Lilliput 2012 convegno_sintesi relazione universita bg

LILLIPUT 2012
Università di Bergamo - Facoltà di Scienze della Formazione
Laboratorio di Antropologia dell’Educazione
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TROVO UN FRAMMENTO
SCRIVO UNA STORIA
INVENTO UN GIOCO
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Soggetto
Il laboratorio dal titolo “TROVO UN FRAMMENTO, SCRIVO UNA STORIA, INVENTO UN GIOCO” ha lo
scopo di mettere in evidenza il valore della ricerca e della risignificazione, intese non come concetti
astratti e teorici, ma come esperienze del quotidiano, importanti e fondative della nostra realtà, sempre
presenti nei processi di apprendimento.
Ricercare, in questo laboratorio, significa ri/portare in luce oggetti e parole, frammenti, e tracce,
scarti e componenti, che portati fuori dal loro contesto originario sembrano non avere più significato e
valore, e che invece osservati in questa nuova chiave racchiudono ancora delle sorprese, anzi raccontano
delle storie sempre nuove.
Ricercare in questo laboratorio significa compiere delle vere e operazioni di scavo, recarsi in
luoghi inusuali per imparare a scegliere, distinguere e selezionare tra mucchi di oggetti rimasti nelle
cantine della scuola come nei depositi dei musei, destinati alla spazzatura, abbandonati o rotti.
La risignificazione è la seconda metà del lavoro: risignificare è un processo dell’immaginario che ci
mette in grado di trasformare i significati quotidiani, e di restituire significato a ciò che in apparenza non
ne ha. Una storia e un gioco sempre nuovi sono già pronti, nascosti dentro a quello che dobbiamo solo
ri/imparare a guardare.
Scopo
Risignificare significa compiere un viaggio nel tempo. Gli oggetti devono essere interrogati, devono
raccontare la loro storia, recente come antica, e vengono riconosciuti come unici. Grazie ai nostri sguardi
inventivi gli oggetti vivono ogni volta un tempo nuovo, di cui noi siamo i protagonisti.
I bambini sono maestri nell’arte della risignificazione. Questo laboratorio insegna ad utilizzare la
loro capacità di risignificare per valorizzare le preziose risorse che ci troviamo davanti quotidianamente
sotto forma di scarti; insegna a guardare sotto una nuova luce ed utilizzare i reperti dello scavo per creare
delle nuove situazioni. Insegna che il reale valore di quello che vediamo non sta nell’apparenza di ciò che
si vede, ma nell’abilità dei nostri sguardi, che devono diventare capaci di scomporre, ricomporre, e
interpretare.
Parole chiave
Riciclaggio, viaggio nel tempo, storia, invenzione, risignificazione.
Destinatari
Alunni delle classi delle scuole primarie di Bergamo
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Come funziona
Il lavoro delle classi coinvolte si divide in due fasi:
1. Fase di ricerca, in cui la classe guidata dagli insegnanti individua i suoi contesti di scavo,
stabilisce come e cosa raccogliere, cataloga e descrive i materiali di scarto di vario genere, decide
che cosa utilizzare per la Fase successiva.
2. Fase di produzione/rielaborazione, in cui i materiali sono riassemblati in storie,
allestimenti, spettacoli e nuovi oggetti da proporre a Lilliput, sia come risultati, che come laboratori
aperti al pubblico. In questo senso sono possibili performance teatrali aperte, laboratori di
manualità, proiezioni di materiale video interattivo ed elaborazioni del materiale cartaceo.
Che cosa insegna
* Il valore del tempo che conferisce e toglie il significato agli oggetti. Il significato degli oggetti che
si trasformano in giochi non è dato una volta per tutte, ma si trasforma progressivamente.
* La rilevanza dello sguardo competente, che sa interpretare e dare valore a ciò che in apparenza
non ne ha. Sguardi competenti diversi conferiscono significati diversi agli stessi oggetti.
* Cos’è il ciclo produttivo di un dato materiale (plastica, vetro, metallo, carta, …), dal suo utilizzo
alla sua eliminazione, al ri-processamento e ri-utilizzo. Il riciclaggio è inteso come risorsa
concettuale che permette un approccio non commerciale alla dimensione del gioco.
Tempi di realizzazione
* Mese di Dicembre: contatti con le classi, individuazione delle insegnanti interessate al progetto.
* Entro Dicembre: consegna del progetto definitivo alle scuole.
* Gennaio – Febbraio: svolgimento Fasi 1 dei laboratori.
* Marzo: svolgimento della Fase 2 del laboratorio.
Chi siamo
Ideazione e Coordinamento del Progetto
Elena Bougleux, docente di Antropologia presso l’Università di Bergamo, con esperienza di
progettazione e allestimento di laboratori scientifici e didattici.
Raffaella Trigona, docente di Antropologia presso l’Università di Bergamo, con esperienza nella
progettazione e nel coordinamento di iniziative culturali nel settore dell’educazione.
Convegno di Lilliput
venerdì 30 marzo 2012
Scuole che hanno dato la propria adesione al progetto
Scuola Primaria “A. Diaz”
Laboratorio di espressività teatrale.
Le classi seconde lavorano sull’idea di “archeologia letteraria”, attraverso la ricerca di materiali di
scarto raccolto nella soffitta e nella cantina della scuola, e la successiva riscrittura della storia di
Pinocchio a partire dai materiali trovati. Il laboratorio prevede anche la realizzazione di una
performance teatrale ispirata alla storia di Pinocchio.
Scuola Primaria “E. Scuri”
Laboratorio di attività manuale.
Le classi seconde lavorano alla ricerca di materiali di scarto per rielaborare e costruire insieme nuove
rappresentazioni di sé. Il lavoro è centrato sul concetto di identità, e sulla sua dimensione
immaginata.
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