Documento tavolo tecnico istituzionale situazione sanitaria Spoleto Foligno Premessa Negli ultimi anni nel territorio della ASL, in particolare Foligno e Spoleto, si è lavorato per raggiungere una migliore integrazione dei servizi e dei presidi , un lavoro che ha dato buoni risultati e che ha permesso di aumentare la tipologia delle prestazioni con un contenimento dei costi . Il percorso del paziente oncologico ne è un esempio, la diagnostica e il follow up della patologia fa capo a Foligno grazie alla PET TC e alla gamma camera , la radioterapia fa capo al presidio di Spoleto. Esempi simili li vediamo nella cardiologia in cui da un lato abbiamo il trattamento del paziente acuto con l’ emodinamica dall’ altro il trattamento dello scompenso e della riabilitazione. Questa integrazione rafforza i servizi e permette di superare le differenze, ad esempio l’utilizzo dell’Hospice di Spoleto da parte dei pazienti di Foligno è ormai una prassi consolidata . SERVIZI OSPEDALIERI Ospedale di Spoleto Una delle caratteristiche peculiari dell'ospedale di Spoleto è il percorso assistenziale del paziente in EMERGENZA-URGENZA . Tali peculiarità dovranno essere mantenute anche in futuro visto le professionalità ormai acquisite ed i considerevoli investimenti economici, sia strutturali che in strumentazioni, che la regione, l'azienda e le fondazioni bancarie del territorio hanno messo in atto negli ultimi anni. In particolare L'EMERGENZA-URGENZA si concretizza come segue: Nuovo Reparto di rianimazione e terapia intensiva post-operatoria e servizio di anestesia. Nuovo Reparto di UTIC-cardiologia con servizio di cardiologia e riabilitazione cardiovascolare Servizio di pronto soccorso con osservazione breve. Servizio territoriale di emergenza-urgenza (118). Tali servizi, garantendo la gestione di qualunque paziente in emergenza h 24 non dovranno subire depotenziamenti e le figure apicali che li dirigono prontamente rimpiazzati quando i primari attualmente in servizio si collocheranno a riposo. Altra eccellenza è il percorso assistenziale del paziente ONCOLOGICO che si caratterizza nell'ospedale di Spoleto, già perfettamente integrato nella rete regionale su tale settore come previsto dal piano sanitario regionale, per l'eccellenza raggiunta nella diagnosi, nella cura e nell'assistenza extra-muraria. In particolare i punti di forza si configurano, per la diagnosi: Servizio di diagnostica per immagini (che per il ruolo centrale che riveste richiede la rapida sostituzione del primario recentemente andato in pensione). Servizio di endoscopia digestiva. Servizio di anatomia-patologica. Servizio di laboratorio analisi. Attivazione del laboratorio di biologia molecolare così come previsto dalla organizzazione in rete dei laboratori Umbri. Per la cura: Punto di eccellenza aziendale e regionale è la chirurgia robotica e mininvasiva diretta dal dr. Luciano Casciola. Tale eccellenza dovrà essere sempre valorizzata ed implementata anche per le nuove patologie neoplastiche sempre più soggette a trattamento robotico. Servizio di oncologia ed ematologia per la cura medica del paziente neoplastico. Visto il numero di pazienti trattati e la qualità dell'offerta si richiede la possibilità di attivazione di una struttura complessa (primariato) di oncologia aziendale con sede a Spoleto. Servizio di radioterapia. Altra eccellenza dell'ospedale di Spoleto che serve tutta la regione. Recentemente è stata potenziata l'offerta con l'aumento delle prestazioni erogate. Risulta essere fondamentale per completare il quadro assistenziale del paziente con neoplasia. Per l'assistenza extra muraria: L'assistenza territoriale del paziente oncologico è inserita nel percorso delle Cure Domiciliari e, unitamente alla rete offerta dal Servizio Aziendale di Cure Palliative, rappresenta un esempio regionale di collaborazione tra il pubblico ed il volontariato attivo in questo campo. Completa la rete dell'assistenza a tutte le forme di terminalità la presenza di una struttura-hospice a valenza aziendale. L'hospice di Spoleto è stato il primo ad essere aperto in Umbria ed ha ottenuto nel dicembre 2010 la certificazione