GRUPPO DI PREGHIERA “ APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE”

“APOSTOLI DELLA REGINA
DELLA PACE”
Nel Cenacolo
con Maria..
Sommario
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Canto di apertura: LA PREGHIERA
DI GESU’ E’ LA NOSTRA
Rosario meditato
MESSAGGIO DEL MESE
Meditazione
Consacrazione alla Madonna
Canto allo Spirito Santo
Letture della domenica
Lo Spirito parla al cuore
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Catechesi del tempo…
Liturgia delle ore…Vespri o Compieta
Canto
Consacrazione ai tre Sacri Cuori
Preghiera a Maria prima di dormire
Canto di chiusura: HO
LOTTATO TANTO
Propositi settimanali
Appuntamento successivo
La preghiera di Gesù è la nostra (canto)
Dove due o tre sono uniti nel mio nome,
io sarò con loro, pregherò con loro,
amerò con loro perché il mondo venga a te,
o Padre, conoscere il tuo amore è avere vita con te.
Voi che siete luce della terra, miei amici,
risplendete sempre della vera luce,
perché il mondo creda nell'amore che c'è in voi,
o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a te.
Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno
se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri,
perché voi vedrete Dio che è Padre,
in lui la vostra vita gioia piena sarà.
Voi che ora siete miei discepoli nel mondo,
siete testimoni di un amore immenso,
date prova della speranza che è in voi, coraggio,
vi guiderò per sempre: io rimango con voi.
Spirito, che animi la Chiesa e la rinnovi,
donale fortezza, fa' che sia fedele
come Cristo che muore e risorge,
perché il Regno del Padre
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui,
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui.
Consacrazione alla Madonna
Consapevole della mia vocazione cristiana io rinnovo oggi nelle Tue mani, o Maria, gli impegni del mio Battesimo.
Rinuncio a satana, alle sue seduzioni, alle sue opere e mi consacro a Gesù Cristo per portare con Lui la mia croce
nella fedeltà di ogni giorno alla volontà del Padre. Alla presenza di tutta la Chiesa Ti riconosco per mia Madre e
Sovrana. A Te offro e consacro la mia persona, la mia vita e il valore della mie buone opere passate, presenti e
future. Disponi di me e di quanto mi appartiene alla maggior gloria di Dio, nel tempo e nell’eternità. Amen
Consacrarsi a Maria è guardare a Lei come al modello da imitare nella fedeltà a Gesù.
Ella stessa ci incoraggia: fate tutto quello che Egli vi dirà !
La Consacrazione è accogliere Maria nella nostra vita:..allora non saremo più soli!
Consacrazione ai tre Sacri Cuori
Sacro Cuore di Gesù, Immacolato Cuore di Maria, Castissimo Cuore di San Giuseppe, io vi consacro in questo
giorno (o notte), la mia mente, le mie parole, il mio corpo, il mio cuore e la mia anima affinché si compia attraverso
di me in questo giorno (o notte) la Vostra Santa Volontà. Amen
Preghiera a Maria Santissima prima del riposo notturno
“O Vergine, si fa tardi,
tutto si addormenta sulla terra,
è l’ora del riposo: non abbandonarmi !
Metti la tua mano sui miei occhi
Come una buona madre.
Chiudili dolcemente alle cose di quaggiù.
L’anima mia è stanca di affanni e di tristezze,
la fatica che mi attende è qui a me vicina.
Metti la tua mano sulla mia fronte,
arresta il mio pensiero.
Dolce sarà il mio riposo,
se benedetto da te.
Perché domani il tuo povero figlio
Si desti più forte
E riprenda allegramente
Il peso del nuovo giorno.
Metti la tua mano sul mio cuore. Lui solo vegli sempre
e Ridica al suo Dio Un amore eterno
1
Messaggio del 25 febbraio 2011
“Cari figli, la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto.
Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria
vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a
mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Messaggio del 2 febbraio 2011 (a Mirjana)
“Cari figli, vi radunate intorno a me, cercate la vostra strada, cercate, cercate la verità, ma dimenticate la cosa più
importante: dimenticate di pregare correttamente. Le vostre labbra pronunciano parole senza numero, ma il vostro
spirito non prova nulla. Vagando nelle tenebre, immaginate anche Dio stesso secondo il vostro modo di pensare e non
quale è veramente nel suo Amore. Cari figli, la vera preghiera proviene dalla profondità del vostro cuore, dalla vostra
sofferenza, dalla vostra gioia, dalla vostra richiesta di perdono dei peccati. Questa è la via per la conoscenza del vero
Dio e con ciò stesso anche di sé stessi, perché siete creati a Sua immagine. La preghiera vi condurrà al compimento
del mio desiderio, della mia missione qui con voi, l’unità nella famiglia di Dio. Vi ringrazio.”
“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa”. Giov. Paolo II
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Giuseppe, sposo della Vergine Madre di Dio,
Insegnaci un gran rispetto per il dono della vita.
insegnaci incessantemente tutta la verità divina e tutta
Insegnaci ad adorare profondamente il Creatore, padre
la dignità umana contenute nella vocazione di sposi e
e datore della vita.
di genitori!
San Giuseppe, patrono del lavoro umano, aiutaci in
San Giuseppe, ottienici da Dio, che cooperiamo, con
ogni lavoro che è vocazione dell’uomo sulla terra.
costanza, con la grazia del grande sacramento nel
Insegnaci a risolvere i difficili problemi collegati col
quale uomo e donna si promettono reciprocamente
lavoro nella vita delle generazioni, a cominciare dai
l’amore, la fedeltà e l’onestà coniugale, fino alla
giovani, e nella vita delle società.
morte!
San Giuseppe, protettore della Chiesa preghiamo Dio
San Giuseppe, uomo giusto, insegnaci l’amore
con queste parole:
responsabile verso coloro che Dio ci affida in modo
“O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi
particolare: l’amore tra i coniugi, l’amore tra i genitori
della nostra redenzione alla custodia premurosa di san
e coloro ai quali i genitori danno la vita!
Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua
Insegnaci la responsabilità verso ogni vita, dal primo
Chiesa di cooperare fedelmente al compimento
momento del concepimento, fino all’ultimo istante su
dell’opera di salvezza”.
questa terra.
Preghiera per i sacerdoti ISPIRATA DAL SIGNORE
Signore Gesù, santifica tutti i Sacerdoti per i meriti della tua Santa Passione, perché possano essere la tua vera
immagine pura e santa nel mondo. Signore Gesù, per l'amarezza che hai provato per il bacio di Giuda traditore, fa' che
ritornino alla Grazia santificante tutti i Sacerdoti che furono infedeli alla loro vocazione e continuano ostinati nei
peccati del mondo. Te lo chiediamo per l'intercessione del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore Castissimo di San
Giuseppe.
Eterno Padre, offriamo il Santo Volto del Tuo Figlio Gesù per le mani di Maria con l'intero generoso olocausto di tutti
noi stessi in riparazione di tanti peccati che si commettono, specialmente delle offese al SS. Sacramento dell'Altare. Te
lo offriamo in modo particolare perché i Sacerdoti mostrino al mondo con la santità della vita, l'adorabile fisionomia
del Divin Volto, irradiando la luce della verità e dell'amore per il trionfo della Chiesa e la propagazione del Regno.
O Gesù il tuo Cuore è dolce ed amabile sorgente donde scaturisce ogni bontà e misericordia, traboccante d’Amore.
Immergi l’Anima di tutti i Tuoi ministri nel Tuo sangue preziosissimo, affinché s’immolino con lo stesso Amore con
cui Tu sei morto e risorto, per salvare le anime. Amen 3 Ave Maria
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Prima Lettura Is 49, 14-15
Io non ti dimenticherò mai.
