LE ATTIVITÀ DI RICERCA DELL’OSSERVATORIO L’Osservatorio ha dedicato negli ultimi anni ampio spazio alle attività di ricerca; nel Rapporto 2005 ne vengono presentate tre: "L’impatto economico della cultura in rapporto allo Spettacolo dal vivo"; "I finanziamenti allo Spettacolo attraverso sistemi fiscali differenziati" e "Il benchmarking sulle politiche di promozione del pubblico in Emilia-Romagna". L’impatto economico della cultura: lo Spettacolo dal vivo La misurazione dell’impatto economico delle attività culturali è un tema delicato e controverso. Le rilevazioni dell’Osservatorio dello Spettacolo si sono svolte con l’intento di fornire un primo, generale, affresco delle relazioni economiche di scambio intercorrenti fra i teatri e il loro territorio di riferimento (partendo dalle realtà di Bologna e Ravenna). Si è costruito un quadro interpretativo complessivo capace di contemplare tanto l’impatto economico e finanziario dei flussi di scambio, quanto quello sociale e culturale dovuto all’esistenza e all’attività del teatro; ne risulta una fotografia significativa del contributo che lo spettacolo dal vivo concretamente fornisce al benessere economico della comunità locale. Finanziamenti allo Spettacolo e sistemi fiscali Nel quadro delle politiche di incentivazione della creazione, della produzione e della diffusione della cultura lo strumento fiscale,può risultare cruciale ai fini dell’efficacia dell’azione pubblica. Due sono le direzioni di lavoro intraprese dalla Regione per approfondire il rapporto tra fisco e cultura: la prima all’interno della stessa Regione, attraverso un esame della legislazione nazionale vigente con l’obiettivo di proporre alcune innovazioni anche in quella sede, in accordo con la Conferenza delle Regioni; la seconda attraverso lo studio commissionato all’Osservatorio dello Spettacolo su esperienze realizzate in altri Paesi, con particolare riferimento ai sistemi fiscali locali. Tra le esperienze straniere, sono stati analizzati il Cultural Gifts Program e il Register of Cultural Organisations (Australia), la Hotel Tax Fund (San Francisco, USA), l’Arts and Entertainment District (Providence, USA), e la Ley de Donaciones Culturales (Cile). In particolare per quanto riguarda gli strumenti è stato condotto un esame critico di casi riconducibili alla cosidetta “tassa di scopo”, in modo da aprire una riflessione sull’opportunità di adottarla in Italia e, soprattutto, da basare le future elaborazioni su un ventaglio sufficiente di soluzioni. A questo fine sono state analizzati: il cosiddetto “road pricing” (applicato con successo a Singapore, Oslo e Londra), il “versement transport” adottato in Francia, la regolamentazione vigente nello stesso Paese sui finanziamenti al cinema, la “sales and use tax” di Denver (USA) e da ultimo la proposta di “tassa sul lusso” da poco avanzata dal Governatore della Regione Sardegna. I PROGETTI DI RICERCA Benchmarking sulle politiche di promozione del pubblico nel sistema dello Spettacolo dell’Emilia-Romagna Cresce un pubblico nuovo, giovane e “digiuno” di esperienze teatrali, aumenta quello individuale, e tra esso gli abbonati. Sono i risultati della ricerca, condotta su un campione di 82 strutture teatrali della regione, realizzata avendo come riferimento due obiettivi sostanziali: valutare lo stato dell’arte sulla promozione del pubblico - intesa come insieme di attività e strumenti che servono per portare a teatro lo spettatore e finalizzati all’acquisto di un biglietto 1 o di un abbonamento; individuare una serie di “buone pratiche” da diffondere a livello regionale. Storicamente volta ad attrarre il pubblico organizzato, la promozione si sta indirizzando sempre più verso un pubblico individuale, coinvolgendo università e nuovi luoghi di aggregazione, e sta progressivamente cambiando: nel linguaggio, più moderno e visuale, nella combinazione dei mezzi utilizzati, nell’integrazione tra le leve più “tradizionali” (propaganda, pubblicità, contatto personale/direct marketing, promozione delle vendite) con le altre leve del marketing mix, nelle iniziative di formazione del pubblico. L’obiettivo è quello quindi di costruire un’offerta specifica per ogni segmento di pubblico, attivando, inoltre, un insieme di strumenti promozionali efficaci e innovativi capaci di coinvolgere anche il cosiddetto “non pubblico”. Contestualmente alla redazione del Rapporto è stata realizzata la pubblicazione Lo Spettacolo in Emilia-Romagna. La Regione in cifre 2004-2205, uno strumento agevole di informazione e consultazione che offre un compendio dei dati più significativi contenuti nelle ultime due edizioni dello stesso Rapporto. 2