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Reggio Calabria, 10 luglio 2008
Iniziati i lavori di restauro
del murales di Gioiosa Ionica
Parte la “Lunga marcia della memoria
per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta”
Gli artisti Corrado Armocida e Giovanni Rubino sono già sui ponteggi:
presto rivivrà l’opera che realizzarono nel ’78, nel nome di Rocco
Gatto, vittima dei clan. Dopo 30 anni la storia antimafia riprende colore
grazie all’associazione daSud e al Comitato cittadino.
E il 16 luglio parte la Lunga marcia, la carovana promossa da daSud e
Libera. Prima tappa a Reggio, per finire il 27 luglio a Gioiosa con la
grande festa in piazza dedicata a Rocco Gatto e tutte le vittime della
‘ndrangheta.
Intanto, i ragazzi del campo di volontariato internazionale di Libera
(nella Locride) ospiti alla don Milani di Marina di Gioiosa realizzeranno
dipinti contro le cosche in tutta la provincia.
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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La battaglia per il murales di Gioiosa Ionica entra nel vivo: al via i lavori di restauro del
dipinto simbolo della lotta contro le cosche. In piazza Vittorio Veneto a Gioiosa sono al
lavoro due degli artisti che nel ’78 realizzarono l’opera in memoria di Rocco Gatto,
ucciso dalle cosche nel ’77. Quell’esempio di solidarietà tra il Nord e il Sud oggi rivive: il
milanese Giovanni Rubino e il gioiosano Corrado Armocida saranno ancora una volta
insieme per colorare la speranza di chi crede in un’altra Calabria possibile.
Nel corso di questi mesi, l’associazione daSud ha promosso insieme al Comitato pro
murales teatro Gioiosa un appello per salvare il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta: il
murales ospita idealmente i volti e le storie di tutti quelli che hanno sfidato e sfidano le
cosche. Un appello che è stato sottoscritto da personalità come don Ciotti e Nando
Dalla Chiesa, Francesco Forgione e Tano Grasso, artisti come Daniele Silvestri e
Ascanio Celestini, Vauro e i Tetes de Bois, associazioni e migliaia di cittadini. E che ha
trovato nelle istituzioni, la Provincia di Reggio Calabria in testa, il sostegno necessario
per il restauro.
Nel corso dei mesi, daSud ha promosso, con la collaborazione di Libera e MovImenti,
diverse iniziative di sensibilizzazione in tutt’Italia (da Pisa a Caserta, da Milano a Roma)
che adesso trovano il loro sbocco naturale nella “Lunga marcia della Memoria per il
Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta”, in programma dal 16 al 28 luglio in provincia di
Reggio Calabria. Una carovana itinerante con un doppio binario: dibattiti, concerti e
teatro con le serate della “Lunga marcia” e il campo estivo di Libera “Dipingiamo la
Memoria con i murales dell’antimafia”, uno dei campi di lavoro sulle terre dei clan
nell’ambito di EstateLiberi 2008 (con la collaborazione di Legambiente).
Al campo internazionale – che farà base al centro don Milani di Marina di Gioiosa
Ionica - parteciperanno 11 ragazzi provenienti dall’Europa, l’Asia e l’America, animati
dalla volontà di diffondere lo spirito antimafia. Momento di fusione tra la Lunga marcia
e il Campo sarà la realizzazione di nuovi murales antimafia in ciascuna delle località
attraversate dalla carovana, grazie alla collaborazione di alcuni giovani artisti
dell’Accademia di Belle Arti di Reggio e dei giovani del liceo artistico di Siderno.
La Lunga marcia della memoria partirà il 16 luglio da Reggio Calabria, ospite della Festa
del Lavoro della Cgil. Nel corso della giornata - interamente dedicata all’iniziativa di
daSud e Libera - si discuterà di cultura e lavoro in chiave antimafia, per finire con il
concerto-evento di Niccolò Fabi e Pino Marino. Altre tappe del tour il 18 luglio a
Lazzaro (con un dibattito dedicato alle infiltrazioni nei comuni), il 19 a Palizzi (dove si
ragionerà delle tematiche ambientali), il 21 a Polistena con un workshop tra le realtà che
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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nel Sud si occupano di antimafia sociale. Due appuntamenti a Marina di Gioiosa: il 24 si
discuterà del cinema di impegno civile, mentre il 25 è in programma un dibattito
sull’informazione e l’antimafia con alcuni tra i più autorevoli giornalisti italiani. Nel corso
della carovana ci saranno momenti dedicati al confronto e all’approfondimento a Melito
Porto Salvo, Reggio Calabria e a Pietra Cappa in Aspromonte dove il 22 luglio si terrà la
commemorazione della morte di Lollò Cartisano.
La Lunga marcia troverà la sua consacrazione il 27 luglio a Gioiosa Ionica, con
l’inaugurazione del murales restaurato e un evento speciale dedicato a Rocco Gatto e alle
altre vittime innocenti della ‘ndrangheta. I Tetes de Bois, più volte impegnati in tutt’Italia
nel nome del mugnaio ucciso dalle cosche, torneranno in Calabria con il loro spettacolo
Avanti pop. Si tratta di un unicum artistico che vedrà la partecipazione straordinaria degli
attori Giuseppe Cederna, Nino Racco e Bebo Storti, dei cantante Peppe Voltarelli e
Francesco Di Giacomo (leader del Banco del Mutuo Soccorso), della band calabrese
degli Invece. Una grande festa di popolo per restituire colore alla memoria, per
recuperare il ricordo della meglio gioventù calabrese.
Tutti i particolari sull’iniziativa, il programma, l’elenco dei partner sul sito www.dasud.it
il Quarto Stato dell’anti-ndrangheta
un murales nel nome di Rocco Gatto
Rocco Gatto era un mugnaio, amava gli orologi, non pagava il pizzo e denunciava i mafiosi. È stato ammazzato il
12 marzo 1977. A lui è dedicato il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta, il murales di Gioiosa realizzato nel 1978.
Stava scomparendo, abbiamo lanciato una campagna per recuperarlo. Hanno risposto tanti e tante di voi. E quel
murales, il simbolo della meglio gioventù della Calabria, il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta sarà restaurato dopo
trent’anni. Dagli stessi artisti che lo dipinsero nel ’78, Giovanni Rubino e Corrado Armocida. Un simbolo della
rinascita: con il murales rivivranno Rocco Gatto e tutte le vittime degli ‘ndranghetisti.
la carovana
La “Lunga marcia della memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta” è l’evento promosso dall’associazione
daSud onlus per il restauro del murales di Gioiosa. Alla campagna partecipa il Comitato pro murales Teatro
Gioiosa. Nei mesi scorsi daSud e comitato hanno lanciato un appello per il restauro al quale hanno risposto
istituzioni, associazioni, artisti, politici e società civile. L’attività di recupero è gestita dal comitato. Tra il 2007 e
2008, daSud ha animato una serie di iniziative di sensibilizzazione incentrate sul murales e la memoria. La
carovana è organizzata con il contributo di Libera e l’associazione MovImenti. Concerti, dibattiti e
approfondimenti alla riscoperta delle vittime della ‘ndrangheta, con tappa finale a Gioiosa, per l’inaugurazione del
murales restaurato.
il campo estivo
“Dipingiamo la memoria con i murales dell’antimafia”, un’esperienza di volontariato nella Locride nell’ambito di
Estateliberi 2008, i campi di lavoro sui terreni confiscati alle mafie promossi come ogni anno da Libera Terra e
Legambiente. I 14 volontari, provenienti da tutt’Europa, gireranno la provincia di Reggio al seguito della Lunga
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
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marcia. E realizzeranno nuovi murales, in luoghi simbolo della ‘ndrangheta e dell’anti-‘ndrangheta. Campo base il
Centro Don Milani, soggetto gestore Libera Locride.
chi è daSud
L’associazione daSud nasce per mettere in rete competenze del Sud e per il Sud, per combattere gli
‘ndranghetisti, per maturare una memoria condivisa dal basso e non distorta, impedita o magari riconciliata
dall’alto, per ragionare attorno a una nuova identità meridionale. Il libro “Il sangue dei giusti” (Città del Sole
Edizioni, 2007), che racconta le storie di Ciccio Vinci e Rocco Gatto, è una parte di questo percorso. Che ha
bisogno dello sforzo di tutti.
media partner
L’intera manifestazione sarà seguita con appuntamenti giornalieri sulla televisione satellitare Nessuno Tv e sulla
radio nazionale Libera Radio/RadioPopolare che avranno una loro postazione nel villaggio itinerante allestito
nell’ambito della Lunga marcia.
Reggio Calabria, 12 luglio 2008
Fabi&Marino per il murales
“Insieme contro le cosche”
I cantautori romani sul palco il 16 a Reggio
Tutti gli artisti in campo per la Lunga marcia
Il messaggio dei due musicisti: suoniamo per non dimenticare
le vittime della ‘ndrangheta, per contribuire a dare
un’immagine positiva della Calabria che resiste e si ribella
Due cantautori romani in scena contro la ‘ndrangheta, per il Sud, per chi si ribella: “Ci ha
stupiti la storia del murales di Gioiosa Ionica, perché trent’anni fa artisti del Nord e del
Sud si sono messi in gioco, insieme contro la ‘ndrangheta. E così abbiamo sposato il
progetto della “Lunga marcia della Memoria” organizzata da daSud con Libera: per dare
vita a una nuova alleanza tra arte, cultura, associazionismo, tanti cittadini che non si
rassegnano a vedere il Sud sottomesso dalle cosche, per u omaggio a chi si è battuto ed è
stato ucciso”.
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16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
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Così Niccolò Fabi e Pino Marino raccontano il perché del loro concerto alla Lunga
Marcia della memoria previsto per il 16 luglio a Reggio Calabria sul Lungomare
(Pineta Zerbi), una tappa che rientra nell’ambito della Festa della Cgil e che il sindacato
ha voluto interamente dedicare alla carovana di daSud e Libera.
Aggiunge Niccolò Fabi: “Non dobbiamo dimenticare tutti i calabresi onesti che il
murales di Gioiosa rappresenta”. Gli fa eco Pino Marino: “Il linguaggio dell’arte può
servire anche oggi, trent’anni dopo, a recuperare le ragioni dei diritti, a costruire nuovi
spazi di libertà”. Concludono Niccolò Fabi e Pino Marino nel messaggio inviato agli
organizzatori: “Siamo con i calabresi, vogliamo dare il nostro contributo a promuovere
l’immagine positiva di un Sud che resiste, che guarda avanti, che è capace di ribellarsi alle
cosche”.
