ARCIDIOCESI DI LUCCA INCONTRI IN SAN MARTINO 2013 MARTEDI 7 MAGGIO INCONTRO CON IL PROF.PIETRO BARCELLONA Che cosa è l’uomo? Martedì 7 maggio il primo incontro dell’ottava serie degli «Incontri in San Martino» Anche quest’anno prende avvio l’invito di mons. Italo Castellani a mettersi in dialogo tra «uomini e donne di buona volontà» siano essi «credenti o non credenti». Ecco la ragione della nascita della serie di «Incontri in San Martino» che ormai accompagna da otto anni, la vita della città di Lucca e della nostra diocesi. Forse non sempre, non tutti gli anni e non in tutti gli incontri, ha trovato espressione questo stimolo iniziale di senso: la partecipazione a volte è stata più interna al mondo cattolico e meno rappresentata è stata la cittadinanza in senso lato. Ma l’approfondimento di alcuni temi emergenti, come quelli proposti in questi anni, possono e devono essere l’occasione di un incontro fecondo che permetta a tutti di maturare una cittadinanza pacifica e tollerante al di là di ogni differenza culturale o religiosa e di abbattere quelle recinzioni fortemente identitarie e incapaci di misurarsi con le sfide del pluralismo. Quest’anno la scelta è caduta sulla «questione antropologica» e per il primo incontro martedì 7 maggio, alle ore 21.15 nel salone dell’Arcivescovato a Lucca, il filosofo Pietro Barcellona introdurrà l’argomento offrendoci una panoramica sulle diverse antropologie oggi emergenti in Italia. Il titolo dell’incontro è «L’ineludibile questione dell’uomo». Altri due incontri si terranno dopo l’estate. Uno dei temi centrali della ricca riflessione di Pietro Barcellona è sicuramente quello che riguarda il destino dell’uomo nella cultura contemporanea. In modo particolare, da anni, con piglio profetico, sta mettendo in guardia l’Occidente da tutte le tendenze culturali che, soprattutto a causa del crescente dominio tecnico sulla natura e di un sempre più diffuso nichilismo relativista, rischiano di mandare in frantumi l’uomo. Non è necessario essere dei filosofi per comprendere che dietro a certe posizioni ideologiche o sottostante a diffusi comportamenti, è in atto un mutamento del modo di intendere il senso della vita dell’uomo. Il diritto rivendicato all’autodeterminazione nei riguardi della nascita e della morte, la richiesta di riconoscere e di dare forma giuridica a unioni «di fatto» diverse dal modello tradizionale di famiglia, la persuasione sempre più diffusa che l’identità sessuale della persona è un fattore culturale e una scelta individuale, tanto per citare solo alcuni temi sensibili presenti nell’agenda della discussione pubblica e politica, rimandano ad una nuova concezione dell’uomo che ribalta molte delle categorie tradizionali. Questo nuovo scenario che in larga misura pone in discussione consolidate certezze sull’uomo, chiede di essere consapevolmente riconosciuto, prima ancora che giudicato, e rende più che mai attuale l’ineludibile domanda: «che cosa è l’uomo?». L’ospite del primo incontro: il filosofo Pietro Barcellona Pietro Barellona (nella foto) ha sempre unito nella sua vita studio, insegnamento e impegno politico e sociale. Questo fa sì che le sue diagnosi dei fenomeni culturali emergenti nel nostro paese siano sempre molto efficaci. Ha insegnato Filosofia del diritto all’Università di Catania, è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura e deputato alla Camera. Ateo di formazione e per convenzione, dopo una lunga militanza nelle file del Pci ha maturato, di recente, una conversione al cristianesimo che ha suscitato molto scalpore, di cui Barcellona ricostruisce le motivazioni nel suo volume: «L’ineludibile questione di Dio» (2009) e «Incontro con Gesù» (2010).