L`Ufficio stampa - Direzione Regionale per i Beni Culturali e

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Bologna, 16 gennaio 2011
NOTA PER LA STAMPA
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELL’EMILIA/ROMAGNA
Per comprendere meglio il senso dell’adesione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e
paesaggistici dell’Emilia/Romagna alle iniziative della Provincia e del Comune di Ferrara oggetto della
conferenza stampa odierna, pensiamo sia utile partire da alcuni dati oggettivi: l’apertura straordinaria dei siti
archeologici e dei musei statali del 1° gennaio del 2012 voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
è stata un successo clamoroso, al di là delle più ottimistiche aspettative.
Nell’Italia del Nord, rispetto alla medesima giornata dell’anno precedente, le presenze sono
aumentate di più del 12% e tra i primi tre luoghi più visitati ci sono il Teatro Farnese di Parma e il Museo
Nazionale Archeologico di Ferrara che ha contato nella sola giornata di capodanno più di 500 visitatori.
Un risultato per l’Emilia/Romagna davvero importante che arriva, non a caso, immediatamente dopo
aver realizzato complesse iniziative di valorizzazione come la riapertura del Teatro Farnese alla musica e,
soprattutto, la realizzazione delle sale multimediali dedicate alla città di Spina presso il Museo Archelogico
ospitato a Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara.
In un momento di così profondo smarrimento, di recessione economica (ma anche etica e culturale)
del Paese, paradossalmente il “bene rifugio” a cui si rivolgono le persone è l’immenso patrimonio culturale
che possediamo.
Vi è quindi una domanda che è forse una ricerca di certezze e di rassicurazioni sulla propria forza
sociale e sulla propria identità culturale: come responsabili della gestione della patrimonio culturale pubblico
la Direzione Regionale e tutte le Sovrintendenze del territorio emiliano-romagnolo non possono esimersi da
operare ogni sforzo per rispondere in maniera sempre più efficace e puntuale a questo bisogno.
La strategia di comunicazione e gli obiettivi che si intendono raggiungere e che si sono raggiunti
l’anno passato con la realizzazione di un sistema coordinato di vendita dei biglietti e con la creazione di un
calendario ragionato delle aperture dei siti e dei musei statali, provinciali e comunali sul territorio di Ferrara,
va esattamente in questo senso e rappresenta un esempio paradigmatico per tutte le città della regione che
ci auguriamo possa essere seguito.
La Direzione Regionale non può quindi che ribadire il proprio più convinto favore all’accordo
sperimentale con le Amministrazioni locali per l’adesione al sistema integrato degli accessi e delle
prenotazioni a musei ferraresi che prevede che i possessori di un biglietto integrato valido per i Musei civici
del Comune di Ferrara e per il museo del Castello Estense abbiano accesso a titolo gratuito al Museo
Archeologico Nazionale di Ferrara, a Casa Romei, all’Abbazia di Pomposa e alla Pinacoteca
Nazionale di Ferrara.
“A questi siti e musei che sono parte integrante e imprescindibile dell’offerta culturale della città e
della provincia ferrarese
- tiene a precisare il Direttore Regionale arch. Carla Di Francesco – vorrei
aggiungere quella che possiamo considerare la vera e propria novità dell’anno 2012.
Il giorno 20 dicembre, infatti, è stata restituita alla città di Ferrara dopo un elaborato lavoro di restauro, la
Palazzina MEIS, la prima porzione già operativa del Museo dell’Ebraisno Italiano e della Shoah che
intendiamo da subito inserire con il proprio calendario di eventi nell’offerta coordinata
cultura ferraresi.“
L’Ufficio stampa
MiBAC - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna
Tel. 051.4298243 – 4298244
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dei luoghi della
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