(1993:57) – föreskrifter och allmänna råd

RACCOLTA UFFICIALE
DEGLI ATTI NORMATIVI
DELL'ENTE PER L'EDILIZIA ABITATIVA
BFS 201x:x
BBR xx
Editore:
1. ------IND- 2010 0581 S-- IT- ------ 20100831 --- --- PROJET
Disposizioni dell'Ente per l'edilizia abitativa recante
modifica alle norme costruttive dell'ente (1993:57) –
regolamenti e raccomandazioni di carattere generale;
Stampato
il 0 mese 201x
delibera del 0 mese 0.
La procedura d'informazione ai sensi del regolamento (1994:2029) sulle regole tecniche è
stata eseguita1.
Sulla base dell'articolo 18 del regolamento (1994:1215) sui requisiti tecnici per le costruzioni
edili e degli articoli 2, 6 e 19 del regolamento sulla pianificazione e sull'edilizia (1987:383)
l'Ente per l'edilizia abitativa prescrive, in materia delle norme costruttive dell'ente
(BFS 1993:57)2
da un lato che le sezioni 1:2, 3:132, 3:142, 3:143, 3:146, 3:147, 3:148, 3:221, 3:226, 3:227,
3:23, 3:31, 3:421, 6:22, 6:255, 6:31, 6:511, 6:53, 6:72, 7:1, 8:2321, 8:2322, 8:33, 8:352, 8:52 e
8:91 si leggano come segue,
L'atto normativo dovrà pertanto essere letto come segue a partire dal giorno in cui entra in
vigore.
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
1:23 Prescrizioni
Le prescrizioni sono valide
– durante la costruzione di un edificio,
– per componenti risultanti da ampliamenti,
– nel caso di lavori di movimento terra e di demolizione nonché
– per terreni destinati ad uso edilizio.
Le prescrizioni della sezione 3 Accessibilità, progettazione dell'abitazione, altezza delle
camere e spazi operativi e della sezione 9 Risparmio energetico non sono valide per le residenze
secondarie con un massimo di due abitazioni. (BFS 2008:6).
Linea guida
L'articolo 14, paragrafo 2, del regolamento sui requisiti tecnici per le costruzioni edili
(BVF) prescrive che, nel caso di ampliamenti, i requisiti devono essere applicati in modo
tale da tenere conto dell'entità della modifica e delle condizioni di partenza dell'edificio.
1
La notifica è stata effettuata conformemente alla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 98/34/CE del 22
giugno 1998 che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche e delle
regole relative ai servizi della società dell'informazione (GU L 204 del 21.7.1998, pag. 37, Celex 398L0034), come
modificata dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 98/48/CE (GU L 217 del 5.8.1998, pag. 18, Celex
398L0048).
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Atto normativo ristampato come BFS 2006:12 e modificato da BFS 2007:21.
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Come modificato da BFS 2008:6.
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Le prescrizioni sulla progettazione degli edifici sono comunicate, oltre che dall'Ente per
l'edilizia abitativa, anche da altre autorità. Ciò vale per esempio per le prescrizioni
dell'Autorità per l'ambiente di lavoro su aspetti particolari dell'ambiente di lavoro e
prescrizioni dell'Autorità per l'agricoltura sulla progettazione di stalle per animali.
Il fatto che le residenze secondarie con un massimo di due abitazioni siano esonerate da
talune regole della sezione 3 Accessibilità, progettazione dell'abitazione, altezza delle
camere e spazi operativi e 9 Risparmio energetico consegue già dall'articolo 10, paragrafo
3, e dall'articolo 12, paragrafo 2, comma 2 del BVF. (BFS 201x:xx).
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3:1324 Generalità
La posizione e la progettazione degli ingressi principali dei locali pubblici, dei locali di lavoro e
degli edifici ad uso abitativo devono essere tali che questi ultimi siano accessibili e utilizzabili,
nel caso in cui ciò sia necessario per soddisfare i requisiti di accessibilità e utilizzabilità. Gli
ingressi accessibili devono essere facili da individuare.
