AC 62 - Comune di Fossò

COMUNE DI FOSSO'
COPIA
PROVINCIA DI VENEZIA
Atto del Commissario straordinario
del diciannove aprile duemilaundici n. 62
Verbale letto, approvato e
sottoscritto:
OGGETTO:
IL PRESIDENTE
Fto SPATUZZA Paola
APPROVAZIONE SCHEMA DEL CONTO CONSUNTIVO E
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL RENDICONTO SULLA
GESTIONE ESERCIZIO 2010
IL SEGRETARIO COMUNALE
Fto DE ANGELI Filippo
Questa deliberazione viene
pubblicata all'Albo Pretorio
per 15 giorni consecutivi a
partire dal
IL SEGRETARIO COMUNALE
Fto DE ANGELI Filippo
L'anno duemilaundici , addì diciannove del mese di aprile alle ore 12:00
nella residenza Municipale
Il COMMISSARIO STRAORDINARIO dr.ssa Paola SPATUZZA
Con i poteri derivanti dal Decreto del Presidente della Repubblica
Del 31/01/2011
Il sottoscritto Segretario comunale,
visti gli atti d'ufficio
ATTESTA
che la presente deliberazione e'
divenuta esecutiva il
Fosso', li
IL SEGRETARIO COMUNALE
E’ presente il segretario comunale dr. Filippo De Angeli
PARERI DI COMPETENZA
Premesso che la proposta di atto del commissario prefettizio in ordine al seguente oggetto:
APPROVAZIONE SCHEMA DEL CONTO CONSUNTIVO E RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL
RENDICONTO SULLA GESTIONE ESERCIZIO 2010
ha conseguito i pareri di competenza secondo quanto prescritto dalla normativa vigente nelle seguenti
risultanze:
Parere o attestazione
Regolarita' Tecnica
Regolarita' Contabile
Funzionario
Fto MENIN Rossella
Fto MENIN Rossella
Data
19/04/2011
19/04/2011
Esito
Favorevole
Favorevole
IL COMMISSARIO PREFETTIZIO
PREMESSO che in data 19.03.2010 con delibera di Consiglio Comunale nr 20 è stato adottato il bilancio
annuale di previsione 2010 e il bilancio pluriennale e la relazione previsionale e programmatica 2010/2012;
ATTESO che la gestione anno 2010 si è conclusa e che, ad esito del riaccertamento dei residui attivi e passivi
compiuto dai responsabili delle aree comunali, il responsabile del servizio economico finanziario ha adottato la
determina nr. 252 del 18/04/2011 ad oggetto “Riaccertamento Residui attivi e passivi per il rendiconto
consuntivo 2010 ai sensi art. 228 comma 3 d.lgs. 267/2000”;
DATO ATTO che il Tesoriere dell’Ente ha reso il conto della propria gestione relativa all’esercizio finanziario
2010, secondo quanto prescritto dall’art.226 del D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 e che i risultati della gestione di
cassa del Tesoriere concordano perfettamente con le scritture contabili dell’Ente;
VISTE le risultanze del rendiconto della gestione dell'esercizio 2010 come predisposte dal competente ufficio
ragioneria, composte di conto consuntivo finanziario, conto economico e conto del patrimonio;
VISTO l'art. 151 del D.Lgs. n. 267/00;
VISTO l'art. 231 del D. Lgs. n. 267/00;
VISTO l'art.116 del vigente Regolamento di contabilita';
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ATTESO che sulla proposta della presente deliberazione, sono stati acquisiti i pareri previsti dall'art. 49,
comma 1, del D.Lgs. 267/2000 in ordine alla regolarita' tecnica e contabile da parte del responsabile del
competente servizio;
VISTO lo statuto comunale;
DELIBERA
1 - DI APPROVARE lo schema del rendiconto della gestione 2010 e la relazione allo stesso, ai sensi degli artt.
227 e seguenti del D.Lgs. n. 267/00
Allegato a) relazione della Giunta comunale illustrativa del rendiconto della gestione 2010
Allegato b) conto del bilancio 2010
Allegato c) conto economico 2010 e prospetto di conciliazione
Allegato d) stato patrimoniale 2010;
2 - DI avviare la procedura di pubblicazione al revisore unico dei conti, per il parere sul rendiconto.
