Sabato 2 giugno, Sabbioneta, Teatro all`Antica, ore 21 ALL

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Sabato 2 giugno, Sabbioneta, Teatro all'Antica, ore 21
ALL'ITALIANA
E ALLA SPAGNUOLA
Il Chiaroscuro musicale
Musica italiana, francese e spagnola per chitarra barocca e chitarrone
ROLF LISLEVAND
Chitarrone e chitarra barocca
ingresso libero
Il concerto “all'Italiana e alla Spagnuola”, è dedicato al chitarrone (tiorba) e chitarra barocca, e mette a
fuoco alcuni esempi della tradizione strumentale più tipica della Spagna, e l'importante esperienza
musicale italiana di strumenti a pizzico, dal primo Barocco. Emerge quindi la forte influenza di questa
musica sulla cultura musicale nostrana ed europea. La tiorba, un grande liuto a cui alla fine del secolo
XVI si aggiunsero dei “contrabbassi” o bordoni, e la chitarra “barocca”, nome odierno per una chitarra
a cinque ordini di corde doppie in uso nell'età barocca, costituiscono un perfetto esempio di simbiosi
tra repertorio e strumento. Il recupero di strumenti dimenticati presenta molte difficoltà, a diversi livelli;
non ultima quella di trovare grandi interpreti che decidano di dedicarvisi integralmente. E' questo
sicuramente il caso di Rolf Lislevand, uno dei massimi virtuosi di liuto, tiorba e chitarra, che questa sera
passerà con pari maestria da uno strumento all'altro. Il repertorio presentato nel concerto disegna una
linea invisibile fra Mondo Antico e Mondo Nuovo, delineando le influenze fra l'Europa e le Americhe
del primo barocco. Il chitarrone è una varietà tipicamente italiana della tiorba tanto che viene spesso
indicata come tiorba romana. Caratterizzato da un piano armonico e un manico di notevoli dimensioni,
il chitarrone conta 14 corde o cori, sei montati su tastiera secondo l'accordatura del liuto, e otto a vuoto
accordati diatonicamente. Questo strumento italiano aveva le misure d'un uomo; la cassa era quella d'un
grande liuto con una diversa disposizione dei piroli. Il cavigliere era ritto invece che ripiegato indietro,
sopra di esso il manico continuava per considerevole lunghezza e recava in cima un altro cavigliere per i
bordoni. I brani presentati sono di G.B. Granata, Francesco Corbetta, Gaspar Sanz, Antonio
Carbonchi, Robert de Visée, Alessandro Piccinini, Hieronymus Kapsberger, Antonio De Santa Cruz e
Santiago de Murcia, tutti del sec. XVII.
ROLF LISLEVAND, norvegese, dal 1980 al 1984 studia chitarra classica presso l'Accademia di Musica
di Stato di Oslo. Entra poi nella Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera dove fino al 1987 prosegue i
suoi studi con Hopkinson Smith e Eugéne Dombois e viene successivamente invitato da Jordi Savall a
collaborare nelle sue formazioni Hespérion XX, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des
Nations. Acquista quindi una perfetta conoscenza della musica francese per viola da gamba del’XVII
secolo con il grande maestro catalano e della musica vocale spagnola del XVI e XVII secolo con
Montserrat Figueras.Nel 1987 si stabilisce a Verona (Italia) dove inizia un percorso di ricostruzione
della maniera autentica di suonare la musica italiana della prima meta' del seicento. Forma il gruppo
Ensemble Kapsberger e dal 1993 le sue registrazioni, sia con il gruppo che come solista, escono per
l'etichetta Audivis/Naive. Si esibisce in diversi festival in Europa, negli Stati Uniti e in Oriente, come
solista o direttore del suo gruppo e si occupa attivamente della sua classe di musica antica a Trossingen
(Germania) dove sviluppa un concetto d’insegnamento corrispondente ad uno spirito di tempo diverso
dal nostro, in accordo con un'idea umanistica dell’uomo e della sua espressione artistica.
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