Per le case private il requisito di accessibilità dell'edificio è soddisfatto se sul terreno è
facilmente possibile installare, in un secondo momento, una rampa che conduca all'ingresso.
(BFS 2008:6).
Linea guida
Oltre all'ingresso principale potrebbe rivelarsi necessario rendere accessibili e utilizzabili
anche altri ingressi, per esempio nei casi in cui il suolo o la posizione delle costruzioni
aggiuntive delle abitazioni richiedano una distanza troppo grande, cfr. sezione 3:23.
Affinché un ingresso sia facile da individuare esso deve essere marcato con colori
contrastanti ed essere bene illuminato, cfr. sezioni 3:1223 e 3:1224. Le indicazioni devono
essere progettate conformemente alla sezione 3:1225.
Le regole sulle rampe sono enunciate nella sezione 3:1422. (BFS 201x:xx).
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3:1425 Aree circostanti all'ingresso e aree di circolazione
Le aree circostanti all'ingresso e le aree di circolazione devono essere accessibili e utilizzabili
per le persone con mobilità o capacità di orientamento ridotta e, laddove possibile, devono
essere progettate senza dislivelli. Le aree circostanti all'ingresso e le aree di circolazione devono
avere uno spazio di manovra sufficiente per le sedie a rotelle e devono essere progettate in
modo tale che le persone in sedia a rotelle possano muoversi senza bisogno di aiuto.
Laddove i dislivelli nelle aree di circolazione non siano evitabili, dovrebbero essere
minimizzati per mezzo di rampe, ascensori o per mezzo di un ponte sollevatore e di scale.
Il trasporto di persone con barella deve essere possibile da qualsiasi appartamento
dell'edificio. (BFS 201x:xx).
Linea guida
Un'area di circolazione deve
– avere una larghezza netta di almeno 1,30 metri; non vale per le scale,
– avere, nel caso di ostacoli non eccessivi, ad es. pilastri, una larghezza netta di almeno
0,80 metri;
– i locali pubblici sono separati dalle superfici ammobiliate tramite illuminazione o
materiali divergenti.
– le misure accettabili per le aree circostanti all'ingresso e le aree di circolazione negli
appartamenti sono indicate in SS 91 42 21 (livello normale).
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Come modificato da BFS 2008:6.
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Le regole sui casi in cui il trasporto con barella deve avvenire tramite ascensore sono
enunciate nella sezione 3:144.
Le regole sul trasporto sicuro con barella sono enunciate nella sezione 8:232.
(BFS 201x:xx).
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3:1436 Porte e portoni
Le porte e i portoni accessibili e utilizzabili devono essere progettati in modo tale che le
persone a mobilità ridotta li possano facilmente aprire, devono permettere il passaggio di sedie
a rotelle e lasciare spazio a sufficienza per aprire e chiudere la porta o il portone dalla sedia a
rotelle. Anche altre aperture nelle vie di fuga devono essere progettate in modo da consentire il
passaggio delle sedie a rotelle. Le maniglie, i dispositivi di controllo e le serrature devono
essere posizionati e progettati in modo tale da poter essere utilizzati sia dalle persone a mobilità
ridotta che dalle persone con ridotta capacità di orientamento.
Le porte girevoli devono essere completate con una porta che possa essere utilizzata sia dalle
persone a mobilità ridotta che dalle persone con ridotta capacità di orientamento.
(BFS 201x:xx).
Linea guida
La dimensione netta del passaggio deve essere di almeno 0,80 metri, quando la porta è
disposta con un angolo di 90 gradi, nel caso di
– porte di ingresso,
– porte di ascensori,
– porte nei corridoi installate verticalmente rispetto alla lunghezza del corridoio,
– aperture nelle vie di fuga,
– porte di accesso ai servizi igienici nei locali pubblici che devono essere utilizzabili
dalle persone a mobilità ridotta,
– porte di accesso a luoghi di riunione e
– porte di accesso alle costruzioni aggiuntive delle abitazioni.
Le regole sulla larghezza delle vie di fuga sono enunciate nella sezione 5:331.
Le regole sulle porte nei locali di lavoro sono pubblicate anche dall'Autorità per
l'ambiente di lavoro.
