Festival ComoCittà dellaMusica impronte di suoni COMUNICATO STAMPA La magia si ripete. Dopo il successo dello scorso anno, torna il II Festival Como Città della Musica. Una sfida che vede in primo piano il Teatro Sociale di Como-As.Li.Co. che, con il Comune di Como, in collaborazione con la Regione Lombardia, Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, la Camera di Commercio e il sostegno della Società dei Palchettisti, del gruppo LeNORD e di Cariparma Crèdit Agricole, ripropone alla città un luglio emozionante all’insegna della musica. Dall’1 al 18 luglio la città sarà invasa da artisti che lasceranno “impronte di suoni” capaci di catturare chiunque abbia voglia di arte. Caratteristica di questa II edizione un numero più alto di spettacoli, segno che il Festival sta crescendo e si apre ad un pubblico sempre più eterogeneo. Si parte mercoledì 1 luglio al Parco di Villa Olmo dove la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven darà il via al Festival col suo celeberrimo Inno alla Gioia. Sul palco l’Orchestra I Pomeriggi Musicali e il Coro As.Li.Co. diretti dal M.o Antonello Manacorda. Non poteva certo mancare l’appuntamento con la lirica. Sabato 4 e martedì 7 luglio, sarà la volta di Rigoletto di Giuseppe Verdi diretto dal M.o Alessandro D’Agostini. Sul palco un cast internazionale accompagnato dall’Orchestra 1813 e dal Coro As.Li.Co per la regia di Ivan Stefanutti. Un impegno importante che vede il Teatro offrire alla città un allestimento ideato e realizzato appositamente per il Festival. Prima di partire per una tournée internazionale, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala sarà protagonista sabato 11 luglio con Pink Floyd Ballet un balletto di Roland Petit. Il fine settimana successivo largo ai giovani. Venerdì 17 luglio energia pura con i Kataklò che presenteranno Play, spettacolo di physical theatre ideato e diretto da Giulia Staccioli. A seguire, sabato 18 il grande Hair. The tribal love rock musical con la direzione musicale di Elisa e le coreografie di David Parsons. Un cartellone che offre spettacoli per tutte le età con un ampliamento, rispetto allo scorso anno, a generi nuovi quali il musical e la danza atletica. Inoltre, il Festival avrà un contorno fatto di molteplici appuntamenti, ad ingresso gratuito, che si svolgeranno in diversi luoghi della città. Dalla Torre del Baradello per un tramonto a ritmo di musica per giungere all’Happy Hour Jazz nel cortile di palazzo Natta. Un’attenzione particolare è rivolta poi alle famiglie. Per la prima volta, infatti, all’interno del calendario estivo Hansel e Gretel, produzione per i più piccoli, avrà luogo nel parco di Villa Olmo seguito da una simpatica merenda all’aperto. Una lunga festa che per 18 giorni animerà la città lasciando impronte di suoni ovunque. Da sottolineare il forte legame nato tra il festival e la prossima stagione Notte del Sociale. I biglietti degli spettacoli di Como Città della Musica varranno come buoni sconto sull’acquisto degli abbonamenti della Stagione del Teatro. Per tutte le informazioni www.comofestival.org Calendario 2009 mercoledì 1 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30 Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 9 Direttore Antonello Manacorda Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano Coro As.Li.Co sabato 4 e martedì 7 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30 Rigoletto Regia Ivan Stefanutti Direttore Alessandro D’Agostini Orchestra 1813 Produzione Teatro Sociale di Como-As.Li.Co. sabato 11 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30 Pink Floyd Ballet Balletto di Roland Petit Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Nuova produzione Teatro alla Scala di Milano venerdì 17 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30 Play Ideazione e regia Giulia Staccioli Musiche originali Ajad Kataklò Athletic Dance Theatre Produzione Ka di Milano sabato 18 luglio - Parco Villa Olmo, ore 21.30 Hair. The tribal love rock musical Direzione musicale Elisa Coreografia David Parsons Produzione Teatro delle Erbe di Milano COMO, PARCO DI VILLA OLMO mercoledì 1 luglio 2009, ore 21.30 LUDWIG VAN BEETHOVEN Sinfonia n. 9 op. 125 in re minore, per soli, coro e orchestra Soprano Ida Falk Winland Contralto Romina Tomasoni Tenore Stefano Ferrari Basso Ugo Guagliardo Direttore Antonello Manacorda Maestro del coro Antonio Greco Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano Coro As.Li.Co. ANTONELLO MANACORDA Direttore Nato a Torino, ha studiato violino con Sergio Lamberto al Conservatorio G. Verdi, diplomandosi con lode. Ha vinto una borsa di studio della De Sono Associazione per la Musica, che gli ha permesso di studiare con Herman Krebbers ad Amsterdam, Eduard Schmieder e Franco Gulli. Nel 1997, insieme ad alcuni colleghi della Gustav Mahler Jugend Orchester e sotto la spinta di Claudio Abbado, ha fondato la Mahler Chamber Orchestra, della quale è stato Concertmaster e Vicepresidente per cinque anni finché non ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera di direttore d’orchestra. Grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dalla De Sono di Torino, ha studiato per due anni con Jorma Panula a Helsinki. Nel periodo 2003-06 è stato Direttore artistico per la musica da camera presso l’Académie Européenne de Musique del Festival d’Aix-enProvence. Direttore musicale dei Pomeriggi Musicali di Milano dalla stagione 2006-2007, ha impostato la sua collaborazione proponendo un repertorio che spazia dagli oratori di Mozart (Betulia liberata e Davide Penitente) agli autori contemporanei (Dialogues di Elliot Carter), riscuotendo fin dall’inizio un grande successo