Dal libro del profeta Isaìa
Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 61
Solo in Dio riposa l’anima mia.
Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.
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Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore.
Seconda Lettura 1 Cor 4, 1-5
Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli
amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me
stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il
Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle
tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.
Vangelo Mt 6, 24-34
Non preoccupatevi del domani.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà
l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di
quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li
nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure
io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del
campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte
queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua
pena».
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 20.02.2011
Cari fratelli e sorelle!
In questa settima domenica del Tempo Ordinario, le letture bibliche ci parlano della volontà di Dio di rendere partecipi
gli uomini della sua vita: «Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo» - si legge nel Libro del Levitico
(19,1). Con queste parole, e i precetti che ne conseguono, il Signore invitava il popolo che si era scelto ad essere
fedele all’alleanza con Lui camminando sulle sue vie e fondava la legislazione sociale sul comandamento «amerai il
tuo prossimo come te stesso» (Lv 19,18).
Se ascoltiamo, poi, Gesù, nel quale Dio ha assunto un corpo mortale per farsi prossimo di ogni uomo e rivelare il suo
amore infinito per noi, ritroviamo quella stessa chiamata, quello stesso audace obiettivo. Dice, infatti, il Signore:
«Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48).
Ma chi potrebbe diventare perfetto? La nostra perfezione è vivere con umiltà come figli di Dio compiendo
concretamente la sua volontà.
San Cipriano scriveva che «alla paternità di Dio deve corrispondere un comportamento da figli di Dio, perché Dio sia
glorificato e lodato dalla buona condotta dell’uomo» (De zelo et livore, 15: CCL 3a, 83).
In che modo possiamo imitare Gesù? Gesù stesso dice: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,44-45). Chi accoglie il Signore nella propria
vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio. Riesce a compiere la volontà di Dio: realizzare una nuova
forma di esistenza animata dall’amore e destinata all’eternità. L’apostolo Paolo aggiunge: «Non sapete che siete
tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1 Cor 3,16). Se siamo veramente consapevoli di questa realtà, e la
nostra vita ne viene profondamente plasmata, allora la nostra testimonianza diventa chiara, eloquente ed efficace.
Un autore medievale ha scritto: «Quando l’intero essere dell’uomo si è, per così dire, mescolato all’amore di Dio,
allora lo splendore della sua anima si riflette anche nell’aspetto esteriore» (GIOVANNI CLIMACO, Scala Paradisi,
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XXX: PG 88, 1157 B), nella totalità della vita. «Grande cosa è l’amore – leggiamo nel libro dell’Imitazione di Cristo –
, un bene che rende leggera ogni cosa pesante e sopporta tranquillamente ogni cosa difficile. L’amore aspira a salire in
alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Nasce da Dio e soltanto in Dio può trovare riposo» (III, V, 3).
Cari amici, dopodomani, 22 febbraio, celebreremo la festa della Cattedra di San Pietro. A lui, primo degli
Apostoli, Cristo ha affidato il compito di Maestro e di Pastore per la guida spirituale del Popolo di Dio, affinché
esso possa innalzarsi fino al Cielo.
Esorto, pertanto, tutti i Pastori ad «assimilare quel "nuovo stile di vita" che è stato inaugurato dal Signore Gesù ed è
stato fatto proprio dagli Apostoli» (Lettera Indizione Anno Sacerdotale). Invochiamo la Vergine Maria, Madre di Dio
e della Chiesa, affinché ci insegni ad amarci gli uni gli altri e ad accoglierci come fratelli, figli dello stesso Padre
celeste.
Islam e Occidente, aveva ragione Oriana
da Il Giornale (25/02/11)
Quando disse "attenti ai musulmani" la attaccarono e la irrisero. Oggi, rileggendo le sue rabbiose parole, è impossibile
darle torto. Rabbia Parlò con chiarezza e coraggio, ma le élite la snobbarono. Orgoglio La sua non fu una "crociata"
animata dall’odio ma un atto d’amore verso la civiltà occidentalef
È destino di tutti i profeti rimanere inascoltati. Dopo l’11 settembre 2001 è accaduto anche a Oriana Fallaci, «Cassandra»
che parlava con passione, con rabbia e con molta ragione, e che pur sapendo di parlare al vento, lo faceva con tutta se stessa.