Per quanto riguarda le porte delle abitazioni le misure adeguate dei passaggi e le misure
adeguate delle aree di servizio sono indicate in SS 91 42 21 (livello standard).
Le porte che devono essere accessibili e utilizzabili devono essere dotate di un
dispositivo di apertura automatico se hanno chiusure elettriche o se sono pesanti.
Nel caso di porte con dispositivo di apertura automatico è importante contrassegnare lo
spazio interessato dall'apertura della porta oppure dotare le porte di sensori di protezione o
dispositivi simili.
I dispositivi di controllo per i dispositivi di apertura delle porte devono essere
posizionati con il centro a 0,80 metri dal pavimento o da terra e almeno 0,70 metri, ma
preferibilmente 1,0 metri, dall'angolo oppure dal bordo anteriore del battente nella
posizione più sfavorevole. (BFS 201x:xx).
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3:1467 Accessibilità e utilizzabilità nei singoli appartamenti su uno stesso piano
Le camere, i balconi, le terrazze e i luoghi all'aperto devono essere accessibili e utilizzabili per
le persone a mobilità ridotta. Per le terrazze che completano i balconi accessibili e utilizzabili
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nonché balconi ben posizionati i requisiti di accessibilità e utilizzabilità sono soddisfatti se è
facilmente possibile, in un secondo momento, installare una rampa.
Almeno una camera per i servizi igienici deve essere accessibile e utilizzabile per le persone
a mobilità ridotta e deve essere progettata in modo da poter ospitare facilmente un assistente.
Deve essere anche possibile installare una doccia nel caso in cui questa fosse inizialmente
assente.
Almeno la porta dell'ingresso principale nonché almeno una porta per ogni camera (inclusa la
camera dove si prepara il cibo e una camera per i servizi igienici), il balcone, la terrazza e il
luogo all'aperto devono consentire il passaggio di una sedia a rotelle. Vi deve essere spazio a
sufficienza per aprire e chiudere le porte dalla sedia a rotelle. (BFS 201x:xx).
Linea guida
Le dimensioni adeguate per quanto riguarda l'accessibilità e l'utilizzabilità delle camere
sono indicate in SS 91 42 21 (livello standard).
Lo spazio per un assistente e una doccia possono essere ricavati per esempio togliendo
una vasca da bagno.
Le regole sulla progettazione adeguata delle soglie sono enunciate nella sezione 8:22.
(BFS 2008:6).
3:1478 Accessibilità e utilizzabilità dei singoli appartamenti su diversi piani
I requisiti della sezione 3:146 devono essere soddisfatti su tutto il livello di ingresso.
(BFS 2008:6).
Linea guida
Le regole sulla progettazione delle abitazioni su livelli diversi sono enunciate nella sezione
3:221. (BFS 201x:xx).
3:1489 Costruzioni aggiuntive delle abitazioni accessibili e utilizzabili
Conformemente alla sezione 3:23, gli spazi adibiti a deposito, le caselle postali, le lavanderie, i
locali per la raccolta dei rifiuti, i collettori di rifiuti per gravità e altre costruzioni aggiuntive
devono essere accessibili e utilizzabili. (BFS 201x:xx).
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3:22610 Tipi di abitazione per studenti e giovani
Nei singoli appartamenti per studenti o giovani con una superficie abitativa di non più di 35 m2,
non occorre che la camera che funge da soggiorno, la camera da letto o la cucina siano separati.
Se gli appartamenti per studenti hanno parti della cucina separabili, tali parti non devono
necessariamente essere dotate di finestre che danno sull'esterno.
Per un gruppo di studenti o giovani le singole cucine degli appartamenti in questione, i
soggiorni e le sale da pranzo, oppure parti di dette camere, possono essere unite in spazi
comuni.
Nei casi in cui la cucina è in comune non più di 12 appartamenti devono condividerla.
Gli spazi comuni devono essere di dimensioni tali ed essere attrezzati in modo tale da
compensare adeguatamente le restrizioni nei singoli appartamenti.
(BFS 201x:xx).
Linea guida
La lunghezza del piano cucina adeguata per le case dello studente è indicata in SS 91 42
21.