di critica. I più recenti impegni sinfonici lo hanno visto collaborare con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dirigere Il barbiere di Siviglia di Paisiello al Teatro Arcimboldi di Milano; Così fan tutte al Teatro Comunale di Treviso e Il barbiere di Siviglia di Rossini al Teatro San Carlo di Napoli. È stato Direttore ospite di: Orchestra della Fenice di Venezia, Orchestra della Svizzera Italiana, Zürich Chamber Orchestra, Scottish Chamber Orchestra, Ensemble Orchestral de Paris, I Virtuosi di Kuhmo a Helsinki, Västerås Sinfonietta, Helsingborg Symfoniorkester, Gävle Symphony Orchestra e altre formazioni orchestrali. Ha debuttato con successo al prestigioso Festival di Aldeburgh alla testa della Britten-Pears Orchestra e ha tenuto il corso estivo ‘Jeunesses musicales’ a Ginevra. La scorsa stagione ha diretto per la prima volta due concerti con la Mahler Chamber Orchestra per festeggiare il decimo anniversario dell’orchestra, che lo ha invitato di nuovo per il concerto di inaugurazione del Festival di Brema nell’agosto 2008. Nel corso di questa stagione, torna a collaborare con la Västerås Sinfonietta e debutta con Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo e Stavanger Symfoniorkester. ANTONIO GRECO Maestro del coro Antonio Greco è diplomato in pianoforte, musica corale e direzione di coro. Ha studiato pianoforte con Mario Gattoni; composizione con Marco Stassi, Nicola Evangelisti e Paolo Arcà; direzione d’orchestra con Lorenzo Parigi, Ludmil Descev, Piero Bellugi, Julius Kalmar; direzione corale con Domenico Zingaro e Roberto Gabbiani, canto con Elisa Turlà. Ha studiato prassi esecutiva antica e ornamentazione con Roberto Gini; clavicembalo e basso continuo con Giovanni Togni; contrappunto e teoria rinascimentale con Diego Fratelli; ha approfondito il repertorio madrigalistico monteverdiano con Gabriel Garrido e quello delle cantate di J. S. Bach con Michael Radulescu. È stato assistente di Umberto Benedetti Michelangeli e Amedeo Monetti ai corsi di formazione orchestrale Cremona città d’arte. Ha insegnato Contrappunto e direzione di coro alla Scuola d’organo M. A. Ingegneri di Cremona; ha collaborato con Voicecraft Italia tenendo un corso di Ear Training; è docente di Teoria, solfeggio e dettato musicale presso la Civica Scuola di Musica C. Monteverdi di Cremona. A sette anni ha iniziato la propria esperienza nel canto corale sotto la guida di monsignor Dante Caifa, già maestro di Cappella della Cattedrale di Cremona, del quale è in seguito divenuto assistente. Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta alla cui guida ha vinto premi in concorsi nazionali ed internazionali, ed ha preso parte ad importanti rassegne concertistiche quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Ravenna Festival, il Festival Monteverdi di Cremona, collaborando con gruppi strumentali quali Accademia Bizantina, I Virtuosi italiani, Orchestra Barocca di Venezia, Ensemble Elyma. Con il Coro Costanzo Porta ha preso parte a produzioni di opere barocche, ospitate da alcuni tra i più importanti teatri italiani (Maggio musicale fiorentino, Teatro Petruzzelli di Bari, Comunale di Ferrara, Dante Alighieri di Ravenna). Dal 2006 ha avviato la propria collaborazione con As.Li.Co, in qualità di Maestro del coro. ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI L’Orchestra I Pomeriggi Musicali nacque nell’immediato secondo dopoguerra in una Milano tutta presa dal fervore della ricostruzione: fu il frutto dell’incontro tra due uomini d’eccezione, l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo. Il primo pensava ad una formazione da camera con cui eseguire il repertorio classico, il secondo ad una orchestra in grande stile che sviluppasse un repertorio di musica contemporanea e d’avanguardia. I due punti di vista trovarono una sintesi nell’Orchestra I Pomeriggi Musicali che fin dal primo concerto, il 27 novembre 1945, accostando Mozart e Stravinskj, Beethoven e Prokof’ev, inaugurò una formula coraggiosa che la portò al successo. La lunga storia dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali non ha mai tradito le linee programmatiche e gli obiettivi ideali lanciati più di sessant’anni fa dai padri fondatori dell’istituzione, e oggi conta uno straordinario repertorio che include i più grandi capolavori del Barocco, del Classicismo, del primo Romanticismo e, allo stesso tempo, molta musica Moderna e Contemporanea. La diffusione popolare di quest’ultima fu avviata puntando sui grandi del Novecento, assenti dai cartelloni concertistici durante la dittatura fascista per motivi politici o di stolta autarchia culturale: andavano da Stravinskij a Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Yves, Français. Oltre naturalmente agli italiani, alcuni dei quali non solo poterono presentare le loro composizioni per la prima volta, ma ne scrissero su commissione dei Pomeriggi: parliamo di Casella, Dallapiccola, Ghedini, Gian Francesco Malipiero, Pizzetti, Respighi. La tradizione continuò con quelli delle leve successive: Berio, Bussotti, Luciano Chailly, Clementi, Donatoni, Hazon, Maderna, Mannino, Manzoni, Margola, Pennisi, Testi, arrivando agli emergenti dei nostri giorni, Fedele, Francesconi, Vacchi, apparsi nelle ultime Stagioni. Grandi compositori come Honegger e Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e recentemente Penderecki, hanno diretto la loro musica sul podio dei Pomeriggi Musicali, un podio che è anche stato, per tanti giovani artisti, un trampolino di lancio verso la celebrità: ricordiamo due nomi per tutti, Leonard Bernstein e Sergiu Celibidache. Notevole è poi il numero delle future celebrità che sono