ATTIVITA` GENERATRICI DI VALORE

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ATTIVITA’ GENERATRICI DI VALORE - pag 497 dopo cap. 6
Blocchi costitutivi con i quali l’azienda crea un prodotto valido per i compratori.
A) Attività infrastrutturali
B) Gestione risorse umane
C) Sviluppo della tecnologia
progettazione
reclutamento e formazione
sistema automatizzato
componenti
linea montaggio
macchine
sviluppo sistema informativo
ricerche di mercato
D) Approvvigionamento
E) Logistica in entrata
F) Attività operativa
G) Logistica in uscita
H) Marketing e vendite
I) Servizi
Catena del valore può essere comparata
- filiera di produzione
- valore aggiunto
gestione materiali in arrivo
fabbricazione
servizi EDP
pubblicità
IL CONCETTO DI VALORE AGGIUNTO
Valore Aggiunto =
valore dei beni e servizi prodotti
per mezzo di capitale, lavoro e
imprenditorialità
Valore Aggiunto =
OUTPUT
Output
Input
-
valore dei beni e servizi
acquistati da terze economie
-
INPUT
valore dei prodotti e servizi ottenuti
valore dei materiali e servizi acquistati dalle
imprese per il raggiungimento dell’output
OUTPUT
valore produzione e servizi venduti
(fatturato netto)
+
valore produzione invenduta
(variazione scorte prodotti finiti)
INPUT
valore dei materiali consumati nel ciclo produttivo
(acquisto materie prime, accessorie, semilavorati, materiale di consumo)
+
valore servizi da terze economie
(trasporti, pubblicità, consulenze, lavorazioni, leasing, interessi passivi, ecc…)
+
valore dei materiali non consumati nel ciclo produttivo
(variazione scorte materie prime)
1: METODO PER DIFFERENZA
VA = O – I
O=
I =
( in un dato intervallo t 1 – t 0 )
output
input
dove:
Output = Po = F + Vs + Ce + Pv
Po =
F =
Vs =
Ce =
Pv =
produzione ottenuta
fatturato netto
variazione scorte prodotti finiti (Rimanenze Finali Prodotti – Rimanenze Iniziali Prodotti)
costruzioni in economia
proventi vari extra gestione caratteristica (tale voce non va considerata ai fini del calcolo del VA relativo all’attività tipica)
Input = Ae + Vs
Ae = acquisti di beni e servizi dall’esterno
Vs = variazione scorte mat. prime e semilav. (Rimanenze Finali M.P. – Rimanenze Iniziali M.P.)
VA = esprime il valore che l’organizzazione produttiva riesce ad aggiungere ai materiali di partenza
2: METODO PER SOMMA
VA = Cl + Id + D + R + A
Cl =
Id =
D=
R=
A=
remunerazione lorda del lavoro subordinato
imposte dirette sul reddito d’impresa come remunerazione dello stato
dividendi o utili distribuiti come remunerazione dei conferenti il capitale di rischio
riserve per potenziamento dell’azienda e reinvestimento dei profitti
ammortamenti come mantenimento dei capitali fissi aziendali
VA = evidenzia la destinazione del VA fra i diversi soggetti interessati alla performance aziendale e
alla distribuzione della ricchezza
VALORE AGGIUNTO COME INDICE DI ECONOMICITA’
VA = esprime un rapporto fra i mezzi impiegati e i risultati raggiunti
VA = esprime un rapporto fra input e output
VA = indice di efficienza economica / economicità aziendale
ALCUNI INDICI DI ECONOMICITÀ DEL VA
Per tali indici occorre depurare eventuali aumenti di produttività per la parte dovuta ad effetti
inflazionistici.
Tali indici sono tanto più validi quanto più omogeneo è l’insieme di appartenenza delle unità
osservate (stessa azienda in tempi diversi, imprese dello stesso settore).
CONCLUSIONI
-
L’analisi di un conto economico a VA consente di far luce su particolari che il bilancio
tradizionalmente redatto non consente di valutare.
Si può evincere la parte di fatturato che va ad altre aziende e la parte che va a remunerare
l’impresa e i suoi elementi (capitale, lavoro) e lo stato.
Il VA come margine restante per la remunerazione del capitale e del lavoro esprime assai
più del reddito la potenza produttiva dell’azienda.
