Coro As.Li.Co. - Pro Loco Treviglio

Festival
ComoCittà
dellaMusica
impronte di suoni
COMUNICATO STAMPA
La magia si ripete. Dopo il successo dello scorso anno, torna il II Festival Como Città della
Musica. Una sfida che vede in primo piano il Teatro Sociale di Como-As.Li.Co. che, con il
Comune di Como, in collaborazione con la Regione Lombardia, Assessorato Culture,
Identità e Autonomie della Lombardia, la Camera di Commercio e il sostegno della Società
dei Palchettisti, del gruppo LeNORD e di Cariparma Crèdit Agricole, ripropone alla città
un luglio emozionante all’insegna della musica. Dall’1 al 18 luglio la città sarà invasa da
artisti che lasceranno “impronte di suoni” capaci di catturare chiunque abbia voglia di
arte.
Caratteristica di questa II edizione un numero più alto di spettacoli, segno che il Festival
sta crescendo e si apre ad un pubblico sempre più eterogeneo.
Si parte mercoledì 1 luglio al Parco di Villa Olmo dove la Sinfonia n. 9 di Ludwig van
Beethoven darà il via al Festival col suo celeberrimo Inno alla Gioia. Sul palco l’Orchestra
I Pomeriggi Musicali e il Coro As.Li.Co. diretti dal M.o Antonello Manacorda.
Non poteva certo mancare l’appuntamento con la lirica. Sabato 4 e martedì 7 luglio, sarà la
volta di Rigoletto di Giuseppe Verdi diretto dal M.o Alessandro D’Agostini. Sul palco un
cast internazionale accompagnato dall’Orchestra 1813 e dal Coro As.Li.Co per la regia di
Ivan Stefanutti. Un impegno importante che vede il Teatro offrire alla città un
allestimento ideato e realizzato appositamente per il Festival.
Prima di partire per una tournée internazionale, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
sarà protagonista sabato 11 luglio con Pink Floyd Ballet un balletto di Roland Petit.
Il fine settimana successivo largo ai giovani. Venerdì 17 luglio energia pura con i Kataklò
che presenteranno Play, spettacolo di physical theatre ideato e diretto da Giulia Staccioli.
A seguire, sabato 18 il grande Hair. The tribal love rock musical con la direzione musicale
di Elisa e le coreografie di David Parsons.
Un cartellone che offre spettacoli per tutte le età con un ampliamento, rispetto allo scorso
anno, a generi nuovi quali il musical e la danza atletica. Inoltre, il Festival avrà un
contorno fatto di molteplici appuntamenti, ad ingresso gratuito, che si svolgeranno in
diversi luoghi della città. Dalla Torre del Baradello per un tramonto a ritmo di musica per
giungere all’Happy Hour Jazz nel cortile di palazzo Natta. Un’attenzione particolare è
rivolta poi alle famiglie. Per la prima volta, infatti, all’interno del calendario estivo Hansel
e Gretel, produzione per i più piccoli, avrà luogo nel parco di Villa Olmo seguito da una
simpatica merenda all’aperto.
Una lunga festa che per 18 giorni animerà la città lasciando impronte di suoni ovunque.
Da sottolineare il forte legame nato tra il festival e la prossima stagione Notte del Sociale. I
biglietti degli spettacoli di Como Città della Musica varranno come buoni sconto
sull’acquisto degli abbonamenti della Stagione del Teatro.
Per tutte le informazioni www.comofestival.org
Calendario 2009
mercoledì 1 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30
Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 9
Direttore Antonello Manacorda
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coro As.Li.Co
sabato 4 e martedì 7 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30
Rigoletto
Regia Ivan Stefanutti
Direttore Alessandro D’Agostini
Orchestra 1813
Produzione Teatro Sociale di Como-As.Li.Co.
sabato 11 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30
Pink Floyd Ballet
Balletto di Roland Petit
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Nuova produzione Teatro alla Scala di Milano
venerdì 17 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30
Play
Ideazione e regia Giulia Staccioli
Musiche originali Ajad
Kataklò Athletic Dance Theatre
Produzione Ka di Milano
sabato 18 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30
Hair. The tribal love rock musical
Direzione musicale Elisa
Coreografia David Parsons
Produzione Teatro delle Erbe di Milano
COMO, PARCO DI VILLA OLMO
mercoledì 1 luglio 2009, ore 21.30
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sinfonia n. 9 op. 125 in re minore, per soli, coro e orchestra
Soprano
Ida Falk Winland
Contralto
Romina Tomasoni
Tenore
Stefano Ferrari
Basso
Ugo Guagliardo
Direttore
Antonello Manacorda
Maestro del coro
Antonio Greco
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coro As.Li.Co.
ANTONELLO MANACORDA
Direttore
Nato a Torino, ha studiato violino con Sergio Lamberto al Conservatorio G. Verdi, diplomandosi
con lode. Ha vinto una borsa di studio della De Sono Associazione per la Musica, che gli ha
permesso di studiare con Herman Krebbers ad Amsterdam, Eduard Schmieder e Franco Gulli. Nel
1997, insieme ad alcuni colleghi della Gustav Mahler Jugend Orchester e sotto la spinta di Claudio
Abbado, ha fondato la Mahler Chamber Orchestra, della quale è stato Concertmaster e
Vicepresidente per cinque anni finché non ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera di
direttore d’orchestra. Grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dalla De Sono di Torino,
ha studiato per due anni con Jorma Panula a Helsinki. Nel periodo 2003-06 è stato Direttore
artistico per la musica da camera presso l’Académie Européenne de Musique del Festival d’Aix-enProvence. Direttore musicale dei Pomeriggi Musicali di Milano dalla stagione 2006-2007, ha
impostato la sua collaborazione proponendo un repertorio che spazia dagli oratori di Mozart
(Betulia liberata e Davide Penitente) agli autori contemporanei (Dialogues di Elliot Carter),
riscuotendo fin dall’inizio un grande successo di critica. I più recenti impegni sinfonici lo hanno
visto collaborare con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dirigere Il barbiere di Siviglia di
Paisiello al Teatro Arcimboldi di Milano; Così fan tutte al Teatro Comunale di Treviso e Il barbiere di
Siviglia di Rossini al Teatro San Carlo di Napoli. È stato Direttore ospite di: Orchestra della Fenice
di Venezia, Orchestra della Svizzera Italiana, Zürich Chamber Orchestra, Scottish Chamber
Orchestra, Ensemble Orchestral de Paris, I Virtuosi di Kuhmo a Helsinki, Västerås Sinfonietta,
Helsingborg Symfoniorkester, Gävle Symphony Orchestra e altre formazioni orchestrali. Ha
debuttato con successo al prestigioso Festival di Aldeburgh alla testa della Britten-Pears Orchestra
e ha tenuto il corso estivo ‘Jeunesses musicales’ a Ginevra. La scorsa stagione ha diretto per la
prima volta due concerti con la Mahler Chamber Orchestra per festeggiare il decimo anniversario
dell’orchestra, che lo ha invitato di nuovo per il concerto di inaugurazione del Festival di Brema
nell’agosto 2008. Nel corso di questa stagione, torna a collaborare con la Västerås Sinfonietta e
debutta con Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo e Stavanger Symfoniorkester.
