richiesta di tentativo obbligatorio di conciliazione

RICHIESTA DI TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE EX ART. 65 DEL DECRETO
LEGISLATIVO 165/2001
- Alla DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO DI ___________ - COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE
PER IL PUBBLICO IMPIEGO
- All’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ____________________, in persona del Rettore pro tempore
- Alla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, in persona del Presidente del Consiglio pro tempore
- Al MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA, in persona del
Ministro pro tempore
- Al MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, in persona del Ministro pro tempore
- Al MINISTERO DELLA SALUTE, in persona del Ministro pro tempore
- Alla REGIONE __________ , in persona del Presidente pro tempore
Il sottoscritto
Dott.____________________________________________________nato a _________________ il
_____________ ____ e domiciliato nel comune di _________________________CA.P.___________________
Via______________________________________n.____
Codice
Fiscale__________________
nazionalità
______________________________, in qualità di medico in formazione specialistica dall’A.A. ___________ all’A.A.
__________
ovvero
la
cui
specializzazione
è
stata
conseguita
in
data____________________,
presso
_____________________________, assistito dagli Avvocati Giuseppe Pinelli, Francesco Caronia e Anna Filomena
Bruno, elettivamente domiciliato presso lo studio dell’Avvocato Anna Filomena Bruno sito in Bari alla Via Putignani n.
168, dove chiede che vengano effettuate le comunicazioni inerenti la presente procedura,
PREMESSO
-
che in data 23 Ottobre 1999 è stata pubblicata in G.U. n. 250 il Decreto Legislativo 17 Agosto 1999 n. 368,
attuativo della Direttiva 93/16/CEE, in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro
diplomi, certificati ed altri titoli;
-
che tale norma prevedeva, tra l’altro, l’inquadramento dell’attività svolta dal medico durante il periodo di
formazione specialistica in uno specifico contratto di formazione-lavoro “finalizzato esclusivamente all’acquisizione
delle capacità professionali inerenti al titolo di specialista, mediante la frequenza programmata delle attività didattiche
formali e lo svolgimento di attività assistenziali funzionali alla progressiva acquisizione delle competenze previste
dall’ordinamento didattico delle single scuole, in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea”;
-
che, quindi, il predetto decreto riconosceva ai medici specialisti un vero e proprio diritto alla remunerazione,
principio, d’altro canto, corrispondente a quanto già stabilito dalla nostra Carta Costituzionale, che all’art. 36 prevede che
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità ed alla qualità del suo lavoro ed, in ogni caso,
sufficiente ad assicurare a sé ed alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;
-
che per anni, nonostante il contenuto del predetto decreto legislativo, i medici in formazione specialistica hanno
potuto usufruire soltanto di una borsa di studio pari a € 930,00 mensili, al lordo delle trattenute assicurative, senza alcun
diritto a ferie, pensione, maternità e malattie, con il divieto di svolgere ogni altro lavoro e senza precise garanzie sulla
qualità della formazione specialistica;
-
che con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 06 luglio 2007 è stato finalmente definito lo
schema del contratto di formazione specialistica dei medici;
-
che nel predetto schema di contratto, tra le altre cose, è stato espressamente previsto che al medico in
formazione specialistica compete un trattamento economico annuo- parte fissa e parte variabile, così come disposto dal
Decreto Legislativo del 1999, e che tale trattamento viene corrisposto dall’Università in 12 ratei mensili posticipati ed è
comprensivo di tutti gli oneri contributivi a carico dei contraenti e, pertanto, sia della quota dei due terzi a carico
dell’Università che della quota di un terzo a carico del medico in formazione specialistica;
-
che sempre a mente del predetto schema contrattuale, definito con il precitato decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri, il medico in formazione specialistica ai fini previdenziali viene iscritto alla gestione separata di
cui all’art. 2, comma 26, della legge 08 agosto 1995, n. 335 e l’azienda sanitaria, presso la quale il medico in
formazione specialistica svolge attività formativa provvede, con oneri a proprio carico, alla copertura assicurativa dei
rischi professionali, per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni connessi all’attività assistenziale svolta dal
medico medesimo nelle proprie strutture, alle stesse condizioni del proprio personale;
-
che il predetto schema contrattuale dà attuazione a quanto era stato disposto nel Decreto Legislativo 17 agosto
1999 n. 368 e successive modificazioni;
-
che il sottoscritto, medico specializzando o specializzato prima all’A.A. 2006/2007, intende agire
giudizialmente al fine di tutelare i propri diritti e trovare adeguato ristoro ai pregiudizi subiti, e così al fine di ottenere
l’applicazione retroattiva del Decreto Legislativo n. 368/99, e per la quota di specifica competenza recuperare le dovute
differenze retributive e vedere riconosciuto il regime contributivo da applicarsi a titolo previdenziale;
-
che l’art. 37 ult. comma del Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, dispone che eventuali controversie per il
riconoscimento dei diritti contrattuali sanciti dal Decreto Legislativo 368/1999 sono devolute avanti la competente
Autorità Giudiziaria Ordinaria ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 80 e s.m.i.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto, come sopra generalizzato ed assistito
CHIEDE
che sia esperito il tentativo di conciliazione ai sensi degli artt. 65 e segg. del D. Lgs. 165/2001, al fine di ottenere
l’applicazione del Decreto Legislativo n. 368/99 agli anni accademici antecedenti quello 2006/2007 ed al fine di ottenere,
per la quota di specifica competenza, la liquidazione delle dovute differenze retributive e vedere riconosciuto il regime
contributivo da applicarsi a titolo previdenziale; somme che ci si riserva di quantificare nel caso di esito positivo della
conciliazione ovvero tramite richiesta di consulenza tecnica d’ufficio nel caso di esito negativo della stessa.
Nomina quale rappresentante nel collegio di conciliazione il Dott.________________________
Bari, lì __________________
Firma _____________________________
Per assistenza ed autentica
Avv. Giuseppe Pinelli
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Avv. Francesco Caronia
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Avv. Anna Filomena Bruno
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