Questa è una proposta particolare, si tratta di una Cyclette Speciale per una Terapia Musicale. Desidero far conoscere un'esperienza positiva di integrazione scolastica e conoscere il vostro parere professionale per quanto riguarda una attività che ho iniziato l'anno scorso utilizzando un mio brevetto. Lo scopo è quello di inserire nell'attività normale di ed. musicale in classe, alcuni disabili anche piuttosto gravi ed autistici. Sono Renato, un insegnante di musica di Chiavenna Assieme a degli artigiani della zona ho costruito e poi brevettato (come modello di utilità) una particolare cyclette, molto più gratificante delle solite, che ho poi fatto utilizzare a degli alunni con difficoltà nella psicomotricità. Si tratta di una cyclette che durante l'utilizzo riproduce la musica di un cd o una cassetta stereo o di una stazione radio (12 volt) In pratica si pedala con un riscontro istantaneo della propria fatica trasformata in musica. Quando si smette la musica si ferma non essendoci un collegamento ad una batteria. E' ben diverso dall'esercizio con lo stimolo di musica esterno anche se ipertecnologico, perchè in questo caso si ha l'impressione (non è poco!) di essere i protagonisti della musica che si ascolta, instaurando un nuovo tipo di terapia con la musica-attiva unito all'esercizio psicomotorio/aerobico. Oltre a questo, si cambia il tipo di finalità: non si fatica per consumare un numero imprecisato di calorie o per percorrere virtualmente dei chilometri, ma per fare/ascoltare musica piacevole. Fino ad ora ho costruito due modelli con caratteristiche diverse in base all'utenza: Il primo dotato di un generatore più potente in grado di produrre anche a pochi giri molta corrente, e con la possibilità di collegare diversi utilizzatori (come lampadine o ventilatori) che aumentano la fatica della pedalata, il secondo pensato per i ragazzi con difficoltà o per le persone anziane (o pigre) che con un minimo sforzo riescono a produrre musica. In questo secondo modello, utile di più nella riabilitazione, se si pedala lentissimi, oppure se si fatica solo con una gamba e quindi a scatti, la musica viene distorta (come con le pile scariche). Questo incita ad un ripristino del movimento normale e armonico e quindi ad uno sforzo (stimolato anche dalla musica) con entrambi gli arti. Un sistema a monte di fusibile, regolatori di tensione e stabilizzatori di corrente servono a garanzia di durata dell'impianto stereofonico. Ho notato poi la soddisfazione delle persone che l'hanno provata ed di moltissimi alunni sia con handicap psicofisici che normodotati, nonchè gli adulti del coro misto che dirigo, (sia in salute che con problemi fisici) ed ho provveduto allora a brevettarne il modello di utilità dopo averne verificata l'inesistenza sia in commercio che fra i brevetti italiani ed europei. Essendo passati ora diversi mesi e credendo in questo prodotto (adatto secondo me ad un target di persone non molto sportive ma bisognose di moto ed amanti della musica) sto cominciando ora a cercare qualche industria interessata alla produzione (dopo qualche modifica estetica e protezioni). Per comprendere meglio l'utilizzo scolastico allego parte del progetto di utilizzazione di questo brevetto. ....per alcuni ragazzi con serie difficoltà (vedi alcune forme di autismo) questa attività si potrà dimostrare un esercizio di comprensione causa/effetto molto concreto ed utile didatticamente. (intendo: pedalando regolarmente ottengo..altrimenti..-) Coinvolgerò alcuni volontari che faranno suonare con la cyclo-music la base musicale di un cd (registrato appositamente o in dotazione al libro di testo di ed. musicale) mentre gli altri compagni, in base al tipo di lezione programmata in quel periodo, canteranno, suoneranno danzeranno. Per esempio, se l'argomento di studio in quel periodo è la colonna sonora, userò come guida una base musicale di un film di successo (es. Titanic) mentre tutto il resto della classe ci suonerà sopra il tema al flauto dolce. Nella didattica della Ed. Musicale nella Scuola Media spesso si utilizzano basi musicali per il canto o per gli stumenti. Il mio punto di arrivo è comunque quando il turno passerà al ragazzo diversamente abile che, avendo ormai imparato anche lui ad utilizzare la cyclo-music (con la collaborazione dell'insegnante di sostegno) potrà inserirsi pienamente nell'attività e, forse, per la prima volta, rappresentare una "guida musicale" per i compagni in una esperienza molto gratificante che immagino e spero abbia risvolti educativi che andranno al di là della semplice gioia del fare musica insieme. Penso infatti alla consapevolezza di essere capace di "fare e collaborare" nel gruppo dei compagni, con relativa acquisizione di sicurezza nel muoversi nel gruppo-classe ma anche, viceversa, alla crescita della classe attraverso l'esercizio di accettazione (altamente educativa ai nostri tempi) dell'intervento dell'alunno con maggiori difficoltà oppure anche l'accettazione degli eventuali limiti che potranno far parte di quest'esperienza (per fortuna nostra molto vicina in apparenza al gioco). Non è detto che solo il risultato giusto sia quello utile, ma bensì avrà la sua importanza il percorso didattico "movimento-giocomusica" dove l'errore fa appunto parte del gioco. Penso comunque anche alla felicità che ho riscontrato spesso nelle prime sperimentazioni (magari fatte all'intervallo con la fila dei ragazzi per l'attesa del proprio turno), e che mi ha spinto a continuare in questa esperienza. ..Nei casi comunque in cui si pensa possa servire, se il ragazzo in questione si blocca e noi vogliamo invece portare a termine il brano musicale, possiamo sempre utilizzare il modello con la piccolissima batteria (utilizzata solo per dare il primo impulso per eccitare l'alternatore) e premere il pulsante che la mette in comunicazione con lo stereo. In questo modo, se l'operatore adulto accanto al ragazzo è pronto, non c'è interruzione della musica. Grazie per l'attenzione, mi auguro di sentire un vostro parere anche se negativo. e-mail: [email protected] Altre immagini o curiosità nel sito della scuola http://www.icgaribaldi.it/ C'è anche interesse da parte dei maggiori siti italiani di musicoterapia come www.mtonline.it filo diretto/forum dal 20 luglio oppure www.pamonline.it (articolo) e fra poco anche un articolo su scuola e didattica