state consacrate dai Pomeriggi: un albo d’oro che comprende Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Rudolf Buchbinder, Pierre Boulez, Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Natalia Gutman, Angela Hewitt, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Alexander Igor Markevitch, Zubin Mehta, Carl Melles, Riccardo Muti, Hermann Scherchen, Thomas Schippers, Christian Thielemann, Salvatore Accardo, Antonio Ballista, Arturo Benedetti Michelangeli, Bruno Canino, Dino Ciani, Severino Gazzelloni, Franco Gulli, Nikita Magaloff, Nathan Milstein, Massimo Quarta, Maurizio Pollini, Corrado Rovaris e Uto Ughi. Ricordiamo inoltre le importanti presenze di Direttori stabili: Nino Sanzogno, il primo, Gianluigi Gelmetti, Gianpiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai milanesi Daniele Gatti e Aldo Ceccato. In alcuni casi, la direzione musicale è stata affiancata da una direzione artistica: in questa veste Italo Gomez, Carlo Majer, Marcello Panni, Marco Tutino e Gianni Tangucci. Dal 2009 la direzione artistica è affidata al Mo Ivan Fedele, mentre il Mo Antonello Manacorda continua a ricoprire il ruolo di direttore musicale dell’orchestra. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali svolge la sua attività principalmente a Milano e nelle città lombarde, mentre in autunno contribuisce alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro alla Scala. Invitata nelle principali stagioni sinfoniche italiane, l’Orchestra ha conquistato platee internazionali. Recentemente ha riscosso lusinghieri successi in Spagna, Portogallo, Tunisia, Francia, Germania, Svizzera, Turchia e Austria. Oggi I Pomeriggi Musicali sono una Fondazione costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, e da enti privati, riconosciuta dallo Stato come istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come ente primario di produzione musicale. CORO AS.LI.CO. Fiore all’occhiello dell’As.Li.Co. è senza dubbio il Coro, costituitosi nel 1996, in occasione di un Così fan tutte (dir. Corrado Rovaris, regia Daniele Abbado), che negli anni è cresciuto in dimensioni e bravura, affrontando via via titoli sempre impegnativi con registi e direttori di fama. Preparato fino al 2005 da Alfonso Caiani, e attualmente diretto da Antonio Greco, il Coro partecipa stabilmente alle produzioni del Circuito Lirico Lombardo, ma collabora occasionalmente anche con altre prestigiose istituzioni quali il Ravenna Festival, l’Accademia del Teatro alla Scala, il Festival Como Città della musica Nato come un piccolo coro, di dimensioni quasi cameristiche così come richiesto dai primi allestimenti che lo vedono impegnato (il trittico Mozartiano Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni allestito dall’As.Li.Co. tra il 1996 e il 1998) è cresciuto in dimensioni e in bravura affrontando con ogni nuova stagione opere di crescente difficoltà e complessità. Un piccolo gruppo di giovani e giovanissimi cantanti, appena diplomati o in via di diplomarsi, praticamente alle prime esperienze teatrali, che apportano agli allestimenti ai quali prendono parte la freschezza e l’entusiasmo propri della giovinezza e che talvolta, con il crescere dell’organico, vengono affiancati da elementi più maturi ed esperti, ma non meno entusiasti. Un esperimento in linea con le iniziative promosse dall’As.Li.Co., iniziative che favoriscono la formazione e l’inserimento professionale dei giovani artisti lirici, la quale non poteva trascurare un elemento importante dell’opera lirica quale è il Coro. Una scommessa pienamente riuscita, è sufficiente dare uno sguardo alla breve ma intensa ‘carriera’, al moltiplicarsi degli impegni, all’eclettico e vario repertorio affrontato. Fondamentali sono per il salto di qualità l’incontro nel 1998 con il Maestro Alfonso Caiani (che seguirà il Coro fino al 2005), Maestro del Coro nel Don Giovanni di W. A. Mozart e gli impegni per la stagione 1999, nella quale l’organico cameristico tipico degli anni precedenti, senz’altro adeguato a un’opera come La Cenerentola di G. Rossini, è affiancato per la prima volta da un gruppo di oltre 40 elementi, che affronta con successo Il flauto magico di W. A. Mozart. Segue il 2000, anno nel quale il Coro prende il volo, oltre le produzioni autunnali dell’As.Li.Co. – La bohème di G. Puccini e Le Comte Ory di G. Rossini in questa stagione – il Coro prende parte a festival e stagioni prestigiose quali le Celebrazioni per Lucchino Visconti presso Villa Erba con La bohème (Como, gennaio 2000), il Festival Opera Estate 2000 con Chi dell’altrui si veste presto si spoglia di D. Cimarosa – produzione del Teatro alla Scala per questa manifestazione – e Il flauto magico dell’As.Li.Co. (Milano, Cortile del Seminario Arcivescovile, luglio 2000). Nel settembre 2000 inizia la collaborazione con la Accademia del Teatro alla Scala, con la partecipazione del Coro all’opera La bohème nell’allestimento storico di F. Zeffirelli (Milano, Teatro alla Scala). Nel 2001 il Coro As.Li.Co. partecipa al Ravenna Festival, prendendo parte ad un nuovo allestimento di I Capuleti e i Montecchi di V. Bellini (Teatro Alighieri, giugno-luglio 2001). Sempre quest’anno, nella stagione 2001 del Circuito Lirico Lombardo, il coro affronta opere decisamente più impegnative: Madama Butterfly di G. Puccini, Luisa Miller di G. Verdi, La Sonnambula di V. Bellini e La Clemenza di Tito di W. A. Mozart, che verrà ripresa nel 2002 al Teatro Alighieri di Ravenna (gennaio), al Teatro Salieri di Legnago, all’Opera de Vichy e all’Opera de Massy in Francia. Nel 2002 il Coro As.Li.Co. partecipa per la prima volta all’opera allestita dall’As.Li.Co. per il progetto Opera domani… Guglielmo Tell, tratta dall’opera di G. Rossini, dando mostra di versatilità e affidabilità (l’impegno è mastodontico: più di settanta recite in una quindicina di piazze, organico ridotto all’osso e il pubblico più esigente in assoluto, i ragazzi delle scuole elementare e media). Ormai componente stabile del Circuito Lirico Lombardo, il Coro ha raggiunto la piena maturità ed è in grado di affrontare opere di forte impatto corale, quali Nabucco, Tosca, Turandot, Faust, (per citare alcune recenti produzioni), dimostrando la capacità di competere in qualità e professionalità con cori più affermati e veterani. COMO, PARCO DI VILLA OLMO sabato 4 e martedì 7 luglio 2009, ore 21.30 RIGOLETTO Melodramma in tre atti. Musiche di Giuseppe Verdi. Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo. Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851 Duca di Mantova Rigoletto Gilda Sparafucile Maddalena Giovanna Monterone Marullo Ivan Magrì Leo An Jessica Pratt Mauro Corna Alessandra Volpe Paola Modicano Valdis Jansons Francesco Landolfi Direttore Alessandro D’Agostini Regia, scene e costumi Ivan Stefanutti Maestro del coro Antonio Greco CORO AS.LI.CO. ORCHESTRA 1813 Produzione Teatro Sociale di Como-As.Li.Co. ALESSANDRO D’AGOSTINI Direttore Nato nel 1974, inizia lo studio della musica all’età di cinque anni e si diploma in pianoforte, in direzione d'orchestra e in musica elettronica. Si perfeziona in musica elettronica con Giorgio Nottoli, e in musica da camera con Kostantin Bogino, Trio Cajkovskij. Per la direzione d'orchestra è stato allievo di Piero Bellugi e Massimo De Bernart. Ha collaborato per due anni con Gustav Kuhn (Die Lustige Witwe, Lohengrin, Salome, Ariadne auf Naxos e Capriccio). Contemporaneamente ha esordito nella direzione d’orchestra con diversi programmi sinfonici e operistici: il ciclo completo delle sinfonie di Beethoven e di Mendelssohn tenuto a Firenze Il barbiere di Siviglia di Rossini e Die Schöpfung di Haydn, con Florence Symphonietta. Inizia inoltre un’intensa collaborazione con M. De Bernart, del quale è stato assistente per: La vedova allegra, Rigoletto, Aida, Don Giovanni, Otello e Turandot, oltre che in diversi concerti sinfonici. Nel 2002 esordisce con Guglielmo Tell, in una produzione dell’As.Li.Co. (progetto Opera domani). Dirige le seguenti produzioni liriche: Lo Matremmonio Annascuso di L. Leo (Sassuolo Musica Festival, 2003), Rigoletto (Teatro Fraschini di Pavia, 2004), Orfeo ed Euridice (progetto Opera domani 2003), Il trovatore (Macerata Opera e Cagliari, 2004), L’elisir d’amore (progetto Opera domani 2004). Accanto alle produzioni operistiche ha al suo attivo numerosi concerti sinfonici, collaborando con importanti orchestra quali: Orchestra A. Toscanini, I Pomeriggi musicali di Milano, Orchestra filarmonica veneta G. Malipiero, Orchestra filarmonica italiana di Piacenza, Makedonska Filharmonija. Nel 2006 ottiene un grande successo di pubblico e di critica, dirigendo Falstaff al Teatro Verdi di Busseto. Tra i suoi recenti impegni da segnalare: L’Arlesiana (Orchestra Sinfonica Toscanini), Aida (Opera di Tirana), L’Olimpiade di L. Leo (Teatro Comunale di Bologna), Giselle (Opera di Roma). IVAN STEFANUTTI Regista, scenografo e costumista La sua attività è molto intensa nell’opera lirica, dove spazia dal grande repertorio (Rigoletto, La traviata, Il trovatore, Aida, Nabucco, Norma, La Bohéme, Andrea Chenier, Lohengrin, Adriana Lecouvreur, L’elisir d’amore) ai titoli meno frequentati (La damnation de Faust, Manon, Eugenio Onieghin, La battaglia di Legnano, Les contes d'Hoffmann, La fanciulla del west, Orfeo ed Euridice di Gluck, L'amico Fritz, I Rantzau, Lodoletta, Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti, I quatro rusteghi di Wolf-Ferrari), all’opera contemporanea (Bach Haus di M. Dall’Ongaro, Lontano dagli occhi di L. Ferrero, Il gatto con gli stivali di M. Tutino). Ha curato regia, scene e costumi per i maggiori teatri lirici italiani (Trieste, Roma, Livorno, Palermo, Reggio Emilia, Venezia, Catania, Torino, Treviso, Verona, Torre del Lago) e stranieri (Montecarlo, Oviedo, Losanna, Dessau, Vienna, Parigi, SaintEtienne, Osaka, Las Palmas, Bilbao). Parallelamente si avvicina al teatro leggero, al musical ed all’operetta. Lo vediamo a Trieste al Festival dell’Operetta (Il conte di Lussemburgo e La vedova allegra di F. Lehar, Rose-Marie di R. Friml e Stothart), al Teatro Massimo di Palermo (Orfeo all'inferno di J. Offenbach) ed al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia (il musical Candide di L. Bernstein). Con G. Cannavacciuolo protagonista, nel 2000, è la volta di L’uomo è fumator…Stasera Milly, rievocazione affettuosa di vita e musiche della celebre soubrette. Nell’estate 2001 mette in scena l’opera rock Metropolis con L. Ruocco e A. Angiolillo, L. Poli, F. Voghera, cui seguono la commedia-concerto Verdi al Tettuccio con Enrico Bruschi, Melologo comico su testi di Stefano Benni (Opera di Roma, 2003), Signora in rosso con Gianfranco D’Angelo (2004). Per il balletto ha curato l’allestimento di Petrouchka di Stravinsky e La creazione del bue blu, con musiche di Milhaud (Regio di Torino, coreografia di R. Castello), oltre a: Il pranzo di C. Pedini, Pinocchio burattino senza fili di E. Bennato, I. Stefanutti, C. Ronda (Teatro Sociale di Rovigo, coreografie di C. Ronda). Per il cinema ha firmato scene e costumi del film Maggio musicale di U. Gregoretti, e ha diretto Placido Domingo ne Le donne di Puccini al Festival Puccini (Torre del Lago, 2004). Como, Parco di Villa Olmo sabato 11 luglio, ore 21.30 PINK FLOYD BALLET Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Direttore Makhar Vaziev Balletto di Roland