ANTONIO GRECO
Maestro del coro
Antonio Greco è diplomato in pianoforte, musica corale e direzione di coro. Ha studiato pianoforte
con Mario Gattoni; composizione con Marco Stassi, Nicola Evangelisti e Paolo Arcà; direzione
d’orchestra con Lorenzo Parigi, Ludmil Descev, Piero Bellugi, Julius Kalmar; direzione corale con
Domenico Zingaro e Roberto Gabbiani, canto con Elisa Turlà. Ha studiato prassi esecutiva antica e
ornamentazione con Roberto Gini; clavicembalo e basso continuo con Giovanni Togni;
contrappunto e teoria rinascimentale con Diego Fratelli; ha approfondito il repertorio
madrigalistico monteverdiano con Gabriel Garrido e quello delle cantate di J. S. Bach con Michael
Radulescu. È stato assistente di Umberto Benedetti Michelangeli e Amedeo Monetti ai corsi di
formazione orchestrale Cremona città d’arte. Ha insegnato Contrappunto e direzione di coro alla Scuola
d’organo M. A. Ingegneri di Cremona; ha collaborato con Voicecraft Italia tenendo un corso di Ear
Training; è docente di Teoria, solfeggio e dettato musicale presso la Civica Scuola di Musica C.
Monteverdi di Cremona. A sette anni ha iniziato la propria esperienza nel canto corale sotto la
guida di monsignor Dante Caifa, già maestro di Cappella della Cattedrale di Cremona, del quale è
in seguito divenuto assistente. Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta alla cui guida ha vinto
premi in concorsi nazionali ed internazionali, ed ha preso parte ad importanti rassegne
concertistiche quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Ravenna Festival, il Festival Monteverdi di
Cremona, collaborando con gruppi strumentali quali Accademia Bizantina, I Virtuosi italiani,
Orchestra Barocca di Venezia, Ensemble Elyma. Con il Coro Costanzo Porta ha preso parte a
produzioni di opere barocche, ospitate da alcuni tra i più importanti teatri italiani (Maggio
musicale fiorentino, Teatro Petruzzelli di Bari, Comunale di Ferrara, Dante Alighieri di Ravenna).
Dal 2006 ha avviato la propria collaborazione con As.Li.Co, in qualità di Maestro del coro.
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
L’Orchestra I Pomeriggi Musicali nacque nell’immediato secondo dopoguerra in una Milano tutta
presa dal fervore della ricostruzione: fu il frutto dell’incontro tra due uomini d’eccezione,
l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo. Il primo pensava ad una
formazione da camera con cui eseguire il repertorio classico, il secondo ad una orchestra in grande
stile che sviluppasse un repertorio di musica contemporanea e d’avanguardia. I due punti di vista
trovarono una sintesi nell’Orchestra I Pomeriggi Musicali che fin dal primo concerto, il 27
novembre 1945, accostando Mozart e Stravinskj, Beethoven e Prokof’ev, inaugurò una formula
coraggiosa che la portò al successo.
La lunga storia dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali non ha mai tradito le linee programmatiche e
gli obiettivi ideali lanciati più di sessant’anni fa dai padri fondatori dell’istituzione, e oggi conta
uno straordinario repertorio che include i più grandi capolavori del Barocco, del Classicismo, del
primo Romanticismo e, allo stesso tempo, molta musica Moderna e Contemporanea. La diffusione
popolare di quest’ultima fu avviata puntando sui grandi del Novecento, assenti dai cartelloni
concertistici durante la dittatura fascista per motivi politici o di stolta autarchia culturale:
andavano da Stravinskij a Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Yves, Français.
Oltre naturalmente agli italiani, alcuni dei quali non solo poterono presentare le loro composizioni
per la prima volta, ma ne scrissero su commissione dei Pomeriggi: parliamo di Casella,
Dallapiccola, Ghedini, Gian Francesco Malipiero, Pizzetti, Respighi. La tradizione continuò con
quelli delle leve successive: Berio, Bussotti, Luciano Chailly, Clementi, Donatoni, Hazon, Maderna,
Mannino, Manzoni, Margola, Pennisi, Testi, arrivando agli emergenti dei nostri giorni, Fedele,
Francesconi, Vacchi, apparsi nelle ultime Stagioni. Grandi compositori come Honegger e
Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e recentemente Penderecki, hanno diretto la loro musica
sul podio dei Pomeriggi Musicali, un podio che è anche stato, per tanti giovani artisti, un
trampolino di lancio verso la celebrità: ricordiamo due nomi per tutti, Leonard Bernstein e Sergiu
Celibidache.
Notevole è poi il numero delle future celebrità che sono state consacrate dai Pomeriggi: un albo
d’oro che comprende Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Rudolf Buchbinder, Pierre Boulez,
Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, Riccardo Chailly,
Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Natalia Gutman, Angela
Hewitt, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Alexander Igor Markevitch, Zubin Mehta, Carl
Melles, Riccardo Muti, Hermann Scherchen, Thomas Schippers, Christian Thielemann, Salvatore
Accardo, Antonio Ballista, Arturo Benedetti Michelangeli, Bruno Canino, Dino Ciani, Severino
Gazzelloni, Franco Gulli, Nikita Magaloff, Nathan Milstein, Massimo Quarta, Maurizio Pollini,
Corrado Rovaris e Uto Ughi. Ricordiamo inoltre le importanti presenze di Direttori stabili: Nino
Sanzogno, il primo, Gianluigi Gelmetti, Gianpiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai
milanesi Daniele Gatti e Aldo Ceccato. In alcuni casi, la direzione musicale è stata affiancata da
una direzione artistica: in questa veste Italo Gomez, Carlo Majer, Marcello Panni, Marco Tutino e
Gianni Tangucci. Dal 2009 la direzione artistica è affidata al Mo Ivan Fedele, mentre il Mo
Antonello Manacorda continua a ricoprire il ruolo di direttore musicale dell’orchestra.