Lo faceva in modo diretto, chiaro, coraggioso. Troppo. E infatti nessuno - o quasi - l’ha seguita. Nessuno delle élite, si
intende, perché la «gente» invece ha intuito immediatamente che Oriana aveva parecchie ragioni dalla sua parte, anche se
scomode, anche se scorrette. Gli intellettuali, i politici, i maître à penser per lo più l’hanno bollata come «pazza», invasata,
xenofoba, razzista: hanno detto che istigava all’odio, che era una fascista, una guerrafondaia. L’hanno attaccata, incriminata
per vilipendio all’islam, hanno fatto di lei un facile bersaglio politico e un oggetto di pessima satira. Quando diceva: state
attenti, questa «civiltà» è troppo diversa da noi, non esiste un islam moderato, l’Europa e l’Occidente sono troppo
arrendevoli, il terrorismo non finirà, anzi crescerà - quando diceva tutto questo, chi avrebbe dovuto non l’ha presa sul serio.
I risultati? A quasi dieci anni da quell’11 settembre tutto è come prima, o peggio. Eppure bastava ascoltare le sue parole.
Queste, ad esempio. Tutte tratte dai suoi libri, pubblicati da Rizzoli.
di Oriana Fallaci
Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul
Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come
nell’Apocalisse dell’evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna.
Incominciai con La Rabbia e l’Orgoglio. Continuai con La Forza della Ragione. Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé
stessa e con L'Apocalisse. I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l’accusa di razzismo-religioso e
xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia
verrò processata con l’accusa di vilipendio all’Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la
Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la
pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical chic «plebaglia-didestra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli
composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all’Occidente, Culto della- Morte, Suicidio-dell’Europa, Sveglia-ItaliaSveglia.
IL NEMICO È IN CASA: Continua la fandonia dell’Islam «moderato», la commedia della tolleranza, la bugia
dell’integrazione, la farsa del pluriculturalismo. E con questa, il tentativo di farci credere che il nemico è costituito da
un’esigua minoranza e che quella esigua minoranza vive in paesi lontani. Bé, ilnemico non è affatto un’esigua minoranza. E
ce l’abbiamo in casa[...] Ed è un nemico che a colpo d’occhio non sembra un nemico. Senza la barba, vestito
all’occidentale, e secondo i suoi complici in buona o in malafede perfettamente- inserito-nel-nostro sistema- sociale. Cioè
col permesso di soggiorno. Con l’automobile. Con la famiglia. E pazienza se la famiglia è spesso composta da due o tre
mogli, pazienza se la moglie o le mogli le fracassa di botte, pazienza se non di rado uccide la figlia in blue jeans, pazienza
se ogni tanto suo figlio stupra la quindicenne bolognese che col fidanzato passeggia nel parco. È un nemico che trattiamo da
amico. Che tuttavia ci odia e ci disprezza con intensità [...] Un nemico che in nome dell’umanitarismo e dell’asilo politico
accogliamo a migliaia per volta anche se i Centri di Accoglienza straripano, scoppiano, e non si sa più dove metterlo. Un
nemico che in nome della «necessità » (ma quale necessità, la necessità di riempire le strade coi venditori ambulanti e gli
spacciatori di droga?) invitiamo anche attraverso l’Olimpo Costituzionale. «Venite, cari, venite. Abbiamo tanto bisogno di
voi» [...] Un nemico che le moschee le trasforma in caserme, in campi di addestramento, in centri di reclutamento per i
terroristi, e che obbedisce ciecamente all’imam. Un nemico che in virtù della libera circolazione voluta dal trattato di
Schengen scorrazza a suo piacimento per l’Eurabia sicché per andare daLondra a Marsiglia, da Colonia a Milano o
viceversa, non deve esibire alcun documento. Può essere un terrorista che si sposta per organizzare o materializzare un
massacro, può avere addosso tutto l’esplosivo che vuole: nessunolo ferma, nessuno lo tocca.
