Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI OGGETTO: U.A.S.: Indirizzo: Comune: Distretto: Provincia: Squadra: Data: Relazione Scuola ITI “V. Cerulli” TETF00601E IIS V. Cerulli TEIS006002 Via Gramsci 77 Giulianova 6 Teramo T108120 25/06/2003 PREMESSA Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team T108120 ha effettuato n° 4 sopralluoghi presso il complesso scolastico sito nel Comune di Giulianova (TE ), Via Gramsci n° 77 in data 17/ 06/ 2003, 18/ 06 / 2003, 24/ 06 / 2003, e 25 / 06 / 2003. Parte delle informazioni riportate in relazione sono state acquisite durante i colloqui avuti con il tecnico comunale e con il dirigente scolastico. Il resto delle informazioni è stato desunto da un sopralluogo a vista effettuato sull’immobile. IL COMPLESSO SCOLASTICO descrizione: La scuola oggetto di rilievo, di proprietà provinciale, è composta da n. 6 unità edilizie denominate per convenzione con le lettere maiuscole dell’alfabeto. Dette unità si configurano, all’interno del complesso scolastico, come porzioni di edificio separati l’uno dall’altro da giunti tecnici. L’unità edilizia A, edificata negli anni ’70 presenta n. 3 piani abitabili e un interratto utilizzato come rimessa per attrezzi da giardinaggio e raggiungibile dall’esterno. Si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 3.3 m ed una superficie coperta di 214 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera, con cordoli in C.A. a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera con cordoli in C.A.. L’unità edilizia B, edificata negli anni ’70 presenta in parte n. 3 piani abitabili, e in parte n. 1 piano abitabile, e un interrato, in parte utilizzato come locale di ispezione degli impianti tecnologici e raggiungibile da una scala interna, e in parte non praticabile. Si sviluppa per un’ altezza media interpiano di circa 3.2 m ed una superficie coperta di 2000 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera, con cordoli in C.A. a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera con cordoli in C.A.. L’unità edilizia C, edificata negli anni ’70 e successivamente ampliata a distanza di qualche anno, presenta in parte n. 3 piani abitabili, e in parte n. 1 piano abitabile, e un interrato, in piccola parte utilizzato come centrale termica e raggiungibile da una scala esterna, e in parte non praticabile. Si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 3.4 m ed una superficie coperta di 1580 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera, con cordoli in C.A. a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera con cordoli in C.A.. L’unità edilizia D, edificata negli anni ’70 ma a distanza di qualche anno rispetto le unità edilizie precedenti, presenta n. 1 piano abitabile, e un interrato, non praticabile. Si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 4 m ed una superficie coperta di 935 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera, con cordoli in C.A. a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera con cordoli in C.A.. L’unità edilizia E, edificata negli anni ’70, presenta n. 2 piani abitabili, e un interrato, non praticabile. Si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 3.5 m ed una superficie coperta di 262 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera, con cordoli in C.A. a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera con cordoli in C.A.. L’unità edilizia F, edificata negli anni ’70, presenta n. 3 piani abitabili. Si sviluppa per un’ altezza media interpiano di 3.8 m ed una superficie coperta di 272 mq. La struttura verticale è del tipo con telai in calcestruzzo armato. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera, con cordoli in C.A. a tutti i livelli. La copertura è, dal punto di vista tipologico, piana con struttura portante in travetti prefabbricati e laterocemento gettato in opera con cordoli in C.A.. Tutta la struttura portante in C.A. è realizzata con pilastri, solette, velette e aggetti a faccia vista. L’edificio scolastico ha nel complesso un andamento planimetrico irregolare, di forma non compatta. All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto. Il numero di utenti mediamente contenuti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso è di n. 531 tra studenti, personale docente, personale non docente, e personale esterno; di cui 529 riferibili alla scuola, e n. 2 riferibili a tecnici presenti nell’ufficio tecnico della scuola stessa. Tra gli studenti è presente un alunno disabile. Le attività didattiche vengono svolte dal lunedì al sabato per circa 7 ore al giorno, e vengono effettuati dei rientri pomeridiani settimanali. La scuola è dotata