Grande successo per il musical sulla vita del Beato Vincenzo Romano "Don Vincenzo Romano-Lu prevete faticatore" Il 17 novembre 1963 Papa Paolo VI proclamò Beato Domenico, Vincenzo, Michele Romano, già Venerabile Vincenzo Romano dal 1895 per volontà di Papa LEONE XIII. La figura di don Vincenzo Romano è sempre stata molto cara agli abitanti di Torre del Greco in quanto “alla gente del popolo propose il Vangelo nella sua semplicità ed autenticità, divenendo egli stesso testimone credibile e araldo della parola di Cristo con una vita povera, umile e, soprattutto, integralmente dedita al ministero”, come affermò papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Torre del Greco, l’11 novembre del 1990, nel corso della quale l’amato pontefice si recò nella Basilica Pontificia di S.Croce per venerare le spoglie del Beato Vincenzo. Egli fu un sacerdote della gente e per la gente che, non a caso, lo chiamava affettuosamente “Lu prevete faticatore”, poiché don Vincenzo effettuò instancabilmente un’opera di apostolato e di evangelizzazione per trent’anni, assistendo spiritualmente e materialmente i più umili, in particolare le famiglie dei pescatori di corallo, costrette a lunghi periodi di ristrettezze e di lontananza dai propri cari. E proprio cercando di reinterpretare in chiave artistica lo spirito cristiano che animò la vita e l’opera del Beato Vincenzo, Vincenzo Nocerino ha scritto “Don Vincenzo Romano-Lu prevete faticatore”, musical portato in scena al teatro Corallo di Torre del Greco nei giorni 17-18-19 novembre 2009, e che verrà replicato il 22-23-24 febbraio 2010. Numerosissimo il pubblico accorso all’evento, alla cui prima ha assistito il Cardinale Crescenzio Sepe, che non ha saputo trattenere un’autentica commozione; molti anche gli alunni di alcune scuole torresi, che hanno seguito lo spettacolo con interesse e partecipazione. Vincenzo Nocerino per la sceneggiatura si è avvalso della collaborazione di altri giovani impegnati nella vita ecclesiale torrese, Gennaro Borriello e don Aniello Di Luca ; la regia è stata curata da Nicola di Lecce, apprezzato musicista ed attore, che da tempo si occupa di tradizioni popolari campane. “Non era semplice fondere in un equilibrio storia, fede, religione, credenza popolare senza cadere nell’effimero…”, sono parole dello stesso regista del lavoro, e, stando al gradimento espresso dal pubblico, l’intento di chi ha scritto, diretto e curato lo spettacolo sembra proprio essere stato perseguito. L’impatto interattivo trasmesso agli spettatori è stato forte e diretto, senza cadere nella facile trappola di streotipi drammatici, vista la delicatezza e l’importanza del tema trattato. Convincenti gli attori, soprattutto gli interpreti dei tre momenti di vita del Beato : Vincenzo Vitiello, Gennaro Borriello ed Andrea Esposito, che hanno impersonato rispettivamente Vincenzo Romano bambino, giovane ed adulto. Apprezzabili anche le coreografie di Candida Sorrentino, i costumi di Maddalena Festivo, e l’allestimento scenico di Aniello Fortunato. Ma, a parte la valenza artistica del progetto, va sottolineato il valore storico-documentativo: Vincenzo Romano non ha mai abbandonato il suo gregge, sostenendolo durante momenti durissimi, quali la rivoluzione napoletana, i moti carbonari, l’eruzione del Vesuvio ( che il 15 giugno 1794 distrusse quasi completamente Torre del Greco, ad eccezione dei due terzi dell’antico campanile della chiesa parrocchiale, attuale Basilica Pontificia, riedificata proprio grazie all’impegno del Beato). Le giovani generazioni torresi, pertanto, grazie ad opere come “Don Vincenzo Romano-Lu prevete faticatore”, hanno la possibilità di incontrare la tradizione culturale delle propria terra, riscoprendone i valori etici e spirituali. Mriacolomba Galloro