di qualità ISO:9001 Si richiede che la dotazione del personale medico ed infermieristico per le cure palliative sia adeguato alla qualità del servizio offerto e che non vengano perse professionalità acquisite nel corso degli anni. Tali servizi, ad eccezione della biologia molecolare e della struttura complessa aziendale di oncologia, sono già presenti nel nostro ospedale e nel nostro territorio. Tali eccellenze dovranno essere garantite per il raggiungimento di un livello qualitativo assoluto nel trattamento del paziente oncologico. DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE. Nomina del nuovo primario di Ostetricia e Ginecologia. Questa rappresenta una vera emergenza che deve al più presto essere sanata. Conservazione del punto nascita. La città di Spoleto dovrà vedere garantito anche per il futuro il proprio punto nascita anche per la valenza sociale e di appartenenza che tale servizio rappresenta. Inoltre il nostro ospedale è sede di DEA e fornisce così alle partorienti ed ai neonati tutte le garanzie di sicurezza che tale dipartimento può offrire. Mantenimento del servizio di Pediatria Aziendale così come strutturato ora. DIPARTIMENTO DI AREA MEDICA. Mantenimento dell'attuale reparto di Medicina Generale con implementazione dei servizi ambulatoriali offerti all'utenza. Mantenimento dell'attuale servizio aziendale di nefrologia ed emodialisi così come strutturato ora. DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA. Valutare la possibilità di istituire un servizio di Urologia anche nell'ottica del trattamento del paziente oncologico. Mantenimento dell'attuale servizio di ortopedia, altra eccellenza dell'ospedale di Spoleto, con la possibilità di valutare la massima integrazione dei due servizi aziendali, fermo restando il valore sociale di far fronte alla frattura di femore dell'anziano, la più frequente patologia ortopedica. Mantenimento dell'attuale servizio di Oculistica con la possibilità di valutare la massima integrazione dei due servizi aziendali. AREA DEI SERVIZI. Massima integrazione fra i servizi aziendali di angiologia, neurologia, neurofisiopatologia, trasfusionale, fisioterapia, fisiopatologia respiratoria, diabetologia ed otorinolaringoiatria, con particolare riferimento in questo ultimo caso alla valorizzazione del centro di riferimento aziendale per l’audiologia, foniatria e ORL territoriale. Ospedale di Foligno Il nuovo ospedale di Foligno costituisce un punto di forza della rete ospedaliera regionale grazie al suo alto livello tecnologico e alle professionalità che vi operano. Un ospedale che non garantisce solo il territorio di competenza ma che costituisce un punto di riferimento per un ampia fascia di popolazione delle zone limitrofe. E’ ormai assodato che un 20 % dei pazienti che accedono al pronto soccorso provengono da Cannara , Assisi, Bastia , Ponte S. Giovanni, perché è più facile da raggiungere e perché dà risposte di qualità in tempi ragionevoli e grazie alla buona organizzazione permette di garantire una notevole qualità della prestazione. Non è un mistero che il presidio costituisce il punto di riferimento regionale per alcuni ambiti specialistici , basta pensare alla riabilitazione , all’oculistica, alla ginecologia ecc. Il presidio si caratterizza per la presenza di specialità che garantiscono l'intero territorio della ASL 3. In particolare : Neuroriabilitazione , punto di riferimento regionale, gestisce pazienti provenienti da una larga fetta dell'Italia centrale ed è costantemente in difficoltà per garantire tutte le richieste che pervengono. La rete riabilitativa si articola in differenti sedi , Foligno , Trevi, Cascia, ed ogni sede si caratterizza per differente tipologia di pazienti trattati. Otorinolaringoiatria , costituisce un servizio aziendale in particolare per l'attività chirurgica. Pneumologia rappresenta un servizio aziendale di alta specialità sia diagnostica che interventistica. La sua importanza deriva dal fatto che nella regione Umbria sono presenti solo 3 servizi di pneumologia ( Perugia, Terni , Foligno) e che l'invecchiamento della popolazione determina un costante aumento