Petit Musica Pink floyd Luci Jean-michel Désiré Nuova Produzione Teatro alla Scala Mitico fu, al debutto nel 1972 al Palais des Sports di Marsiglia, il connubio fra danza accademica e musica live dei Pink Floyd: un vero balletto rock che solo la mente aperta di Roland Petit poteva concepire, conquistato dalla potenza evocatrice del pop visionario dei Pink Floyd di quegli anni. Petit tradusse sulle punte - e non solo - l’energia di quella musica, in una caleidoscopica inondazione di luce ed effetti laser degni delle più note sperimentazioni live della band inglese. Nel tempo i quattro movimenti iniziali si sono ampliati e il balletto, nella sua struttura più articolata, è stato rappresentato praticamente in tutto il mondo. Per l’Italia sarà la Scala a presentarlo per la prima volta in forma integrale. Benchè non dal vivo come fu al debutto, risuoneranno storici brani da “The Wall”, “The Dark Side of the Moon”, “Meddle”, “Relics” e “Obscured by Clouds”. Novanta minuti di pura danza, che vedranno il Balletto della Scala, chiamato in gran forza, impegnato tra soli, passi a due e movimenti di gruppo. COMO, PARCO DI VILLA OLMO venerdì 17 luglio, ore 21.30 PLAY Ideazione e regia Giulia Staccioli Coreografie Giulia Staccioli in collaborazione con Jessica Gandini Musiche originali Ajad Costumi Sara Costantini Disegno luci Andrea Mostachetti Con Kataklò Athletic Dance Theatre Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Paolo Benedetti, Eleonora Di Vita, Leonardo Fumarola, Serena Rampon, Marco Ticli, Marco Zanotti Produzione Ka L’inconfondibile stile della travolgente compagnia Kataklò è al centro dell’assoluta spettacolarità di Play, una coreografia di straordinaria sensibilità artistica firmata da Giulia Staccioli, fondatrice e direttore artistico dal 1995 dell’ineguagliabile équipe tutta italiana Kataklò Athletic Dance Theatre. È un lavoro ispirato allo sport e appositamente ideato per rappresentare l’ Italia alle Olimpiadi della Cultura di Pechino 2008 su invito del Ministero della Cultura cinese e con l’alto patrocinio del Ministero per gli Affari esteri, dell’Istituto Italiano di cultura e dell’ambasciata italiana. Lungo una linea immaginaria di corpo e mente, Play dà una scossa all’anima. Strutturato a quadri, ha la capacità di fagocitare lo spettatore in un incantesimo. Ipnotico. Immaginario. Come certe fiabe. Una corsa irrompe in scena, ruba il silenzio, il buio e il tempo diventano puro ritmo. Intuizioni geniali alludono al mondo acquatico di creature fantastiche che guizzano come sirene immerse in atmosfere lunari. Senza passi falsi due ballerine si fronteggiano. Un duello in punta di fioretto pronto a tirare una stoccata. Le forze in gioco esaltano una ballata beffardamente drammatica. Le coreografie orchestrano scenari inaspettatamente comici ma anche poeticamente evocativi. Gli artisti in scena giocano a costruire storie. Azioni e ambientazioni sono istantanee sotto l’ effetto di ripresa e montaggio. Affascina la rilettura arguta di oggetti d’uso comune: bastoni, palloni, biciclette, occhiali e scarponi da sci. L’ordine delle cose si perde e si ricrea. Una porta da calcio, che incornicia l’azione divertente di un arbitro bizzarro, è l’attrezzo di aggancio per un portiere sospeso a testa in giù. Non ci si stupisce di vedervi motivi che si prefigurano all’esordio della compagnia in Indiscipline (1996). Sono idee forti nel repertorio di Kataklò. Tuttavia con Play, dichiaratamente e senza perdere di vista il passato, si insinua una vena artistica che apre a una stagione inedita, maggiormente volta alla ricerca teatrale. Per i ruoli danzati Staccioli si è avvalsa della preziosa collaborazione di Jessica Gandini. La raffinata colonna sonora, appositamente realizzata dal noto compositore Ajad, crea un filo conduttore musicale saldamente connesso allo sviluppo dello spettacolo, sostenendone la forza evocativa; mentre gli splendidi costumi di Sara Costantini valorizzano le coreografie, di cui il disegno luci di Andrea Mostachetti coglie ogni riflesso. Elementi questi di una spettacolarità che raccoglie gli entusiasmi di un pubblico vasto e internazionale e dalla quale è difficile rimanere immuni.. COMO, PARCO DI VILLA OLMO sabato 18 luglio, ore 21.30 HAIR. The tribal love rock musical Direzione musicale Elisa Coreografia David Parsons e Luca Tommassini Regia Gianpiero Solari Costumi Francesca Schiavon Progetto scenico e luci Marcello Jazzetti Produzione Teatro delle Erbe Anche oggi, ai suoi primi quarant’anni dal debutto, Hair trascende ogni barriera generazionale o culturale per diventare messaggio universale. Messaggio sapientemente espresso sia dall’abilità della recitazione e del canto, sia dalla scelta di una scenografia moderna che vede l’utilizzo di video wall, su cui testi e immagini proiettati rendono più vivo il messaggio. Hair in versione italiana è uno spettacolo che fa battere il cuore al ritmo di un sound corale che investe, riempie e appaga ogni senso: per chi desidera vivere il teatro e non solo esserne mero spettatore. Travolgente, grazie all’abile recitazione in italiano dei protagonisti sul palco, è forte di parallelismi e incursioni contemporanee con videoclip proiettati sul fondo della scena, che si sovrappongono alla trama senza snaturarla. Le immagini passano della polizia americana che sgombera le università occupate dai pacifisti negli Anni 60, agli scontri al G8 di Genova toccando la ferocia della guerra in Vietnam. Tra voci potenti e corpi sinuosi che si intrecciano, l’atmosfera si scalda con il passare dei minuti e diventa incandescente sulle note della conclusiva Let The Sunshine In, un rock gospel dirompente, scandito dal