sia del piano di sicurezza che del piano di emergenza. criticità: Al momento del sopralluogo sulla struttura portante dell’unità edilizia B si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 50 % del complesso scolastico, e un livello massimo del danno valutato di grave entità. Si consiglia pertanto di tenere sotto attento e costante controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati, (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso, ed in particolare le lesioni orizzontali collocate sulle tamponature esterne, la lesione collocata sull’architave al di sopra di una porta che accede alla scala, situata al piano primo, le lesioni collocate sulle tamponature esterne tra parete e pilastro, la caduta di copriferro verificatasi su un pilastro esterno, e le lesioni collocate sul solaio al piano terra, come evidenziato sugli elaborati grafici. Al momento del sopralluogo sulla struttura portante dell’unità edilizia C si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 30 % del complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di media entità. Si consiglia pertanto di tenere sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati ,(modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso, ed in particolare le lesioni collocate sul solaio al piano terra, sulla tamponatura esterna dell’officina, tamponatura e pilastro, quelle collocate all’interno e all’esterno dell’officina quella collocata al secondo piano su un pilastro esterno, e la tra caduta di copriferro verificatasi su un pilastro al secondo piano, come evidenziato sugli elaborati grafici. Al momento del sopralluogo sulla struttura portante dell’unità edilizia D si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 30 % del complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di grave entità. Si consiglia pertanto di tenere sotto attento e costante controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso, ed in particolare le lesioni sia interne che esterne collocate tra parete e pilastro, quella collocata sul solaio di una delle officine e sul pavimento di un bagno, e quella collocata sulla trave all’esterno, come evidenziato sugli elaborati grafici. Non è stato riscontrato nessun quadro fessurativo nell’unità edilizia A, E, ed F, per cui non è stato valutato nessun livello del danno. Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale, e delle indagini svolte, si evidenziano criticità per quello che riguarda gli indicatori diretti dei rischi e, nel particolare gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc; di altezza superiore a mt 1,50) non sono stabilmente ancorati alle pareti e non esiste uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi (almeno ½ dell’altezza della vetrata). I percorsi interni presentano vetrate molto ampie senza vetri di sicurezza. Si rileva inoltre la presenza di elementi architettonici non strutturali come velette, solette e distacchi di intonaco incombenti e male ammorsati. Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo. Il personale scolastico ci ha riferito che l'edificio presenta una serie di problemi. Uno di questi, riguarda le infiltrazioni di acqua dai pluviali, i quali si presentano in condizioni precarie, e scaricano le acque direttamente sulle travi di fondazione. Ciò è ancora più evidente nei patii. Alcuni edifici come la palestra sono completamente mancanti di pluviali. Tutto ciò, come si evince anche dalla relazione redatta nel 2000 da tecnici incaricati di redigere il progetto di manutenzione straordinaria dell'edificio scolastico, ha provocato secondo tali tecnici, dei dissesti legati a movimenti di terreno, dovuti a variazione dell'equilibrio idrometrico, che hanno dato luogo ad un quadro fessurativo diffuso. Ciò è più evidente in particolare sul lato est della palestra e sul lato sud dell'officina meccanica, ed è un fenomeno ritenuto da tali tecnici, soggetto ad ulteriore evoluzione. Tali tecnici hanno anche riscontrato la errata posa in opera dei teli bituminosi che costituiscono il manto di protezione della copertura a terrazzo dell'edificio, i quali sono stati posati senza avere una adeguata pendenza. Il ristagno di acqua avrebbe favorito così, l'invecchiamento precoce delle guaine. Inoltre gli aghi di pino che si accumulano sulla copertura, ostruiscono i pluviali a causa dell'assenza delle griglie parafoglie. Un' altro problema rilevante riguarda la struttura in cemento armato a faccia vista, la quale presenta una situazione di degrado diffuso. I tecnici che prima di noi hanno analizzato l'edificio scolastico, hanno notato che in alcuni pilastri si osservano situazioni che potrebbero