delle patologie croniche polmonari. UTIC con emodinamica, costituisce un servizio fondamentale per la gestione del paziente acuto cardiologico. Il servizio di emodinamica è un servizio aziendale che si integra con gli altri due servizi di Emodinamica presenti nella regione Umbria. (Perugia, Terni). Servizio di Urologia costituisce un servizio aziendale che si caratterizza per l'attività chirurgica espletata presso il presidio di Foligno e di Spoleto. Nonostante la qualità dei servizi erogati la situazione del presidio presenta anche alcune criticità su cui è opportuno puntare l’attenzione. Osserviamo una carenza di posti letto in tutta l'azienda , soprattutto per pazienti cronici, l’indice di posti letto su 1000 abitanti è uno dei più bassi della regione 2.9 per 1000 abitanti, carenza aggravata dalla scarsa disponibilità di strutture intermedie. Negli ultimi tempi abbiamo problemi di personale in alcuni servizi, in particolare nei servizi a maggiore pressione come il pronto soccorso e 118. Questa situazione è aggravata anche dalla difficoltà a reperire specialisti disponibili a farsi carico delle urgenze. Abbiamo carenza di medici in medicina interna, in particolare con la diabetologia. Non è ancora completo l’assetto organico dell’ UTIC per garantire l’Emodinamica per almeno 12 ore diurne. E’ necessario garantire la copertura del dirigente di struttura complessa di tre unità operative importanti a valenza aziendale : la Pneumologia , l’Otorino la Nefrologia. SERVIZI TERRITORIALI Premessa Nella consapevolezza che qualsiasi governo clinico debba vedere l'integrazione dei servizi ospedalieri con la rete dei servizi territoriali a parità di importanza, si può affermare che i presidi ospedalieri in genere solo in minima parte risponde alle esigenze di salute degli utenti e solo in una fase di acuzie. Rimane al territorio la presa in carico dell'utente nella sua lunga fragilità: basti pensare agli anziani, ai disabili adulti e minori, alle patologie mentali ed alle problematiche che investono le dipendenze. La profonda crisi economica mette in seria difficoltà il mantenimento del SISTEMA della rete territoriale , dopo anni di affermazione del concetto di integrazione sociosanitaria. In questo contesto si inserisce anche la nuova legislazione emanata dalla Regione dell’Umbria (L.R. 4 giugno 2008, n. 9; Reg. reg. 20 maggio 2009, n. 4; L.R. 28 dicembre 2009, n. 26) a sostegno dei cittadini che si trovano in condizione di non autosufficienza. In concreto, la nuova legislazione regionale, mette a disposizione distinti finanziamenti da destinare specificatamente alla Non Autosufficienza; nel contempo, si assiste ad una netta riduzione delle risorse che, ordinariamente, venivano trasferite dal Governo centrale alle Regioni ed ai Comuni, mettendo fortemente in crisi tutto il sistema degli interventi socio-sanitari integrati che hanno rappresentato la storia ed il punto di forza di questo territorio. Oltre agli interventi nelle aree specifiche e a forte integrazione socio-sanitaria per il cui mantenimento nel prossimo futuro è necessario un forte impegno, è altresì necessario potenziare il sistema delle Cure Primarie e particolarmente l’Assistenza Domiciliare nel suo complesso con un forte ruolo del Medico di medicina generale, strettamente collegato alle equipe dei Centri di Salute e agli Uffici di Cittadinanza dei Comuni; garantire la continuità di assistenza tra ospedale e territorio, rafforzando ed implementando la modalità di Dimissione Protetta; garantire adeguati interventi di riabilitazione domiciliare; garantire all’interno delle Strutture Protette per anziani posti letto dedicati alle Demenze e competenze sanitarie (medici ed infermieri) adeguatamente formati all’assistenza ai pazienti alzheimeriani; implementare tutta l’area delle Cure Intermedie, quell’area cioè di servizi integrati finalizzata a garantire la continuità assistenziale dopo una dimissione ospedaliera e a favorire il rapido recupero funzionale e la massima autonomia dei pazienti, come ad esempio le RSA o l’Ospedale di Distretto; garantire “un adeguato” processo di valutazione: tutto il percorso