Le regole sull'areazione e la luce naturale sono enunciate nelle sezioni 6:2 e 6:3.
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3:227 è stato abrogato da (BFS 201X:XX)
3:2311 Costruzioni aggiuntive delle abitazioni
In prossimità dell'appartamento deve essere situata una lavanderia che offra la possibilità di
lavare e asciugare automaticamente, qualora non vi sia alcuno spazio per lavare e asciugare
automaticamente nel singolo appartamento (cfr. l sezione 3:22).
Nell'appartamento oppure nelle sue vicinanze deve essere dislocato uno spazio per il
deposito dell'attrezzatura stagionale e di altre attrezzature.
In prossimità dell'appartamento deve esservi spazio a sufficienza per i passeggini, le
biciclette, le sedie a rotelle da usare all'esterno, i deambulatori ecc. nonché le cassette postali.
(BFS 2008:6).
Linea guida
Gli spazi adibiti a deposito e le lavanderie condivise devono essere situati a non più di 25
metri a piedi da un ingresso come quello previsto dalla sezione 3:132.
In SS 91 42 21 sono indicate le misure adeguate per gli spazi adibiti a deposito.
Le regole sulle costruzioni aggiuntive delle abitazioni accessibili e utilizzabili sono
enunciate nella sezione 3:148.
Le regole sui locali per la raccolta dei rifiuti sono enunciate nella sezione 3:4.
(BFS 201x:xx).
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
3:3112 In generale
L'altezza del soffitto nelle camere dell'edificio deve essere sufficiente per evitare inconvenienti
per la salute. (BFS 2008:6).
Linea guida
Le regole sulla ventilazione sono enunciate nella sezione 6:25.
Le regole sull'altezza netta sono enunciate nella sezione 8:34. (BFS 201x:xx).
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3:42113 Vie di accesso agli spazi operativi
Gli spazi operativi devono essere dislocati e progettati in modo tale che il rischio di incidenti
nel caso di accesso di persone e veicoli sia limitato. Le vie di accesso devono esse progettate in
modo tale che vi sia spazio a sufficienza per il trasporto di parti di impianti di dimensioni e peso
ingenti. Una via di accesso che passi attraverso un appartamento può esistere a condizione che
conduca unicamente a impianti che servono esclusivamente l'appartamento in questione.
(BFS 2008:6).
Linea guida
Sono da evitarsi le vie di accesso agli spazi operativi tramite scale, scale esterne e tetti.
Le regole sulle vie di accesso ai tetti sono enunciate nella sezione 8:2421.
Le regole sulle vie di trasporto e sulla movimentazione manuale sono pubblicate anche
dall'Autorità per l'ambiente di lavoro. (BFS 201x:xx).
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6:2214 Proprietà dell'aria immessa nelle camere
Gli edifici devono essere progettati e i loro impianti devono essere progettati e posizionati in
modo tale che il tasso di sostanze inquinanti presenti nell'aria all'interno delle camere non
superi i valori limite relativi all'area esterna. (BFS 2006:12).
Linea guida
I valori limite per certe sostanze inquinanti sono indicati nel regolamento (2001:527) sugli
standard di qualità ambientale dell'area esterna.
La qualità dell'aria immessa nell'edificio deve essere garantita mediante un adeguato
posizionamento e un'adeguata progettazione delle prese d'aria esterne, del vano di
adduzione, del filtraggio dell'aria immessa o simili. Le prese d'aria esterne devono essere
posizionate in modo tale da minimizzare l'impatto dei gas di scarico e di altre fonti di
inquinamento. Occorre tenere conto dell'altezza da terra, dell'orientamento e della distanza
dal traffico, delle aperture per l'estrazione dell'aria, delle prese d'aria delle tubature delle
acque reflue, dei dispositivi di raffreddamento a ritorno d'acqua e delle canne fumarie. Le
raccomandazioni sul posizionamento e la distanza fra le aperture per l'estrazione dell'aria e
le prese d'aria esterne sono indicate nelle direttive dell'Associazione degli operatori nel
campo dell'energia e dell'ambiente R1 – Direttive per la specifica dei requisiti per la
climatizzazione degli ambienti interni. (BFS 201x:xx).