Un’alleanza tra arte e impegno civile per battere le cosche. È lo spirito che anima anche
gli altri artisti in campo per la Lunga marcia. Musicisti, registi e attori calabresi, band e
uomini dello spettacolo si esibiranno dal 16 al 28 luglio per portare un messaggio anti’ndrangheta in provincia di Reggio Calabria.
Seconda tappa della carovana musicale la serata del 18 in piazza a Lazzaro (Motta San
Giovanni), con i concerti dei Noyalta (gruppo romano etnorock) e dei mitici Operai
della Fiat 1100, la tribute band di Rino Gaetano, un gruppo di appassionanti musicisti
calabresi. Il 19 a Palizzi (via nazionale) sarà il grande cantastorie calabrese Nino Racco
a tenere banco, con il suo nuovo spettacolo “Meridion”. Ancora due band calabresi il 21
in piazza Bellavista a Polistena: la band reggae degli Invece e i Popucià (Dub). Il 23 a
Reggio anche la Lunga marcia farà sosta sul Lungomare per ascoltare le note dei Duran
Duran (Estate Reggina 2008). C’è anche il cinema alla Lunga marcia: il 24 a Marina di
Gioiosa Ionica (Torre Galea) proiezioni e cineforum con gli autori. Sullo schermo tre
storie calabresi: Noi dobbiamo deciderci dei vibonesi Felice D’Agostino e Arturo
Lavorato, Postelevision 2.0 del crotonese Gaetano Crivaro e Granosangue del
regista gioiosano Alberto Gatto, l’opera del nipote di Rocco Gatto dedicata allo zio
ucciso dalle cosche nel ’77. Il 25 sul Lungomare di Marina Di Gioiosa Ionica ancora
una band calabrese: ritmi elettrici con la taranta dei Gozzansamble.
Concerto finale il 27 luglio a Gioiosa Ionica, con l’inaugurazione del murales
restaurato e un evento speciale dedicato a Rocco Gatto e alle altre vittime innocenti della
‘ndrangheta. I Tetes de Bois sul palco con il loro spettacolo Avanti pop. Si tratta di un
unicum artistico che vedrà la partecipazione straordinaria degli attori Giuseppe
Cederna (grande protagonista nel “Mediterraneo” di Salvadores), Nino Racco e Bebo
Storti (il mitico Conte Uguccione), del cantante calabrese Peppe Voltarelli, di
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
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Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
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Francesco Di Giacomo (leader del Banco del Mutuo Soccorso) e degli Invece. Una
grande festa di popolo per restituire colore alla memoria, per recuperare il ricordo della
meglio gioventù calabrese.
Reggio Calabria, 18 luglio 2008
Oggi a Lazzaro seconda tappa della Lunga marcia della Memoria
Domani a Palizzi forum ambientalista, poi sul palco il cantastorie Nino Racco
Nel nome di Cecè Grasso
una targa per non dimenticare
La commemorazione del locrese ucciso nell’89
e la consegna del riconoscimento alla figlia Stefania
Poi il dibattito con Forgione e gli Operai in concerto
La giornata di oggi, 18 luglio
Nel primo pomeriggio la partenza dalla base operativa a Marina di Gioiosa Ionica. Dal
Centro don Milani, i ragazzi del campo di Libera-Legambiente (10 volontari da tutto il
mondo) si muoveranno in direzione Lazzaro (Motta San Giovanni) insieme ai giovani
artisti del liceo di Siderno. Armati di pennelli coloreranno un altro pezzo della memoria
antimafia con un nuovo murales.
Nel tardo pomeriggio appuntamento in piazza Zagarella, con gli stand e i punti
informativi delle associazioni al seguito della Lunga marcia della Memoria. E poi un
momento emozionante: la cerimonia in memoria di Vincenzo “Cecè” Grasso,
imprenditore locrese ucciso dalle cosche per il suo no alle estorsioni e le relative
denunce. Segno della vicinanza delle istituzioni di Motta San Giovanni e
dell’associazione daSud, sarà consegnata una targa a Stefania Grasso, figlia di Cecè. “Un
uomo testardo – sono le parole di Danilo Chirico, portavoce di daSud - che amava la
propria terra e non l’ha abbandonata neanche di fronte alle minacce di morte. E una
donna caparbia, che continua sulle orme del padre a portare avanti la battaglia per
un’altra Calabria, lì nella trincea di Siderno insieme a Libera. Noi siamo e saremo al suo
fianco”.
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Alle 19.30 la presentazione del volume “L’isola che c’è – la Sicilia che si ribella al
pizzo” (Round Robin) di Filippo Conticello. Un libro che ripercorre le battaglie di
commercianti e imprenditori, fermi e decisi nel rifiutare la logica delle estorsioni. Storie
positive che dimostrano come l’antimafia sociale sia viva ed efficace.
E alle 20 il dibattito pubblico sul tema “Servizi locali e infiltrazioni, le buone
pratiche dei Comuni”. Relatore d’eccezione Francesco Forgione, ex presidente della
Commissione parlamentare Antimafia, a confronto con Gildo De Stefano (consigliere
comunale Motta), Paolo Laganà (sindaco Motta), Alfredo Borrelli (daSud), Nuccio
Barillà (consigliere comunale Reggio), Antonio Lavorato (esperto infiltrazioni enti locali)
e Loris Nisi (sindaco Montebello).
Una giornata intensa che si concluderà con un doppio concerto. In apertura la band
romana dei Noyalta, un interessante esperimento musicale, il rock che si mescola a ritmi
provenienti da tutto il mondo. A seguire la performance dei pirotecnici Operai della
Fiat 1100, la gloriosa tribute band del grandissimo Rino Gaetano. Sul palco le vecchie hit
del cantautore romano-crotonese, che trovano nuova vita con i ragazzi della band,
calabresi doc del Cosentino. Ma non solo: gli Operai si esibiranno con i nuovi pezzi del
recente album. Il divertimento è assicurato. Un divertimento mafie-free.
La giornata di domani, 19 luglio
Appuntamento nel pomeriggio in via Nazionale, con i ragazzi del campo di LiberaLegambiente e quelli del Liceo di Siderno alle prese con i murales della memoria.
Nel giorno del 16 anniversario, un momento di raccoglimento in memoria del giudice
Paolo Borsellino e degli uomini della scorta, uccisi per mano mafiosa del ’92 a
Palermo. In loro onore si svolgerà un reading di scritti e versi nel ricordo della strage di
Via D’Amelio.
Alle 20 il via all’assemblea su tema attualissimo “Ecomafie e conflitti ambientali,
dalla protesta alla proposta”. A confrontarsi sulle vertenze territoriali della provincia, e
non solo, saranno le istituzioni – con Giovanni Nocera (sindaco Palizzi), Omar Minniti
(consigliere provinciale di Reggio Calabria), Antonino Gioffrè (sindaco Cosoleto),
Domenico Lucano (sindaco Riace), Caterina Girasole (sindaca Isola Capo Rizzuto) – e le
associazioni - con Mimmo Nasone (Libera Reggio), Nino Morabito (Legambiente
Calabria), Raffaele Lupoli (daSud), Alberto Ziparo (Nuovo Municipio - Rete No Ponte),
Mdt e il docente-militante Tonino Perna.
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La serata proseguirà con le acrobazie artistiche del grande Nino Racco, il cantastorie
calabrese, alle prese con in suo nuovo spettacolo “Meridion”. L’attore di Bovalino, da
sempre impegnato per recuperare la memoria delle vicende calabresi, dal brigante
Musolino a Lollò Cartisano, da Rocco Gatto alla strage di Marcinelle ’56, in Belgio. Sarà
proprio la tragedia in cui morirono decine di emigranti meridionali l’oggetto dello
spettacolo. Anche in questo caso per non dimenticare.
Reggio Calabria, 19 luglio 2008
Prosegue la Lunga marcia della Memoria: il 20 visita alle coop di Melito
Lazzaro, una piazza anti-cosche
“La dedicheremo a Cecè Grasso”
Ieri l’annuncio del sindaco di Motta, Paolo Laganà.
Oggi a Palizzi un reading in memoria di Borsellino ,
l’assemblea ambientalista e i racconti di Nino Racco
La giornata di ieri, 18 luglio
La Lunga marcia lascia il segno della memoria. A Lazzaro (Motta San Giovanni) un
nuovo murales ricorda le lotte antimafie e le lotte per i diritti. Perché “fare una battaglia
per la legalità è inutile in terre come questa – ha ricordato l’ex presidente dell’Antimafa
Francesco Forgione durante il dibattito serale – non c’è lavoro, non c’è futuro, vanno
garantiti innanzitutto i diritti minimi. È da lì che bisogna partire.
Dalle infiltrazioni mafiose nei comuni alle buone pratiche, sindaci e amministratori della
zona – da Paolo Laganà a Loris Nisi, da Gildo De Stefano a Nuccio Barillà, e ancora
l’esperto Antonio Lavorato e il presidente della commissione regionale antimafia
Nino De Gaetano - si sono confrontati esperienze e proposte. Con un bersaglio da
colpire: la zona grigia degli uffici tecnici, “troppo spesso il vero luogo delle decisioni,
dove si eludono le normative e si gestiscono in maniera clientelare gli appalti”.
E dalla Calabria alla Sicilia il passo è breve. Alfredo Borrelli (daSud), il moderatore
dell’incontro, ha dato la parola a Filippo Conticello, autore del libro L’isola che c’è
(Round Robin editrice), per raccontare dell’esperienza di Addio pizzo e della svolta della
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
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Confindustria siciliana. Il positivo e il negativo: “Aspetto ancora che venga espulso
davvero un imprenditore” ha detto con amarezza Forgione.
Grande commozione al termine del dibattito: il sindaco Laganà ha chiamato sul palco
Stefania Grasso, la figlia dell’imprenditore Cecè, ucciso nell’89 a Locri per il suo no alle
estorsioni, medaglia d’oro nel ‘97. “E’ importante ricordare tutte le vittime delle mafie, e
lo dico da donna di Libera più che da figlia. Gente comune che è morta per dei valori”.
Poi la consegna di una targa, un gesto di vicinanza, e l’annuncio di un’iniziativa: piazza
Zagarella a Lazzaro diventerà piazza Vincenzo Grasso. “un gesto importante, è la
prima volta che un comune della provincia fa un gesto del genere. Un esempio”.