IL CROCEFISSO SPARIRÀ Un nemico che appena installato nelle nostre città o nelle nostre campagne si abbandona alle
prepotenze ed esige l’alloggio gratuito o semi-gratuito nonché il voto e la cittadinanza. Tutte cose che ottiene senza
difficoltà. Un nemico che ci impone le proprie regole e i propri costumi. Chebandisce il maiale dalle mense delle
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scuole,delle fabbriche, delle prigioni. Che aggredisce la maestra o la preside perché una scolara bene educata ha gentilmente
offerto al compagno di classe musulmano la frittella di riso al marsala cioè «col liquore». E-attenta-a-non-ripeterl’oltraggio. Un nemico che negli asili vuole abolire anzi abolisce il Presepe e Babbo Natale. Che il crocifisso lo toglie dalle
aule scolastiche, lo getta giù dalle finestre degli ospedali, lo definisce «un cadaverino ignudo e messo lì per spaventare i
bambini musulmani». Un nemico che in Inghilterra s’imbottisce le scarpe di esplosivo onde far saltare in aria il jumbo del
volo Parigi- Miami. Un nemico che ad Amsterdam uccide Theo van Gogh colpevole di girare documentari sulla schiavitù
delle musulmane e che dopo averlo ucciso gli apre il ventre, ci ficca dentro una lettera con la condanna a morte della sua
migliore amica. Il nemico, infine, per il quale trovi sempre un magistrato clemente cioè pronto a scarcerarlo. E che i governi
eurobei (ndr:nonsi tratta d’un errore tipografico,voglio proprio dire eurobei non europei) non espellono neanche se è
clandestino.
DIALOGO TRA CIVILTÀ Apriti cielo se chiedi qual è l’altra civiltà, cosa c’è di civile in una civiltà che non conosce
neanche il significatodella parola libertà. Che per libertà, hurryya, intende «emancipazione dalla schiavitù». Che la parola
hurryya la coniò soltanto alla fine dell’Ottocento per poter firmare un trattato commerciale. Che nella democrazia vede
Satana e la combatte con gli esplosivi, le teste tagliate. Che dei Diritti dell’Uomo da noi tanto strombazzati e verso i
musulmani scrupolosamente applicati non vuole neanche sentirne parlare. Infatti rifiuta di sottoscrivere la Carta dei Diritti
Umani compilata dall’Onu e la sostituisce con la Carta dei Diritti Umani compilata dalla Conferenza Araba. Apriti cielo
anche se chiedi che cosa c’è di civile in una civiltà che tratta le donne come le tratta. L’Islam è il Corano, cari miei.
Comunquee dovunque. E il Corano è incompatibile con la Libertà, è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i
Diritti Umani. È incompatibile col concetto di civiltà.
UNA STRAGE IN ITALIA? La strage toccherà davvero anche a noi, la prossima volta toccherà davvero a noi? Oh, sì.
Non ne ho il minimo dubbio. Non l’ho mai avuto. E aggiungo: non ci hanno ancora attaccato in quanto avevano bisogno
della landing-zone, della testa di ponte, del comodo avamposto che si chiama Italia. Comodo geograficamente perché è il
più vicino al Medio Oriente e all’Africa cioè ai paesi cheforniscono il grosso della truppa. Comodo strategicamente perché a
quella truppa offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà. Ma presto si scateneranno. [...] Molti italiani
nonci credono ancora. Si comportano come i bambini per cui la parola Morte non ha alcun significato. O come gli scriteriati
cui la morte sembra una disgrazia che riguarda gli altri e basta. Nel caso peggiore, una disgrazia che li colpirà per ultimi.