L’Orchestra I Pomeriggi Musicali svolge la sua attività principalmente a Milano e nelle città
lombarde, mentre in autunno contribuisce alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo, Brescia,
Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro alla Scala. Invitata nelle
principali stagioni sinfoniche italiane, l’Orchestra ha conquistato platee internazionali.
Recentemente ha riscosso lusinghieri successi in Spagna, Portogallo, Tunisia, Francia, Germania,
Svizzera, Turchia e Austria. Oggi I Pomeriggi Musicali sono una Fondazione costituita dalla
Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, e da enti privati,
riconosciuta dallo Stato come istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come
ente primario di produzione musicale.
CORO AS.LI.CO.
Fiore all’occhiello dell’As.Li.Co. è senza dubbio il Coro, costituitosi nel 1996, in occasione di un
Così fan tutte (dir. Corrado Rovaris, regia Daniele Abbado), che negli anni è cresciuto in dimensioni
e bravura, affrontando via via titoli sempre impegnativi con registi e direttori di fama. Preparato
fino al 2005 da Alfonso Caiani, e attualmente diretto da Antonio Greco, il Coro partecipa
stabilmente alle produzioni del Circuito Lirico Lombardo, ma collabora occasionalmente anche con
altre prestigiose istituzioni quali il Ravenna Festival, l’Accademia del Teatro alla Scala, il Festival
Como Città della musica
Nato come un piccolo coro, di dimensioni quasi cameristiche così come richiesto dai primi
allestimenti che lo vedono impegnato (il trittico Mozartiano Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don
Giovanni allestito dall’As.Li.Co. tra il 1996 e il 1998) è cresciuto in dimensioni e in bravura
affrontando con ogni nuova stagione opere di crescente difficoltà e complessità. Un piccolo gruppo
di giovani e giovanissimi cantanti, appena diplomati o in via di diplomarsi, praticamente alle
prime esperienze teatrali, che apportano agli allestimenti ai quali prendono parte la freschezza e
l’entusiasmo propri della giovinezza e che talvolta, con il crescere dell’organico, vengono affiancati
da elementi più maturi ed esperti, ma non meno entusiasti. Un esperimento in linea con le
iniziative promosse dall’As.Li.Co., iniziative che favoriscono la formazione e l’inserimento
professionale dei giovani artisti lirici, la quale non poteva trascurare un elemento importante
dell’opera lirica quale è il Coro. Una scommessa pienamente riuscita, è sufficiente dare uno
sguardo alla breve ma intensa ‘carriera’, al moltiplicarsi degli impegni, all’eclettico e vario
repertorio affrontato.
Fondamentali sono per il salto di qualità l’incontro nel 1998 con il Maestro Alfonso Caiani (che
seguirà il Coro fino al 2005), Maestro del Coro nel Don Giovanni di W. A. Mozart e gli impegni per
la stagione 1999, nella quale l’organico cameristico tipico degli anni precedenti, senz’altro
adeguato a un’opera come La Cenerentola di G. Rossini, è affiancato per la prima volta da un
gruppo di oltre 40 elementi, che affronta con successo Il flauto magico di W. A. Mozart. Segue il
2000, anno nel quale il Coro prende il volo, oltre le produzioni autunnali dell’As.Li.Co. – La bohème
di G. Puccini e Le Comte Ory di G. Rossini in questa stagione – il Coro prende parte a festival e
stagioni prestigiose quali le Celebrazioni per Lucchino Visconti presso Villa Erba con La bohème
(Como, gennaio 2000), il Festival Opera Estate 2000 con Chi dell’altrui si veste presto si spoglia di D.
Cimarosa – produzione del Teatro alla Scala per questa manifestazione – e Il flauto magico
dell’As.Li.Co. (Milano, Cortile del Seminario Arcivescovile, luglio 2000). Nel settembre 2000 inizia
la collaborazione con la Accademia del Teatro alla Scala, con la partecipazione del Coro all’opera
La bohème nell’allestimento storico di F. Zeffirelli (Milano, Teatro alla Scala). Nel 2001 il Coro
As.Li.Co. partecipa al Ravenna Festival, prendendo parte ad un nuovo allestimento di I Capuleti e i
Montecchi di V. Bellini (Teatro Alighieri, giugno-luglio 2001). Sempre quest’anno, nella stagione
2001 del Circuito Lirico Lombardo, il coro affronta opere decisamente più impegnative: Madama
Butterfly di G. Puccini, Luisa Miller di G. Verdi, La Sonnambula di V. Bellini e La Clemenza di Tito di
W. A. Mozart, che verrà ripresa nel 2002 al Teatro Alighieri di Ravenna (gennaio), al Teatro Salieri
di Legnago, all’Opera de Vichy e all’Opera de Massy in Francia. Nel 2002 il Coro As.Li.Co.
partecipa per la prima volta all’opera allestita dall’As.Li.Co. per il progetto Opera domani…
Guglielmo Tell, tratta dall’opera di G. Rossini, dando mostra di versatilità e affidabilità (l’impegno è
mastodontico: più di settanta recite in una quindicina di piazze, organico ridotto all’osso e il
pubblico più esigente in assoluto, i ragazzi delle scuole elementare e media).
Ormai componente stabile del Circuito Lirico Lombardo, il Coro ha raggiunto la piena maturità ed
è in grado di affrontare opere di forte impatto corale, quali Nabucco, Tosca, Turandot, Faust, (per
citare alcune recenti produzioni), dimostrando la capacità di competere in qualità e professionalità
con cori più affermati e veterani.
COMO, PARCO DI VILLA OLMO
sabato 4 e martedì 7 luglio 2009, ore 21.30
RIGOLETTO
Melodramma in tre atti. Musiche di Giuseppe Verdi.
Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo.
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851
Duca di Mantova
Rigoletto
Gilda
Sparafucile
Maddalena
Giovanna
Monterone
Marullo
Ivan Magrì
Leo An
Jessica Pratt
Mauro Corna
Alessandra Volpe
Paola Modicano
Valdis Jansons
Francesco Landolfi
Direttore
Alessandro D’Agostini
Regia, scene e costumi
Ivan Stefanutti
Maestro del coro
Antonio Greco
CORO AS.LI.CO.
ORCHESTRA 1813
Produzione Teatro Sociale di Como-As.Li.Co.
ALESSANDRO D’AGOSTINI
Direttore
Nato nel 1974, inizia lo studio della musica all’età di cinque anni e si diploma in pianoforte, in
direzione d'orchestra e in musica elettronica. Si perfeziona in musica elettronica con Giorgio
Nottoli, e in musica da camera con Kostantin Bogino, Trio Cajkovskij. Per la direzione d'orchestra è
stato allievo di Piero Bellugi e Massimo De Bernart. Ha collaborato per due anni con Gustav Kuhn
(Die Lustige Witwe, Lohengrin, Salome, Ariadne auf Naxos e Capriccio). Contemporaneamente ha
esordito nella direzione d’orchestra con diversi programmi sinfonici e operistici: il ciclo completo
delle sinfonie di Beethoven e di Mendelssohn tenuto a Firenze Il barbiere di Siviglia di Rossini e Die
Schöpfung di Haydn, con Florence Symphonietta. Inizia inoltre un’intensa collaborazione con M.
De Bernart, del quale è stato assistente per: La vedova allegra, Rigoletto, Aida, Don Giovanni, Otello e
Turandot, oltre che in diversi concerti sinfonici. Nel 2002 esordisce con Guglielmo Tell, in una
produzione dell’As.Li.Co. (progetto Opera domani). Dirige le seguenti produzioni liriche: Lo
Matremmonio Annascuso di L. Leo (Sassuolo Musica Festival, 2003), Rigoletto (Teatro Fraschini di
Pavia, 2004), Orfeo ed Euridice (progetto Opera domani 2003), Il trovatore (Macerata Opera e
Cagliari, 2004), L’elisir d’amore (progetto Opera domani 2004). Accanto alle produzioni operistiche
ha al suo attivo numerosi concerti sinfonici, collaborando con importanti orchestra quali: Orchestra
A. Toscanini, I Pomeriggi musicali di Milano, Orchestra filarmonica veneta G. Malipiero, Orchestra
filarmonica italiana di Piacenza, Makedonska Filharmonija. Nel 2006 ottiene un grande successo di
pubblico e di critica, dirigendo Falstaff al Teatro Verdi di Busseto. Tra i suoi recenti impegni da
segnalare: L’Arlesiana (Orchestra Sinfonica Toscanini), Aida (Opera di Tirana), L’Olimpiade di L.
Leo (Teatro Comunale di Bologna), Giselle (Opera di Roma).
IVAN STEFANUTTI
Regista, scenografo e costumista
La sua attività è molto intensa nell’opera lirica, dove spazia dal grande repertorio (Rigoletto, La
traviata, Il trovatore, Aida, Nabucco, Norma, La Bohéme, Andrea Chenier, Lohengrin, Adriana Lecouvreur,
L’elisir d’amore) ai titoli meno frequentati (La damnation de Faust, Manon, Eugenio Onieghin, La
battaglia di Legnano, Les contes d'Hoffmann, La fanciulla del west, Orfeo ed Euridice di Gluck, L'amico
Fritz, I Rantzau, Lodoletta, Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti, I quatro rusteghi di
Wolf-Ferrari), all’opera contemporanea (Bach Haus di M. Dall’Ongaro, Lontano dagli occhi di L.
Ferrero, Il gatto con gli stivali di M. Tutino). Ha curato regia, scene e costumi per i maggiori teatri
lirici italiani (Trieste, Roma, Livorno, Palermo, Reggio Emilia, Venezia, Catania, Torino, Treviso,
Verona, Torre del Lago) e stranieri (Montecarlo, Oviedo, Losanna, Dessau, Vienna, Parigi, SaintEtienne, Osaka, Las Palmas, Bilbao). Parallelamente si avvicina al teatro leggero, al musical ed
all’operetta. Lo vediamo a Trieste al Festival dell’Operetta (Il conte di Lussemburgo e La vedova
allegra di F. Lehar, Rose-Marie di R. Friml e Stothart), al Teatro Massimo di Palermo (Orfeo
all'inferno di J. Offenbach) ed al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia (il musical Candide di L.
Bernstein). Con G. Cannavacciuolo protagonista, nel 2000, è la volta di L’uomo è fumator…Stasera
Milly, rievocazione affettuosa di vita e musiche della celebre soubrette. Nell’estate 2001 mette in
scena l’opera rock Metropolis con L. Ruocco e A. Angiolillo, L. Poli, F. Voghera, cui seguono la
commedia-concerto Verdi al Tettuccio con Enrico Bruschi, Melologo comico su testi di Stefano Benni
(Opera di Roma, 2003), Signora in rosso con Gianfranco D’Angelo (2004). Per il balletto ha curato
l’allestimento di Petrouchka di Stravinsky e La creazione del bue blu, con musiche di Milhaud (Regio
di Torino, coreografia di R. Castello), oltre a: Il pranzo di C. Pedini, Pinocchio burattino senza fili di E.
Bennato, I. Stefanutti, C. Ronda (Teatro Sociale di Rovigo, coreografie di C. Ronda). Per il cinema
ha firmato scene e costumi del film Maggio musicale di U. Gregoretti, e ha diretto Placido Domingo
ne Le donne di Puccini al Festival Puccini (Torre del Lago, 2004).