In serata è il tempo della musica, con l’esibizione dei Noyalta e la strabiliante
performance degli Operai della Fiat 1100. La tribute band di Rino Gaetano, calabresi di
Cosenza, hanno fatto scatenare la piazza con i grandi pezzi del cantautore crotonese.
“Un emigrante come molti di noi – ha dichiarato a margine Danilo Chirico, portavoce
dell’associazione daSud – un ragazzo del Sud salito a Roma, ma che non ha mai
dimenticato la propria terra. È un esempio, ma è anche una sfida: più diritti, meno
emigranti”.
La giornata di oggi, 19 luglio
Appuntamento nel pomeriggio in via Nazionale, con i ragazzi del campo di LiberaLegambiente e quelli del Liceo di Siderno alle prese con i murales della memoria.
Nel giorno del 16 anniversario, un momento di raccoglimento in memoria del giudice
Paolo Borsellino e degli uomini della scorta, uccisi per mano mafiosa del ’92 a
Palermo. In loro onore si svolgerà un reading di scritti e versi nel ricordo della
strage di Via D’Amelio.
Alle 20 il via all’assemblea sul tema attualissimo “Ecomafie e conflitti ambientali,
dalla protesta alla proposta”. A confrontarsi sulle vertenze territoriali della provincia, e
non solo, saranno le istituzioni – con Giovanni Nocera (sindaco Palizzi), Omar Minniti
(consigliere provinciale di Reggio Calabria), Antonino Gioffrè (sindaco Cosoleto),
Domenico Lucano (sindaco Riace), Caterina Girasole (sindaca Isola Capo Rizzuto) – e le
associazioni - con Mimmo Nasone (Libera Reggio), Raffaele Lupoli (daSud), Alberto
Ziparo (Nuovo Municipio - Rete No Ponte), Mdt e il docente-militante Tonino Perna.
La serata proseguirà con le acrobazie artistiche del grande Nino Racco, il cantastorie
calabrese, alle prese con in suo nuovo spettacolo “Meridion”. L’attore di Bovalino, da
sempre impegnato per recuperare la memoria delle vicende calabresi, dal brigante
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alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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Musolino a Lollò Cartisano, da Rocco Gatto alla strage di Marcinelle ’56, in Belgio. Sarà
proprio la tragedia in cui morirono decine di emigranti meridionali l’oggetto dello
spettacolo. Anche in questo caso per non dimenticare.
La giornata di domani, 20 luglio
Viaggio nelle realtà dell’impegno per i 10 volontari di Libera-Legambiente, ospiti del
Centro don Milani di Marina di Gioiosa Ionica. I ragazzi visiteranno alcune cooperative
di Melito Porto Salvo, attive nel sociale. Una scelta dettata da una consapevolezza: la
lotta antimafia vul dire anche diritti e solidarietà. Dalla cooperativa sociale don Italo
Calabrò, che si occupa di assistenza ai minori, alla Piccola Opera Papa Giovanni, che
opera per dare conforto ai malati mentali. E poi la comunità di recupero
tossicodipendenti Emmanuel. Infine in viaggio verso la Magna Grecia, con l’escursione a
Pentidattilo.
Prosegue la Lunga marcia della Memoria
Ecomafie, Palizzi non ci sta
“La ‘ndrangheta ci avvelena”
Ieri il ricordo di Borsellino e dei reggini Fava e Moio
Domani a Polistena visita sui terreni presi ai boss,
l’antimafia a confronto e l’etno-reggae degli Invece
La giornata di ieri, 19 luglio a Palizzi. Ancora un murales antimafia, questa volta a
Palizzi nella piazza del paese, a ricordare simbolicamente Celestino Fava e Nino Moio,
due ragazzi uccisi a colpi di lupara proprio nel centro costiero dell’area grecanica. Un
agguato mafioso quello del 19 novembre del ‘96, in aperta campagna. Due giovani vite
spezzate, due famiglie distrutte, per anni nel silenzio degli innocenti. Palizzi ha poi reso
omaggio a Paolo Borsellino e agli uomini della sua scorta. Nell’anniversario della
strage di via D’Amelio, il grande cantastorie bovalinese Nino Racco ha prestato la sua
voce e la sua arte leggendo dei brani scritti dal giudice palermitano.
Poi il dibattito è entrato nel vivo. “La ‘ndrangheta ci avvelena, a largo di queste coste
potrebbe essere stata affondata una nave carica di rifiuti tossici – ha detto Mimmo
Nasone, di Libera Reggio – è un fatto che ci riguarda tutti, ci dobbiamo ribellare”. Segue
un applauso sentito. Omar Minniti (consigliere provinciale), l’esperto Alberto Ziparo
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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della Rete No Ponte, il sindaco di Palizzi Giovanni Nocera, hanno fatto il punto sulle
vertenze ambientali del territorio. Centrale a carbone, le riconversioni a Saline Ioniche, le
battaglie sulla Piana, ma soprattutto il nodo del Ponte sullo Stretto. Un dibattito, gestito
con maestria dal giornalista Raffaele Lupoli (direttore di lanuovaecologia.it e socio di
daSud), che ha coinvolti gli abitanti, protagonisti di interventi appassionati.
La serata è proseguita con le magie di Nino Racco. Il grande cantastorie di Bovalino ha
recitato un capitolo del suo nuovo spettacolo, Meridion. Ha scelto il racconto della
strage di Marcinelle ’56. La tragedia dei minatori meridionali morti in Belgio, la
‘ndrangheta e i diritti negati, il non lavoro e l’emigrazione, storie che si intrecciano
inevitabilmente. L’emozione ha tradito Nino Racco nel parlare del suo vecchio amico
Lollò Cartisano, il 17esimo sequestrato a Bovalino nel ‘92. “Un sequestro anomalo,
perché Lollò non era un possidente, ma ha denunciato i suoi estorstori”. E poi la rabbia
e la protesta della gente, con il movimento Bovalino Libera. “Un movimento presto
sconfitto. Lollò non è tornato a casa, i suoi resti sono stati ritrovati solo dopo dieci anni.
Ma la Lunga marcia va avanti e quel murales di Gioiosa Ionica – ha detto Nino Racco –
tornerà presto come prima”.
La giornata di domani, 20 luglio a Melito
Viaggio nelle realtà dell’impegno per i 10 volontari di Libera-Legambiente, ospiti del
Centro don Milani di Marina di Gioiosa Ionica. I ragazzi visiteranno alcune cooperative
di Melito Porto Salvo, attive nel sociale, perché antimafia vuol dire anche diritti e
solidarietà. Dalla cooperativa sociale don Italo Calabrò, che si occupa di assistenza ai
minori, alla Piccola Opera Papa Giovanni, che opera per dare conforto ai malati
mentali. E poi la comunità di recupero tossicodipendenti Emmanuel. Infine in
viaggio verso la Magna Grecia, con l’escursione a Pentidattilo.
La giornata di domani, 21 luglio a Polistena
I terreni confiscati ai boss, una cooperativa sulla Piana di Gioia Tauro, i prodotti mafiefree, l’olio di qualità. La giornata si aprirà con la visita alla Valle del Marro-Libera
Terra, un esempio di come si possa fare antimafia in positivo. E anche lì nascerà un
nuovo murales.
Poi la Lunga marcia approderà a Polistena, una cittadina simbolo della lotta alla
‘ndrangheta e delle battaglie per i diritti. Nel tardo pomeriggio una sorta di stati generali
dell’associazionismo anti-‘ndrangheta, con un workshop dal tema “L’antimafia sociale
a confronto”. Un laboratorio aperto al pubblico, proprio per portare in piazza
l’esperienza del fare rete e dell’impegno. Tantissimi i protagonisti, tra gli altri don Pino
De Masi, l’animatore di Libera sulla Piana, Nino De Gaetano e Michele Tripodi
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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(presidente della commissione regionale antimafia e assessore provinciale), il sindaco
Giovanni Laruffa e la parlamentare Angela Napoli, Antonio Napoli della cooperativa,
ma soprattutto le associazioni, i ragazzi, i militanti che ogni giorno si sporcano le mani
per fare antimafia. Infine il passaggio del testimone: i protagonisti delle lotte del passato
renderanno la loro testimonianza, un modo per trasmettere ai giovani la memoria
dell’anti-‘ndrangheta, le grandi battaglie del Dopoguerra e quelle degli anni 60 e 70.
Peppino Lavorato, Mommo Tripodi e Franco Morano, la Piana che ha resistito, è
stata sconfitta e poi è risorta. Quella Calabria, dei vivi e dei morti, che il murales di
Gioiosa, il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta rappresenta. La memoria che riprende il
colore della speranza.
Poi spazio alla musica con il sound Dud della band cosentina Popucià e l’etnoreggae
degli Invece, il conosciutissimo gruppo di Bovalino. Sono i primi punk della Locride,
poi la svolta verso il reggae, con una costante: gli Invece cantano in dialetto dall’86,
pionieri della musica etno. Il reggae di Calabria, il senso del vivere nella Locride, le
canzoni emblematiche “Comu si faci” e “Comu si poti”. “Comu si poti ‘nta Calabria se
si spara ancora”. Si spara e si muore come è morto Totò Speranza, chitarrista del
gruppo ammazzato nel ’97 da un narcotrafficante per trecentomila lire di debito. Una
storia che nessuno conosce, nessuno racconta, ma che la Lunga marcia ricorderà.
Domani a Pietra Cappa cerimonia per il fotografo rapito e ucciso nel ‘93
Da Totò Speranza a Lollò Cartisano
la Lunga marcia rivive la memoria
Oggi a Polistena la visita alla Valle del Marro,
il workshop della rete antimafia e gli Invece sul palco
nel nome del chitarrista Totò Speranza, freddato nel ‘97
La giornata di ieri, 20 luglio a Melito.
Viaggio nelle realtà dell’impegno per i 10 volontari di Libera-Legambiente, ospiti del
Centro don Milani di Marina di Gioiosa Ionica. I ragazzi hanno visitato alcune
cooperative di Melito Porto Salvo, attive nel sociale, “perché antimafia vuol dire anche
diritti e solidarietà” ha detto Mimmo Nasone di Libera Reggio. Dalla cooperativa
sociale don Italo Calabrò, che si occupa di assistenza ai minori, alla Piccola Opera
Papa Giovanni, che opera per dare conforto ai malati mentali. E poi la comunità di
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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recupero tossicodipendenti Emmanuel. Infine in viaggio verso la Magna Grecia, con
l’escursione a Pentidattilo.
