LICEO STATALE JACOPONE DA TODI
Programma di Latino svolto nella classe I, Sez. A, Corso Scientifico, Anno scolastico 2008/09.
Prof. Maria Letizia Mariani.
Testi in adozione:
Giuseppe De Micheli, Cotidie discere. Corso di Latino. Grammatica;
Giuseppe De Micheli, Cotidie discere. Eserciziario 1;
Giuseppe De Michele, Cotidie discere. Eserciziario 2.
Editore Hoepli.
Angelo Diotti, Anna Meroni, Moduli di Liber, Autori latini, cultura e storia. A Primo incontro con
gli autori. Edizioni scolastiche Mondatori.
Introduzione allo studio del latino
Origine e diffusione del latino.
Dal latino alle lingue europee.
Dal latino all’italiano.
Il latino lingua della cultura universale.
Il latino lingua flessiva.
Fonetica
Il sistema fonetico del latino.
L’alfabeto.
La pronuncia (scolastica o ecclesiastica e classica o restituta).
Divisione in sillabe.
La quantità sillabica.
Le regole dell’accento; accento d’enclisi.
Morfologia
Differenze strutturali fra italiano e latino.
La flessione: parti del discorso, declinazione e coniugazione.
La flessione nominale.
La declinazione: tema e desinenza.
Elementi della declinazione: il genere, il numero, il caso.
Le cinque declinazioni e relative particolarità dei casi e del numero.
Lessico di base delle cinque declinazioni.
Nomi greci della prima, seconda e terza declinazione.
Nomi composti da due sostantivi; nomi composti da un sostantivo e un aggettivo.
Nomi indeclinabili, irregolari, difettivi, eterocliti.
La declinazione degli aggettivi:
aggettivi della prima classe (declinazione in –us e in –er);
concordanza dell’aggettivo;
aggettivi della seconda classe (a tre uscite, a due uscite, a una sola uscita);
particolarità degli aggettivi della seconda classe;
aggettivi sostantivati, pronominali, possessivi, indeclinabili.
Gradi di intensità dell’aggettivo.
Il comparativo di uguaglianza e minoranza;
il comparativo di maggioranza in –ior, -ius; il secondo termine di paragone;
particolarità sull’uso del comparativo: comparativo assoluto; confronto tra due aggettivi o due
avverbi;
il superlativo;
il complemento partitivo in dipendenza dal superlativo relativo;
particolarità nella formazione di comparativi e superlativi: aggettivi in –er, -ilis, -dicus, -ficus, volus , -ius, -eus, -uus; comparativi e superlativi con temi diversi da quello del positivo;
comparativi e superlativi derivati da preposizioni o avverbi;
comparativi e superlativi suppletivi;
superlativi formati con prefissi;
Gradi di intensità dell’avverbio.
Formazione dell’avverbio di grado positivo;
formazione dell’avverbio di grado comparativo e superlativo;
forme particolari di comparativo e superlativo dell’avverbio.
I pronomi.
Pronomi personali e riflessivi; senso riflessivo e non riflessivo dei pronomi personali;
pronomi possessivi; senso riflessivo e non riflessivo;
pronomi (e aggettivi) dimostrativi: hic, haec hoc; iste, ista, istud; ille, illa, illud;
pronomi (e aggettivi) determinativi: is, ea, id; idem, eadem, idem; ipse, ipsa, ipsum; significato di
idem e ipse; sibi ipse e sibi ipsi;
il pronome relativo qui, quae, quod; nesso relativo; prolessi del relativo;
i pronomi indefiniti alter e alius; loro senso distributivo e reciproco.
La flessione verbale.
Gli elementi del verbo: modo, tempo, numero, persona, forma;
elementi della voce verbale: tema verbale, suffisso temporale, desinenza;
i tre temi verbali fondamentali (del presente, del perfetto, del supino);
il paradigma;
le quattro coniugazioni forma attiva e forma passiva: modo indicativo ( presente, imperfetto, futuro
semplice, perfetto, piuccheperfetto, futuro anteriore), modo imperativo (presente e futuro), modo
congiuntivo ( presente, imperfetto, perfetto, piuccheperfetto), modo participio (presente, perfetto e
futuro), modo infinito (presente, perfetto e futuro);
la forma passiva impersonale;
i verbi in -io (o a coniugazione mista),
il verbo sum (paradigma, modi indicativo, congiuntivo, imperativo, infinito, participio e relativi
tempi);
i composti di sum ; due composti particolari: possum e prosum;
la coniugazione perifrastica attiva.
Sintassi
La struttura della frase latina: caratteri generali ed elementi chiave.
Il soggetto e il predicato (verbale e nominale); concordanza del predicato con il soggetto.
Il nome e l’aggettivo nella proposizione: l’apposizione e l’attributo.
Le funzioni dei casi:
nominativo (soggetto, predicativo del soggetto, di argomento) ; genitivo (di specificazione, di
qualità, partitivo) , dativo (di termine, di possesso, di vantaggio e svantaggio), accusativo (oggetto,
predicativo dell’oggetto, di moto a luogo, di moto per luogo, di tempo continuato, di mezzo, con
inter e apud , di causa con ob e propter); vocativo, ablativo (di moto da luogo, di stato in luogo, di
compagnia e unione, d’agente e causa efficiente, di argomento, di materia, di mezzo, di causa,di
qualità, di modo, di tempo determinato, di limitazione, di abbondanza e privazione, di paragone,
partitivo, vantaggio ); il caso locativo, particolarità dei complementi di luogo.
Le proposizioni nel periodo:
coordinazione e subordinazione;
proposizioni indipendenti all’indicativo e all’imperativo;
subordinate causali introdotte da quod e quia;
subordinate temporali, introdotte da dum, postquam, antequam ;
subordinate infinitive;
subordinate finali (ut e congiuntivo; quo e congiuntivo nel caso in cui la proposizione contenga un
aggettivo o un avverbio di grado comparativo); la finale negativa (ne e congiuntivo); la
coordinazione negativa; altri modi per esprimere la finale: con il supino, con il participio presente,
con il participio futuro;
il cum con il congiuntivo (valore causale, temporale, avversativo, concessivo);
le funzioni sintattiche del participio (presente, perfetto e futuro);
l’ablativo assoluto (anche nominale); il participio congiunto.
Cenni di letteratura e civiltà. Autori, generi letterari, brani letti.
L’onomastica latina (praenomen, nomen, cognomen, agnomen, i nomi delle donne, degli schiavi,
dei figli adottivi).
La domus: caratteristiche generali e struttura; l’insula; le terme.
La figura del pater familias, il focolare nella casa degli antichi Romani.
Igino: cenni alla vita, all’opera, al contesto; la favola mitologica in prosa.
Lettura dalle Fabulae , con commento sintattico, di:
Prometeo (Fabulae, 144);
Pandora (Fabulae, 142);
Deucalione e Pirra (Fabulae, 153).
Ulisse dai Lotofagi (Fabulae, 125)
Fedro: cenni alla vita, all’opera, al contesto; la favola in poesia.
Lettura dalle Fabulae, con commento sintattico, di:
La volpe e la maschera tragica (Fabulae, I,7);
Il lupo e l’agnello (Fabulae, I,1).
Eutropio: cenni alla vita, all’opera e al contesto.
Lettura da Breviarium, con commento sintattico, di:
Romolo e il ratto delle sabine (Breviarium, I,2).
Todi, 6/6/2009
L’insegnante
Gli studenti