Como, Parco di Villa Olmo
sabato 11 luglio, ore 21.30
PINK FLOYD BALLET
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Direttore Makhar Vaziev
Balletto di Roland Petit
Musica Pink floyd
Luci Jean-michel Désiré
Nuova Produzione Teatro alla Scala
Mitico fu, al debutto nel 1972 al Palais des Sports di Marsiglia, il connubio fra danza
accademica e musica live dei Pink Floyd: un vero balletto rock che solo la mente aperta di
Roland Petit poteva concepire, conquistato dalla potenza evocatrice del pop visionario dei
Pink Floyd di quegli anni. Petit tradusse sulle punte - e non solo - l’energia di quella
musica, in una caleidoscopica inondazione di luce ed effetti laser degni delle più note
sperimentazioni live della band inglese. Nel tempo i quattro movimenti iniziali si sono
ampliati e il balletto, nella sua struttura più articolata, è stato rappresentato praticamente
in tutto il mondo. Per l’Italia sarà la Scala a presentarlo per la prima volta in forma
integrale. Benchè non dal vivo come fu al debutto, risuoneranno storici brani da “The
Wall”, “The Dark Side of the Moon”, “Meddle”, “Relics” e “Obscured by Clouds”.
Novanta minuti di pura danza, che vedranno il Balletto della Scala, chiamato in gran
forza, impegnato tra soli, passi a due e movimenti di gruppo.
COMO, PARCO DI VILLA OLMO
venerdì 17 luglio, ore 21.30
PLAY
Ideazione e regia Giulia Staccioli
Coreografie Giulia Staccioli in collaborazione con Jessica Gandini
Musiche originali Ajad
Costumi Sara Costantini
Disegno luci Andrea Mostachetti
Con Kataklò Athletic Dance Theatre
Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Paolo Benedetti, Eleonora Di Vita, Leonardo
Fumarola, Serena Rampon, Marco Ticli, Marco Zanotti
Produzione Ka
L’inconfondibile stile della travolgente compagnia Kataklò è al centro dell’assoluta spettacolarità
di Play, una coreografia di straordinaria sensibilità artistica firmata da Giulia Staccioli, fondatrice e
direttore artistico dal 1995 dell’ineguagliabile équipe tutta italiana Kataklò Athletic Dance Theatre.
È un lavoro ispirato allo sport e appositamente ideato per rappresentare l’ Italia alle Olimpiadi
della Cultura di Pechino 2008 su invito del Ministero della Cultura cinese e con l’alto patrocinio del
Ministero per gli Affari esteri, dell’Istituto Italiano di cultura e dell’ambasciata italiana.
Lungo una linea immaginaria di corpo e mente, Play dà una scossa all’anima. Strutturato a quadri,
ha la capacità di fagocitare lo spettatore in un incantesimo. Ipnotico. Immaginario. Come certe
fiabe.
Una corsa irrompe in scena, ruba il silenzio, il buio e il tempo diventano puro ritmo. Intuizioni
geniali alludono al mondo acquatico di creature fantastiche che guizzano come sirene immerse in
atmosfere lunari. Senza passi falsi due ballerine si fronteggiano. Un duello in punta di fioretto
pronto a tirare una stoccata. Le forze in gioco esaltano una ballata beffardamente drammatica. Le
coreografie orchestrano scenari inaspettatamente comici ma anche poeticamente evocativi. Gli
artisti in scena giocano a costruire storie. Azioni e ambientazioni sono istantanee sotto l’ effetto di
ripresa e montaggio. Affascina la rilettura arguta di oggetti d’uso comune: bastoni, palloni,
biciclette, occhiali e scarponi da sci. L’ordine delle cose si perde e si ricrea. Una porta da calcio, che
incornicia l’azione divertente di un arbitro bizzarro, è l’attrezzo di aggancio per un portiere
sospeso a testa in giù. Non ci si stupisce di vedervi motivi che si prefigurano all’esordio della
compagnia in Indiscipline (1996). Sono idee forti nel repertorio di Kataklò. Tuttavia con Play,
dichiaratamente e senza perdere di vista il passato, si insinua una vena artistica che apre a una
stagione inedita, maggiormente volta alla ricerca teatrale.
Per i ruoli danzati Staccioli si è avvalsa della preziosa collaborazione di Jessica Gandini. La
raffinata colonna sonora, appositamente realizzata dal noto compositore Ajad, crea un filo
conduttore musicale saldamente connesso allo sviluppo dello spettacolo, sostenendone la forza
evocativa; mentre gli splendidi costumi di Sara Costantini valorizzano le coreografie, di cui il
disegno luci di Andrea Mostachetti coglie ogni riflesso. Elementi questi di una spettacolarità che
raccoglie gli entusiasmi di un pubblico vasto e internazionale e dalla quale è difficile rimanere
immuni..
COMO, PARCO DI VILLA OLMO
sabato 18 luglio, ore 21.30
HAIR. The tribal love rock musical
Direzione musicale Elisa
Coreografia David Parsons e Luca Tommassini
Regia Gianpiero Solari
Costumi Francesca Schiavon
Progetto scenico e luci Marcello Jazzetti
Produzione Teatro delle Erbe
Anche oggi, ai suoi primi quarant’anni dal debutto, Hair trascende ogni barriera
generazionale o culturale per diventare messaggio universale.
Messaggio sapientemente espresso sia dall’abilità della recitazione e del canto, sia dalla
scelta di una scenografia moderna che vede l’utilizzo di video wall, su cui testi e immagini
proiettati rendono più vivo il messaggio.
Hair in versione italiana è uno spettacolo che fa battere il cuore al ritmo di un sound
corale che investe, riempie e appaga ogni senso: per chi desidera vivere il teatro e non solo
esserne mero spettatore.
Travolgente, grazie all’abile recitazione in italiano dei protagonisti sul palco, è forte di
parallelismi e incursioni contemporanee con videoclip proiettati sul fondo della scena, che
si sovrappongono alla trama senza snaturarla. Le immagini passano della polizia
americana che sgombera le università occupate dai pacifisti negli Anni 60, agli scontri al
G8 di Genova toccando la ferocia della guerra in Vietnam.
Tra voci potenti e corpi sinuosi che si intrecciano, l’atmosfera si scalda con il passare dei
minuti e diventa incandescente sulle note della conclusiva Let The Sunshine In, un rock
gospel dirompente, scandito dal battimani del pubblico che diventa parte integrante dello
show quando la comune hippie si trasferisce dal palco alla platea nei momenti più caldi e
travolgenti della colonna sonora cantata dal vivo rigorosamente in lingua originale.