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6:25515 Tenuta stagna
Il rapporto fra la pressione esistente negli impianti di immissione e negli impianti di estrazione
deve essere adeguato alla tenuta stagna degli impianti in modo da impedire qualsiasi flusso da
sistema di immissione a sistema di estrazione. (BFS 2006:12).
Linea guida
Al fine di impedire che le sostanze inquinanti siano reintrodotte attraverso lo scambiatore
di calore dove possono formarsi flussi d'aria tra il lato di scarico e quello di immissione
dell'aria, la pressione del sistema di immissione deve essere superiore a quella del sistema
di scarico.
Il rivestimento di protezione termica deve avere sufficiente tenuta stagna rispetto al
sistema di ventilazione prescelto per garantire un buon funzionamento e la regolazione da
parte del fabbricante dei flussi nelle singole camere. La tenuta stagna del rivestimento di
protezione termica deve essere garantita anche per quanto riguarda le macchie da umidità.
Le regole sulla tenuta stagna del rivestimento di protezione termica di un edificio sono
enunciate nella sezione 6:531.
La misurazione di perdite nelle condotte di lamiera può essere effettuata
conformemente a SS-EN 12237. Per ulteriori informazioni sulla verifica della tenuta stagna
delle condotte di ventilazione consultare T9:2007 e le istruzioni contenute in AMA VVS &
Kyl 09 nonché prEN 15727. (BFS 201x:xx).
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
6:3116 In generale
Gli edifici devono essere progettati in modo da garantire condizioni di illuminazione
soddisfacenti, senza che vengano a crearsi rischi di infortunio e rischi per la salute umana. Le
condizioni di illuminazione sono soddisfacenti quando si hanno una sufficiente intensità di luce
e la giusta brillanza (luminanza) oppure quando non si verifica alcun riverbero o riflesso
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fastidioso e quindi l'intensità della luce e la distribuzione della luminanza sono corrette.
(BFS 201x:xx).
Linea guida
Ulteriori regole relative alle finestre e all'illuminazione sono enunciate nelle sezioni
3:1224, 3:1424, 3:22, 3:42, 5:35, 6:253, 8:21, 8:23, 8:24 e 9:52.
Le regole sulle condizioni di illuminazione sul luogo di lavoro sono pubblicate
dall'Autorità per l'ambiente di lavoro. (BFS 201x:xx).
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6:51117 Definizioni
Condizioni di umidità:
Condizioni di umidità
critiche:
Protezione dall'umidità in
fase di progettazione:
Livello di umidità di un materiale. Le condizioni di
umidità di un materiale possono essere descritte come
tasso di umidità, quota di umidità, umidità relativa ecc.
Condizioni di umidità in presenza delle quali le
proprietà e la funzione previste di un materiale non
sono realizzate. Dal punto di vista dell'impatto
microbico le condizioni di umidità sono critiche
quando vi è una proliferazione biologica.
I fattori di rilievo per la proliferazione biologica sono
per esempio la temperatura e il tempo di permanenza;
l'interazione di detti fattori può contribuire a
determinare le condizioni di umidità critiche.
Misure sistematiche nella fase di progettazione aventi
lo scopo di fare in modo che un edificio non sia
danneggiato direttamente o indirettamente
dall'umidità. In questa fase si indicano inoltre i
requisiti da rispettare nelle fasi di produzione e
gestione necessari a garantire la protezione
dell'edificio.
(BFS 201x:xx).
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
6:5318 Protezione dall'umidità
Gli edifici devono essere progettati in modo tale che né la struttura né gli spazi dell'edificio
subiscano danni da umidità.
Le condizioni di umidità in una parte dell'edificio non devono superare le condizioni di
massime di umidità consentite nel caso in cui ciò sia ragionevole alla luce dello scopo di
utilizzo della parte dell'edificio in questione. Le condizioni di umidità devono essere calcolate a
partire dalle condizioni di partenza più sfavorevoli. (BFS 201x:xx).
