schede per catechisti 1^TAPPA OTTOBRE - NOVEMBRE 2013 SIAMO FIGLI DI DIO MESSAGGIO Il tema centrale di questo capitolo è la vita battesimale come dono della vita di Dio e risposta a una chiamata d’amore. Nel sacramento del Battesimo veniamo accolti nella Chiesa, e nasciamo, nel segno dell’acqua, a una vita nuova. Siamo realmente figli di Dio, fratelli di Gesù, dimora dello Spirito Santo. OBIETTIVI Si intende condurre i fanciulli verso i seguenti obiettivi di crescita: scoprire il significato del Battesimo attraverso la conoscenza dei segni liturgici; crescere nella confidenza e nell’accoglienza; impegnarsi a vivere come figli e fratelli nella Chiesa CONTENUTI La catechesi sul Battesimo privilegia i segni della celebrazione e si sviluppa attraverso le seguenti enucleazioni: Dio Padre ci chiama ad essere suoi figli: il Battesimo è segno dell’amore di Dio che sempre ci precede. Una grande famiglia ci accoglie: è la Chiesa: il Battesimo è accoglienza e inserimento nella comunità ecclesiale. Rispondiamo sì alla chiamata del Padre: il Battesimo è chiamata alla fede da accogliere attraverso una risposta sempre più personale. Siamo liberati dal male: nel Battesimo siamo liberati dal peccato originale. Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo: nel segno dell’acqua e nello Spirito siamo resi partecipi della vita nuova di Cristo risorto. Diventiamo grandi: il Battesimo è germe di crescita nella vita di figli di Dio. DIMENSIONI I diversi elementi propri della catechesi vengono così presentati: La vita dei fanciulli: viene evocata dalle esperienze familiari di accoglienza e di crescita considerate anche nei loro aspetti problematici. La Bibbia: la missione di battezzare affidata da Gesù ai suoi discepoli è presente con riferimenti ai Vangeli La liturgia è presente con particolare rilievo attraverso i momenti più significativi della celebrazione del Battesimo: l’imposizione del nome, la liturgia della parola, la preghiera litanica, i riti dell’acqua. L’educazione morale è proposta come vita di figli di Dio, come crescita e forza di amare. 1 schede per catechisti UN CAMMINO DI FEDE DA FARE INSIEME I genitori che accompagnano il cammino di fede dei figli prima o poi possono chiedersi: 1. «perché abbiamo battezzato i nostri figli da piccoli? 2. Forse per paura di interrompere un’usanza diffusa? 3. per una scelta di fede e di amore? 4. E ora che sono cresciuti, come possiamo aiutarli a comprendere il Battesimo che hanno ricevuto?». I credenti riconoscono che la fede è dono di Dio. Prima ancora che gli uomini sappiano amarlo, Dio Padre li ama e li chiama a diventare suoi figli, fratelli di Gesù, dimora dello Spirito Santo. La catechesi familiare che intende accompagnare nella crescita cristiana i fanciulli potrà riflettere con loro, anche a livello esperienziale, su alcuni momenti del rito del Battesimo. Il nome che si dà ai bambini nel Battesimo ricorda molte volte il nome di un santo esemplare, protettore, e ciò è bene. Ma dare un nome indica sempre una chiamata personale. Ogni bambino è chiamato a essere ciò che nessun’altra persona è mai stata e sarà. Il Battesimo è segno di una vocazione che ciascun cristiano è chiamato a vivere nella Chiesa per la salvezza del mondo intero. Possiamo scoprire con i fanciulli il significato dell’acqua che ci ha salvati leggendo insieme le parole dei profeti e del Vangelo. Possiamo con loro rinnovare le rinunce al male e le promesse del Battesimo. Possiamo insieme impegnarci a dare testimonianza dell’amore che è in noi, con la vita di ogni giorno. L’educazione cristiana è un diritto dei fanciulli. Essa tende a guidarli gradualmente a conoscere il disegnò che Dio ha realizzato in Cristo, perché imparino a esprimere personalmente la fede della Chiesa nella quale sono stati battezzati. 2 schede per catechisti IL SEGNO DELLA CROCE Un sacramentale per tutti i momenti del giorno Il segno della croce è il più antico e principale sacramentale, termine che significa, un "segno sacro", mediante il quale, ad imitazione dei sacramenti, "sono significati principalmente effetti spirituali che si ottengono per supplica della Chiesa" (CIC, can.1166). Esso ci difende dal male, ci protegge contro gli assalti del demonio e ci rende propizia la grazia di Dio. San Gaudenzio (set. IV) afferma che, in tutte le circostanze, esso è "una invincibile armatura dei cristiani". Nell'Antico Testamento la croce non appare perché solo durante la dominazione romana essa viene usata come pena di morte. È stato osservato però in molti testi antichi che il segno di croce viene messo in rapporto con la lettera "thau" "T" ebraica che è l'ultima lettera dell'alfabeto e vuole significare (come la "omega" greca) Dio nella sua perfezione. In questo senso abbiamo un riferimento nel libro di Ezechiele che scriveva: «Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono"» (9,4) In questo passo appare come i fedeli a Dio, coloro cioè che sono desiderosi del suo perdono, vengono segnati con un segno speciale, esterno, che aveva forma simile alla nostra croce, per essere subito riconosciuti da Dio. In realtà, il primo a fare il segno di croce fu lo stesso Cristo: egli «stese le braccia sulla croce» «fra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza». Indietro al tempo degli Apostoli Secondo la tradizione, corroborata dai Padri della Chiesa il segno della croce risale al tempo degli Apostoli. Alcuni affermano che lo stesso Cristo, durante la sua gloriosa Ascensione, ha benedetto i discepoli con questo simbolo della sua Passione Redentrice. Gli Apostoli e oltretutto discepoli avrebbero, di conseguenza, propagato questa devozione nelle loro missioni. Già nel secondo secolo, Tertulliano, il primo scrittore cristiano di lingua latina, esortava: "Per tutte le nostre azioni, quando entriamo od usciamo, quando ci vestiamo o facciamo il bagno, seduti a tavola o accendendo una candela, quando andiamo a dormire o a sederci, all'inizio del nostro lavoro, facciamoci il segno della croce". Questo segno benedetto è occasione di grazie tanto nei momenti più importanti quanto nei più ordinari della vita cristiana. Esso ci si presenta, per esempio, in diversi sacramenti: nel Battesimo, nel momento in cui si segna con la croce di Cristo colui che Gli apparterrà, nella Cresima, quando riceviamo sulla fronte l'olio santo, o ancora, all'ultima ora della nostra vita, quando siamo graziati con l'Unzione degli Infermi. Ci facciamo il segno della Croce all'inizio e alla fine delle preghiere, passando davanti ad una chiesa, ricevendo la benedizione sacerdotale, all'inizio di un viaggio, ecc. Una devozione ricca di significato Il segno della croce ha innumerevoli significati, tra i quali si segnalano in particolare i seguenti: un atto di dedizione a Gesù Cristo, un rinnovo del Battesimo ed una proclamazione delle principali verità della nostra Fede: la Santissima Trinità e la Redenzione. 3