battimani del pubblico che diventa parte integrante dello show quando la comune hippie si trasferisce dal palco alla platea nei momenti più caldi e travolgenti della colonna sonora cantata dal vivo rigorosamente in lingua originale. Intorno al Festival venerdì 3 luglio – Torre del Baradello, ore 20.30 Fiati al tramonto Quintetto di fiati dell’Orchestra 1813 domenica 5 luglio – Parco Villa Olmo, ore 18.00 Hansel e Gretel con Federica Falasconi, Davide Marranchelli, Beatrice Palumbo Regia Pia Mazza Opera Kids - Merenda nel bosco venerdì 10 luglio – Chiostro S. Abbondio, ore 19.00 Musica al chiostro Orchestra 1813 domenica 12 luglio – Villa Grumello, ore 5.30 Suoni dell’alba Quartetto d’archi dell’Orchestra 1813 Musica a colazione giovedì 16 luglio – Cortile di Palazzo Natta, ore 19.00 Happy Hour Jazz X-presso Trio Appuntamenti ad ingresso gratuito Como, Torre del Baradello Venerdì, 3 luglio 2009 – ore 20.30 FIATI AL TRAMONTO Quintetto di fiati dell’Orchestra 1813 Como, Chiostro S. Abbondio Venerdì, 10 luglio 2009 – ore 19.00 MUSICA AL CHIOSTRO Orchestra 1813 Como, Villa Grumello Domenica, 12 luglio 2009 – ore 5.30 SUONI DELL’ALBA Quartetto d’archi dell’Orchestra 1813 Musica a colazione ORCHESTRA 1813 Costituita dall’As.Li.Co. nel 2007, l’Orchestra 1813 ha debuttato ne Il Re Pastore di Mozart, sotto la direzione musicale di Bruno Dal Bon. Partecipe in questi anni dei progetti e dei circuiti promossi dall’As.Li.Co. (Pocket Opera, Opera domani), ha preso parte a numerose produzioni liriche in un calendario intenso di lavoro: L’elisir d’amore, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Don Pasquale, Madama Butterfly, L’Italiana in Algeri (Pocket Opera), The Fairy Queen, Così fan tutte, Hänsel e Gretel (Opera domani), La serva padrona (Stagione notte 07/08). Nell’estate del 2008 ha suonato inoltre alla prima edizione del Festival Como città della musica, partecipando alla produzione di Madama Butterfly. Protagonista dell’intera stagione concertistica del Teatro Sociale di Como e coinvolta in numerosi concerti sul territorio in collaborazioni con le istituzioni cittadine e gli enti locali, ha lavorato con direttori quali: Manlio Benzi, Matteo Beltrami, Alessandro D’Agostini, Alessandro Ferrari, Pietro Mianiti, Giuseppe Sabbatini, Carlo Tenan, ed ha collaborato con solisti di fama quali: Ramin Bahrami, David Garrett, Stefano Montanari, Mischa Maisky, Francesco Manara, François-Joel Thiollier e il Quartetto della Scala. VIOLINI Nana Hayashi Sofia Villanueva Simone Di Giulio Adriana Marino Federico Silvestro Lorenzo Brufatto Matteo Colombo VIOLE Ruxandra Stefan Giorgio Musio Ruggero Pucci VIOLONCELLI Fabio Mureddu Valentina Giacosa CONTRABASSO Francesco Saverio Piccarreta FLAUTI Mattia Petrilli OBOI Chiara Telleri CLARINETTO Luca Medici FAGOTTO Angelo Russo CORNO Ivan Zaffaroni ISPETTORE Alessio Picco Como, Parco Villa Olmo Domenica, 5 luglio 2009 – ore 18.00 HANSEL E GRETEL Fiaba sonora per voci e pianoforte liberamente tratta da Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck Progetto musicale e adattamento Alfonso Caiani, Federica Falasconi Hansel Gretel Davide Marranchelli Beatrice Palumbo Pianoforte Federica Falasconi Regia e adattamento teatrale Pia Mazza Scene Fata Morgana Costumi Anna Cavaliere OPERA KIDS Progetto di teatro musicale per la scuola dell’infanzia Due fratelli, che vanno matti per canti e balli, sono in cerca di fragole nel fitto bosco di Ilsenstein; fra canzoni e giochi che coinvolgono tutti - ma proprio tutti quelli che incontrano, persino i bambini che li ascoltano per caso e gli animali della foresta - si accorgono ben presto di aver smarrito la via di casa. Ma non si perdono d'animo! E dopo un sonno pieno di bei sogni, e incontri con le magiche creature fatate del bosco, si imbattono in una casa incredibile e meravigliosa, fatta di dolci di ogni tipo. È una grande sorpresa per loro scoprire che una strega (in realtà anche lei con un debole per il ballo...) abita in quelle dolcissime mura; come nelle migliori storie, solo l'intelligenza potrà aiutarli e metterli in salvo… in che modo? Basta seguire la musica della festa di Hansel e Gretel - ora è lontana, ma se ti avvicini sarà sempre con te - e farcelo raccontare direttamente da loro. Federica Falasconi Questo spettacolo è speciale, pensato e ideato per i più piccoli, insieme ad un libretto da sfogliare, ritagliare e per fare tanti giochi. Il libretto nelle prime pagine ci porta nei luoghi in cui si svolgerà la storia, la casa dei genitori, il bosco e la casa della strega. Ma ci sono anche i nostri protagonisti, Hansel e Gretel: ritagliate le sagome e muoveteli con le vostre dita e vedrete quanti balli potranno fare! Sfogliando il libretto eccoli ancora cantare e giocare dimenticando i lavoro domestici che stavano facendo e rovesciando il bricco di latte per terra. Come si arrabbierà la mamma! I due bambini vengono mandati nel bosco a cercare fragoline, lamponi e more. Che bello giocare nel bosco! Quanti giochi si possono fare! Hansel insegna a Gretel a giocare a campana, Gretel gli canta un simpatico indovinello… imparate la filastrocca e cantiamola insieme! Ma chi fa cucù lassù? Il libretto ci spiega come costruire un simpatico pupazzo semplicemente con delle spugne, portatele allo spettacolo e il bosco si animerà di strani animali! Ma ecco che arriva la notte e la paura del buio al mattino ci fa scoprire la deliziosa casa della strega. Con la sua bacchetta magica potete inventarvi tante magie ma potrete anche diventare voi la strega ritagliando la maschera che trovate nell’ultima pagina del libretto. Ricordatevi quindi di portate con voi il vostro pupazzo e la bacchetta magica, così