Intorno al Festival
venerdì 3 luglio – Torre del Baradello, ore 20.30
Fiati al tramonto
Quintetto di fiati dell’Orchestra 1813
domenica 5 luglio – Parco Villa Olmo, ore 18.00
Hansel e Gretel
con Federica Falasconi, Davide Marranchelli, Beatrice Palumbo
Regia Pia Mazza
Opera Kids - Merenda nel bosco
venerdì 10 luglio – Chiostro S. Abbondio, ore 19.00
Musica al chiostro
Orchestra 1813
domenica 12 luglio – Villa Grumello, ore 5.30
Suoni dell’alba
Quartetto d’archi dell’Orchestra 1813
Musica a colazione
giovedì 16 luglio – Cortile di Palazzo Natta, ore 19.00
Happy Hour Jazz
X-presso Trio
Appuntamenti ad ingresso gratuito
Como, Torre del Baradello
Venerdì, 3 luglio 2009 – ore 20.30
FIATI AL TRAMONTO
Quintetto di fiati dell’Orchestra 1813
Como, Chiostro S. Abbondio
Venerdì, 10 luglio 2009 – ore 19.00
MUSICA AL CHIOSTRO
Orchestra 1813
Como, Villa Grumello
Domenica, 12 luglio 2009 – ore 5.30
SUONI DELL’ALBA
Quartetto d’archi dell’Orchestra 1813
Musica a colazione
ORCHESTRA 1813
Costituita dall’As.Li.Co. nel 2007, l’Orchestra 1813 ha debuttato ne Il Re Pastore di Mozart, sotto la
direzione musicale di Bruno Dal Bon. Partecipe in questi anni dei progetti e dei circuiti promossi
dall’As.Li.Co. (Pocket Opera, Opera domani), ha preso parte a numerose produzioni liriche in un
calendario intenso di lavoro: L’elisir d’amore, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Don Pasquale,
Madama Butterfly, L’Italiana in Algeri (Pocket Opera), The Fairy Queen, Così fan tutte, Hänsel e Gretel
(Opera domani), La serva padrona (Stagione notte 07/08). Nell’estate del 2008 ha suonato inoltre alla
prima edizione del Festival Como città della musica, partecipando alla produzione di Madama
Butterfly. Protagonista dell’intera stagione concertistica del Teatro Sociale di Como e coinvolta in
numerosi concerti sul territorio in collaborazioni con le istituzioni cittadine e gli enti locali, ha
lavorato con direttori quali: Manlio Benzi, Matteo Beltrami, Alessandro D’Agostini, Alessandro
Ferrari, Pietro Mianiti, Giuseppe Sabbatini, Carlo Tenan, ed ha collaborato con solisti di fama
quali: Ramin Bahrami, David Garrett, Stefano Montanari, Mischa Maisky, Francesco Manara,
François-Joel Thiollier e il Quartetto della Scala.
VIOLINI
Nana Hayashi
Sofia Villanueva
Simone Di Giulio
Adriana Marino
Federico Silvestro
Lorenzo Brufatto
Matteo Colombo
VIOLE
Ruxandra Stefan
Giorgio Musio
Ruggero Pucci
VIOLONCELLI
Fabio Mureddu
Valentina Giacosa
CONTRABASSO
Francesco Saverio
Piccarreta
FLAUTI
Mattia Petrilli
OBOI
Chiara Telleri
CLARINETTO
Luca Medici
FAGOTTO
Angelo Russo
CORNO
Ivan Zaffaroni
ISPETTORE
Alessio Picco
Como, Parco Villa Olmo
Domenica, 5 luglio 2009 – ore 18.00
HANSEL E GRETEL
Fiaba sonora per voci e pianoforte liberamente tratta da Hansel e Gretel di Engelbert
Humperdinck
Progetto musicale e adattamento
Alfonso Caiani, Federica Falasconi
Hansel
Gretel
Davide Marranchelli
Beatrice Palumbo
Pianoforte
Federica Falasconi
Regia e adattamento teatrale
Pia Mazza
Scene
Fata Morgana
Costumi
Anna Cavaliere
OPERA KIDS
Progetto di teatro musicale per la scuola dell’infanzia
Due fratelli, che vanno matti per canti e balli, sono in cerca di fragole nel fitto bosco di Ilsenstein;
fra canzoni e giochi che coinvolgono tutti - ma proprio tutti quelli che incontrano, persino i
bambini che li ascoltano per caso e gli animali della foresta - si accorgono ben presto di aver
smarrito la via di casa. Ma non si perdono d'animo! E dopo un sonno pieno di bei sogni, e incontri
con le magiche creature fatate del bosco, si imbattono in una casa incredibile e meravigliosa, fatta
di dolci di ogni tipo. È una grande sorpresa per loro scoprire che una strega (in realtà anche lei con
un debole per il ballo...) abita in quelle dolcissime mura; come nelle migliori storie, solo
l'intelligenza potrà aiutarli e metterli in salvo… in che modo? Basta seguire la musica della festa di
Hansel e Gretel - ora è lontana, ma se ti avvicini sarà sempre con te - e farcelo raccontare
direttamente da loro.
Federica Falasconi
Questo spettacolo è speciale, pensato e ideato per i più piccoli, insieme ad un libretto da sfogliare,
ritagliare e per fare tanti giochi. Il libretto nelle prime pagine ci porta nei luoghi in cui si svolgerà
la storia, la casa dei genitori, il bosco e la casa della strega. Ma ci sono anche i nostri protagonisti,
Hansel e Gretel: ritagliate le sagome e muoveteli con le vostre dita e vedrete quanti balli potranno
fare! Sfogliando il libretto eccoli ancora cantare e giocare dimenticando i lavoro domestici che
stavano facendo e rovesciando il bricco di latte per terra. Come si arrabbierà la mamma! I due
bambini vengono mandati nel bosco a cercare fragoline, lamponi e more. Che bello giocare nel
bosco! Quanti giochi si possono fare! Hansel insegna a Gretel a giocare a campana, Gretel gli canta
un simpatico indovinello… imparate la filastrocca e cantiamola insieme! Ma chi fa cucù lassù? Il
libretto ci spiega come costruire un simpatico pupazzo semplicemente con delle spugne, portatele
allo spettacolo e il bosco si animerà di strani animali! Ma ecco che arriva la notte e la paura del
buio al mattino ci fa scoprire la deliziosa casa della strega. Con la sua bacchetta magica potete
inventarvi tante magie ma potrete anche diventare voi la strega ritagliando la maschera che trovate
nell’ultima pagina del libretto.
