Il 25 Aprile 2002, con il volo dell’astronauta Roberto Vittori verrà lanciato con la Soyuz dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan e posto a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) l’esperimento Alteino/Sileye-3. Esso è stato realizzato dal gruppo guidato dal Prof. Piergiorgio Picozza, dell’Università di Roma Tor Vergata, ed è il risultato di una collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con le Sezioni di Roma II e Trieste ed i Laboratori Nazionali di Frascati, il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata, l’Agenzia Spaziale Italiana, il Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Genova. Partecipano anche il Moscow Engineering and Physics Institute di Mosca e il Royal Technological Institute di Stoccolma. L’apparato, integrato presso i laboratori Camere Pulite dell’INFN Roma II, dove si sono svolte anche le operazioni di qualifica spaziale, è composto da un rivelatore di raggi cosmici, in grado di rivelare natura ed energia delle particelle solari e galattiche che colpiscono la stazione spaziale, ed un elettroencefalografo, volto alla misurazione dell’attività cerebrale dell’uomo nello spazio. Gli obiettivi scientifici che ci si prefigge di ottenere con questa missione – che prosegue le ricerche iniziate dalla medesima collaborazione con gli apparati Sileye e Sileye-2 a bordo della stazione russa MIR negli anni 1995-2000 – sono molteplici e coprono diverse discipline: 1. Fisica dei raggi cosmici, con lo studio della composizione delle particelle che giungono all’interno della stazione spaziale e dell’ambiente radioattivo in cui gli astronauti sono soggetti. 2. Neurofisiologia, con l’indagine dei segnali elettrocerebrali dell’astronauta. 3. Correlazione tra flusso di raggi cosmici e percezione di fosfeni o lampi di luce. Questo fenomeno, che consiste nell’osservazione di lampi luminosi di vario genere (a forma di striscia, flash, stella) da parte di astronauti in condizione di buio, fu osservato per la prima volta a bordo della missione Apollo-11 e successivamente in molte missioni spaziali (Skylab, ApolloSoyuz, Mir). Restano però ancora molti aspetti da chiarire, in particolar modo per quanto riguarda i meccanismi che lo causano e le possibili implicazioni per la salute degli astronauti. La prima fase degli esperimenti sarà condotta dall’astronauta Vittori, che effettuerà misure di radiazione cosmica e di lampi di luce per tutta la durata della sua permanenza a bordo. L’apparato sarà utilizzato anche in seguito a bordo della ISS e, alla fine del 2003, sarà affiancato dalla facility Altea/Sileye-4. Dr. Marco Casolino Responsabile per l’INFN dell’esperimento Alteino/Sileye-3 INFN Sezione di Roma2, Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata, Via Della Ricerca Scientifica 1 00133, Roma tel. 06-72594575 lab. 06-72594790 fax. 06-72594647 email: [email protected] Prof. Piergiorgio Picozza Responsabile della collaborazione Wizard Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata, Via Della Ricerca Scientifica 1 00133, Roma tel. 06-72594576 fax. 06-72594647 email: [email protected] Dr. Livio Narici Responsabile per l’ASI degli esperimenti Alteino/Altea INFN Sezione di Roma2, Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata, Via Della Ricerca Scientifica 1 00133, Roma tel. 06-72594519 lab. 06-72594502 fax. 06-72594647 email: [email protected]