in atto che ha portato alla riorganizzazione delle Unità di Valutazione Multidisciplinare (UMV) Anziani, Disabili adulti e Disabili minori è mirato a questo obiettivo; sviluppare sempre più un approccio integrato alla cronicità, particolarmente tra cure primarie e cure specialistiche con la strutturazione ed il potenziamento di forme di attività specialistica ambulatoriale sotto forma di pacchetti organizzati, quali ad esempio i pacchetti di Day service; ampliare l’offerta di p.l. di RSA o comunque di strutture intermedie per consentire una adeguata risposta a pazienti che necessitano ancora di risposte sanitarie post acuzie, a termine e non gestibili a domicilio; sviluppare maggiormente, soprattutto con i Medici di medicina generale ma, sostanzialmente, con quanti contribuiscono a “determinare” la salute, un approccio di “iniziativa” sia costruendo progetti mirati a contenere l’incremento esponenziale delle patologie croniche e, soprattutto, delle complicanze ad esse correlate sia mantenendo o potenziando servizi e/o attività già in essere. Servizi territoriali – Distretto 2 Spoleto Gli obiettivi da mantenere e da conseguire sono: mantenimento dei servizi presenti nel territorio ( Centri Diurni, Centri Riabilitativi, Residenze per anziani e per disabili, rete delle strutture dell'assistenza psichiatrica); per cercare di dare una risposta adeguata all'invecchiamento della popolazione, il mantenimento del Fondo per la Non Autosufficienza, per poter garantire e rafforzare la domiciliarità, senza ricorrere alla istituzionalizzazione nelle strutture; garantire forme di assistenza ambulatoriale per le malattie cronico degenerative attraverso l'offerta di pacchetti di day service, anche per prevenirne le complicanze con susseguente abbattimento dei costi sociali e sanitari; garantire adeguato sostegno alle famiglie che si trovano a fronteggiare patologie di familiari di lunga durata e che vedono nella residenzialità l'unica risposta certa al problema; ampliare l'offerta dei posti letto da dedicare alla Residenza Sanitaria Assistita, per permettere una corretta gestione del post-acuzie, come stabilito nella DGR 1708/09; garantire una adeguata rete di riabilitazione anche domiciliare; garantire degli ottimi livelli di Cure Domiciliari, infermieristiche e tutelari, per evitare l'uso inappropriato dei ricoveri ospedalieri; garantire una equa distribuzione territoriale aziendale dell'offerta di p.l. di Residenze Protette per Anziani, in particolare da dedicare ai soggetti affetti da malattia di Alzheimer; garantire, all'interno delle strutture, la presenza di personale medico ed infermieristico adeguatamente formato ai bisogni diversificati della “fragilità”; garantire l'attivazione di p.l. di ospedale di prossimità all'interno del Presidio Ospedaliero, gestito direttamente dai MMG; costruire con i Medici di Medicina Generale progetti di sanità di iniziativa che vedano il MMG sempre più coinvolto nella gestione diretta delle patologie croniche e non marginale rispetto la specialistica ospedaliera; consolidare la rete delle strutture terapeutico-riabilitative e prevedere l'attivazione di un centro diurno per la disabilità collegata alla salute mentale Pur rappresentando la reale sfida futura dei servizi alla persona, gli attuali livelli dei servizi socio-sanitari territoriali di Spoleto sono altissimi. Si chiede pertanto la piena attuazione degli impegni presenti nell'ultima versione del P.R.I.N.A. così come approvato dai 22 sindaci dell'ATI 3, con l’attivazione di 14 posti di RSA e 4 posti di ospedale di territorio nei locali della ex medicina presso l’ospedale e dei 4 posti di RSA e 33 di RP presso la residenza di Terraia. Servizi territoriali di Foligno – Distretto 3 QUALI RISPOSTE ED AZIONI Gran parte delle proposte e delle azioni necessarie sono previste nel Piano Operativo del PRINA (Già condiviso alla Conferenza di Zona con gli assessori alle politiche sociali della Zona Sociale n.8 e portato alla partecipazione delle OOSS in data 16 Marzo u.s.) la cui programmazione prevede di sviluppare il seguente piano di interventi che deve essere sostenuto sia nell’immediato