Peggio: credono che per scansarla basti fare i furbi cioè leccarle i piedi.
MULTICULTURALISMO, CHE PANZANA L’Eurabia hacostruito la panzana del pacifismo multiculturalista, ha
sostituito il termine «migliore» col termine «diverso-differente», s’è messa a blaterare che non esistono civiltà migliori. Non
esistono principii e valori migliori, esistono soltanto diversità e differenze di comportamento. Questo ha criminalizzato anzi
criminalizza chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e chiama il Male col proprio
nome. Che l’Europa vive nella paurae che il terrorismo islamico ha un obbiettivo molto preciso: distruggere l’Occidente
ossia cancellare i nostri principii, i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra civiltà. Ma il mio discorso è caduto nel vuoto.
Perché? Perché nessuno o quasi nessuno l’ha raccolto. Perché anche per lui i vassalli della Destra stupida e della Sinistra
bugiarda, gli intellettuali e i giornali e le tv insomma i tiranni del Politically Correct, hanno messo in atto la Congiura del
Silenzio. Hanno fatto di quel tema un tabù.
CONQUISTA DEMOGRAFICA Nell’Europa soggiogata il tema della fertilità islamica è un tabù che nessuno osa sfidare.
Se ci provi, finisci dritto in tribunale per razzismo-xenofobia- blasfemia. Ma nessun processo liberticida potrà mai negare
ciò di cui essi stessi si vantano. Ossia il fatto che nell’ultimo mezzo secolo i mussulmani siano cresciuti del 235 per cento (i
cristiani solo del 47 per cento). Che nel 1996 fossero un miliardo e 483 milioni. Nel 2001, un miliardo e 624 milioni. Nel
2002, un miliardo e 657 milioni. Nessun giudice liberticida potrà mai ignorare i dati, forniti dall’Onu, che ai mussulmani
attribuiscono un tasso di crescita oscillante tra il 4,60 e il 6,40 per cento all’anno (i cristiani, solo 1’1 e 40 per cento). [...]
Nessuna legge liberticida potrà mai smentire che proprio grazie a quella travolgente fertilità negli Anni Settanta e Ottanta
gli sciiti abbiano potuto impossessarsi di Beirut, spodestare la maggioranza cristiano-maronita. Tantomeno potrà negare che
nell’Unione Europea i neonati mussulmani siano ogni anno il dieci per cento, che a Bruxelles raggiungano il trenta per
cento, a Marsiglia il sessanta per cento, e che in varie città italiane la percentuale stia salendo drammaticamente sicché nel
2015 gli attuali cinquecentomila nipotini di Allah da noi saranno almeno un milione.
ADDIO EUROPA, C’È L’EURABIA L’Europa non c’è più. C’è l’Eurabia. Che cosa intende per Europa? Una cosiddetta
Unione Europea che nella sua ridicola e truffaldina Costituzione accantona quindi nega le nostre radici cristiane, la nostra
essenza? L’Unione Europea è solo il club finanziario che dico io.Un club voluto dagli eterni padroni di questo continente
cioè dalla Francia e dalla Germania. È una bugia per tenere in piedi il fottutissimo euro e sostenere l’antiamericanismo,
l’odio per l’Occidente. È una scusa per pagare stipendi sfacciati ed esenti da tasse agli europarlamentari che come i
funzionari della Commissione Europea se la spassano a Bruxelles. È un trucco per ficcare il naso nelle nostre tasche e
introdurre cibi geneticamente modificati nel nostro organismo. Sicché oltre a crescere ignorando il sapore della Verità le
nuovegenerazioni crescono senza conoscere il sapore del buon nutrimento. E insieme al cancro dell’anima si beccano il
cancro del corpo.
