ORGANULI COMUNI AD UNA CELLULA EUCARIOTE ANIMALE E

CELLULE
PROCARIOTE
EUCARIOTE
ANIMALI
VEGETALI
le più piccole
più grandi
le più antiche (comparse già 3,5 miliardi di anni fa)
si sono evolute dalle c. procariote quindi sono comparse
successivamente ( circa 1 miliardo di anni fa)
le più semplici perché prive di sistemi di membrane interne più complesse perché dotate di sistemi di membrane interne
(prive di organuli)
(compartimentazione del citoplasma) che delimitano organuli
non presentano specializzazioni
specializzati nelle diverse funzioni
costituiscono solo organismi unicellulari
costituiscono organismi sia unicellulari che pluricellulari
diffuse praticamente in tutti gli ambienti, anche i più ostili diffuse praticamente in tutti gli ambienti
alla vita
Elementi COMUNI
ad una cellula PROCARIOTE e ad una EUCARIOTE
struttura
MEMBRANA
CELLULARE
O
PLASMATICA
CITOPLASMA
RIBOSOMI
PARETE
CELLULARE
Costituita da un doppio strato di fosfolipidi con le
teste polari (idrofile) rivolte verso l’esterno e le
code apolari (idrofobe) verso l’interno, attraversato
in parte o completamente da proteine, che hanno
funzione di trasporto. Sul lato esterno alcune
proteine (dette glicoproteine) sono legate a
oligosaccaridi (zuccheri ) e formano il glicocalice.
Non è una struttura rigida, bensì può cambiare
continuamente forma perché le molecole possono
spostarsi le une rispetto alle altre: MODELLO A
MOSAICO FLUIDO
Fluido gelatinoso, costituito da acqua e sostanze sia
organiche che inorganiche
funzione
-delimita e protegge la cellula
- regola gli scambi di sostanze con
l’ambiente esterno (è semipermeabile cioè
seleziona le sostanze che possono
attraversarla
- permette il riconoscimento di corpi
estranei grazie alle glicoproteine
- permette il collegamento tra cellule
simili che formano un tessuto grazie alle
glicoproteine
- rappresenta l’ambiente (acquoso) in cui
avvengono le reazioni chimiche
- rappresenta l’ambiente in cui sono
immersi gli organuli cellulari (per le c.
eucariote)
Corpuscoli, a forma di caciottina, costituiti da RNA - sintesi (produzione) delle proteine
ribosomale e proteine. Possono essere sparsi nel
citoplasma o aderire a delle membrane.
Quelli delle cellule procariote sono più piccoli.
Involucro rigido esterno alla membrana.
- protegge e sostiene la cellula
Presente nelle c. procariote ed eucariote dei funghi
e dei vegetali, anche se con composizione diversa
organuli COMUNI
ad una cellula EUCARIOTE ANIMALE e VEGETALE
organulo
NUCLEO
struttura
Tondeggiante, delimitato da una doppia
membrana che presenta numerosi pori (per
assicurare il passaggio delle grandi molecole) e
che, all’esterno, continua nel reticolo
endoplasmatico.
All’interno del nucleo vi è una zona più scura
detta nucleolo, visibile al microscopio ottico
solo se l’attività è intensa
funzione
- è sede delle informazioni necessarie alla
formazione e funzionamento di una cellula,
perché contiene il DNA sotto forma di
lunghi filamenti (cromatina) che spiralizzano
durante la divisione cellulare diventando
visibili come cromosomi
- grazie al DNA, controlla la sintesi delle
proteine e quindi tutte le funzioni cellulari
- sintesi del RNA ribosomale nel nucleolo
RETICOLO
ENDOPLASMATICO
RUVIDO
O RUGOSO (R.E.R.)
Sistema di membrane appiattite, comunicanti tra - sintesi delle proteine a livello di ribosomi
loro e in continuità con la membrana nucleare,
ricoperte esternamente da ribosomi (aggregati di - trasporto delle proteine prodotte attraverso
RNA e proteine)
le cavità interne
Sistema di tubuli, comunicanti tra loro, privi di
RETICOLO
ribosomi
ENDOPLASMATICO
LISCIO (R.E.L.)
APPARATO DEL
GOLGI
MITOCONDRI
- sintesi dei lipidi (grassi)
Sistema di membrane appiattite, addossate tra
loro e disposte a mò di anfiteatro. Facilmente
riconoscibile per la presenza di vescicole
tondeggianti che vi arrivano o che si staccano da
esso.
Abbondante nelle cellule ghiandolari.
- assemblaggio delle proteine con zuccheri
e lipidi a formare glicoproteine o
lipoproteine
A forma di fagiolo, delimitati da una doppia
membrana. Quella interna, sede delle reazioni
della respirazione, per aumentare la superficie,
forma delle pieghe, dette creste mitocondrali,.
- respirazione cellulare aerobica, cioè che
consuma ossigeno. Attraverso questo
processo viene liberata parte dell’energia
chimica contenuta nelle molecole di
glucosio. Questa energia è intrappolata nei
legami di una molecola detta ATP e può
essere usata dalla cellula per tutte le sue
funzioni metaboliche
C6H12O6 + O2 → CO2 + H2O + 36 ATP
Il fluido interno è detto matrice mitocondrale e
contiene, tra l’altro, DNA ed RNA di tipo
batterico ( ipotesi dell’origine per
endosimbiosi)
- trasporto dei prodotti verso la membrana
cellulare attraverso le vescicole che
potrebbero fondere poi con la membrana
cellulare nel processo di esocitosi
Abbondanti nelle cellule che necessitano di
molta energia (es. muscolari, nervose,
ghiandolari)
LISOSOMI
Vescicole tondeggianti delimitate da una
membrana impermeabile, che impedisce al loro
contenuto (enzimi idrolitici) di fuoriuscire nel
citoplasma.