Linea guida
In fase di progettazione della protezione dall'umidità occorre tenere conto delle eventuali
combinazioni di materiali presenti nella parte dell'edificio. La ragione è che le condizioni
di umidità nei materiali e sui bordi non devono superare le condizioni di umidità critiche
per un periodo sufficientemente lungo da provocare dei danni.
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A volte ci può volere del tempo per la parte di un edificio o il dettaglio di una struttura a
diventare umido. Occorre tenere conto di ciò quando si confrontano le condizioni di
umidità calcolate o stimate con le condizioni massime di umidità consentite.
Per le pareti dotate di protezione dalla pioggia e di intercapedine ventilata situata dietro
a quest'ultima non vale il requisito di condizioni massime di umidità consentite per la
crescita di muffa e batteri sulla parete di protezione dalla pioggia.
Durante la valutazione delle condizioni di umidità, così come durante la costruzione e
nell'edificio a costruzione ultimata, è necessario prestare attenzione alle fonti di umidità. Le
dimensioni, il tempo di permanenza e la frequenza delle fonti di umidità si valutano sulla
base delle condizioni locali. Possono verificarsi le seguenti fonti di umidità
1) Precipitazioni
2) Umidità atmosferica, all'interno e al di fuori degli edifici
3) L'acqua presente nel sottosuolo (fase liquida e fase di vapore) e sul suolo
4) Umidità dovuta a costruzione
5) Acqua proveniente dagli impianti ecc.
6) Umidità dovuta a lavori di pulizia
Per ulteriori informazioni sulle fonti di umidità consultare il libro Fukthandbok – praktik
och teori, sezione 51, edito da Svensk Byggtjänst. (BFS 2006:12).
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
6:7219 Aria inquinata
Gli impianti per l'estrazione di aria negli edifici devono essere progettati in modo tale che gli
odori sgradevoli o l'aria inquinata non rifluiscano nelle prese d'aria dell'edificio, attraverso
l'apertura di finestre, porte, balconi ecc. oppure negli edifici adiacenti. (BFS 2006:12).
Linea guida
Le aperture degli scarichi e delle prese d'aria devono essere progettate conformemente alle
istruzioni delle direttive dell'Associazione degli operatori nel campo dell'energia e
dell'ambiente R1 – Direttive per la specifica dei requisiti per la climatizzazione degli
ambienti interni, figura B.6.1A e B.6.1B e tabella B.6.1.
I sistemi di areazione a circolazione naturale per gravità delle acque reflue devono
essere progettate conformemente a SS-EN 12056-2.
I fumi da cottura e frittura originati nelle cucine di ristoranti, cucine di grandi
dimensioni e simili devono essere filtrati prima che raggiungano livelli più alti.
Occorre prestare particolare attenzione durante la progettazione degli scarichi dai filtri
della benzina e del grasso nonché dei singoli scarichi. (BFS 2008:6).
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7:120 In generale
Gli edifici devono essere progettati in modo tale da limitare la formazione e la propagazione di
suoni molesti, così da evitare rischi per la salute. (BFS 201x:xx).
Linea guida
Le regole sui rumori sono pubblicate dall'Autorità per l'ambiente di lavoro, la Direzione per
gli affari sociali e l'Ente per la tutela dell'ambiente. (BFS 2006:12).
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8:232121 Ringhiere
Le rampe di scale, i pianerottoli, le rampe e i balconi non delimitati da pareti devono avere delle
ringhiere che delimitano il rischio di infortuni conseguenti a cadute. I riempimenti per ringhiere
con fissaggi devono essere resistenti alla sollecitazione dinamica di una persona. (BFS 2008:6).
Linea guida
Le ringhiere delle rampe di scale devono essere alte almeno 0,9 metri. Se un'apertura sul
lato di una rampa di scale è più grande di 0,4 metri in entrambi i sensi di lunghezza e
l'altezza del piano, misurata da solaio a solaio, è superiore a 3,0 metri, la ringhiera deve
essere alta almeno 1,1 metri.