Ricordatevi quindi di portate con voi il vostro pupazzo e la bacchetta magica, così potrete sentirvi
anche voi parte dello spettacolo.
Pia Mazza e Cristina Quadrio
Como, Cortile di Palazzo Natta
Giovedì, 16 luglio 2009 - ore 19.00
X-PRESS TRIO
in Essencial Power Tour 2009
Oboe, Percussions
Adriano Mondini
Yamaha B6 Bass
Gianni Serino
Drums
Walter Calloni
Adriano Mondini
Oboe, strumentista atipico, alterna concerti in veste ‘classica’ a performances jazzistiche
impressionando per l'uso dello strumento utilizzato nel jazz. Compositore e arrangiatore.
Gianni Serino
Un genio assoluto del basso, uno strumentista e compositore a livelli mondiali, impressiona il
pubblico per la sua tecnica unica e eccezionale. Creatore di tecniche evolutive, è conosciuto in tutto
il mondo. È il bassista più cliccato sul portale you tube nel mondo. Compositore e arrangiatore.
Walter Calloni
Straordinario musicista, è tra i migliori batterista in Italia e non solo, ed ha un bagaglio
d'esperienza impressionante. Compositore e arrangiatore.
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Villa Olmo
La villa, di stile neoclassico, fu commissionata dal marchese Innocenzo Odescalchi ed
edificata su una proprietà del XVII secolo denominata ‘dell’olmo’ per la presenza di un
albero secolare, oggi non più esistente. I lavori iniziarono nel 1782 sotto le direttive
dell’architetto Innocenzo Ragazzoni ma, successivamente, gli Odescalchi si rivolsero al più
celebre Simone Cantoni, che riuscì ad ultimare l’edificio nel 1789, mentre i corpi laterali
(più tardi abbattuti), furono aggiunti nel 1796. L’anno successivo, la villa fu inaugurata da
Napoleone che vi giunse con la moglie Giuseppina e la sorella Elisa, mentre nel 1809 vi
soggiornò anche Ugo Foscolo. Alla morte di Innocenzo Odescalchi nel 1824, la villa passò
alla famiglia Raimondi, poi ai loro eredi i Visconti di Modrone. Nel 1925 la villa fu
acquistata dal Comune di Como che la inaugurò nel 1927 con la grande Esposizione
Voltiana. Da allora è il centro delle attività culturali comasche, dove sono organizzati
concerti, spettacoli teatrali, congressi, dibattiti e mostre. Dal 1982 è inoltre la sede del
Centro di Cultura scientifica Alessandro Volta.
Chiostro S. Abbondio
Il complesso storico di S. Abbondio è uno dei migliori esempi dell’architettura romanicolombarda della zona. L'intero complesso è composto dalla basilica, dai fabbricati in fregio
all'antica via Regina con l'antica ex-chiesa dedicata ai Ss. Cosma e Damiano e dal Chiostro.
Risultato della sovrapposizione di successivi interventi, attuati fin dal V secolo d.C., è una
delle testimonianze artistiche più ricche di storia e di memoria per la città. Dopo otto anni
di lavori di restauro, la riapertura del Chiostro è stata inaugurata nell’aprile 2007 con un
concerto dell’Orchestra 1813. Ospita attualmente sede della Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi dell’Insubria.
Torre Baradello
Svettante sul culmine del colle Baradello è ben visibile sia dalla città, sia da quanti vi
giungono provenienti dall'alta pianura lombarda. Salendo nella torre fino alla piattaforma
sommitale si gode un impareggiabile panorama sul lago e la città, la Brianza e la pianura
Padana fino a Milano. Il torrione fu inserito solo in un secondo tempo in un preesistente
recinto fortificato che ancora lo cinge. Nello stile si ravvisa un tipico torrione romanico,
pur se l'edificio attuale comprende nell'alzato parti di epoche diverse. La torre romanica
medievale detta ‘del Barbarossa’ si identifica con la porzione più bassa del torrione e ha
fondazioni poggianti sulla viva roccia; risulta posteriore alla cerchia muraria che la
racchiude. Dopo le vicende del Libero Comune, dal 1294, su Como si estese l'influenza
della Signoria milanese dei Visconti, che provvidero ad affermare con simboli visibili la
propria supremazia e ad adeguare le strutture militari dei presidi periferici del
Granducato di Milano alle nuove esigenze di difesa. Fra il 1426 e il 1436 furono quindi
eseguite riparazioni e modifiche del complesso fortificato del Baradello, oltre alla
sopraelevazione della cinta muraria di 2 metri e della torre di circa 8 metri, dotando
entrambe di finiture merlate realizzate con merli Ghibellini. La torre raggiunse così 28
metri di altezza con l'imponenza e panoramicità che ancora oggi gode.
Villa Grumello
La Villa del Grumello, in origine denominata ‘Castellazzo’, si affaccia con il suo parco sul
primo bacino del lago di Como, sulla via per Cernobbio. Incorniciata da piante secolari,
incanta per le sue delicate atmosfere e per l'armonia dell'insieme. Risalente al XV secolo, fu
prima di proprietà della famiglia Odescalchi, poi dei Giovio (1775) ed infine della famiglia
Celesta (1846). Nel 1791 le facciate furono restaurate da Simone Cantoni. Nelle sue stanze
affrescate sono stati ospitati illustri personaggi, tra cui Giordani, Monti, Volta e Foscolo (la
cui presenza è ricordata, nel giardino, da un suo busto). Nel 1954 la proprietà è passata
all'Ospedale S. Anna di Como, per volere della contessa Giulia Celesia Cays. La Villa del
Grumello, ristrutturata dall'Associazione omonima - costituita dall'Azienda Ospedaliera S.
Anna, dalla Camera di Commercio di Como e dall'Associazione Univercomo - è ritornata
all'antico splendore e si presta oggi quale prestigiosa sede per convegni, corsi e meeting
aziendali, oltre che per servizi fotografici e pubblicitari, per sfilate di moda ed eventi
d'arte.