Infatti, in questo caso, autodigerirebbero la
cellula stessa. Solo in particolari circostanze, si
rompono e vanno a distruggere la cellula stessa
(sacchi suicidi)
- digestione cellulare: distruggono parti di
cellula danneggiate o cellule estranee
inglobate per fagocitosi
organuli ESCLUSIVI
di una cellula EUCARIOTE VEGETALE
organulo
PARETE
CELLULARE
struttura
Involucro rigido che circonda la cellula, esterna
alla membrana. E’ composta prevalentemente da
cellulosa (un polisaccaride), ma in alcuni casi, a
secondo della funzione della cellula, è costituita
anche da altre sostanze come cutina, lignina,
suberina. E’ permeabile alle diverse sostanze.
funzione
- protezione
- sostegno della cellula
- impedisce alla cellula di rompersi (citolisi)
a causa di un eccessivo ingresso di acqua
e contribuisce a mantenere la condizione di
cellula turgida
PLASTIDI:
CLOROPLASTI
Di forma ovoidale e di colore verde per la
presenza di clorofilla.
Sono delimitati da una doppia membrana di cui
quella interna forma una serie di sacchetti, detti
tilacoidi, alcuni dei quali sono impilati
formando così i grana. I tilacoidi sono sede delle
reazioni della fotosintesi, perciò, aumentando la
superficie interna, si avrà una maggiore
efficienza nel processo.
- fotosintesi clorofilliana
Attraverso questo processo l’energia solare
viene convertita in energia chimica. Questa
energia è intrappolata nei legami delle
molecole di glucosio prodotto a partire da
acqua e anidride carbonica.
CO2 + H2O + luce → C6H12O6 + O2
Il fluido interno è detto stroma e contiene, tra
l’altro, DNA ed RNA di tipo batterico (
ipotesi dell’origine per endosimbiosi)
Possono originarsi da proplastidi o da
amiloplasti esposti alla luce (es. patata)
CROMOPLASTI
Di colore rosso-arancio perché contengono
pigmenti detti carotenoidi.
- dare il colore ad alcune parti della pianta
come frutti, petali dei fiori, radici
Possono originarsi da proplastidi o da
cloroplasti dopo che la clorofilla è degenerata
(foglie verdi che cambiano colore in autunno,
frutti che maturano)
AMILOPLASTI
O LEUCOPLASTI
Di colore bianco per la presenza di amido (un
polisaccaride). Quando sono completamente
riempiti di amido vengono detti GRANULI DI
AMIDO e presentano forma e dimensioni
diverse da specie a specie.
Nei granuli di amido è evidente il punto (ilo) da
cui ha inizio la deposizione di amido.
- riserva, visto che l’amido può essere
trasformato, in caso di necessità, in zuccheri
più semplici che forniscono energia
Presenti nei semi e nei fusti sotterranei
(tuberi, rizomi) da cui si possono originare
nuovi individui (necessità di energia per lo
sviluppo)
Si originano da proplastidi.
GROSSO
VACUOLO
NB: vacuoli piccoli e
numerosi sono presenti
anche nelle c. animali,
oltre che nelle vegetali
giovani
Organulo delimitato da una membrana detta
tonoplasto; contiene un fluido detto succo
vacuolare costituito da acqua, pigmenti
(antociani rossi ), sostanze di riserva e del
metabolismo secondario (alcaloidi).
Nelle cellule vegetali adulte è uno solo molto
grande, che occupa la maggior parte della
cellula e costringe il citoplasma e gli altri
organuli a stare nella zona periferica (così
aumenta la superficie relativa).
- di sostegno della cellula in quanto
contribuisce al turgore cellulare cioè a
mantenere gonfia e distesa la cellula
-dare il colore ad alcune parti della pianta
come frutti (mele e ciliegie), petali dei fiori
-di riserva
- far aumentare la superficie relativa
Strutture cellulari ESCLUSIVE o TIPICHE (*)
di una cellula EUCARIOTE ANIMALE
organulo
struttura
funzione
- regolare la formazione del fuso mitotico,
cioè l’insieme di filamenti che si formano
durante la divisione della cellula e che
contribuiscono allo spostamento dei
cromosomi verso le due estremità della
cellula
CENTRIOLI
Molto piccoli, di forma cilindrica, generalmente
in coppia.
CITOSCHELETRO
Insieme di filamenti e tubuli costituiti da
proteine, immersi nel citoplasma
- sostegno della cellula
- ancoraggio o spostamento degli organuli
- spostamento della cellula nell’ambiente
esterno
Filamenti corti e numerosi che rivestono
esternamente una cellula; si muovono
all’unisono, cioè tutti nella stessa direzione
- spostamento della cellula nell’ambiente
esterno
- creare microcorrenti per convogliare
le particelle di cibo verso un punto della
cellula o dirigere sostanze estranee verso
l’esterno
Filamenti lunghi che si protendono all’esterno
della cellula. In genere è uno solo, con
movimento a frusta.
- spostamento della cellula nell’ambiente
esterno
CIGLIA *
FLAGELLI *