Le ringhiere sul pianerottolo all'interno del singolo appartamento devono essere alte
almeno 0,9 metri. Se l'altezza del piano, misurata da solaio a solaio, è superiore a 3,0 metri,
la ringhiera deve essere almeno 1,1 metri. Le ringhiere sul pianerottolo all'esterno del
singolo appartamento nonché le ringhiere sui balconi e lungo i ballatoi devono essere alte
almeno 1,1 metri.
Le regole sulle ringhiere in vetro sono enunciate nella sezione 8:35. (BFS 201x:xx).
Le ringhiere situate negli spazi in cui possono trovarsi bambini devono essere progettate in
modo tale che i bambini non si possano infortunare nel tentativo di scavalcare le ringhiere o
strisciare al di sotto delle stesse. (BFS 2008:6).
Linea guida
Le ringhiere sui balconi, sui pianerottoli e sulle rampe delle scale devono, fino a un'altezza
di 0,8 metri, essere progettate in modo da non essere scavalcabili. Le aperture verticali
devono essere larghe non più di 100 mm.
La distanza netta fra il bordo inferiore della ringhiera del balcone e il pavimento del
balcone, oppure fra il bordo inferiore di una ringhiera per scale e la sporgenza del gradino
della scala non deve superare i 50 mm. La distanza netta verticale fra il bordo inferiore di
una ringhiera per scale e un pianerottolo o un solaio non deve superare i 100 mm.
Le aperture orizzontali al di sopra del fronte del balcone devono essere progettate in
modo tale che i bambini non possano rimanervi incastrati con la testa. Evitare le aperture di
dimensioni comprese fra 110–230 mm. (BFS 2008:6).
8:232222 Corrimano
Le rampe e le scale devono avere come sostegno per l'equilibrio dei corrimano, i quali devono
essere facili da afferrare. (BFS 2008:6).
Linea guida
Le rampe e le scale nei locali pubblici devono essere dotate di corrimano su entrambi i lati.
Le altre rampe e scale che hanno più di tre gradini devono essere dotate di corrimano su
entrambi i lati. Le rampe e le scale più basse devono avere almeno un corrimano. In un
appartamento le scale angolate e le scale a chiocciola con una larghezza massima di 0,9
metri possono essere installate senza un corrimano interno, ammesso che siano dotate di
una controspalliera, un montante o sostegni simili che siano facili da afferrare.
I corrimano devono essere situati a un'altezza di 0,9 metri. Deve essere possibile passare
con la mano i fissaggi del corrimano, i quali devono essere più lunghi dell'inizio e della
fine della rampa di almeno 30 cm.
I corrimano situati nei locali pubblici e nelle trombe delle scale dei condomini devono
avere una brillanza in contrasto con le superfici circostanti.
Laddove un corrimano continuo non è una soluzione praticabile a causa dell'utilizzo
particolare dello spazio, come nel caso di tribune, si può ricorrere in fase di progettazione a
un'alternativa al sostegno per l'equilibrio che funga da corrimano. (BFS 201x:xx).
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Come modificato da BFS 2008:6.
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8:3323 Protezione da infortuni in presenza di dispositivi mobili
Le porte, i portoni, le pareti, le griglie, i cancelli e i bracci automatici e si chiudono grazie
all'energia immagazzinata o viceversa devono essere progettati in modo tale da limitare il
rischio di infortuni. Ciò vale anche per i bracci che si aprono e chiudono automaticamente
nonché per le porte basculanti manuali. (BFS 2008:6).
Linea guida
Le porte basculanti manuali devono essere fissate con viti con dado oppure altri dispositivi
equivalenti nelle parti dell'edificio che hanno una capacità portante sufficiente. Il fissaggio
con vite di fissaggio non soddisfa i requisiti della prescrizione in materia di limitazione del
rischio di infortuni.
Le porte, i portoni, le pareti, le griglie, i cancelli e i bracci installati conformemente a
SS-EN 12978 e SS-EN 13241-1 soddisfano i requisiti della prescrizione.
L'energia può essere per esempio immagazzinata tramite molle, elastici o mediante la
posizione elevata del portone.