La giornata di domani, 21 luglio a Polistena
I terreni confiscati ai boss, una cooperativa sulla Piana di Gioia Tauro, i prodotti mafiefree, l’olio di qualità. La giornata si è aperta con la visita alla Valle del Marro-Libera
Terra, “un esempio di come si possa fare antimafia in positivo” ha detto Danilo Chirico,
portavoce di daSud. Una mattinata alle prese con le melanzane, insieme ai lavoratori
della cooperativa, per dare un contributo alla filiera mafie-free: quei prodotti finiranno
nelle botteghe Sapori e saperi della legalità di Libera.
Poi la Lunga marcia approderà a Polistena, una cittadina simbolo della lotta alla
‘ndrangheta e delle battaglie per i diritti. Nel tardo pomeriggio in piazza Bellavista una
sorta di stati generali dell’associazionismo anti-‘ndrangheta, con un workshop dal tema
“L’antimafia sociale a confronto”. “Un laboratorio aperto al pubblico, proprio per
portare in piazza l’esperienza del fare rete e dell’impegno” ha spiegato ancora Danilo
Chirico. Tantissimi i protagonisti, tra gli altri don Pino De Masi, l’animatore di Libera
sulla Piana, Nino De Gaetano e Michele Tripodi (presidente della commissione regionale
antimafia e assessore provinciale), il sindaco Giovanni Laruffa e la parlamentare Angela
Napoli, Antonio Napoli della cooperativa, “ma soprattutto le associazioni, i ragazzi, i
militanti che ogni giorno si sporcano le mani per fare antimafia. Da Messina alla
Campania, da Vibo a Catanzaro fino a Cosenza, è il Sud che non ci sta”, ha motivato
Chirico.
Infine il passaggio del testimone: i protagonisti delle lotte del passato renderanno la loro
testimonianza, un modo per trasmettere ai giovani la memoria dell’anti-‘ndrangheta, le
grandi battaglie del Dopoguerra e quelle degli anni 60 e 70. “Peppino Lavorato,
Mommo Tripodi e Franco Morano, i sindaci della Piana che ha resistito, è stata
sconfitta e poi è risorta. Quella Calabria, dei vivi e dei morti, che il murales di Gioiosa, il
Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta rappresenta. La memoria che riprende il colore della
speranza” ha detto Alessio Magro, presidente di daSud.
Poi spazio alla musica con il sound Dub della band cosentina Popucià e l’etnoreggae
degli Invece, il conosciutissimo gruppo di Bovalino. Sono i primi punk della Locride,
poi la svolta verso il reggae, con una costante: gli Invece cantano in dialetto dall’86,
pionieri della musica etno. Il reggae di Calabria, il senso del vivere nella Locride, le
canzoni emblematiche “Comu si faci” e “Comu si poti”. “Comu si poti ‘nta Calabria se
si spara ancora”. Si spara e si muore come è morto Totò Speranza, chitarrista del
gruppo ammazzato nel ’97 da un narcotrafficante per trecentomila lire di debito. “Una
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
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storia che nessuno conosce, nessuno racconta, ma che la Lunga marcia ricorderà” ha
chiuso Alessio Magro.
La giornata di domani, 22 luglio a Pietra Cappa
Sveglia all’alba per i ragazzi del campo di Libera-Legambiente. Si parte per Pietra Cappa,
emblema della Locride: il mistero e il fascino, l’orrore e la meraviglia. Una marcia fino
alla Stonehenge di Calabria, poi la commemorazione di Lollò Cartisano, insieme ai
familiari delle vittime della Locride. E insieme agli altri volontari, quelli del campo
organizzato come ogni anno dalla famiglia Cartisano. È proprio a Pietra Cappa che nel
2003, a dieci anni dal sequestro, sono stati ritrovati i resti del fotografo di Bovalino. Un
sequestro anomalo: il 17esimo rapito del paese perde la libertà e la vita per il suo no al
pizzo. “Una vicenda che ha scosso il paese della Locride: sono scesi in piazza con il
movimento Bovalino Libera, hanno gridato all’Italia di essere sequestrati e non
sequestratori –racconta Danilo Chirico – un movimento poi sconfitto, ma che oggi
rivive in Libera. E rivivrà con il murales di Gioiosa restaurato, come ha detto con
speranza il cantastorie di Bovalino Nino Racco, che proprio al vecchio amico Lollò ha
dedicato uno spettacolo intenso e vissuto nel profondo”.
Reggio Calabria, 22 luglio 2008
Prosegue la Lunga marcia, ogni giorno in onda su Nessuno Tv alle 20.05 (890 Sky)
A Pietra Cappa, in silenzio per Lollò
Oggi la cerimonia con la famiglia Cartisano,
nel 15esimo anniversario del sequestro
Le lacrime e la speranza dei familiari delle altre vittime
La giornata di ieri, 21 luglio a Polistena
La giornata si è aperta con la visita alla Valle del Marro-Libera Terra, una mattinata
alle prese con le melanzane, insieme ai lavoratori della cooperativa, per dare un
contributo alla filiera mafie-free: quei prodotti finiranno nelle botteghe Sapori e saperi
della legalità di Libera. E nel pomeriggio artisti al lavoro per dare vita al nuovo murales
antimafia.
Poi la Lunga marcia è approdata a Polistena, una cittadina simbolo dell‘anti-ndrangheta
e delle battaglie per i diritti, con il workshop dal tema “L’antimafia sociale a
confronto”. Tantissimi i protagonisti, da Michele Tripodi (assessore provinciale), al
sindaco Giovanni Laruffa e ad Antonio Napoli della cooperativa, ma soprattutto le
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
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associazioni, i ragazzi, i militanti. Insieme a don Pino De Masi, l’animatore di Libera
sulla Piana, e a Celeste Costantino, portavoce di daSud, c’erano il consigliere comunale
di Catanzaro Eugenio Occhini, l’infaticabile Mario Congiusta, Gabriele Gesso di Pixel,
Antonello Mangano di Terre Libere, Pasquale La Rosa della Cgil Piana, Franco Mileto
dell’Istituto Luigi Marafioti e Angelo Anastasio del Samaritano, Alberto Conia del
Collettivo Cinquefrondi e don Tonino Vattiata di Libera Vibo, poi ancora Maria
Antonietta Mazzei di Banca Etica e infine la madre-coraggio Liliana Carbone. Con la
conduzione magistrale del giornalista di Nessuno Tv Luigi Politano. Quelli dell’antimafia
che si sporca le mani, giorno dopo giorno.
“Un omaggio ai grandi protagonisti delle battaglie del passato – ha detto don Pino De
Masi – e adesso il testimone passa ai ragazzi che oggi si impegnano nella lotta alla
‘ndrangheta”. Gli applausi sono per Mommo Tripodi e Peppino Lavorato, storici
sindaci di lotta e di governo, preziosi testimoni di battaglie che oggi riprendono. “Siamo
calabresi emigrati, tanti e tante che hanno abbandonato la Calabria (e non solo) – ha
detto Celeste Costantino – e che vivono il trasferimento con un senso di colpa. Con la
Lunga marcia vogliamo fare il nostro per questa terra, soprattutto lo facciamo insieme a
chi continua a vivere qui e a impegnarsi”. Ultima parola a Liliana Carbone: “Con la
Lunga marcia è rinata la speranza, voi giovani siete la speranza, la forza che ci fa andare
avanti”.
Poi spazio alla musica con il sound Dub della band cosentina Popucià e l’etnoreggae
degli Invece, il conosciutissimo gruppo di Bovalino. Il reggae di Calabria, il senso del
vivere nella Locride, un brano che è una delle colonne sonore della Lunga marcia:
“Comu si faci”, “Comu si faci ‘nta Calabria chi si spara ancora”, si spara e si muore
come è morto Totò Speranza, bassista del gruppo ammazzato nel ’97 da un
narcotrafficante per trecentomila lire di debito. Una storia che nessuno conosce, nessuno
racconta, ma che la Lunga marcia ha ricordato e ricorderà.
La giornata di oggi, 22 luglio a Pietra Cappa
I volontari del campo di Libera-Legambiente, i ragazzi di daSud, la troupe di Nessuno
Tv al seguito della carovana e i familiari delle vittime nel nome di Lollò Cartisano. Nel
15esimo anniversario del sequestro, avvenuto a Bovalino il 22 luglio del ’93, la Lunga
marcia è insieme alla famiglia Cartisano, lì a Pietra Cappa, dove nel 2003 sono stati
trovati i resti di Lollò.
Un sequestro anomalo, l’ultimo dell’Anonima della Locride, il 19esimo rapimento a
Bovalino. Anomalo perché il fotografo Cartisano non era un possidente, ma non ha mai
voluto pagare il pizzo e ha denunciato chi ha provato ad imporglielo. Lo hanno preso
sulla porta di casa insieme alla moglie Mimma, poi ritrovata il mattino successivo. Di
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
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Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
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Lollò Cartisano più nessuna traccia, nemmeno dopo il pagamento del riscatto.
Nemmeno dopo anni e numerosi appelli della famiglia. Poi una lettera di pentimento, il
carceriere che cerca di liberarsi il cuore indicando il luogo dove Lollò è stato seppellito.
Dopo dieci anni.
Ed è lì, ai piedi del mistico luogo di Pietra Cappa, che la famiglia Cartisano ricorda Lollò.
Simboli forti, “un fiore su una pietra, come il pentimento di chi ha fatto del male a mio
marito” ha detto commossa Mimma Cartisano. “Quando rapirono mio padre non siamo
stati in silenzio – ha raccontato la figlia Deborah, una delle colonne di Libera Memoria –
il paese è sceso in piazza con il movimento Bovalino Libera, allora come oggi a Locri e
in altre città. Hanno lasciato a noi giovani il compito di dire basta. Ci dicevano di stare
zitti, ma abbiamo gridato. E la commissione antimafia è arrivata a Bovalino, solo dopo il
19esimo sequestro. Mio padre non è più tornato, ma qualcosa è cambiato, qualcosa è
nato. E ogni anno, nella casa che abbiamo abbandonato per il dolore, arrivano tanti
bambini al campeggio organizzato dal Centro don Milani. Tanti bambini per mio padre
che li amava, e che non ha mai conosciuto suo nipote”.