che nel futuro: ANZIANI Mantenere e potenziare il Servizio di Assistenza Domiciliare tutelare e domestica; Implementare il Centro Diurno “Le Margherite” fino ad una recettività di 30 ospiti ed individuare 2 moduli differenziati per Anziani non autosufficienti e per Demenza di Alzheimer ;per la realizzazione è necessario individuare spazi più ampi ed adeguati Prevedere interventi di sollievo per le famiglie, a sostegno della domiciliarità, tramite l’attivazione di 2 posti letto di sollievo e l’erogazione di assegni di cura/sollievo; Riorganizzare ed ampliare l’offerta di residenzialità protetta a livello distrettuale: incremento di Posti letto di R.P. Per gli anni 2010/2011, in numero di 37 così distribuiti: - n.15 per “Casa Serena” ex Onpi (Anno 2010 ) - n. 20 per la R.P. di Bevagna (Anno 2011 ) - n.2 per p.l. “di Sollievo” (Anno 2011 ) Nel territorio distrettuale sono attivi inoltre n. 25 p.l. di R.S.A. (regime 100% sanitario) nella struttura RSA/RP “Casa Serena” ex Onpi destinate a “degenze” limitate (massimo tre mesi) ed una utenza costituita da pazienti portatori di patologie cronico-degenerative, non curabili a domicilio e bisognosi di assistenza continuativa. In prospettiva deve essere garantito l’ampliamento di p.l. di RSA fino a n. 43, come concordato e programmato. DISABILI ADULTI Mantenere gli interventi già attivati con la sperimentazione PRINA anno 2009; Riorganizzare e potenziare i Centri Socio riabilitativi ed educativi diurni, prevedendo anche un prolungamento orario; Potenziare l’Assistenza Domiciliare Socio riabilitativa ed educativa e con finalità assistenziale; Prevedere interventi di sollievo per le famiglie, a sostegno della domiciliarità; Attivare nel Distretto Sanitario n.3- Foligno un modulo per la Disabilità Acquisita all’interno dei CSR ( per questo è necessario che vengano al più presto completati i lavori per consentire la fruizione degli spazi previsti in via Vignola – Foligno) Organizzare risposte in loco più specifiche per “pazienti complessi” con bisogni non riconducibili ad una sola area d’intervento, bensì riconducibili a più aree d’intervento spesso fortemente intrecciate (la disabilità con la salute mentale e/o con la dipendenza) DISABILI MINORI Mantenere gli interventi già attivati con la sperimentazione PRINA anno 2009; Mantenere l’Assistenza Domiciliare Socio riabilitativa ed educativa ; Riorganizzare e potenziare l’Assistenza Domiciliare con finalità terapeuticoriabilitativa, mettendo a regime i “Laboratori abilitativi “ per lo sviluppo delle competenze linguistiche e cognitive; Favorire l’integrazione scolastica del minore disabile attraverso progetti individuali di assistenza. Mantenere e potenziare le convenzioni in atto con CSRE diurni per minori “Pollicino” e “Casa Dina” per l’erogazione di prestazioni di assistenza diurna a minori, adolescenti e giovani adulti con grave disabilità per n. 18 posti; Mantenere e potenziare il Centro Diurno Terapeutico-Riabilitativo attivato a giugno 2010 per minori affetti da disturbi comportamentali o patologie di interesse neuropsichiatrico (AUTISMO) per un numero maggiore rispetto agli attuali n. 10 bambini/ragazzi SALUTE MENTALE Potenziare l’Assistenza Domiciliare con finalità terapeutico- riabilitative; Mantenere a regime i servizi attivati, applicando i criteri di riparto della spesa sociale e di quella sanitaria previsti dalla DGR n. 21/2005 e dalla DGR n. 1708/2009; Attivare il Servizio per i Disturbi del Comportamento Alimentare - DCA (dando seguito al progetto dell’Azienda sanitaria già esistente in materia ed al Protocollo d’intesa tra Comune di Foligno e la ASL n.3 per il reperimento e l’utilizzo di adeguati spazi) per dare una risposta reale ad un bisogno sempre più pressante di tanti giovani del territorio. Si rende infine oltre modo necessario garantire in tempi abbastanza rapidi una riorganizzazione ed una riallocazione dei servizi distrettuali del Comune di Foligno in spazi più adeguati e, soprattutto più facilmente identificabili ed accessibili da parte dei cittadini, “visibili” nel contesto territoriale per poter offrire maggiore efficienza ed efficacia.