3 - DI DICHIARARE, con unanime e separata votazione, la presente deliberazione immediatamente eseguibile
ai sensi dell'art. 134, comma quarto, del d.lgs. 267/2000, per addivenire entro i termini all’approvazione
consigliare.
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COMUNE DI FOSSO’
PROVINCIA DI VENEZIA
RELAZIONE DEL COMMISSARIO
STRAORDINARIO DEL
RENDICONTO SULLA GESTIONE
ESERCIZIO 2010
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Con decreto Prefettura di Venezia proc. n. 1808 / 2010 del 31/12/2010 è stato sospeso il consiglio
comunale di Fossò per contestuali dimissioni di dieci consiglieri comunali su sedici e nominato il
Commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune, dr.ssa Paola Spatuzza,
definitivamente sancito con decreto di scioglimento del consiglio comunale del Presidente della
repubblica datato 31/01/2011.
Tutti gli adempimenti attribuiti dalla legge a Giunta e Consiglio vengono esercitati dal Commissario
Prefettizio e quindi anche la relazione illustrativa della gestione appena conclusa compete alla dr.ssa
Paola Spatuzza.
In osservanza al disposto legislativo la Giunta (ora il commissario) ha predisposto la presente relazione
che accompagna il rendiconto da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale, partendo dai
dati rilevabili dal bilancio di previsione. Per poter esprimere una valutazione sui risultati conseguiti,
occorre rifarsi agli obiettivi che si erano prefissati nel bilancio di previsione dell’esercizio 2010, della
Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2010/2012 approvati con Deliberazione del
Consiglio Comunale n. 20 del 19/03/2010.
Si evidenzia che con riferimento al principio dinamico di equilibrio del bilancio che impone il
contenimento delle spese nei limiti dell’entrata, è stata perseguita una attenta valutazione degli impegni
di spesa in relazione agli accertamenti dell’entrata al fine di escludere la formazione di disavanzi di
amministrazione negli esercizi futuri. Si è provveduto con Deliberazione Consiliare n. 51 del
27.09.2010 alla presa d’atto della sussistenza degli equilibri di bilancio come previsto dall’art. 193 del
Decreto Legislativo n. 267/2000. Il tesoriere ha regolarmente trasmesso il conto corredato di tutta la
certificazione. Con tali premesse, l'analisi si svilupperà secondo la seguente logica espositiva:
a - analisi generale parte entrata e dei programmi correlati
b - analisi generale parte uscita e dei programmi correlati
c – analisi risultato di amministrazione
d - risultanze economiche e valutazione del patrimonio
a - Analisi generale parte entrata e dei programmi correlati
Il bilancio comunale deve riportare il pareggio tra entrate previste e le decisioni di spesa che si
intendono realizzare. Questo significa che l’Ente è autorizzato ad intervenire nel proprio territorio con
specifici interventi di spesa solo se l’attività posta in essere ha ottenuto il necessario finanziamento.
Le risorse di cui l'ente può disporre sono costituite da entrate tributarie, trasferimenti correnti, entrate
extratributarie, alienazioni di beni e contributi in c/capitale, accensione di prestiti, ed infine da
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movimenti di risorse per conto di soggetti esterni, come i servizi per conto di terzi. Le entrate di
competenza di un esercizio sono il vero asse portante del bilancio comunale. La dimensione che
assume la gestione economica e finanziaria dell'ente dipende dal volume di risorse che vengono
reperite, volte all’utilizzo nella gestione delle spese correnti e degli investimenti. Recita il TUEL che
"Ai comuni e alle province la legge riconosce, nell'ambito della finanza pubblica, autonomia
finanziaria fondata su certezza di risorse proprie e trasferite" (DLgs 267/2000, art.149/2). Allo stesso
tempo "la legge assicura, altresì, agli enti locali potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte,
delle tasse e delle tariffe (..)" (DLgs 267/2000, art.149/3).