potrete sentirvi anche voi parte dello spettacolo. Pia Mazza e Cristina Quadrio Como, Cortile di Palazzo Natta Giovedì, 16 luglio 2009 - ore 19.00 X-PRESS TRIO in Essencial Power Tour 2009 Oboe, Percussions Adriano Mondini Yamaha B6 Bass Gianni Serino Drums Walter Calloni Adriano Mondini Oboe, strumentista atipico, alterna concerti in veste ‘classica’ a performances jazzistiche impressionando per l'uso dello strumento utilizzato nel jazz. Compositore e arrangiatore. Gianni Serino Un genio assoluto del basso, uno strumentista e compositore a livelli mondiali, impressiona il pubblico per la sua tecnica unica e eccezionale. Creatore di tecniche evolutive, è conosciuto in tutto il mondo. È il bassista più cliccato sul portale you tube nel mondo. Compositore e arrangiatore. Walter Calloni Straordinario musicista, è tra i migliori batterista in Italia e non solo, ed ha un bagaglio d'esperienza impressionante. Compositore e arrangiatore. I LUOGHI DEL FESTIVAL Villa Olmo La villa, di stile neoclassico, fu commissionata dal marchese Innocenzo Odescalchi ed edificata su una proprietà del XVII secolo denominata ‘dell’olmo’ per la presenza di un albero secolare, oggi non più esistente. I lavori iniziarono nel 1782 sotto le direttive dell’architetto Innocenzo Ragazzoni ma, successivamente, gli Odescalchi si rivolsero al più celebre Simone Cantoni, che riuscì ad ultimare l’edificio nel 1789, mentre i corpi laterali (più tardi abbattuti), furono aggiunti nel 1796. L’anno successivo, la villa fu inaugurata da Napoleone che vi giunse con la moglie Giuseppina e la sorella Elisa, mentre nel 1809 vi soggiornò anche Ugo Foscolo. Alla morte di Innocenzo Odescalchi nel 1824, la villa passò alla famiglia Raimondi, poi ai loro eredi i Visconti di Modrone. Nel 1925 la villa fu acquistata dal Comune di Como che la inaugurò nel 1927 con la grande Esposizione Voltiana. Da allora è il centro delle attività culturali comasche, dove sono organizzati concerti, spettacoli teatrali, congressi, dibattiti e mostre. Dal 1982 è inoltre la sede del Centro di Cultura scientifica Alessandro Volta. Chiostro S. Abbondio Il complesso storico di S. Abbondio è uno dei migliori esempi dell’architettura romanicolombarda della zona. L'intero complesso è composto dalla basilica, dai fabbricati in fregio all'antica via Regina con l'antica ex-chiesa dedicata ai Ss. Cosma e Damiano e dal Chiostro. Risultato della sovrapposizione di successivi interventi, attuati fin dal V secolo d.C., è una delle testimonianze artistiche più ricche di storia e di memoria per la città. Dopo otto anni di lavori di restauro, la riapertura del Chiostro è stata inaugurata nell’aprile 2007 con un concerto dell’Orchestra 1813. Ospita attualmente sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. Torre Baradello Svettante sul culmine del colle Baradello è ben visibile sia dalla città, sia da quanti vi giungono provenienti dall'alta pianura lombarda. Salendo nella torre fino alla piattaforma sommitale si gode un impareggiabile panorama sul lago e la città, la Brianza e la pianura Padana fino a Milano. Il torrione fu inserito solo in un secondo tempo in un preesistente recinto fortificato che ancora lo cinge. Nello stile si ravvisa un tipico torrione romanico, pur se l'edificio attuale comprende nell'alzato parti di epoche diverse. La torre romanica medievale detta ‘del Barbarossa’ si identifica con la porzione più bassa del torrione e ha fondazioni poggianti sulla viva roccia; risulta posteriore alla cerchia muraria che la racchiude. Dopo le vicende del Libero Comune, dal 1294, su Como si estese l'influenza della Signoria milanese dei Visconti, che provvidero ad affermare con simboli visibili la propria supremazia e ad adeguare le strutture militari dei presidi periferici del Granducato di Milano alle nuove esigenze di difesa. Fra il 1426 e il 1436 furono quindi eseguite riparazioni e modifiche del complesso fortificato del Baradello, oltre alla sopraelevazione della cinta muraria di 2 metri e della torre di circa 8 metri, dotando entrambe di finiture merlate realizzate con merli Ghibellini. La torre raggiunse così 28 metri di altezza con l'imponenza e panoramicità che ancora oggi gode. Villa Grumello La Villa del Grumello, in origine denominata ‘Castellazzo’, si affaccia con il suo parco sul primo bacino del lago di Como, sulla via per Cernobbio. Incorniciata da piante secolari, incanta per le sue delicate atmosfere e per l'armonia dell'insieme. Risalente al XV secolo, fu prima di proprietà della famiglia Odescalchi, poi dei Giovio (1775) ed infine della famiglia Celesta (1846). Nel 1791 le facciate furono restaurate da Simone Cantoni. Nelle sue stanze affrescate sono stati ospitati illustri personaggi, tra cui Giordani, Monti, Volta e Foscolo (la cui presenza è ricordata, nel giardino, da un suo busto). Nel 1954 la proprietà è passata all'Ospedale S. Anna di Como, per volere della contessa Giulia Celesia Cays. La Villa del Grumello, ristrutturata dall'Associazione omonima - costituita dall'Azienda Ospedaliera S. Anna, dalla Camera di Commercio di Como e dall'Associazione Univercomo - è ritornata all'antico splendore e si presta oggi quale prestigiosa sede per convegni, corsi e meeting aziendali, oltre che per servizi fotografici e pubblicitari, per sfilate di moda ed eventi d'arte. Cortile Palazzo Natta Eretto nel Cinquecento, forse su progetto di Pellegrino Tibaldi, lo storico palazzo del centro storico ospita attualmente la sede del Protettorato dell’Università dell’Insubria e un Centro del Politecnico di Milano. Inaugurato negli ultimi giorni del 2005, l’edificio, acquistato dal Comune negli anni ’80, è stato oggetto di