INTEGRAZIONE IMPOSSIBILE La storia delle frittelle al marsala offre uno squarcio significativo sulla presunta
integrazione con cui si cerca di far credere che esiste un Islam ben distinto dall’Islam del terrorismo. Un Islam mite,
progredito, moderato, quindi pronto a capire la nostra cultura e a rispettare la nostra libertà. Virgilio infatti ha una sorellina
che va alle elementari e una nonna che fa le frittelle di riso come si usa in Toscana. Cioè con un cucchiaio di marsala dentro
l’impasto. Tempo addietro la sorellina se le portò a scuola, le offrì ai compagni di classe, e tra i compagni di classe c’è un
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bambino mussulmano. Al bambino mussulmano piacquero in modo particolare, così quel giorno tornò a casa strillando tutto
contento: «Mamma, me le fai anche te le frittelle di riso al marsala? Le ho mangiate stamania scuola e...». Apriti cielo.
L’indomani il padre di detto bambino si presentò alla preside col Corano in pugno. Le disse che aver offerto le frittelle col
liquore a suo figlio era stato un oltraggio ad Allah, e dopo aver preteso le scuse la diffidò dal lasciar portare quell’immondo
cibo a scuola. Cosa per cui Virgilio mi rammenta che negli asili non si erige più il Presepe, che nelle aule si toglie dal muro
il crocifisso,che nelle mense studentesche s’è abolito il maiale. Poi si pone il fatale interrogativo: «Ma chi deve integrarsi,
noi o loro?».
L’ISLAM MODERATO NON ESISTE Il declino dell’intelligenza è il declino della Ragione. E tutto ciò che oggi accade
in Europa, in Eurabia, ma soprattutto in Italia è declino della Ragione. Prima d’essere eticamente sbagliato è
intellettualmente sbagliato. Contro Ragione. Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che
esiste un Islam e basta, che tutto l’Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l’affogar dentro lo stagno, è contro
Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro
Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l’arsenico nella
minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di
solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell’Avvenir è contro Ragione.
LA SINISTRA BUONISTA Per tenersi a galla, oggi bisogna stare a Sinistra. E non solo perché merita economicamente e
politicamente, perché ti assicura l’impiego e ti garantisce il potere, ma perché è di moda. Sissignori, è una moda ormai stare
a Sinistra. Una moda come portare le gonne lunghe o le gonne corte, andare a Cortina oppure no. È un conformismo, una
convenzione. Soprattutto per i banchieri e i magnati e i presunti intellettuali che frequentano posti come il Tepidarium. Per i
giornalisti e le giornaliste e i direttori di giornali che facendo i filoislamici e gli antiamericani intascanostipendi da capogiro.
Per gli stilisti che vendendo cenci da cinquantamila euro al pezzo si comprano storici palazzi e piani interi da
Bloomingdale’s. Per la Confindustria che fa lingua in bocca con laCgil, insomma per quella che in America si chiama the
Caviar Left. La Sinistra al Caviale. Mah!Io non ci capisco piùnulla. Quando ero bambina, i comunisti volevano che i ricchi
si vergognassero d’essere ricchi. Sostenevano che la proprietà è un furto. Ora, se non sei ricco, ti sputano addosso. E spesso
sono più ricchi dei ricchi di allora. Adorano illusso e dicono di volersi battere per il superfluo.
ECCO COS’È IL CORANO Perché non si può purgare l’impurgabile, censurare l’incensurabile, correggere
l’incorreggibile. Ed anche dopo aver cercato il pelo nell’uovo, paragonato l’edizione della Rizzoli con quella dell’Ucoii,
qualsiasi islamista con un po' di cervello ti dirà che qualsiasi testo tu scelga la sostanza non cambia. Le Sure sulla jihad
intesa come Guerra Santa rimangono. E così le punizioni corporali. Così la poligamia, la sottomissione anzi la
schiavizzazione della donna. Così l’odio per l’Occidente, le maledizioni ai cristiani e agli ebrei cioè ai cani infedeli. Così
l’incompatibilità fra la teocrazia e lo Stato di Diritto. Inutile arrampicarsi sugli specchi: il Corano è ciò che è. E i
fondamentalisti, gli integralisti, non sono il suo volto degenere. Sono il suo vero volto, il suo volto fedele. Ergo, un buon
mussulmano non può esser moderato. Non può accettare lo Stato di Diritto, la libertà, la democrazia, la nostra Costituzione,
le nostre leggi. L’Islam moderato non esiste.
