1. Il progetto Titolo del progetto Sintesi del progetto in non più di 20 righe Principali discipline interessate Il ruolo femminile nei percorsi di sviluppo nel contesto alpino Il presente progetto si occupa delle problematiche femminili in ambito montano trentino, con particolare riguardo alle politiche di genere adottate per favorire le donne nell’inserimento delle istituzioni e nell’economia locale. La raccolta di dati sarà sia di tipo statistico sia di tipo antropologico attraverso ricerche sul campo, effettuando interviste e incontri con le operatrici ed operatori economici. Per condurre la ricerca ci avvaliamo della collaborazione con il BABF, ente governativo austriaco preposto all’analisi, alla ricerca e allo sviluppo in zone montane marginali in particolare con la linea di ricerca che si occupa di studi di genere (Gender). La motivazione che ci ha spinto a questa tematica risiede nella volontà di sviluppare uno studio comparativo e transfrontaliero sulle politiche economiche di genere, importante linea guida della Comunità Europea. Molto spesso, infatti, i soli risultati statistici non sono sufficienti per focalizzare i problemi e gli orientamenti promossi a livello politico rimangono inattivi nel concreto. Lo studio comparativo tra contesti alpini ci permette così di far emergere i case “positivi”, dove le politiche si sono dimostrate efficaci, “negativi”, dove al contrario non si sono prodotti risultati e, infine, quantificare l’effettivo impatto delle politiche economiche di genere sul territorio trentino. Studi di genere, antropologia, politiche economiche 2.Ente proponente Denominazione Indirizzo Codice fiscale Telefono e Fax E-mail e sito internet Legale rappresentante Responsabile amministrativo (nome, telefono, e-mail) Sintesi delle principali attività dell’ente proponente Centro di Ecologia Alpina 38040 – Viote del Monte Bondone (TN) 00670780220 Tel 0461 939555 FAX 0461 948190 [email protected], [email protected] – www.cealp.it Claudio Chemini Alessandro Barbera Tel. 0461 939539 e-mail: [email protected] Il Centro di Ecologia Alpina (CEA) è un ente funzionale della Provincia Autonoma di Trento, istituito con legge provinciale del 1992. Gran parte dei progetti di ricerca hanno finalità applicative nel settore della gestione dell'ambiente, delle foreste, del territorio, dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione della cultura identitaria. Le principali linee di ricerca attivate riguardano la biodiversità, la genetica delle specie alpine, l'ecopatologia, gli ecosistemi forestali, il suolo, l'etologia e le interazioni interspecifiche, il monitoraggio ecologico, i bioindicatori e la tutela di specie e habitat. Particolare attenzione è rivolta alle indagini sulle interazioni fra gli aspetti naturalistici e l'attività umana in montagna, con riferimento alla gestione degli ecosistemi alpini, all'utilizzo compatibile delle risorse, alla tutela della diversità biologica, alle aree protette. In particolare, nell’ambito dell’Ecologia Umana, nel corso degli ultimi quindici anni sono state realizzate molteplici iniziative sia a livello locale, nazionale, internazionale. Una delle prime esperienze di ricerca-azione portata a compimento è quella denominata “Sette giorni di cultura” a di Garniga Terme (Italia): un percorso di studio e analisi di una piccola comunità alpina volta alla riappropriazione della propria cultura concretizzatasi con la creazione e realizzazione di un evento scientifico-culturale di portata internazionale. Analogamente è ideata l’iniziativa “Matriarcato e Montagna” che a partire dal 1995 ogni due anni vede riunirsi per una tre giorni di confronto e dibattito esperti internazionali attorno al ruolo della donna in montagna. Dai rapporti creati tramite questa iniziativa è stato possibile sviluppare una “Rete delle donne delle Alpi”, a cui partecipano ricercatrici, amministratrici e rappresentanti del mondo economico e culturale, che in modo continuo condividono e diffondono la conoscenza sulle tematiche di genere negli ambienti fragili. I risultati raggiunti e l’esperienza maturata nell’ambito delle politiche di genere, ha fatto si che il CEA rappresentasse l’Italia all’interno della Mountain Partnership della UN-FAO, anche in occasione delle iniziative per l’Anno Internazionale della Montagna svoltesi in Bhutan ed in India. A livello di cooperazione interregionale nello Spazio Europeo, il Centro è stato coinvolto in varie iniziative comunitarie finanziate sia con i fondi FESR sia con risorse afferenti ai programmi quadro per la Ricerca. Tra le più rilevanti ricordiamo il progetto RECITE II – “Learning Sustanability” e INTERREG III C – “Reseau Europeene de Tourisme de Village” in cui sono stati direttamente applicati i principi della ricerca-azione e dell’approccio bottom-up in comunità rurali marginali allo scopo di avviare dei processi di sviluppo sostenibile. Nel quadro delle attività del gruppo di Ecologia Umana sono state intraprese varie iniziative formative a livello specifico sulle tematiche dell’ambiente, dell’antropologia e dello sviluppo locale sostenibile, in collaborazione con Università, Ministeri, Enti di Ricerca, Parchi e amministrazioni locali. 