Entrate tributarie ed extratributarie
Le risorse del Titolo 1 sono costituite dalle entrate tributarie. Appartengono a questo aggregato le
imposte, le tasse, i tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie. Le imposte principali sono
l'imposta comunale sugli immobili (ICI), l'imposta sulla pubblicità, l'addizionale sul consumo
dell'energia elettrica, l'addizionale comunale e la compartecipazione all'IRPEF. Un altro gettito
importante di questa categoria e' costituito dalla tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche
(TOSAP). La categoria residuale, presente nelle entrate di tipo tributarie, e' denominata "Tributi
speciali ed altre entrate tributarie proprie". Nel campo di questi tributi, le poste più rilevanti sono i
diritti sulle pubbliche affissioni .
Le entrate proprie del Comune assumono sempre più rilevanza per l’Ente.
Entrate per trasferimenti
L'andamento delle entrate del titolo secondo e' largamente determinato dall'andamento dei contributi
erariali. Come meglio specificato si precisa che gli stessi comprendono il nuovo trasferimento previsto
per l’ICI prima casa.
Entrate per alienazioni e prestiti
Il titolo IV e' caratterizzato da oneri di urbanizzazione e costi di costruzione.
Nel 2010 si è ottenuto un finanziamento dalla Regione Veneto per la realizzazione del progetto di
videosorveglianza pari a € 175.000,00 e per la dotazione strumentale alla protezione civile pari a €
56.873,40, nonché quello per la sostituzione dei serramenti della scuola media per € 131.428,00 e
quello per l’allargamento stradale di via liguria di € 200.000,00.
Le entrate del titolo V segnalano che è stato assunto un mutuo passivo nel corso del 2010: €
500.000,00 per la realizzazione degli spogliatoi del campo da calcio in viale dello sport con l’istituto
per il credito sportivo di Roma.
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b – Analisi generale parte uscita e dei programmi correlati
Il quadro riassuntivo della gestione finanziaria riportato in sintesi del conto del bilancio indica come si
e' conclusa la gestione economico finanziaria di competenza, quale differenza algebrica tra gli impegni
e gli accertamenti di stretta pertinenza del medesimo esercizio (risultato della gestione). Questo valore
complessivo fornisce solo un’informazione sintetica sull'attività che l'ente ha sviluppato nell'esercizio
chiuso, senza indicare quale sia stata la destinazione delle risorse disponibili.
La suddivisione del bilancio di competenza nelle quattro componenti elementari di spesa permette
invece di distinguere quante e quali risorse di bilancio siano state destinate rispettivamente:
- Al funzionamento dell'ente (bilancio di parte corrente);
- All'attivazione di interventi in C/capitale (bilancio investimenti);
- Ad operazioni di rimborso prestiti;
- Ad operazioni da cui derivano situazioni di debito/credito estranee alla gestione dell'ente (servizi per
conto terzi).
Spese di funzionamento corrente e rimborso prestiti
Con riferimento alle spese correnti, il Comune, per erogare i servizi alla collettivita', sostiene spese di
funzionamento destinate all'acquisto di beni e di servizi, al trasferimento di somme a persone fisiche e
ad associazioni, al pagamento degli oneri del personale, al rimborso delle annualità in scadenza (quota
interesse e capitale) dei mutui in ammortamento. Sono questi, i costi di gestione che costituiscono le
uscite del bilancio corrente, distinte contabilmente secondo l'analisi funzionale. Essi rendono la spesa
corrente più o meno rigida, a seconda di quanta parte di essa sia vincolata a tali uscite che non hanno
carattere discrezionale, essendo imposte dalla contrattazione nazionale del lavoro e dai singoli contratti
di mutuo. Gli enti locali forniscono alla collettivita' un ventaglio di prestazioni. Si tratta, generalmente,
di erogazione di servizi. Infatti, la produzione di beni, impresa tipica nel settore privato, rientra, solo
occasionalmente tra le attività esercitate dall'ente locale. La fornitura di servizi, a differenza della
produzione di beni, si caratterizza per la prevalenza dell'onere del personale sui costi complessivi
d'impresa. Questo si verifica anche nell'economia del Comune, dove il costo del personale (diretto ed
indiretto) incide in modo preponderante sulle disponibilita' del bilancio corrente. In definitiva, i fattori
di maggiore rigidità del bilancio sono il costo del personale e l'onere per il rimborso dei mutui e questa
è la forte conseguenza di un’economia volta al servizio, senza scopo di lucro.
