Il Natale rappresenta l`evento della nascita di Gesù di Nazaret ed è

7 gennaio 2008
…si celebra il natale dei cristiani ortodossi
Il Natale rappresenta l'evento della nascita di Gesù di Nazareth ed è
una delle festività cristiane più importanti. La maggioranza dei
fedeli, ortodossi, cattolici e protestanti, celebrano il Natale il 25
dicembre. Nelle nazioni dell'ex Unione sovietica, come Russia,
Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Georgia, e nei Balcani, dove prevale
la religione cristiana ortodossa, invece, il Natale è celebrato il 7
gennaio. La differenza tra queste date è dovuta al fatto che la
chiesa ortodossa in Europa orientale non accettò né la riforma del
calendario gregoriano né la riforma del calendario giuliano, così nel
1900 il giorno 25 di dicembre venne spostato alla data civile del 7
gennaio.
Per la chiesa ortodossa, la riccorenza di Natale è la seconda
nell'ordine di importanza dopo la Pasqua. Il Natale, come la Pasqua,
è preceduto da una quaresima di quaranta giorni. La fine del
digiuno coincide con la vigila di Natale chiamata socèlnik. La
tradizione vuole che nel giorno di socèlnik non si deve mangiare
“fino alla prima stella”. A tutti gli ospiti che vengono ad augurare
buon Natale, i padroni di casa offrono un bicchierino di vodka
distillata. L’albero di Natale non è ancora addobbato. Sul tavolo le
pile dei piatti, quelli di Natale, con un bordo celeste.
La canonica cena del Natale ortodosso è magra, niente carne e
prodotti a base di latte; sono ammessi solo uno o due piatti che
ricordano ai commensali il sacro evento: cutià (grano di frumento o
riso abbondantemente condito con miele) o vzvar (composta di
frutta secca). Sotto la tovaglia si mette un ciuffo di paglia come
quella della culla in cui dormiva il bambino Gesù. Sotto il tavolo
invece va posto un oggetto di ferro che tutti i partecipanti toccano
con i piedi: il ferro in Russia, sin dall’antichità, è simbolo di salute e
forza.
La cena passa in un silenzio solenne, e la festa comincia dopo la
messa notturna. A tavola si radunano solo i membri della famiglia,
mentre il giorno di Natale (7 gennaio), vengono gli ospiti. Dopo la
quaresima si può dare finalmente lo sfogo ai piaceri della gola.
Anzi, più ricco e vario sarà il cibo, tanto più agiata, credevano gli
avi, sarà la vita durante tutto l’anno nuovo.
I bambini e i giovani si divertono fuori a giocare e a fare scherzi di
ogni genere ai vicini: nascondono le cose, bloccano le porte delle
case e tante altre sorprese. Spesso si usava poi mascherarsi e
andare in giro a spaventare la gente.
Il Natale ortodosso, in genere, è una festa in cui si dà molta
importanza agli auspici. È vietato in particolare fare le faccende
domestiche, oltre alla cucina naturalmente, soprattutto spazzare
per terra: si rischia di portare via dalla casa i soldi, la fortuna e la
felicità. Guai a chi dà o prende in prestito denaro o cibo: resterà
senza per tutto l’anno.
Fonte: ilpassaporto.it
Auguri di cuore a tutti i fratelli cristiani ortosi che vivono e lavorano in
Italia con la speranza che la luce di cristo sia sempre presente nella
loro vita portando serenità ed ogni benedizione
p. lucio