Paolo e Lucia Poli in “Poesie di Aldo Palazzeschi”

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COMUNICATO STAMPA
POESIA FESTIVAL
Paolo e Lucia Poli
in
“Poesie di Aldo Palazzeschi”
Sabato 30 settembre 2006, ore 21.00
Auditorium Enzo Ferrari
Via Nazionale Giardini, 78
Maranello
La grande poesia novecentesca italiana recitata al Poesia festival 2006 da due
interpreti d’eccezione della tradizione teatrale contemporanea. Sabato 30 settembre,
alle ore 21.00, nell’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello, Paolo e Lucia Poli
reciteranno le poesie di Palazzeschi.
“L’ingegno di Palazzeschi ha per fondo una feroce ironia demolitrice che abbatte tutti i
motivi sacri del romanticismo: Amore, Morte, Culto della Donna Ideale, Misticismo.” Così
si esprimeva Marinetti nel lontano 1913 a proposito della poesia di Aldo Palazzeschi.
“E non poteva dire meglio” fa notare Lucia Poli. “Ancora oggi quella poesia sembra
non aver perso la sua forza innovatrice, trasgressiva, moderna, ed è intessuta di una
drammaturgia interna che la rende adatta ad essere recitata in scena. Inoltre, il
linguaggio così brillante di Palazzeschi non è solo componimento letterario, diventa
anche ritratto di un piccolo mondo di provincia, descrizione spietata, critica e fantasiosa
di un micro-cosmo di figurine d’epoca: ecco i ficcanaso beceri o sussiegosi che si
accalcano attorno alla “Casina di cristallo” dove risiede il poeta, le contesse sciacquine
dal nome chilometrico che pesa come una condanna, “Eva Pizzardoni Ba”, ecco le
spasimanti del “Frate rosso”, le monache di “Santa Maria Riparatrice” , le “Beghine”
incanaglite di perbenismo e di catechismo”.
Due attori fiorentini come Paolo e Lucia Poli, da sempre alla ricerca del gioco e
dell’ironia, non potevano lasciarsi sfuggire la golosa opportunità e il piacere autentico di
interpretare le poesie di Palazzeschi, fiorentino così straordinario, maestro di comicità
e di sberleffi, voce solitaria del primo Novecento, che diventa una sorta di padre putativo
ed entra a far parte del loro repertorio.
Alcune canzoni d’epoca, che i due fratelli sono andati a pescare nei ricordi di famiglia,
accompagnano i momenti recitativi e conferiscono un sapore storico, garbato e
polveroso, quasi una datazione, alla parola di Palazzeschi che vola più in alto, spesso in
una dimensione astratta e stralunata.
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PAOLO POLI
Paolo Poli attore, regista, autore, dopo essersi laureato in letteratura francese con una
tesi su Henry Beque, insegna e lavora per la radio, oltre che recitare in compagnie
vernacolari. Nel 1959 entra a far parte de "La Borsa di Arlecchino", il piccolo teatro
d'avanguardia che nasce a Genova grazie ad A. Trionfo. Suo primo vero spettacolo è nel
1961, Il Novellino, che va in scena alla Cometa di Roma, a cui fanno seguito una serie di
spettacoli divertentissimi, costituiti in gran parte da montaggi di testi letterari commisti
ad altre fonti di varia cultura o di cronaca popolare; è un vero e proprio teatro da
camera, che rimarrà carattere distintivo del suo modo di fare spettacolo. È l'inizio di una
dirompente carriera: Il diavolo (1964), Rita da Cascia (1967) con cui scandalizza: la
rappresentazione viene sospesa a Milano per oltraggio alla religione e verrà riproposta
molti anni dopo, La rappresentazione di Giovanni e Paolo (1969), Carolina Invernicio
(1969), La vispa Teresa (1970), L'uomo nero (1971), Giallo (1972). A testi più suoi,
come i suddetti, alterna classici (Il mondo d'acqua di A. Nicolajs, Il suggeritore nudo di
F.T. Marinetti) e parodie di commedie celebri, come l'esilarante sua interpretazione, nel
ruolo della protagonista, de La nemica di D. Niccodemi (1969). In questo periodo gli si
affianca come fedele collaboratrice Ida Omboni, e agli inizi degli anni '70, per un breve
periodo, si unisce a lui la sorella Lucia, come coautrice e attrice (Apocalisse, 1973;
Femminilità, 1975). Negli anni '90 il bricolage parodistico-letterario dei suoi spettacoli si
accentua e inizia la grande saga dei miti. Il coturno e la ciabatta (1990), tratto da
Alberto Savinio e scritto da Ida Omboni, con le scene di Luzzati. Poi la divertente
rilettura de L'asino d'oro di Apuleio (1996). Nel 1997/98 dà vita ai mitici Viaggi di
Gulliver, da Swift, ancora con le scene di Luzzati, tenendo sempre alta la propria abilità
di artigiano teatrale.
LUCIA POLI
Lucia Poli, attrice e scrittrice teatrale, cinematografica e televisiva, negli anni Settanta
ha contribuito al movimento dell’avanguardia romana fondando una sua compagnia
teatrale (Le parole, le cose) e il Teatro Alberico. Successivamente concentra la sua
ricerca sul femminile, sulle passioni e sulla sessualità, per approdare a una originale
rivisitazione dell’ironia. Tra i suoi lavori teatrali: Liquidi (1976); Per Dorothy Parker
(1986); Vuoto di scena (1989); Corpo insegnante (1992); Deliziosi veleni (1998); Il
fantasma di Canterville (2002). Dedicato alla grande giallista è Patricia Highsmith:
brividi. Con Stefano Benni e Elle Kappa scrive Lezioni di cattiveria e nella stagione
2001/2002 è co-protagonista in L'importanza di chiamarsi Ernesto per la regia di Mario
Missiroli. Al cinema ha interpretato Albergo Roma (1995, di U. Chiti), per il quale ha
vinto il Nastro d’Argento, e Gostanza da Libbiano (2000, di P. Benvenuti).
Per info: www.poesiafestival.it
Unione Terre di Castelli tel 059 534802 – 810 [email protected]
Ufficio stampa Poesia festival: Maria Elisa Traldi - 333 4613740 [email protected]
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