Spese per investimenti
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Queste uscite sono destinate ad assicurare un livello di infrastrutture che garantisca nel tempo
un'erogazione efficace di servizi. Le entrate che finanziano investimenti sono costituite dalle
alienazioni di beni, dai contributi in c/capitale e dai mutui passivi. Mentre le prime due risorse non
hanno effetti indotti sulla spesa corrente, il ricorso al credito incide sul bilancio gestionale per l'intero
periodo di ammortamento del mutuo. Infatti le quote annuali di interesse e di capitale in scadenza
nell'esercizio dovranno venire finanziate con una riduzione della spesa corrente.
Nel 2010 si sono realizzate opere nel settore della manutenzione dei fossati comunali, negli impianti
sportivi e nei settori oggetto di contribuzione regionale.
Efficacia dell’azione condotta in parte uscita
Naturalmente con riferimento alla gestione corrente, tutte le spese devono essere dimensionate in base
alle risorse disponibili, rappresentate dalle entrate tributarie, dai trasferimenti in conto gestione e dalle
entrate di natura extratributaria.
Le spese correnti nel 2010 hanno subito una crescita controllata grazie al rispetto delle vigenti
disposizioni normative in materia di patto di stabilità incidendo sulla programmazione, al punto da
prevedere e puntualmente operare un continuo monitoraggio degli impegni e dei pagamenti rispetto a
entrate e spese.
Complessivamente l’ammontare dei residui passivi risente dell’economia operata per le opere previste
negli anni pregressi e non realizzate quali la costruzione di un nuovo campo da calcio comunale di €
1.500.000.00 e di una pista ciclabile interpoderale di € 350.000,00. Questi interventi, finanziati con
mutuo passivo, non verranno realizzati perché non ritenuti prioritari dall’attuale amministrazione
comunale e vengono economizzati.
c – Rispetto del patto di stabilità
Il patto di stabilità anno 2010 è stato rispettato, come si evince dalla seguente tabella (VALORI in
migliaia di euro):
SALDO FINANZIARIO IN TERMINI DI COMPETENZA MISTA 2010
ENTRATE FINALI
6.198.000,00
SPESE FINALI
5.862.000,00
Differenza tra E e U
Saldo finanziario 2010
finali nette
336.000,00
Risultato conseguito nel 2010 detratto
obiettivo di € 319.000,00
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17.000,00
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Il Comune di Fossò ha sempre rispettato gli obiettivi programmati di patto di stabilità. Nel 2010 il
rispetto è stato conseguito grazie alle entrate incamerate dal saldo per l’alienazione del campo da calcio
in viale dell’industria del 2009.
d – Parametri di deficitarietà
I parametri da verificare ai fini della dichiarazione di ente strutturalmente deficitario sono stati stabiliti
dal DM 10/06/2003: l’ente è sano quando almeno la metà degli obiettivi risultano negativi. Nel caso
del Comune di Fossò tutti gli obiettivi risultano negativi.
1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per
cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di
amministrazione utilizzato per le spese di investimento);
NO
2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai
titoli I e III, con l'esclusione dell'addizionale Irpef, superiori al 42 per cento dei valori di accertamento
delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi i valori dell'addizionale Irpef;
NO
3) Ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e III superiore al 65 per cento (provenienti dalla
gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei
medesimi titoli I e III;
NO
4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento degli
impegni della medesima spese corrente;
NO
5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti;
NO
6) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle
entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiori al 40 per cento per i comuni inferiori a 5.000
abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38 per cento
per i comuni oltre i 29.999 abitanti (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici
finalizzati a finanziare spese di personale).
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NO
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7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento
rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e
superiore al 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo (fermo
restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'art.204 del Tuel);
NO
8) Consistenza dei debiti fuori bilancio formatisi nel corso dell'esercizio superiore all' 1 per cento
rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti ( l 'indice si considera negativo ove tale soglia
venga superata in tutti gli ultimi tre anni);
NO
9) Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5 per
cento rispetto alle entrate correnti;
NO
10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del Tuel riferito allo
stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore
al 5% dei valori della spesa corrente.
NO
L’ente risulta quindi sano e non strutturalmente deficitario.
e – Analisi del risultato di amministrazione
Il risultato di amministrazione 2010 riportato nel quadro riassuntivo della gestione finanziaria, e' stato
ottenuto dal simultaneo concorso della gestione di competenza (2010) e residui (2009 e precedenti).