BERLUSCONI SARÀ TRADITO Berlusconi qualcosa di buono, infondo, lo ha fatto. Non ha imitato il cinico populismo
di Zapatero. In politica estera ha dimostrato d’aver più coraggio di quanto credessi quando lo accusai di non aver palle e gli
buttai in faccia l’esempio di mia madre che fa a pezzi l’uomo dal quale s’è sentita dire Signora, domattina-alle-6fucileremo-suo-marito. Ha anche frenato un po’ le orde dell’avanzata islamica, ripeto. E dulcis in fundo: la libertà ce l’ha
mantenuta. Però so che i Maramaldi in grado d’ucciderlo non sono i suoi sgangherati avversari. Sono i suoi insinceri alleati.
Gli omìni che in piazza Montecitorio vanno a spasso con l’opposizione. Che per un pugno di voti si sono montati la testa e
lo pugnalano coi ricatti. Che per non tradirlo esigono nuove poltrone ministeriali. Lo uccideranno loro, sì.
L’IRAQ DOPO SADDAM Il prezzo per toglierlo di mezzo è stato troppo alto. Il terrorismo islamico s’è moltiplicato, i
morti hanno partorito altri morti, continuano a partorire morti, partoriranno sempre più morti. E prima o poi ci ritroveremo
con una Repubblica Islamica dell’Iraq. Ossia con un paese nel quale i mullah e gli imam impongono i burkah, lapidano le
donne che vanno dal parrucchiere, impiccano la gente allo stadio. Quindi tanto valeva tenersi Saddam Hussein. Io non mi
stancherò mai di ripeterlo: la democrazia non si può regalare come una stecca di cioccolata. La democrazia bisogna
conquistarsela. Per conquistarsela bisogna volerla. Per volerla bisogna sapere cos’è. Gli iracheni non lo sanno. Ancor meno
la capiscono. E di conseguenza non la vogliono. Nontanto perché sono diseducati da ventiquattr’anni di dittatura feroce
quanto perché sono mussulmani: assimilati dalla teocrazia e incapaci di scegliere il proprio destino.
OCCIDENTE RASSEGNATO Chi si indigna, oggi, per il marocchino che infrangendo il Codice Penale tiene due o tre
mogli e vorrebbe mettere il burkah anche a me? Chi si arrabbia,oggi, con l’albanese che gestisce la prostituzione e che
ubriaco investe i passanti, li uccide? Chi si oppone, oggi, al sudanese che fa la pipì sui monumenti e spaccia la droga sui
sagrati delle chiese? Chi protesta, oggi, contro il somalo che per salvare il barbaro principio dell’infibulazione inventa e
diffonde attraverso un pubblico ospedale la farsa della cosiddetta soft-infibulation? Chi si scandalizza, oggi, per l’algerino
che aggredisce o ricatta il carabiniere in procinto di arrestarlo? «Guarda-che se- ti-avvicini-mi-taglio-il-cazzo- con-questalametta-poi-di co-che-me-l'hai-tagliato-tu-e in- galera-ci-finisci-tu» dicono, quasi sempre, in quella circostanza. Chi si
sorprende, oggi, per gli articoli strappalacrime dei cosiddetti giornali indipendenti o per le oltraggiose insensatezze di quelli
che come l’Unità darebbero il permesso di soggiorno anche a Bin Laden? La gente è rassegnata, ormai. Abituata,
addormentata. Subisce queste cose passivamente, le accetta come l’alternarsi delle stagioni.
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