3. Responsabile scientifico del progetto Nominativo Dott.ssa Michela Zucca Indirizzo Via Roma 35 20092 Cinisello Balsamo (MI) Telefono e Fax E-mail Curriculum scientifico sintetico Tel. 0461 939571 Fax 0461 948190 [email protected] Vedi allegato 4. Eventuali collaborazioni con altri enti Elenco di altri eventuali enti Bundesanstalt für Bergbauernfragen Österreich (BABF) - Federal Institute for Less coinvolti nel progetto Favoured and Mountainous Areas – Austria e specificazione dei referenti Descrizione delle competenze Bundesanstalt für Bergbauernfragen Österreich (BABF) – Institut for less favored and scientifiche e ruolo degli enti Monuntain Areas è un ente austriaco governativo che si occupa di tematiche sulla esterni nell’ambito del progetto montagna e ai problemi legati ad essa, attraverso ricerche condotte nelle aree, programmi di valorizzazione e di sviluppo. Una delle linee di ricerca all’interno dell’Istituto si occupa dalla metà degli anni Novanta di studi di genere (Gender). 5. Descrizione del progetto Analisi del contesto e motivazioni generali del progetto Attualmente, sull’arco alpino italiano, le ricerche che si interessano all'ambito di genere, in particolare del ruolo determinante delle donne per l’economia rurale e montana, sono pochi e sporadici. In altri territori, l’argomento è stato studiato in maniera più sistematica tramite approfondite analisi sul campo volte a comprendere il ruolo della donna nella vita sociale ed economica delle comunità da un punto di vista storico e nella sua evoluzione da una economia tradizionale ad una più, c.d., “globalizzata”. Queste ricerche rispondono all’esigenza di fornire elementi utili per la predisposizione di adeguate politiche volte a raggiungere una partecipazione alle istituzioni e all’imprenditorialità più equilibrata fra uomini e donne come anche stabilito dai principi fondamentali della Comunità Europea. Da studi e ricerche svolte a livello europeo, emerge inoltre come i territori montani dell’arco alpino siano interessati da fenomeni di abbandono della popolazione, in particolare quella femminile in età giovane. Il nostro Istituto si è occupato approfonditamente del fenomeno definendolo in misura quantitativa e analizzando attraverso il lavoro di ricerca sul campo le motivazioni che portano all’abbandono. Dalle ricerche statistiche condotte su tutti i comuni dell’arco alpino italiano, emerge la specificità e la gravità della situazione trentina: a fronte di condizioni demografiche migliori che negli altri territori alpini, con minore tendenza allo spopolamento, la componente femminile compresa nelle fasce di età fra i 20 e i 49 anni, dimostra una tendenza all’abbandono e alla disparità fra i due sessi molto più rilevante ed estesa che nel resto delle Alpi, e arriva ad abbracciare la stragrande maggioranza delle comunità. Come dimostra l’esperienza del Bundesanstalt für Bergbauernfragen Österreich, di seguito indicato BABF, le politiche sociali finora implementate volte a favorire un inserimento della donna all’interno del contesto istituzionale ed economico si rivelano poco efficaci. In particolare la partecipazione femminile risulta comunque inferiore alle aspettative e spesso ha natura puramente statistica e non corrisponde ad un miglioramento delle opportunità della componente femminile. A questo punto è necessario studiare le azioni proposte e le politiche adottate verificandole nella realtà concreta tramite l’analisi di casi studio positivi e negativi. Dall’analisi di questi casi sarà possibile individuare quali elementi hanno determinato il successo o l’insuccesso delle politiche proposte, riuscendo al contempo a fornire una dimensione più veritiera (non puramente statistica) del fenomeno. Il presente progetto inoltre intende favorire il confronto e la collaborazione a livello transnazionale dando vita ad una collaborazione con un ente di ricerca austriaco, il sopraccitato BABF, specializzato nelle tematiche di aree rurali di montagna e collocato in un territorio confinante a quello italiano. Questo ente vanta già molta esperienza nel campo degli studi di genere in contesti alpini. La presenza di un