nascondere all'interno degli stessi dei problemi più gravi, sono presenti infatti armature esposte, fessurazioni, ed in alcuni casi facilità di sgretolamento del calcestruzzo. E' da segnalare che l'amministrazione provinciale sta provvedendo ad intervenire in alcune parti dell'edificio in cui il cemento armato si presenta particolarmente degradato, come quasi tutte le velette che sono sgretolate e che potrebbero con la loro caduta provocare danni a persone. Una veletta in particolare si presenta completamente avallata. Oltre a tali problemi, ci è stato segnalato che nel piano interrato alcune travi (sia di fondazione che del primo solaio) presentano ferri esposti ossidati, e secondo i tecnici che hanno redatto la relazione nel 2000, tale fenomeno va tenuto sotto osservazione in quanto l'umidità presente potrebbe portare ad un aggravamento della situazione. E' da segnalare inoltre che molte zone di tale piano presentano solo pilastri senza la presenza di tamponature. Anche l'intonaco esterno si presenta molto degradato. Per quanto riguarda gli infissi esterni, questi non sono a norma nè sotto il profilo della sicurezza, nè sotto l'aspetto della rispondenza alla normativa sull'isolamento termico. Ci è stato riferito dal responsabile della scuola che l'amministrazione provinciale provvederà alla sostituzione di tali infissi al più presto. All'interno molte finestre presentano il davanzale in travertino molto sporgente e con rotture particolarmente evidenti. Anche le porte interne non sono a norma e alcune di esse a due ante, presentano il maniglione antipanico solo sull'anta fissa. Quasi tutte le stanze presentano macchie di umidità ripetute sia sui solai che sulle pareti. Altro problema presente riguarda la protezione dal soleggiamento per il quale si stanno studiando delle soluzioni. IL SITO descrizione: L’Area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di 18.000 mq, si trova a Giulianova paese. Essa ha, dal punto di vista morfologico, una configurazione di tipo pianura, e si presenta completamente recintata. Presenta n. 3 accessi carrabili di cui uno di circa 10 m, che permettono un agevole accesso alla scuola ad eventuali mezzi di soccorso direttamente dalla strada. Il comune di Giulianova è in possesso di una relazione geologica del territorio comunale, relativa al piano regolatore redatto nel 1994, da noi allegata, e alla quale si rimanda, per ulteriori approfondimenti relativi al sito su cui sorge l’edificio scolastico. criticità: Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte non si evidenziano criticità per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico e, nel particolare, non si ha notizia di frane a valle o a monte del fabbricato in un raggio di 500 mt.; nei muri di contenimento non si sono osservati fenomeni deformativi o preoccupanti quadri fessurativi, non sono presenti edifici pericolanti in aderenza agli edifici del complesso scolastico, i quali non insistono su un’ area di terreno di riporto; nelle vicinanze del complesso scolastico non si sono verificate modificazioni del fondo stradale, non sono stati effettuati recentemente scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni; non esistono infine sorgenti di potenziale inquinanti di origine chimica o biologica. Altri tipi di criticità individuate riguardano la presenza a circa 4 metri di distanza dalle officine realizzate successivamente, e corrispondenti all’unità edilizia D, di una cabina dell’Enel, e ci è stato riferito che presenta la copertura in eternit che potrebbe contenere amianto. L'edificio scolastico presenta dei patii interni, che sono completamente abbandonati. I marciapiedi sul lato est dell'edificio, nella zona antistante il piazzale di ingresso sono inagibili a seguito di dissesti dovuti a cedimenti del sottofondo. Dati di Vulnerabilità Unità Edilizia A B C D E F Indice di Vulnerabilità Strutturale (VS) A A A A A A Classe di danno (Da) A9 D4 C2 D2 A9 A9 Indice di Vulnerabilità di Area (VA) 0 0 0 0 0 0 Indice di Rischio Sismico (IRS) 0.83E-03 0.78E-02 0.71E-02 0.69E-03 0.57E-03 0.37E-02 Probabilità di collasso annuo (Pca) 0.11E-03 0.11E-03 0.11E-03 0.11E-03 0.11E-03 0.11E-03 Frazione di utenti esposti (Ue) 0.34 0.34 0.34 0.16 0.27 0.27 Danno presunto (D95) 0.22 0.22 0.22 0.22 0.22 0.22 Note esplicative L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente. Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%. L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito. L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese. La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente. In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli stessi.