Il processo di integrazione mette a confronto con

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Caserta, giovedì 23 novembre 2006
a cura di Giuseppe Cascone (Studio ERReSSE soc. coop)
RETE E PROGETTAZIONE INTEGRATA
STUDIO ERReSSE soc. coop. a.r.l.
UNA METAFORA DI SUCCESSO:
La rete è un intreccio, una trama, uno strumento,
un aiuto, una trappola, un obiettivo.
È a maglie larghe, a maglie strette, di filo, di ferro,
virtuale
Raccorda, imbriglia, protegge, connette, divide
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LAVORARE IN RETE NEL SOCIALE:
promuovere, facilitare, organizzare
l'instaurarsi di legami tra soggetti differenti
allo scopo di attivare risposte
a determinati problemi
(di un singolo, di un gruppo,
di una comunità territoriale)
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IL LAVORO DI RETE
 supera il modello lineare di risposta/intervento;
 permette di affrontare in maniera integrata problemi
complessi come quelli umani;
 promuove flussi di comunicazione;
 cerca di favorire l'incontro tra i bisogni/problemi e le
risposte reperibili nell'ambiente;
 cerca di ridurre le storiche frammentazioni del sistema dei
servizi
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IL SENSO DELLA RETE
E DELLA PROGETTAZIONE INTEGRATA
Un sistema integrato di interventi/servizi/progetti
Realizzato da diversi soggetti in gioco (a vari livelli)
Per trattare la complessità dei problemi che la società
contemporanea produce
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ALCUNE CARATTERISTICHE SOGGETTIVE NECESSARIE PER FAR PARTE
DI UNA RETE E PER PROMUOVERE PROGETTARE IN MANIERA INTEGRATA

Comprensione del valore del lavoro in gruppo

Approccio centrato su apertura e capacità di autocritica

Disponibilità al cambiamento e allo sviluppo condiviso

Capacità di differenziare obiettivi personali e di gruppo

Capacità a riconoscere, accettare e valorizzare le
differenze

Capacità di tollerare l’indeterminatezza e la precarietà del
lavoro sociale
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ACCORGIMENTI NECESSARI PER ATTIVARE UNA
PROGETTAZIONE INTEGRATA
- Condivisione degli obiettivi, delle strategie, dei ruoli e delle
regole da parte di tutti i componenti
- Compartecipazione di tutti i soggetti al processo decisionale
(in base al ruolo ricoperto)
- Corresponsabilità rispetto al raggiungimento degli obiettivi
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STEP PER LA COSTRUZIONE DI UNA RETE
1. Consapevolezza rispetto a un problema
2. Esigenza di confronto su temi specifici
3. Verifica
dell’esistenza
e
ricerca
di
altri
soggetti
con
la
stessa
consapevolezza
4. Definizione degli obiettivi e dei tempi della rete
5. Identificazione dei patrimoni individuali (informazioni, saperi, esperienze
…) da mettere in gioco nel lavoro di rete
6. Identificazione delle attività della rete, dei ruoli, dei compiti, delle
modalità, e delle regole di funzionamento
7. Formalizzazione della rete.
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LAVORARE INSIEME
→ di-vertendosi (nel senso di trovare gusto e passione
in ciò che si fa ma anche nel senso di cambiare
direzione (di-vertere)
→ ri-conoscendo
→ ri-cercando
→ ri-componendo legami sociali, costruendo e
→ricostruendo quello che la attuale modernità liquida
sembra aver sfilacciato, sciolto, disperso.
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LA PROGETTAZIONE INTEGRATA
Il processo di integrazione mette a confronto con le
diversità e quindi non è indolore
Integrare vuol dire de-cidere e quindi tagliare,
accantonare o eliminare parti del proprio progetto
per poterne realizzare uno nuovo.
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TOLLERARE LA PARZIALITA’ DEL LAVORO DI RETE
Siamo di fronte a una realtà multiforme e complessa e anche se
costruissimo una progetto integrato perfettamente funzionante, i
problemi permarranno, con alti rischi di frustrazione e disincanto.
La realtà sociale non la si dominerà mai totalmente, ma questa
consapevolezza non deve generare senso di impotenza e
paralizzare l’azione, anzi spinge a verificare ciò che si è conosciuto
e fatto, e di cercare strade nuove.
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RAPPORTI TRA ENTI LOCALI E TERZO SETTORE
La P.A. può promuovere una politica orientata a:
 definire adeguati processi di consultazione e concertazione con i soggetti
del terzo settore, riconosciuti come parti sociali;
 sviluppare l'offerta e l'innovazione dei servizi valorizzando le diverse forme
di terzo settore;
 promuovere il miglioramento della qualità dei servizi attraverso la
definizione di specifici requisiti e il ruolo riconosciuto degli utenti e delle loro
associazioni di tutela;
 disciplinare le forme di aggiudicazione che consentano l'accurata
valutazione dell'affidabilità e della piena espressione della capacità
progettuale ed organizzativa dei soggetti del terzo settore.
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ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
 AA.VV., La progettazione sociale, Quaderni di animazione sociale, Gruppo Abele, Torino, 1999
 OLIVETTI MANOUKIAN F., Produrre servizi, Il Mulino, Bologna 1998
 LANZARA C., Capacità negativa. Competenza progettuale e modelli di intervento nelle organizzazioni, Il
Mulino, Bologna 1993
 BAUMAN Z., Modernità e olocausto, Il Mulino, Bologna 1992
 BAUMAN Z., Modernità liquida, Laterza, 2002
 BECK U., La società del rischio, 1999 (?)
 AA.VV., Prospettive di valutazione, in “Spunti” n. 7, Milano 2003
 LEONE L. - PREZZA M., Costruire e valutare i progetti nel sociale, F. Angeli 2000
 AA.VV., Dizionario di Psicosociologia, Quaderni di animazione sociale, Gruppo Abele, Torino, 1999
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