partner austriaco consente inoltre uno studio transfrontaliero delle problematiche alla base della ricerca, confrontando analogie e differenze nelle soluzioni implementate. Infatti, l’accesso e il confronto a dati e risultati di altri contesti, ci permette di focalizzare maggiormente le problematiche e i limiti presenti sul nostro territorio. In questo senso, intendiamo inoltre condurre una comparazione fra le politiche della montagna adottate dalle due diverse realtà, quella trentina e quella austriaca, anche nell’ambito della più ampia politica comunitaria. Attraverso un tale approccio, comparativo e transfrontaliero, si offre ai ricercatori coinvolti un terreno di studio particolarmente interessante e stimolante, che permette quindi l’acquisizione di una formazione non solo istituzionale, ma anche pratica e il confronto con il partner straniero. La metodologia permette quindi al ricercatore di fare esperienza sul campo, conoscere gli attori sul territorio e stabilire relazioni con essi, cosa che risulta oggi poco diffusa, in quanto, per mancanza di risorse, si predilige la sola analisi statistica e quantitativa. Inoltre, una tale impostazione di progetto dà l’opportunità di coltivare contatti sia nelle realtà locali che in realtà istituzionali straniere. Obiettivi del progetto Date le premesse di cui sopra, il presente progetto di ricerca si pone l’obiettivo di indagare la funzione delle donne nell’economia nelle comunità alpine al fine di individuare casi negativi e positivi che emergono dall’applicazione delle politiche economiche di pari opportunità, al fine di fornire elementi utili per orientare le politiche di sviluppo della montagna e le politiche sociali ed economiche. Pertanto, risulta fondamentale: - L’individuazione e lanalisi antropologica delle cause del disagio che portano le donne all’abbandono dei paesi di origine; - L’individuazione e l’analisi antropologica delle richieste specificamente femminili che potrebbero evitare l’abbandono e che potrebbero elevare il livello della qualità della vita per le donne nei comuni alpini; - L’analisi e gli approfondimenti delle politiche economiche attuate che intendono creare condizioni favorevoli all’insediamento delle donne in contesti politici ed economici. Il confronto con le azioni condotte in Austria saranno un utile elemento per capire ciò che determina il successo o l’insuccesso delle politiche attuate in Trentino. - Indagare il ruolo della donna nell’economia tradizionale e in quella attuale tramite la disamina della percezione della donne verso se stesse e verso gli altri componenti della comunità per capire quali sono le aspettative delle donne all’interno della propria comunità di appartenenza e, analogamente, le aspettative che la comunità nutre nei confronti della propria componente femminile. La componente culturale, unita allo studio della storia locale, risulta infatti importante in quanto determina la disponibilità ad accettare o meno le azioni delle politiche di sviluppo da parte del contesto sociale. - In tal senso, intendiamo quindi capire l’effettiva rilevanza del ruolo femminile a livello economico e politico e il loro peso decisionale a livello locale. Come infatti appreso dall’esperienza del BABF, molto spesso le indagini statistiche, in particolare laddove sono state attuate politiche per favorire determinate categorie sociali, come nel nostro caso le donne, propongono risultati forzati e che non rispecchiano l’effettiva realtà dei fatti. L’indagine sarà condotta con metodologie antropologiche e vedrà la presenza di ricercatori impegnati a raccogliere le informazioni relative all’applicazione delle politiche economiche di pari opportunità e in attività di campo in alcune comunità trentine. La raccolta dei dati verrà effettuata attraverso l’analisi statistica opportunamente confrontate con i risultati ottenuti da interviste e attività sul territorio. Le località verranno scelte in base alle loro peculiarità economiche, di vocazione nel settore turistico, dell’agricoltura e dell’artigianato, in modo da offrire diverse prospettive in base ai principali settori economici trentini. Saranno privilegiate le comunità poste in zone periferiche rispetto ai principali assi di comunicazione e centri di interesse economici del Trentino. Accanto all’obiettivo principale precedentemente individuato, il presente progetto risponde anche all’esigenza di instaurare e rafforzare delle collaborazioni con enti e istituti di ricerca operanti in territori alpini in modo da favorire lo scambio di esperienze e una maggiore conoscenza della nostra realtà locale. L’attivazione di programmi di ricerca sul territorio trentino ed in