La voce "Avanzo (+) o Disavanzo (-)"indica il risultato che emerge dalle scritture contabili ufficiali. Il
Fondo di cassa finale e' ottenuto sommando, alla giacenza iniziale, le riscossioni e sottraendo, infine, i
pagamenti effettuati nel corso dell'esercizio.” Sono ricompresi, in queste operazioni, i movimenti di
denaro che hanno impiegato le risorse del 2010 (riscossioni e pagamenti in c/competenza) e quelli che
hanno utilizzato le rimanenze di esercizi precedenti (riscossioni e pagamenti in c/residui).
L'avanzo e' composto da due distinte componenti: il risultato della gestione residui e quello della
gestione competenza. Un risultato positivo (avanzo) della gestione di competenza sta ad indicare che il
Comune ha accertato, durante il 2010, un volume di entrate superiore all'ammontare complessivo delle
spese impegnate. Si e' prodotto un risparmio dato dal fatto che l’entrata per i proventi da alienazione
accertati nel 2009 è stato destinato in minima parte, mentre le spese finanziate con questa entrata sono
state economizzate ad opera del riaccertamento residui, come segue:
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FONDO DI CASSA AL 1.1.2010
€ 1.445.556,25
A) RISCOSSIONI
€ 7.683.580,87
B) PAGAMENTI
€ 6.040.716,98
FONDO DI CASSA AL 31.12.2010
€ 3.088.420,14
D) RESIDUI ATTIVI
€ 1.597.959,97
E) RESIDUI PASSIVI
€ 4.079.497,90
G)AVANZO
€ 606.882,21
L'anno 2010 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di euro 606.882,21.
Il valore conseguito risente del risparmio di spese per economie negli impegni soprattutto con
riferimento al rimborso anticipato dei prestiti non attuato lo scorso esercizio e per l’avanzo di
amministrazione non utilizzato nei precedenti esercizi per vincoli sul patto di stabilità.
L'avanzo e' composto da due distinte componenti: il risultato della gestione di cassa che viene espresso
nel fondo di cassa attestato dalla tesoreria comunale e il risultato della gestione residui. Al fondo di
cassa vengono aggiunti i residui attivi e tolti quelli passivi.
Per fare una circostanziata valutazione a consuntivo dell'andamento della gestione dell'anno 2010
bisogna tenere conto delle difficoltà che hanno caratterizzato la formazione del bilancio di previsione e
la sua gestione e in particolare i limiti imposti dalla legge finanziaria, dal patto di stabilità con vincoli
stringenti su impegni e su pagamenti. Tali difficoltà si ripercuotono necessariamente sull'entità e la
composizione di quel valore di sintesi che è il risultato di amministrazione.
f – Risultanze economiche e valutazione del patrimonio
Secondo quanto disposto dal testo Unico sull'Ordinamento degli Enti Locali la dimostrazione dei
risultati di gestione avviene mediante il rendiconto che comprende oltre al conto del bilancio, che
dimostra il risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio di previsione, il conto
economico e il conto del patrimonio. Il conto economico evidenzia componenti positivi e negativi
dell'attività dell'Ente secondo criteri di competenza economica. Al fine di rettificare i valori del conto
del bilancio e contabilizzati secondo i tradizionali criteri della competenza finanziaria viene utilizzato e
allegato un prospetto di conciliazione che consente di calcolare il risultato economico finale.
I principali criteri di valutazione per le poste economiche seguiti sono:
- per i beni demianali: l'ammontare del debito residuo dei mutui ancora in estinzione per lo stesso
titolo;
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- per i terreni acquisiti prima dell'entrata in vigore del D. Lgs. 77/95 (poi sostituito dal TUEL) non
accatastati: l'ammontare del debito residuo dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo;
- per i fabbricati gia' acquisiti dall'ente all'entrata in vigore del D. Lgs. 77/95: la rendita catastale, per
gli altri il costo;
- per i mobili: il valore corrente di riacquisizione deprezzato in relazione alla vetusta' e allo stato di
conservazione;
- per i crediti il valore nominale e per i debiti il valore residuo
- per le azioni, il valore del patrimonio netto.
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