Il fratello Rocco a tenere accesa una candela accanto alla piccola lapide del padre, le
parole strozzate in gola di Stefania Grasso pensando al padre Vincenzo, la forza di
raccontare per la prima volta la propria tragedia. È la storia del crotonese Alfredo
Borrelli, che da bambino stava in pena per il padre carabiniere ed elicotterista: “E’
precipitato due volte, ma è morto sotto casa”. Il 13 gennaio ’82 si spara a Cutro,
l’attentato a un boss e il carabiniere Francesco Borrelli è vittima innocente. E ancora è la
storia del giovane Giovanni Tizian da Bovalino, cresciuto in Emilia dopo l’assassinio del
padre Giuseppe, nell’89. Giovanni ha voluto condividere il dolore e il desiderio della
memoria. “Quella memoria che è l’unica vera arma che abbiamo”, parole cariche di
emozione anche quelle di Mario Congiusta nel ricordo del figlio Gianluca. Ultimo
simbolo: “Il fiore dell’agave morente semina la vita – ha detto don Tonio Dell’Olio di
Libera – così i nostri sforzi non saranno vani, non lo saranno con il vostro dolore che vi
spinge e ci spinge ad andare avanti, con la costanza del figlio Rocco nel riaccendere la
fiammella spenta dal vento, accanto al fiore sulla pietra, dove è sepolto il padre Lollò.
Non lo conoscevo, ma so che era un fotografo. E i fotografi fanno memoria. Ecco è la
memoria che alimenta l’impegno. La memoria e l’impegno, tutti insieme”.
La giornata di domani, 23 luglio a Reggio Calabria
L’antimafia e i diritti, la legalità e la giustizia sociale, l’impegno e la solidarietà. Anche la
coop Rom ’95 di Reggio Calabria fa anti-‘ndrangheta, a suo modo, dando lavoro a
giovani rom in cerca di un futuro. Recuperano i rifiuti ingombranti della città, per
difendere l’ambiente e dimostrare che culture diverse possono coesistere, nel rispetto
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
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reciproco. “Quella della Rom ’95 è un’esperienza importante, una delle tante troppo
spesso sottovalutate – ha dichiarato Danilo Chirico, portavoce di daSud – e la Lunga
marcia ne vuole dare memoria”. Un gesto di vicinanza con la visita dei 10 ragazzi del
campo internazionale di Libera-Legambiente (ospiti del Centro don Milani di Marina di
Gioiosa Ionica) e le riprese dei giornalisti di Nessuno Tv (che vanno in onda ogni giorno
sul canale 890 di Sky alle 20.05).
Prosegue la Lunga marcia, ogni giorno in onda su Nessuno Tv alle 20.05 (890 Sky)
La cultura contro la ‘ndrangheta
Domani a Marina di Gioiosa Ionica spazio al cinema
con i documentari di giovani registi calabresi
“I Piromalli in cella, ma ora rifondiamo la nostra identità”
Giovedì proiezione di “Noi dobbiamo deciderci” di D’Agostino e Lavorato,
“Postelevision 2.0” di Gaetano Crivaro e “Granosangue” di Alberto Gatto, il
corto del giovane regista dedicato allo zio Rocco (con Massimo Dapporto)
Ieri a Pietra Cappa la commemorazione di Lollò con la famiglia Cartisano e
gli altri familiari delle vittime: la marcia, il dolore, le lacrime e la speranza
Oggi la visita dei volontari di Libera-Legambiente alla coop Rom ’95
di Reggio Calabria: “Perché anche dare solidarietà è fare antimafia”
La giornata di ieri, 22 luglio a Pietra Cappa
I volontari del campo di Libera-Legambiente, i ragazzi di daSud, la troupe di Nessuno
Tv e i familiari delle vittime, tutti nel nome di Lollò Cartisano. Nel 15esimo
anniversario del sequestro (Bovalino, 22 luglio’93), la Lunga marcia è insieme alla
famiglia Cartisano a Pietra Cappa, dove nel 2003 sono stati trovati i resti di Lollò.
Un sequestro anomalo, il 19esimo a Bovalino, l’ultimo nella Locride. Anomalo perché il
fotografo Cartisano non era un possidente, ma non ha mai voluto pagare il pizzo e ha
denunciato chi ha provato ad imporglielo. Lo hanno rapito e di lui più alcuna notizia.
Nemmeno dopo anni e numerosi appelli della famiglia. Solo dopo dieci anni uno degli
anonimi autori del sequestro ha deciso di rivelare il luogo di sepoltura di Lollò, inviando
una lettera alla famiglia.
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Ed è lì, ai piedi del mistico luogo di Pietra Cappa, che la famiglia Cartisano ricorda Lollò.
Simboli forti, “un fiore su una pietra, come il pentimento di chi ha fatto del male a mio
marito” ha detto commossa Mimma Cartisano. “Quando rapirono mio padre non siamo
stati in silenzio – ha raccontato la figlia Deborah, una delle colonne di Libera Memoria –
il paese è sceso in piazza con il movimento Bovalino Libera. Mio padre non è più
tornato, ma qualcosa è cambiato”.
Le parole strozzate in gola di Stefania Grasso pensando al padre Vincenzo, la forza di
raccontare per la prima volta la propria tragedia. È la storia del crotonese Alfredo
Borrelli, che da bambino stava in pena per il padre carabiniere ed elicotterista: “E’
precipitato due volte, ma è morto sotto casa”. Il 13 gennaio ’82 si spara a Cutro,
l’attentato a un boss e il carabiniere Francesco Borrelli è vittima innocente. E ancora è la
storia del giovane Giovanni Tizian da Bovalino, cresciuto in Emilia dopo l’assassinio del
padre Giuseppe, nell’89. Giovanni ha voluto condividere il dolore e il desiderio della
memoria. “Quella memoria che è l’unica vera arma che abbiamo”, dice Mario Congiusta
pensando al figlio Gianluca.
Ultimo simbolo: “Il fiore dell’agave morente semina la vita – ha detto don Tonio
Dell’Olio di Libera – così i nostri sforzi non saranno vani, non lo saranno con il vostro
dolore che vi spinge e ci spinge ad andare avanti. Non conoscevo Lollò, ma so che era
un fotografo. E i fotografi fanno memoria. Ecco è la memoria che alimenta l’impegno.
La memoria e l’impegno, tutti insieme”.
La giornata di oggi, 23 luglio a Reggio Calabria
L’antimafia e i diritti, la legalità e la giustizia sociale, l’impegno e la solidarietà. Anche la
coop Rom ’95 di Reggio Calabria fa anti-‘ndrangheta, a suo modo, dando lavoro a
giovani rom in cerca di un futuro. Recuperano i rifiuti ingombranti della città, per
difendere l’ambiente e dimostrare che culture diverse possono coesistere, nel rispetto
reciproco. “Quella della Rom ’95 è un’esperienza importante, una delle tante troppo
spesso sottovalutate – ha dichiarato Danilo Chirico, portavoce di daSud – e la Lunga
marcia ne vuole dare memoria”. Un gesto di vicinanza con la visita dei 10 ragazzi del
campo internazionale di Libera-Legambiente (ospiti del Centro don Milani di Marina di
Gioiosa Ionica) e le riprese dei giornalisti di Nessuno Tv (che vanno in onda ogni
giorno sul canale 890 di Sky alle 20.05).
La giornata di domani, 24 luglio a Marina di Gioiosa Ionica
Anche l’arte può essere uno strumento contro la ‘ndrangheta. “Oggi la cosca Piromalli è
stata decapitata. Tanti arresti, un colpo alla ‘ndrangheta. Ma la Lunga marcia vuole
andare oltre: i Piromalli si combattono anche con la cultura, rifondando una nuova
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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identità calabrese e meridionale”, hanno detto gli organizzatori di daSud. Ecco che la
Lunga marcia, insieme al Circolo Zavattini di Reggio Calabria, dedica una serata al
cinema, ai documentari di giovani calabresi. Appuntamento dalle 20 a Torre Galea, a
Marina di Gioiosa Ionica. In proiezione “Noi dobbiamo deciderci” di Felice
D’Agostino e Arturo Lavorato, un documentario sulla recente alluvione di Vibo, il
dramma degli sfollati e lo scandalo della ricostruzione. Sul grande schermo anche
“Postelevision 2.0”, una cronaca immaginaria in una realtà possibile quella del
crotonese Gaetano Crivaro. Infine il corto “Granosangue”, di Alberto Gatto. È
l’opera che il giovane regista di Gioiosa Ionica ha voluto dedicare allo zio Rocco Gatto.
Un corto che ha altre due firme pesanti: la sceneggiatura di Ugo De Vita e
l’interpretazione di Massimo Dapporto.
A seguire il classicissimo cineforum. Il confronto con gli autori e poi le riflessioni sul
cinema anti-‘ndrangheta, insieme a Tonino De Pace (Circolo del Cinema Zavattini) e al
giovanissimo regista Michele Ambrogio, al seguito della Lunga marcia per realizzare un
documentario sul murales di Gioiosa e su Rocco Gatto (on lui gli altri del gruppo
creativo FrameFarm: Raoni Miranda Maddalena, Micol Bertoni, Marco Cimellaro e
Cristian Berna). A fare gli onori di casa Francesco Rigitano, organizzatore del campo di
Libera-Legambiente e Alfredo Borrelli di daSud.
Reggio Calabria, 24 luglio 2008
Prosegue la Lunga marcia, ogni giorno in onda su Nessuno Tv alle 20.05 (890 Sky)
L’informazione e l’antimafia
il nuovo modello “in positivo”
Domani a Marina di Gioiosa l’incontro con i grandi giornalisti
e le testimonianze di Libera e Avviso Pubblico
Cresce l’attesa per la festa del murales, il 27 a Gioiosa Ionica
Al dibattito anche Pilieci (Tg2) e Della Volpe (Tg3). L’associazionismo e gli
enti locali, il ruolo di Rai e inviati, la sfida del reportage sociale. E domenica
gran finale con l’inaugurazione del Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
Un nuovo modello di giornalismo per contrastare le cosche. Se ne discuterà al dibattito
in programma domani a Marina di Gioiosa Ionica, alle 20 sul Lungomare, con
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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professionisti dell’informazione e rappresentanti dell’associazionismo e delle istituzioni.
Le vittime delle mafie, gli amministratori onesti, i commercianti e i giornalisti che
resistono, le coop che nascono grazie ai beni confiscati alle cosche, sono queste le
notizie contro le mafie.