Ciò rispecchia la coalition theory che relaziona il VA ai coalition members (pubblica
amministrazione, dipendenti, azionisti)
IL VA A DIFFERENZA DEL PROFITTO NON RISENTE DI PARTICOLARI POLITICHE DI
BILANCIO COME:
-
politiche di ammortamento
politiche di autofinanziamento
politiche di retribuzione
Sono tutti fattori che con il profitto concorrono a determinare il VA.
Il V.A. come confronto tra la produzione, espressa in termini monetari, e le remunerazioni maturate
o erogate nei confronti dei fattori produttivi utilizzati per ottenerla offre la possibilità di un giudizio
in merito alla capacità dell’impresa di recuperare le risorse adoperate nell’esercizio della propria
attività.
Il valore aggiunto è un indicatore segnaletico molto èpiù significativo di altri indicatori di
redditività che mettono a rapporto l’utile con il capitale netto o con il fatturato,.
Tali indicatori sono limitati per due ragioni:
1. il risultato netto di bilancio è frutto di stime e valutazioni
2. il risultato di bilancio esprime la capacità dell’impresa di remunerare soltanto uno dei fattori
produttivi: il capitale proprio.
C/E SCALARE A VALORE AGGIUNTO
+ FATTURATO
+ VARIAZ SCORTE P.F.
+ COSTRUZ IN ECONOM
+ PROVENTI NETTI EXTRAG
VALORE PRODUZIONE
- ACQUISTI MAT PRIME
+ VARIAZ SCORTE M.P.
- PRESTAZ SERVIZI
- INTERESSI PASSIVI
VALORE AGGIUNTO
- COSTO DEL PERSONALE
- AMMORTAMENTI
131.500
1.500
2.800
4.000
139.800
65.600
500
23.700
1.500
49.500
32.400
10.900
(*)
UTILE LORDO
6.200
- IMPOSTE
3.500
UTILE NETTO
2.700
(*) Tale valore non va considerato per il calcolo del v.a. dell'attività tipica
RIM. INIZ. MATERIE PRIME
RIM. INIZ. SEMILAVORATI
RIM. INIZ. PRODOTTI FINITI
ACQUISTI MATERIE PRIME
MANO D'OPERA
LAVORAZIONI DI TERZI
ENERGIA
PRESTAZIONI PROFESSIONALI
IMPOSTE DIRETTE
LEASING
AMMORTAMENTI
INTERESSI PASSIVI
SPESE GENERALI
RIM. FIN. MATERIE PRIME
RIM. FIN. SEMILAVORATI
RIM. FIN. PRODOTTI FINITI
LAVORAZIONI PRESSO TERZI
COSTRUZIONI IN ECONOMIA
PROVENTI FINANZIARI
VENDITE
(*) vedi nota precedente
50
80
100
300
700
400
200
100
180
200
250
150
120
70
60
150
800
150
90 (*)
1.900
1) METODO PER DIFFERENZA
OUTPUT
INPUT
V.A.
= 1.900 + 90 + 150 + 800 + 150 – 100 =
= 300 + 400 + 200 + 100 + 200 + 150 + 120 + 50 + 80 – 70 – 60 =
= 2.990 – 1.470 = 1.520
2) METODO PER DIFFERENZA
V.A.
= 700 + 180 + 250 + 390 = 1.520
( C. L. + I. D. + A + V )
2.990
1.470
1990
RIM. INIZ. PRODOTTI FINITI
RIM. INIZ. MATERIE PRIME
ACQUISTI
AMMORTAMENTI
LAVORO
ONERI FINANZIARI
SPESE GENERALI
FATTURATO
RIM. FIN. PRODOTTI FINITI
RIM. FIN. MATERIE PRIME
UTILE
1991
1.000
1.000
7.500
1.200
2.800
300
1.200
11.000
3.000
1.500
1.500
500
5.500
1.200
5.800
800
1.200
13.300
2.500
1.000
500
300
- Calcolare il v.a. nei due periodi ?
- In quale dei due periodi l’azienda risulta maggiormente integrata verticalmente ?
1990
V.A. = (11000+3000-1000) – (7500+300+1200-1500+1000) = 13000 - 8500 = 4500
V.A. = 1200+2800+500 = 4500
V.A. / F = 4500/11000 = 0.41
1991
V.A. = (13300+2500-1500) – (5500+800+1200-1000+500)) = 14300 – 7000 = 7300
V.A. = 1200+5800+300 = 7300
V.A. / F = 7300/13300 = 0.55
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