violenza subita dalle donne». Da qui emerge il pensiero della
guerra come malattia cronica, capace di trasformarsi addirittura in macabro rituale, come quello
raccontato dalla coreografia di Zanella: una giovane coppia (Teresa Strisciulli e Evghenij Kurtsev)
festeggia danzando spensierata l’arrivo della Primavera, fino a che un gruppo di Saggi (Luca
Panella, Annalisa Bardo, Manuel Barzon, Scilla Cattafesta, Luca Condello, Federica Cristofaro) inizia
ad instillare paura e insicurezza tra i giovani, manipolandone le emozioni. Il ragazzo si fa quindi
convincere a sacrificare l’amata per il bene della comunità; a lei, isolata in un vortice di violenza,
non resterà altro scampo che la morte.
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Biglietti
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Platea ridotto*
Gradinata
Gradinata ridotto*
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€ 22,00
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€ 15,00
* La riduzione è prevista per Under 30, Over 65, Cral e associazioni convenzionate
La biglietteria al Teatro Romano è aperta il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 19.00.
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