“Il modello del giornalismo in positivo è una strategia vincente per minare alla base il
consenso sociale della ‘ndrangheta e delle mafie” spiega Danilo Chirico, giornalista e
portavoce di daSud, l’associazione che insieme a Libera ha promosso la Lunga marcia
della Memoria. Il positivo dell’antimafia sociale, a partire dalle esperienze di Libera, con
l’azione decisa a sostegno del riutilizzo sociale dei beni confiscati, e degli enti locali
aderenti alla rete Avviso Pubblico. A renderne testimonianza saranno Davide Pati
(Libera) e Pierpaolo Romani (coordinatore di Avviso Pubblico).
“Notizie in positivo come antidoto alla rassegnazione. Fatti, persone e valori che
meritano di finire sui Tg e sui giornali – aggiunge Chirico – ma per fare questo occorre
ripensare i criteri della notiziabilità, cioè quegli schemi che assegnano priorità alle notizie
da audience”. Un nodo che sarà affrontato da professionisti ultraqualificati. A
cominciare da Carlo Pilieci, vicedirettore del Tg2, e dal caporedattore del Tg3 Santo
Della Volpe (impegnato sul fronte dell’associazionismo con il sito di informazione
Articolo21 e la Fondazione Libera Informazione, diretta da Roberto Morrione).
A fare gli onori di casa saranno Francesco Rigitano – l’organizzatore del campo di
volontariato di Libera-Legambiente, che si svolge in sinergia con la Lunga marcia
proprio a Marina di Gioiosa Ionica, al Centro don Milani – e il sindaco Rocco Femia. Ci
saranno anche Mario Portanova, scrittore e giornalista (esce dall’esperienza di Diario) e
Pietro Melia, giornalista del Tgr Calabria, per anni in prima linea nella Locride. Melia è
anche coautore di Cessarè, il primo libro dedicato alla vicenda di Rocco Gatto.
A seguire, domani sera sul Lungomare di Marina di Gioiosa, il concerto del gruppo
etnorock Gozzansamble. Mentre oggi sempre a Marina di Gioiosa, (dalle 20 a Torre
Galea) una serata dedicata ai giovani documentaristi calabresi. In collaborazione con il
Circolo del cinema Zavattini di Reggio Calabria, saranno proiettati “Noi dobbiamo
deciderci” di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato (sulla recente alluvione di Vibo),
“Postelevision 2.0 del crotonese Gaetano Crivaro e il corto “Granosangue” di
Alberto Gatto, l’opera che il giovane regista di Gioiosa Ionica ha voluto dedicare allo
zio Rocco Gatto. Un corto che ha altre due firme pesanti: la sceneggiatura di Ugo De
Vita e l’interpretazione di Massimo Dapporto.
Si avvicina intanto la serata conclusiva della Lunga marcia della Memoria. Domenica
27 luglio il gran finale in piazza Vittorio Veneto a Gioiosa. È la piazza di Rocco
Gatto e del murales. E li si terrà la festa per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta, con
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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i parenti di Rocco, i familiari delle altre vittime, le associazioni che hanno contribuito al
lungo cammino che ha portato al restauro del murales. Oggi come nel ’78 a colorare la
memoria gli artisti Corrado Armocida e Giovanni Rubino, gli stessi che trent’anni fa
vollero rendere omaggio al mugnaio ucciso nel ’77 dipingendo il teatro di Gioiosa.
Saranno loro a levare il velo e ad inaugurare il murales. Le lancette torneranno indietro
nel tempo, a quegli anni 70 delle grandi lotte antimafia. Un’opera altamente simbolica, a
rappresentare la meglio gioventù della Calabria, i calabresi onesti. “Abbiamo restituito la
vita al murales – dice Celeste Costantino, la portavoce di daSud – adesso tocca a noi
raccogliere il testimone di quelle lotte, per non rendere vani gli sforzi di chi ci ha
preceduti”.
Anche gli artisti rendono omaggio a Rocco Gatto e alle altre vittime della ‘ndrangheta:
sul palco i Tetes de Bois con il loro spettacolo Avanti pop. È un’esibizione poliedrica,
con gli interventi artistici del cantante calabrese Peppe Voltarelli, della band reggina degli
Invece e di Francesco Di Giacomo (leader del Banco di mutuo soccorso), le
performance teatrali del cantastorie Nino Racco e dell’attore Giuseppe Cederna
(protagonista del “Mediterraneo” di Salvadores), per finire con il brillante umorismo di
Bebo Storti (il mitico Conte Uguccione). Sul palco ci saranno anche loro: Rocco Gatto e
le altre vittime degli ‘ndranghetisti.
Reggio Calabria, 25 luglio 2008
Penultima tappa della Lunga marcia, verso il gran finale del 27 a Gioiosa Ionica
L’informazione e l’antimafia
aspettando il nuovo murales
Oggi a Marina di Gioiosa l’incontro con i grandi giornalisti
E stasera sul Lungomare si balla la taranta
Al dibattito anche Della Volpe (Tg3) e Portanova, Pati e Romani.
Il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta aspetta solo il taglio del nastro
La giornata di oggi, 25 luglio a Marina di Gioiosa Ionica
Un nuovo modello di giornalismo per contrastare le cosche. Se ne discuterà al dibattito
in programma oggi a Marina di Gioiosa Ionica, alle 20 sul Lungomare, con
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
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Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
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professionisti dell’informazione e rappresentanti dell’associazionismo e delle istituzioni.
Le vittime delle mafie, gli amministratori onesti, i commercianti e i giornalisti che
resistono, le coop che nascono grazie ai beni confiscati alle cosche, sono queste le
notizie contro le mafie.
“Il modello del giornalismo in positivo è una strategia vincente per minare alla base il
consenso sociale della ‘ndrangheta e delle mafie” spiega Danilo Chirico, giornalista e
portavoce di daSud, l’associazione che insieme a Libera ha promosso la Lunga marcia
della Memoria. A rendere testimonianza del positivo dell’antimafia sociale ci saranno
Davide Pati (Libera) e Pierpaolo Romani (coordinatore di Avviso Pubblico). E a
confrontarsi sull’esigenza di superare il giornalismo sensazionalistico saranno Santo
Della Volpe (caporedattore del Tg3, impegnato sul fronte dell’associazionismo con il
sito di informazione Articolo21 e la Fondazione Libera Informazione, diretta da Roberto
Morrione), Mario Portanova (scrittore e giornalista, esce dall’esperienza di Diario) e
Pietro Melia (Tgr Calabria, per anni in prima linea nella Locride).
A fare gli onori di casa saranno Francesco Rigitano – l’organizzatore del campo di
volontariato di Libera-Legambiente, che si svolge in sinergia con la Lunga marcia
proprio a Marina di Gioiosa Ionica, al Centro don Milani – e il sindaco Rocco Femia. A
seguire, stasera sul Lungomare di Marina di Gioiosa, il concerto del gruppo etnorock
Gozzansamble. Tutti in marcia al ritmo infuocato della taranta.
La giornata di domenica, 27 luglio a Gioiosa Ionica
Si avvicina intanto la serata conclusiva della Lunga marcia della Memoria. Domenica
27 luglio il gran finale in piazza Vittorio Veneto a Gioiosa. È la piazza di Rocco
Gatto e del murales. E li si terrà la festa per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta, con
i parenti di Rocco, i familiari delle altre vittime, le associazioni che hanno contribuito al
lungo cammino che ha portato al restauro del murales. Oggi come nel ’78 a colorare la
memoria gli artisti Corrado Armocida e Giovanni Rubino, gli stessi che trent’anni fa
vollero rendere omaggio al mugnaio ucciso nel ’77 dipingendo il teatro di Gioiosa.
Saranno loro a levare il velo e ad inaugurare il murales. Le lancette torneranno indietro
nel tempo, a quegli anni 70 delle grandi lotte antimafia. Un’opera altamente simbolica, a
rappresentare la meglio gioventù della Calabria, i calabresi onesti.
“Abbiamo restituito la vita al murales – dice Celeste Costantino, la portavoce di daSud –
adesso tocca a noi raccogliere il testimone di quelle lotte, per non rendere vani gli sforzi
di chi ci ha preceduti”. “La Lunga marcia della Memoria ha messo insieme tutte le
esperienze dell’antimafia nella Locride e in provincia di Reggio Calabria – ha detto
Stefania Grasso - un “fare rete” nel solco della grande esperienza di Libera. E anche noi
vittime della ‘ndrangheta, noi di Libera Memoria abbiamo vissuto momenti intensi, non
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
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organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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ci siamo sentiti soli e sole, come è stato nel corso della cerimonia del 22 aprile in ricordo
di Lollò Cartisano, a Pietra Cappa in Aspromonte, ci ha visti uniti. È un percorso iniziato
da lontano, nel nome di Rocco Gatto. Recuperare quella storia è stato importante,
perché Rocco ci rappresenta tutti. E il murales sarà il murales di tutti i calabresi onesti”.
“Quella di Rocco è una storia tragica e simbolica. Ma tantissime altre storie minime, di
gente onesta che ha pagato con la vita l’opposizione alle cosche, sono purtroppo troppo
spesso dimenticate. Sono storie di eroi normali, da Totò Speranza a Celestino Fava,
passando per Antonino Tripodo e Vincenzo Grasso. Noi – dice Danilo Chirico, il
portavoce di daSud – stiamo provando a ricordarle, le scriveremo per dimostrare che
anche la Calabria si è battuta. E proverà a battersi ancora”.
Anche gli artisti rendono omaggio a Rocco Gatto e alle altre vittime della ‘ndrangheta:
sul palco i Tetes de Bois con il loro spettacolo Avanti pop. È un’esibizione poliedrica,
con gli interventi artistici del cantante calabrese Peppe Voltarelli, della band reggina degli
Invece e di Francesco Di Giacomo (leader del Banco di mutuo soccorso), le
performance teatrali del cantastorie Nino Racco e dell’attore Giuseppe Cederna
(protagonista del “Mediterraneo” di Salvadores), per finire con il brillante umorismo di
Bebo Storti (il mitico Conte Uguccione). Sul palco ci saranno anche loro: Rocco Gatto e
le altre vittime degli ‘ndranghetisti.
Reggio Calabria, 26 luglio 2008
Domani a Gioiosa Ionica l’ultima tappa della carovana di daSud e Libera
Migliaia in piazza per la memoria
Ecco il murales dell’altra Calabria
Due settimane di dibattiti, spettacoli e cultura:
in tantissimi alle tappe della Lunga marcia
E ora la festa per Rocco Gatto e le altre vittime
Verso il gran finale con l’inaugurazione del Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
In Piazza Vittorio Veneto ci saranno i protagonisti del passato, i familiari dei
morti innocenti, le realtà dell’antimafia sociale e il popolo degli onesti
Poi sul palco i Tetes de Bois con lo spettacolo Avanti Pop: un mosaico di
musica e teatro, comicità, creatività e impegno contro le cosche,
insieme agli artisti calabresi Peppe Voltarelli, Nino Racco, gli Invece
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
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e ancora a Giuseppe Cederna, Francesco Di Giacomo e Bebo Storti
Il bilancio della Lunga marcia, verso il gran finale.