particolare nelle realtà normalmente meno studiate ha lo scopo di valorizzare le esperienze innovative intraprese favorendone la diffusione e l’applicazione anche in altre realtà alpine. Per favorire lo scambio di contenuti verranno organizzate sessioni di scambio alle quali seguirà la diffusione dei risultati anche attraverso un’opportuna attività editoriale. Queste attività di valorizzazione dei risultati sono importanti anche per coinvolgere e Descrizione dei risultati attesi e dell’interesse per il contesto locale I risultati previsti alla chiusura del progetto sono: - Formazione di un ricercatore, attraverso un programma di attività di ricerca sul territorio trentino, tramite l’acquisizione di dati statistici, di interviste, analisi della realtà locale e delle direttive delle politiche di genere ed economiche. - Due sessioni di scambio tra ricercatori italiani e austriaci: una sessione, di carattere tecnico, verrà effettuata ad inizio progetto, a Vienna, presso la sede del BABF, e verterà sulla definizione delle linee guida che verranno portate avanti durante la ricerca. La seconda sessione, di tipo divulgativo, verrà effettuata a Trento, presso la sede del Centro del Centro di Ecologia Alpina, nella quale verranno presentati i dati della ricerca. Durante il periodo della ricerca potrebbero aver luogo incontri individuali e attività congiunte di ricerca in campo. - Pubblicazione di un Report in almeno due lingue (italiano e tedesco) in cui saranno esposti i risultati della ricerca. Le ricadute delle attività previste nel contesto trentino riguardano: - l’attivazione di meccanismi di analisi e scambio di informazioni all’interno del territorio trentino tramite l’individuazione e la diffusione di casi studio nei settori economici locali, quali agricoltura, turismo e artigianato che hanno per protagonisti le donne. Inizio e durata del progetto - il rafforzamento di collaborazioni scientifiche in contesti transfrontalieri sulle tematiche legate alla situazione femminile in montagna - una migliore efficacia negli orientamenti delle politiche locali derivante dalla maggiore conoscenza del contesto alpino e dal confronto delle politiche di genere in Trentino con quelle in Austria. Inizio: ottobre 2006 Durata complessiva: 12 mesi Luogo di svolgimento Il lavoro sul campo verrà effettuato in almeno tre comunità trentine scelte per le loro peculiarità nel settore dell’agricoltura, del turismo e dell’artigianato. Le due sessioni di scambio avranno luogo in Trentino e in Austria, mentre il lavoro di coordinamento farà capo alla sede del Centro di Ecologia Alpina del Monte Bondone. Descrizione delle risorse umane (interne ed esterne) coinvolte nel progetto La realizzazione del presente progetto si avvale delle seguenti risorse umane: Responsabile scientifico del progetto: sovrintende alla realizzazione del progetto verificando il rispetto della metodologia e dei tempi; Comitato scientifico: composto dal responsabile scientifico e da alcuni ricercatori individuati all’interno delle linee di ricerca che si occupano di politiche di genere presso il BABF determina gli indirizzi ed orientamenti di ricerca Tutor: mantiene i contatti fra i diversi soggetti coinvolti nel progetto e cura l’organizzazione delle sessioni di scambio e degli incontri, sovrintende alle attività amministrative connesse al progetto; Ricercatore: effettua la ricerca sul campo informando periodicamente dei progressi ottenuti gli altri soggetti coinvolti; elabora i dati raccolti per una loro successiva pubblicazione. Descrizione delle fasi di sviluppo del progetto, obiettivi intermedi e soggetti attuatori Il programma di ricerca si divide nelle seguenti fasi: 1. Elaborazione delle ipotesi di partenza con documentazione nell'ambito economico-giuridico sulle politiche femminili in montagna: Soggetti coinvolti: comitato scientifico, responsabile scientifico e ricercatore Obiettivo intermedio: definizione di una linea guida di ricerca e benchmark 2. Ricerca sul campo nei comuni trentini prescelti: Soggetti coinvolti: ricercatore e tutor Obiettivo intermedio: Relazioni bimestrali relative alle attività sul campo e ai dati raccolti 3. Sessioni di scambio con il partner (una sessione in Italia, una sessione in Austria): Soggetti coinvolti: tutte le risorse umane relative al progetto Obiettivo intermedio: Diffusione dei risultati della ricerca ed eventuale adattamento e modifica delle linee guida; 4. Elaborazione dei risultati nell’ottica della realizzazione di una pubblicazione: Soggetti coinvolti: comitato scientifico, responsabile scientifico e ricercatore. Obiettivi intermedi: report finale Schema temporale di realizzazione del progetto