Cortile Palazzo Natta
Eretto nel Cinquecento, forse su progetto di Pellegrino Tibaldi, lo storico palazzo del
centro storico ospita attualmente la sede del Protettorato dell’Università dell’Insubria e un
Centro del Politecnico di Milano. Inaugurato negli ultimi giorni del 2005, l’edificio,
acquistato dal Comune negli anni ’80, è stato oggetto di un intervento di restauro
profondamente conservativo, ispirato ai criteri del minimo intervento. L’edificio attuale ha
avuto origine da una fabbrica medievale, di cui sono state rintracciate diverse porzioni,
brani di intonaco decorato e solai lignei; è caratterizzato esternamente da una serie di busti
posti ad ornamento dei timpani delle finestre centrali. In un cortile interno è conservata
una parte del chiostro dell'antico convento di S. Eufemia.
Teatro Sociale di Como
Il Teatro Sociale è nato nell'anno in cui sono nati Giuseppe Verdi e Richard Wagner (1813).
Nel 1811 cominciarono i lavori di costruzione del teatro ed il progetto fu affidato
all'architetto Giuseppe Cusi che collaborò con l'architetto Canonica alla costruzione del
Teatro Carcano. La sera del 28 agosto 1813 si alzò per la prima volta il sipario del Teatro
Sociale di Como: in scena Adriano in Siria di Antonio Fonseca Portugal e I Pretendenti delusi
di Giuseppe Mosca. Negli anni successivi furono numerosi gli interventi di restauro e di
ammodernamento (elettricità, gas), nonché di ampliamento con l'aggiunta di 38 palchi e la
costruzione del quinto ordine. L'attuale dipinto della volta del soffitto, che rappresenta le
muse che scendono dall'Olimpo ad incoronare gli artisti, è opera di Eleuterio Pagliano su
progetto di Gaetano Spelluzzi, eseguito durante i restauri del 1855. La sala ha attualmente
la forma di cassa di violoncello e le murate hanno una struttura in legno con 5 ordini di
posti di cui: 3 ordini per i 72 palchi di proprietà privata, oltre al palco reale, e 2 ordini per
le gallerie (IV e V ordine). Con un accordo di programma sottoscritto nel 2005 da Società
dei Palchettisti, As.Li.Co., Regione Lombardia, Comune e Provincia di Como, il Teatro è
stato nuovamente sottoposto a accurati lavori di restauro, che hanno interessato gli
stucchi, la volta, il palcoscenico e, di recente, la sostituzione completa delle poltrone della
platea.
INFO FESTIVAL
CONTATTI
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BIGLIETTERIA
Teatro Sociale, Piazza Verdi
martedì-venerdì, h. 13.00 - 18.00
sabato e domenica, h. 10.00 - 13.00
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare negli stessi orari di apertura della
biglietteria o comunicare via mail. I biglietti valgono esclusivamente per la
rappresentazione e la data indicata sugli stessi. Non è consentito l’accesso a un posto
diverso da quello indicato sul biglietto. In caso di mancato utilizzo non sono convertibili
per un'altra data. Ogni spettatore deve essere munito del biglietto e deve esibirlo al
Personale di Sala addetto al controllo a semplice richiesta, ed è tenuto a occupare il posto
assegnato mantenendo un corretto comportamento durante le esecuzioni.
Nell’eventualità che le condizioni atmosferiche impedissero l’esecuzione, gli spettacoli di
Villa Olmo avranno luogo la sera stessa al Teatro Sociale di Como senza allestimenti
scenici. In caso di sospensione dopo 30 minuti dall’inizio dello spettacolo, non si avrà
diritto ad alcun rimborso.
I concerti e gli spettacoli di Intorno al Festival (3/07, 5/07, 10/07, 12/07, 16/07) sono
gratuiti. In caso di maltempo, la variazione di luogo sarà comunicate tempestivamente sul
sito del festival o all’Infoline +39.345.4011906
Il Festival si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata variazioni di
date, orari e programmi che si rendano necessarie per ragioni tecniche o per cause di forza
maggiore.
BIGLIETTERIA ONLINE
La biglietteria online (www.comofestival.org , dal 6 aprile 2009) consente l'acquisto dei
singoli biglietti, tramite pagamento con carta di credito e il ritiro la sera dello spettacolo
sul luogo dell'evento. È possibile acquistare biglietti anche attraverso il circuito TicketOne:
www.ticketone.it – Call Center 892.101 – Pronto Pagine Gialle 892.424 – Trovatutto
Telecom Italia 892.412
Biglietti
I area
II area
III area
Rigoletto
€ 60,00
€ 45,00
€ 35,00
Nona Sinfonia
Pink Floyd Ballet
€ 40,00
€ 35,00
€ 30,00
€ 35,00
€ 30,00
€ 25,00
Play
Hair
Prevendita
I area
II area
III area
€ 5,00
€ 5,00
€ 3,00
Carnet
L’acquisto di 3 o più spettacoli dà diritto ad uno sconto sul prezzo di ciascun biglietto:
Carnet da 3 spettacoli: 10% di sconto
Carnet da 4 spettacoli: 15% di sconto
Carnet da 5 spettacoli: 20% di sconto
RIDUZIONI
Il Festival prevede riduzioni per gruppi e associazioni organizzate. Per eventuali
convenzioni e promozioni, rivolgersi all’Ufficio promozione del Festival
([email protected]).
PAGAMENTO
Presso gli sportelli delle biglietterie è attivo il servizio di bancomat e carta di credito; i
pagamenti possono essere effettuati anche tramite assegno o bonifico bancario anticipato
sul conto corrente bancario:
CARIPARMA - CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA SPA
DIPENDENZA 00321, SEDE COMO, VIA BOLDONI 1
ABI 06230 CAB 10920 C/C 000046467478
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ACCESSO DISABILI
L’accesso al Festival mediante carrozzelle non presenta ostacoli architettonici. Nella prima
fila della platea di Villa Olmo sono riservati dei posti. Per usufruire di tali posti la
prenotazione è obbligatoria presso la biglietteria. Per ogni necessità di accompagnamento
e di assistenza, di indicazione degli spazi riservati e per ogni altra informazione, le
persone interessate possono rivolgersi al Personale del Festival.
RITARDATARI
Si raccomanda di accedere agli spettacoli con la massima puntualità. Ai ritardatari non
potrà essere garantita la presenza allo spettacolo. I ritardatari perdono il diritto ad
usufruire del posto assegnato in prevendita e potranno prendere posto solo durante
l’intervallo.