un intervento di restauro profondamente conservativo, ispirato ai criteri del minimo intervento. L’edificio attuale ha avuto origine da una fabbrica medievale, di cui sono state rintracciate diverse porzioni, brani di intonaco decorato e solai lignei; è caratterizzato esternamente da una serie di busti posti ad ornamento dei timpani delle finestre centrali. In un cortile interno è conservata una parte del chiostro dell'antico convento di S. Eufemia. Teatro Sociale di Como Il Teatro Sociale è nato nell'anno in cui sono nati Giuseppe Verdi e Richard Wagner (1813). Nel 1811 cominciarono i lavori di costruzione del teatro ed il progetto fu affidato all'architetto Giuseppe Cusi che collaborò con l'architetto Canonica alla costruzione del Teatro Carcano. La sera del 28 agosto 1813 si alzò per la prima volta il sipario del Teatro Sociale di Como: in scena Adriano in Siria di Antonio Fonseca Portugal e I Pretendenti delusi di Giuseppe Mosca. Negli anni successivi furono numerosi gli interventi di restauro e di ammodernamento (elettricità, gas), nonché di ampliamento con l'aggiunta di 38 palchi e la costruzione del quinto ordine. L'attuale dipinto della volta del soffitto, che rappresenta le muse che scendono dall'Olimpo ad incoronare gli artisti, è opera di Eleuterio Pagliano su progetto di Gaetano Spelluzzi, eseguito durante i restauri del 1855. La sala ha attualmente la forma di cassa di violoncello e le murate hanno una struttura in legno con 5 ordini di posti di cui: 3 ordini per i 72 palchi di proprietà privata, oltre al palco reale, e 2 ordini per le gallerie (IV e V ordine). Con un accordo di programma sottoscritto nel 2005 da Società dei Palchettisti, As.Li.Co., Regione Lombardia, Comune e Provincia di Como, il Teatro è stato nuovamente sottoposto a accurati lavori di restauro, che hanno interessato gli stucchi, la volta, il palcoscenico e, di recente, la sostituzione completa delle poltrone della platea. INFO FESTIVAL CONTATTI Tel. +39. 031.270170 Fax +39. 031.271472 Infoline: +39.345.4011906 [email protected] www.comofestival.org BIGLIETTERIA Teatro Sociale, Piazza Verdi martedì-venerdì, h. 13.00 - 18.00 sabato e domenica, h. 10.00 - 13.00 Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare negli stessi orari di apertura della biglietteria o comunicare via mail. I biglietti valgono esclusivamente per la rappresentazione e la data indicata sugli stessi. Non è consentito l’accesso a un posto diverso da quello indicato sul biglietto. In caso di mancato utilizzo non sono convertibili per un'altra data. Ogni spettatore deve essere munito del biglietto e deve esibirlo al Personale di Sala addetto al controllo a semplice richiesta, ed è tenuto a occupare il posto assegnato mantenendo un corretto comportamento durante le esecuzioni. Nell’eventualità che le condizioni atmosferiche impedissero l’esecuzione, gli spettacoli di Villa Olmo avranno luogo la sera stessa al Teatro Sociale di Como senza allestimenti scenici. In caso di sospensione dopo 30 minuti dall’inizio dello spettacolo, non si avrà diritto ad alcun rimborso. I concerti e gli spettacoli di Intorno al Festival (3/07, 5/07, 10/07, 12/07, 16/07) sono gratuiti. In caso di maltempo, la variazione di luogo sarà comunicate tempestivamente sul sito del festival o all’Infoline +39.345.4011906 Il Festival si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata variazioni di date, orari e programmi che si rendano necessarie per ragioni tecniche o per cause di forza maggiore. BIGLIETTERIA ONLINE La biglietteria online (www.comofestival.org , dal 6 aprile 2009) consente l'acquisto dei singoli biglietti, tramite pagamento con carta di credito e il ritiro la sera dello spettacolo sul luogo dell'evento. È possibile acquistare biglietti anche attraverso il circuito TicketOne: www.ticketone.it – Call Center 892.101 – Pronto Pagine Gialle 892.424 – Trovatutto Telecom Italia 892.412 Biglietti I area II area III area Rigoletto € 60,00 € 45,00 € 35,00 Nona Sinfonia Pink Floyd Ballet € 40,00 € 35,00 € 30,00 € 35,00 € 30,00 € 25,00 Play Hair Prevendita I area II area III area € 5,00 € 5,00 € 3,00 Carnet L’acquisto di 3 o più spettacoli dà diritto ad uno sconto sul prezzo di ciascun biglietto: Carnet da 3 spettacoli: 10% di sconto Carnet da 4 spettacoli: 15% di sconto Carnet da 5 spettacoli: 20% di sconto RIDUZIONI Il Festival prevede riduzioni per gruppi e associazioni organizzate. Per eventuali convenzioni e promozioni, rivolgersi all’Ufficio promozione del Festival ([email protected]). PAGAMENTO Presso gli sportelli delle biglietterie è attivo il servizio di bancomat e carta di credito; i pagamenti possono essere effettuati anche tramite assegno o bonifico bancario anticipato sul conto corrente bancario: CARIPARMA - CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA SPA DIPENDENZA 00321, SEDE COMO, VIA BOLDONI 1 ABI 06230 CAB 10920 C/C 000046467478 B.I.C. CRPPIT2P321 IBAN IT55G0623010920000046467478 ACCESSO DISABILI L’accesso al Festival mediante carrozzelle non presenta ostacoli architettonici. Nella prima fila della platea di Villa Olmo sono riservati dei posti. Per usufruire di tali posti la prenotazione è obbligatoria presso la biglietteria. Per ogni necessità di accompagnamento e di assistenza, di indicazione degli spazi riservati e per ogni altra informazione, le persone interessate possono rivolgersi al Personale del Festival. RITARDATARI Si raccomanda di accedere agli spettacoli con la massima puntualità. Ai ritardatari non potrà essere garantita la presenza allo spettacolo. I ritardatari perdono il diritto ad usufruire del posto assegnato in prevendita e potranno prendere posto solo durante l’intervallo.