CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna
Olbia / Cine/Teatro Olbia
Stagione di Prosa 2016-17
Il fascino dei grandi classici e l'ironia della commedia per la Stagione di Prosa
2016-2017 organizzata dal CeDAC al CineTeatro Olbia di Olbia con il
patrocinio e il sostegno del Comune
–
nell'ambito del Circuito
Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: otto i titoli in cartellone da
dicembre ad aprile con i protagonisti della scena italiana e volti noti del
piccolo e grande schermo. Sotto i riflettori artisti come Tullio Solenghi e
Marco Berry, Nicoletta Braschi con Andrea Renzi, Marina Massironi e
Alessandra Faiella, e ancora Ettore Bassi, Edy Angelillo e Eleonora Ivone,
l'attore, regista e drammaturgo Fausto Paravidino (nel cast di “Romanzo
Criminale” - premio Hystrio alla drammaturgia per “I vicini”) accanto a uno
dei nomi più conosciuti dell'Isola – Tino Petilli (storica “voce” di Rai
Sardegna) sul palco con il giovane attore e regista Nicola Michele.
Una stagione che intreccia i capolavori della storia della letteratura e del teatro
alla nuova drammaturgia: il sipario si aprirà giovedì 1 e venerdì 2 dicembre
alle 21 su “Mindshock” di e con Marco Berry – illusionista e conduttore
televisivo, già inviato delle “Iene”, indagatore di storie di “Invisibili” e di
“Mistero” - per un viaggio nei labirinti della mente alla scoperta dell'arte della
persuasione e dei segreti del comunicare.
Spazio poi – venerdì 13 gennaio alle 21 - a “Il più bel secolo della mia vita” scritto e diretto “a quattro mani” da Alessandro Bardani e Luigi Di Capua e
interpretato da Giorgio Colangeli e Francesco Montanari con Maria Gorini
che si interroga sul senso d'identità e sulla necessità di conoscere le proprie
origini a fronte di regole burocratiche in un racconto poetico e surreale sulla
“ferita primaria” dei figli senza genitori.
Attori allo specchio ne “L'uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello –
venerdì 20 gennaio alle 21 nella mise en scène firmata da Nicola Michele anche interprete accanto a Tino Petilli – che mette a confronto due generazioni
e due stili di recitazione sulla falsariga del celebre (quasi) “monologo” in cui il
tempo sospeso in attesa di una morte annunciata si riempie di pathos
nell'incontro casuale in un caffè notturno tra il protagonista e un viaggiatore.
S'intitola “L’amore migliora la vita” la divertente commedia scritta e diretta
da Angelo Longoni, e interpretata da Ettore Bassi, Edy Angelillo, Eleonora
Ivone e Giorgio Borghetti – in scena giovedì 2 febbraio alle 21 – incentrata
«sulle piccole immoralità quotidiane che ognuno vive e subisce» e sulla
necessità di comprendere e accettare se stessi e gli altri, vincendo paure e
pregiudizi, per gustare appieno l'esistenza senza ipocrisie.
Riflettori puntati lunedì 13 e martedì 14 febbraio alle 21 su Tullio Solenghi,
protagonista di “Decameron - un racconto italiano in tempo di peste” - con
progetto e regia di Sergio Maifredi in collaborazione con Gian Luca Favetto
– per un itinerario attraverso le trame avvincenti e maliziose delle Novelle di
Giovanni Boccaccio, un affresco di varia umanità in cui l'epidemia fiorentina
si fa metafora delle “pesti contemporanee”, «figlie della confusione» e
«alimentate dalla paura».
Tra le più folgoranti pièces contemporanee - “Giorni Felici” di Samuel
Beckett – lunedì 20 febbraio alle 21 – con due interpreti d'eccezione, Andrea
Renzi, che firma anche la regia, e Nicoletta Braschi – musa di Roberto
Benigni ne “La vita è bella” - impegnata un « tenace corpo a corpo» con il
personaggio di Winnie «una sfida sull’asse della fragilità e della resistenza,
del candore e della dolorosa consapevolezza, del riso e del pianto... della grazia
e del caso».
Ironia in noir con “Rosalyn” di Edoardo Erba – uno dei più interessanti
autori contemporanei – in scena giovedì 23 e venerdì 24 marzo alle 21 – con
Marina Massironi e Alessandra Faiella dirette da Serena Sinigaglia per un
viaggio nell'immaginario dell'America di oggi tra solitudine e moderne
inquietudini, tensioni sotterranee e improvvise esplosioni di violenza,
attraverso un incontro casuale che unisce i destini di due donne tra ambiguità e
mistero.
La Stagione di Prosa 2016-17 chiuderà – giovedì 6 aprile alle 21 - con “I
vicini” (premio Hystrio 2013), pièce scritta, diretta e interpretata da Fausto
Paravidino, uno dei nomi di punta della nuova drammaturgia, in scena con
Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli e Sara Putignano: focus «sulle
nostre paure» reali e immaginarie, in cui stati d'animo e ricordi danno senso a
suoni e visioni, in una storia affascinante e un po' inquietante.
Informazioni e prenotazioni: tel. 0789.28773 – cell. 328.2397198