Cinque dibattiti, altrettanti concerti, presentazioni di libri, proiezioni di film e
documentari, decine di relatori e decine di associazioni coinvolte. E poi il ricordo dei
morti di ‘ndrangheta, le cerimonie e le commemorazioni, le rievocazioni delle lotte del
passato e le riflessioni dei protagonisti di oggi. Insieme alle migliaia di calabresi onesti
che hanno deciso di seguire la Lunga marcia della Memoria, dalla prima tappa del 16
luglio ad oggi. Aspettando il gran finale di domani a Gioiosa Ionica, con la festa per
Rocco Gatto e le altre vittime.
Una domenica che passerà alla storia: il popolo degli onesti tornerà in Piazza Vittorio
Veneto per l’inaugurazione del murales dell’anti-‘ndrangheta, realizzato nel ’78 e
restaurato dopo trent’anni dagli stessi artisti che lo dipinsero: Giovanni Rubino e
Corrado Armocida. Una domenica in piazza Vittorio Veneto, come nel ’76, quando il
mugnaio Rocco Gatto assiste al raid del clan Ursini – impedirono il mercato festivo
perché il loro capo era morto dopo uno scontro con i carabinieri – e li denuncia. Non ha
mai voluto pagare la mazzetta e quel giorno decide di non stare più in silenzio. Lo hanno
ucciso il 12 marzo del ’77. Quella è la piazza di Rocco Gatto, delle grandi manifestazioni
nel suo nome, del murales a lui dedicato. E lì si terrà la festa per il Quarto Stato
dell’anti-‘ndrangheta, con i parenti di Rocco, i familiari delle altre vittime, le
associazioni che hanno contribuito al lungo cammino che ha portato al restauro del
dipinto e poi alla Lunga marcia della Memoria.
“E’ stato un viaggio alla riscoperta della memoria della Calabria onesta – ha detto Danilo
Chirico, il portavoce di daSud – insieme a Libera abbiamo deciso di lanciarci in questa
avventura, per ridare vita allo storico murales di Gioiosa, quello che per noi è il Quarto
Stato dell’anti-‘ndrangheta. Ce l’abbiamo fatta. Ma anche un altro grande obiettivo è
stato raggiunto: toccare il cuore della gente onesta, riportarla in piazza, con l’orgoglio di
sentirsi calabrese. Sono le basi per una nuova identità – aggiunge Chirico – fatta di valori
alternativi a quelli della ‘ndrangheta”.
“Un’opera altamente simbolica, che rappresenta la gente onesta della Calabria – dice
Francesco Rigitano di Libera Locride – siamo cresciuti con il murales, con la memoria
del movimento antimafia degli anni ’70. Vederlo scolorire era come perdere la nostra
memoria. Per questo abbiamo messo tutto il nostro impegno per restaurarlo. Adesso
l’antimafia sociale ha di nuovo un punto di riferimento, possiamo guardare alle lotte del
passato e pensare a quelle del futuro”.
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Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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“Quella di Rocco è una storia tragica ed emblematica. Ma tantissime altre storie minime,
di gente onesta che ha pagato con la vita l’opposizione alle cosche, sono purtroppo
troppo spesso dimenticate. Sono storie di eroi normali, da Totò Speranza a Celestino
Fava, passando per Antonino Tripodo e Vincenzo Grasso. Noi – dice Danilo Chirico, il
portavoce di daSud – stiamo provando a ricordarle, le scriveremo per dimostrare che
anche la Calabria si è battuta. E proverà a battersi ancora”.
La festa per il murales, per Rocco Gatto e per le altre vittime.
Ciccillo e Mario Gatto, Stefania, Deborah, Alfredo, Giovanni e Mario, insieme agli altri
familiari delle vittime di ‘ndrangheta. Saranno puntati su di loro i riflettori. Sul palco di
Gioiosa, in Piazza Vittorio Veneto proprio di fronte al murales, saliranno tutti i
protagonisti di oggi e del passato. E poi gli organizzatori della Lunga marcia della
Memoria: i rappresentanti di Libera (Tonio Dell’Olio, don Pino De Masi, Francesco
Rigitano e Mimmo Nasone), il portavoce di daSud Danilo Chirico, Salvatore Fuda del
Comitato pro murales Teatro Gioiosa e Pierpaolo Fortunelli di MovImenti. E ancora le
istituzioni locali, provinciali e regionali.
Anche gli artisti renderanno omaggio a Rocco Gatto e alle altre vittime della ‘ndrangheta:
sul palco i Tetes de Bois con il loro spettacolo Avanti pop. È un’esibizione poliedrica,
con gli interventi artistici del cantante calabrese Peppe Voltarelli, della band reggina degli
Invece e di Francesco Di Giacomo (leader del Banco di mutuo soccorso), le
performance teatrali del cantastorie Nino Racco e dell’attore Giuseppe Cederna
(protagonista del “Mediterraneo” di Salvadores), passando per le poesie di Alesandro
Ape e per finire con il brillante umorismo di Bebo Storti (il mitico Conte Uguccione) e le
magie creative di Lucio Esposito. Sul palco ci saranno anche loro: Rocco Gatto e le altre
vittime degli ‘ndranghetisti.
Le tappe della carovana.
Tanti passi per la memoria e per un’altra Calabria. La prima tappa è il 16 luglio a Reggio,
con l’idea di una targa da apporre su tutti i beni confiscati alla ‘ndrangheta e le parole
accorate di Niccolò Fabi ai fan in piazza. Il 18 la carovana si ferma a Lazzaro in quella
che presto diventerà Piazza Vincenzo Grasso, ucciso dalla ‘ndrangheta (20 marzo ’89 a
Locri). Il 19 la Lunga marcia arriva a Palizzi, ricordando Celestino Fava, Nino Moio
(uccisi nel ’96) e le navi dei veleni: una è sepolta proprio in quelle acque. Il 20 è il giorno
della solidarietà, con i 10 volontari del campo di Libera-Legambiente (di stanza al Centro
don Milani di Marina di Gioiosa Ionica) in visita alle coop di Melito. E il 21 a Polistena
suona la memoria: sul palco il basso di Totò Speranza, ammazzato nel ’97 a Bovalino per
trecentomila lire di debito. Poi le parole di speranza di Liliana Carbone (il figlio
Massimiliano è stato ucciso a Siderno nel 2004).
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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Il 22 è il giorno del ricordo: la Lunga marcia segue la famiglia Cartisano a Pietra Cappa,
nel quindicesimo anniversario del rapimento di Lollò, mai più tornato. La moglie
Mimma ha voluto raccontare finalmente la storia della pietra col fiore, lì dove è sepolto
Lollò: un fiore che non ti aspetti, come quella lettera di pentimento che ha restituito alla
famiglia i resti del fotografo di Bovalino, dopo dieci anni. Le lacrime della figlia Deborah
sono di pena, ma anche di speranza: “Oggi siamo qui insieme, qualcosa di importante è
nato”. Una cerimonia toccante, insieme a Stefania Grasso, Alfredo Borrelli (suo padre
Francesco è morto a Cutro nell’82), Giovanni Tizian (il padre Giuseppe è morto a
Bovalino nell’89), Mario Congiusta (il figlio Gianluca è stato ucciso nel 2005). Qualcosa è
rinato in Stefania perché “per la prima volta piango, condividiamo i nostri dolori, non
siamo soli”. Qualcosa è nato in Giovanni e Alfredo, che hanno sentito di raccontare in
pubblico la loro storia, e non l’avevano mai fatto. Qualcosa è nato in Mario: il desiderio
di perpetuare la memoria, all’infinito.
Il 23 la Lunga marcia torna a Reggio, per imparare dai ragazzi della cooperativa Rom ’95
come è possibile vivere nel rispetto delle culture diverse. Il 24 a Marina di Gioiosa la
carovana va al cinema, e il 25 arrivano i giornalisti: è l’ora della cronaca in positivo, delle
buone notizie dell’antimafia sociale, nel solco della grande esperienza di Libera.
Reggio Calabria, 28 luglio 2008
Ieri a Gioiosa Ionica l’ultima tappa della carovana di daSud e Libera
Rivive il Quarto Stato
dell’anti-‘ndrangheta
Riecco il murales dell’altra Calabria
In migliaia alla festa per Rocco Gatto e tutte le vittime
Per l’inaugurazione del dipinto restaurato dopo 30 anni
Conclusa la Lunga marcia della memoria
“E’ un nuovo punto di partenza”
“Una dedica a tutti i calabresi che resistono”
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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“Il murales di Gioiosa Ionica, il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta è il dipinto che
racchiude dentro di sé tutte le storie di resistenza alle cosche, tutte le lotte per
l’affermazione dei diritti civili e sociali. I volti raffigurati sono i volti di Rocco Gatto
e di tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta, sono i volti di tutti i calabresi onesti, di
chi non si rassegna allo strapotere delle cosche, ai legami perversi tra Stato e anti-stato, di
chi non dimentica. Abbiamo raggiunto un risultato, è un nuovo punto di partenza”. Così
Danilo Chirico, portavoce dell’associazione daSud, fa un primo bilancio dopo la grande
festa di popolo di ieri sera a Gioiosa Ionica per l’inaugurazione del murales anti-cosche
restaurato dopo trent’anni nella serata conclusiva della Lunga marcia della memoria, la
manifestazione itinerante promossa da daSud e Libera.
“E’ stata una giornata storica per Gioiosa, la Locride e la Calabria – spiega Francesco
Rigitano, responsabile di Libera Locride – da ieri il murales campeggia di nuovo a
Gioiosa, da ieri ci sono nuovi colori e nuove sensazioni positive in piazza Vittorio
Veneto. Non potevamo accettare di vedere scolorire la nostra memoria. Per questo
abbiamo messo tutto il nostro impegno per restaurarlo”. E adesso “l’antimafia sociale –
spiega Giuseppe Ritorno, vicepresidente del centro don Milani di Marina di Gioiosa
Ionica - ha di nuovo un punto di riferimento, possiamo guardare alle lotte del passato e
pensare a quelle del futuro”.