Le disposizioni relative ad ascensori, scale mobili, marciapiedi mobili nonché porte,
portoni, pareti, griglie e cancelli che si aprono e chiudono automaticamente sono enunciate
nel regolamento (1999:371) sugli ascensori e taluni altri dispositivi motorizzati e nelle
prescrizioni e linee guida dell'Ente per l'edilizia abitativa sugli ascensori e taluni altri
dispositivi motorizzati (BFS 1994:25). (BFS 201x:xx).
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8:35224 Protezione contro le cadute attraverso il vetro
Le superfici in vetro devono essere progettate in modo da limitare il rischio di cadute attraverso
la superficie in vetro. (BFS 201x:xx).
Linea guida
È presente un rischio di caduta se
– l'altezza dal punto della caduta al suolo o al pavimento sottostante è superiore ai 2,0
metri e
– la distanza fra il bordo inferiore della superficie in vetro e il pavimento è inferiore a
0,6 metri.
Il vetro laminato di protezione conforme alla sezione 8:353, la ringhiera o protezioni
equivalenti possono fungere da protezione. (BFS 201x:x).
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8:5225 Impianti termici
Le caldaie e altri impianti per il riscaldamento dell'acqua nonché altri dispositivi a pressione
devono essere dotati di dispositivi di protezione che limitino il rischio di infortuni in presenza
di alta pressione o di eccessiva temperatura dell'impianto. (BFS 2008:6).
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25
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Come modificato da BFS 2008:6.
Come modificato da BFS 2008:6.
Come modificato da BFS 2008:6.
BFS 201x:x
BBR xx
Linea guida
L'Autorità per l'ambiente di lavoro pubblica le regole sui dispositivi a pressione e le regole
sull'ispezione e l'utilizzo di dispositivi a pressione.
Una caldaia a circolazione chiusa deve essere dotata di camera di espansione. Una
camera di espansione chiusa deve essere posizionata in modo tale da evitare il
surriscaldamento della camera in conseguenza di autocircolazione, convezione e
irradiamento.
Le caldaie e altri impianti per il riscaldamento di acqua devono essere dotati di una
valvola di protezione che impedisce l'accumularsi di eccessiva pressione. Una caldaia
alimentata con combustibile solido deve inoltre essere dotata di un dispositivo di
protezione termica che impedisce all'acqua di superare la temperatura massima consentita.
Quando una caldaia è dotata di un dispositivo di protezione termica che richiede un
raffreddamento ad acqua l'impianto deve essere collegato a un impianto generale privato.
Altrimenti può essere collegato a un singolo impianto privato che garantisca un accesso a
volumi d'acqua adeguati. (BFS 201x:xx).
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8:9126 Protezione contro le cadute sugli appezzamenti di terreno
Le scale e le rampe situate nei passaggi fra gli ingressi accessibili di un edificio conformemente
alla sezione 3:132 e i parcheggi e i punti di attracco per le automobili devono essere progettate
in modo da garantire una circolazione sicura delle persone. (BFS 2008:6).
Linea guida
Le scale e le rampe devono essere dotate di corrimano su un lato. Il corrimano deve essere
alto 0,9 metri.
Affinché la scala sia progettata in modo sicuro è necessario tenere conto della pendenza
e della lunghezza della scala nonché del rapporto fra l'altezza e la profondità dei gradini
della scala. La pendenza non deve variare lungo una rampa di scale. Non devono esservi
gradini con un'altezza divergente. La proiezione dei gradini di una scala deve essere
almeno 0,30 metri, misurata lungo la linea di percorso. Per minimizzare il rischio di
inciampare una scala deve avere più di due gradini.
Per la progettazione di rampe vedi la sezione 3:1222.
Le scale, ad eccezione delle singole case, devono essere dotate di marcature di contrasto
così che gli ipovedenti possano percepire i dislivelli. La pedata inferiore dei gradini di una
scala e la parte corrispondente del bordo anteriore del pianerottolo all'altezza dell'alzata
superiore di ogni rampa di scale deve avere un contrasto di brillanza di almeno 0.40 ai
sensi di NCS (Natural Color System). Le marcature devono essere eseguite in modo
coerente. (BFS 201x:xx).
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Il presente atto normativo entra in vigore il xxxxxx
Per l'Ente per l'edilizia abitativa
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Come modificato da BFS 2008:6.
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