C’è stata una grande ed emozionante festa ieri sera a Gioiosa Ionica per la serata
conclusiva della Lunga marcia della memoria, la carovana antimafia promossa da daSud e
Libera per salvare il murales di Gioiosa, ricordare le vittime innocenti della ‘ndrangheta e
ragionare attorno a una nuova idea di Mezzogiorno finalmente liberato dalle mafie.
“Abbiamo messo a confronto istituzioni e cittadini, amministratori e associazioni –
spiega il presidente di daSud Alessio Magro – abbiamo sperimentato nuovi percorsi e
nuovi linguaggi per l’antimafia sociale di domani. Soprattutto abbiamo attraversato
un territorio, siamo andati a scavare nelle storie delle vittime, abbiamo fatto tornare alla
memoria vicende collettive e personali di chi ha combattuto e combatte le cosche in
Calabria, di chi non si rassegna”.
Dal palco di piazza Vittorio Veneto ieri ha tuonato contro le cosche don Tonio
dell’Olio, dell’ufficio di presidenza nazionale di Libera, che dopo avere partecipato
all’apertura dei lavori a Reggio il 16 luglio e alla giornata in memoria di Lollò Cartisano il
22 luglio è voluto tornare in Calabria per la serata conclusiva della Lunga marcia. “Non
sono le persone oneste che devono vergognarsi, non sono i familiari delle vittime
innocenti – ha detto Dell’Olio – ma i mafiosi, chi ha scelto la violenza, chi rovina il
nostro Mezzogiorno”. E, circondata dai familiari delle vittime, Stefania Grasso, figlia
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
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Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
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dell’imprenditore di Locri Vincenzo ucciso nel 1989, ha spiegato l’importanza per il
futuro del nostro territorio di “ricordare chi è stato assassinato perché era onesto e
ha deciso di non pagare, di non scendere a compromessi con i clan”. Anche Ciccillo
Gatto, fratello di Rocco e fiero oppositore delle cosche, ha spiegato l’importanza di
ricordare anche attraverso simboli forti e dirompenti, come un gigantesco murales che
campeggia nella piazza principale di un paese in cui è costante e continuo il corpo a
corpo tra la parte sana e quella malata della società.
“Siamo felici di avere salvato dall’oblio il murales antimafia di Gioiosa – sottolinea
il presidente dell’associazione daSud Alessio Magro - siamo felici di avere riscoperto
antiche e nuove storie di vittime innocenti delle cosche calabresi, siamo felici di avere
incontrato lungo il nostro cammino migliaia di cittadini onesti, pronti a ragionare attorno
al futuro positivo del nostro territorio, a dire “no” alle logiche della ‘ndrangheta”.
Hanno fatto festa ieri i calabresi onesti, festa di impegno e di memoria, di divertimento e
di arte, assistendo al concerto dedicato alla Calabria, a Rocco Gatto e a tutte le vittime
innocenti. I Tetes de bois hanno portato nella piazza di Gioiosa Ionica il loro spettacolo
Avanti pop e hanno aperto il loro palco al contributo di tanti artisti dando vita a un vero
e proprio evento, un unicum concepito proprio in onore di Rocco Gatto e delle
vittime. Si sono alternati sul palco gli attori Giuseppe Cederna e Nino Racco, il
cantautore Peppe Voltarelli e l’ex leader del Banco del mutuo soccorso Francesco Di
Giacomo, la band Invece, il poeta Alessandro Ape dando vita a performance di grande
intensità artistica ed emotiva. Fino al gran finale con tutti gli artisti e i testimoni
dell’antimafia sociale sul palco a cantare insieme e festeggiare il ritorno dei colori nel
murales di Gioiosa. Una grande festa.
“In un Paese come l’Italia che non ricorda, che tende a dimenticare e rimuovere
noi cerchiamo di scavare nella memoria - dice Alessio Magro di daSud –
Continueremo il nostro percorso di recupero delle storie dimenticate, le racconteremo e
cercheremo nuove alleanze per farle raccontare con ogni linguaggio possibile. Ci sembra
il modo migliore per rendere onore e giustizia a chi s’è battuto ed è morto e per
affrontare con maggiore consapevolezza la sfida per un futuro diverso e migliore del
nostro Sud”.
La Lunga marcia
Cinque dibattiti, altrettanti concerti, presentazioni di libri, proiezioni di film e
documentari, decine di relatori e decine di associazioni coinvolte. E poi il ricordo dei
morti di ‘ndrangheta, le cerimonie e le commemorazioni, le rievocazioni delle lotte del
passato e le riflessioni dei protagonisti di oggi. Insieme alle migliaia di calabresi onesti
che hanno deciso di seguire la Lunga marcia della Memoria, dalla prima tappa del 16
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
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luglio a fino al gran finale di ieri sera con la festa per il restauro del murales, Rocco
Gatto, e le altre vittime. Tanti passi per la memoria e per un’altra Calabria. La prima
tappa è il 16 luglio a Reggio, con l’idea di una targa da apporre su tutti i beni confiscati
alla ‘ndrangheta e le parole accorate di Niccolò Fabi e Pino Marino ai fan in piazza. Il 18
la carovana si ferma a Lazzaro in quella che presto diventerà Piazza Vincenzo Grasso,
ucciso dalla ‘ndrangheta (20 marzo ’89 a Locri). Il 19 la Lunga marcia arriva a Palizzi,
ricordando Celestino Fava, Nino Moio (uccisi nel ’96) e le navi dei veleni: una è sepolta
proprio in quelle acque. Il 20 è il giorno della solidarietà, con i 10 volontari del campo di
Libera-Legambiente (di stanza al Centro don Milani di Marina di Gioiosa Ionica) in visita
alle coop sociali di Melito Porto Salvo. E il 21 a Polistena dopo una giornata sui terreni
confiscati ai boss suona la memoria: sul palco il basso di Totò Speranza, ammazzato nel
’97 a Bovalino per trecentomila lire di debito. Poi le parole di speranza di Liliana
Carbone (il figlio Massimiliano è stato ucciso a Siderno nel 2004).
Il 22 è il giorno del ricordo: la Lunga marcia segue la famiglia Cartisano a Pietra Cappa,
nel quindicesimo anniversario del rapimento di Lollò, mai più tornato. La moglie
Mimma ha voluto raccontare finalmente la storia della pietra col fiore, lì dove è sepolto
Lollò: un fiore che non ti aspetti, come quella lettera di pentimento che ha restituito alla
famiglia i resti del fotografo di Bovalino, dopo dieci anni. Le lacrime della figlia Deborah
sono di pena, ma anche di speranza: “Oggi siamo qui insieme, qualcosa di importante è
nato”. Una cerimonia toccante, insieme a Stefania Grasso, Alfredo Borrelli (suo padre
Francesco è stato assassinato a Cutro nell’82), Giovanni Tizian (il padre Giuseppe è stato
ammazzato a Bovalino nell’89), Mario Congiusta (il figlio Gianluca è stato ucciso nel
2005). Qualcosa è rinato in Stefania perché “per la prima volta piango, condividiamo i
nostri dolori, non siamo soli”. Qualcosa è nato in Giovanni e Alfredo, che hanno sentito
di raccontare in pubblico la loro storia, e non l’avevano mai fatto. Qualcosa è nato in
Mario: il desiderio di perpetuare la memoria, all’infinito.
Il 23 la Lunga marcia torna a Reggio, per imparare dai ragazzi della cooperativa Rom ’95
come è possibile vivere nel rispetto delle culture diverse. Il 24 a Marina di Gioiosa la
carovana va al cinema e ragiona sui diversi linguaggi possibili per raccontare il Sud, e il
25 arrivano i giornalisti: è l’ora della cronaca in positivo, delle buone notizie
dell’antimafia sociale, nel solco della grande esperienza di Libera e del portale di
Liberainformazione. Ieri il ritorno del colore e della memoria a Gioiosa Ionica, in tutta la
Calabria.
E mentre l’associazione daSud e Libera raggiunto l’obiettivo sono pronte a ripartire nel
loro lavoro, è il momento dei ringraziamenti. “Questa Lunga marcia vogliamo dedicarla
– spiegano gli organizzatori – a Ciccillo e Mario Gatto, Stefania, Deborah, Alfredo,
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
16 – 28 luglio Provincia di Reggio Calabria
organizzatori: daSud onlus, Libera, Legambiente (campo estivo) partner: MovImenti restauro murales: daSud, Comitato pro murales Teatro Gioiosa, Giovanni Rubino e
Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
alla Difesa della legalità. con il contributo di: Regione Calabria, Provincia di Reggi Calabria, Cgil Reggio Calabria-Locri, Comuni di Motta San Giovanni, Palizzi,
Polistena, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, Circolo del Cinema Zavattini (Reggio Calabria)
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Giovanni e Mario e a tutti i familiari delle vittime di ‘ndrangheta. Sono stati loro i veri
protagonisti della festa dell’impegno di ieri sera sul palco di Gioiosa, in Piazza Vittorio
Veneto proprio di fronte al murales”. E una dedica speciale va ai giovani della
cooperativa Valle del Marro che lavorano con impegno e coraggio sui terreni confiscati
ai boss, a chi fa antimafia ogni giorno sul territorio, ai preti coraggio come don Pino De
Masi, a tutti i volontari che hanno seguito la carovana antimafia, ai giovani di tutto il
mondo arrivati al campo organizzato da Libera e Legambiente per disegnare nuovi
murales antimafia nelle tappe della Lunga marcia, alle associazioni, a Round robin e
FrameFarm, Rivistaonline.com e MovImenti, al comitato pro murales teatro Gioiosa,
alle istituzioni (la Commissione Regionale Antimafia, la Provincia di Reggio Calabria –
assessorato alla Difesa della legalità, alla comunità montana della Limina e ai comuni e
alla Cgil che hanno ospitato le tappe della Lunga marcia), agli artisti che si sono esibiti e a
quelli che sono tornati sui ponteggi dopo trent’anni per recuperare il murales. “Ai
calabresi che resistono”, dicono all’unisono gli organizzatori.
La Lunga Marcia della Memoria per il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta
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Corrado Armocida, Provincia Reggio Calabria, comunità montana Limina rete: daSud, Centro Don Milani, Libera Locride, Libera Piana, Libera Reggio, liceo artistico di
Siderno, Locanda Atlantide con il patrocinio di: Regione Calabria – Commissione Regionale Antimafia Calabria / Provincia di Reggio Calabria – Assessorato
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