Comunicato stampa CP_CES100-2000_CP_IT

Comitato economico e sociale europeo
CES/00/100
Bruxelles, 10 novembre 2000
Argomento chiave del convegno CES europeo e CES francese su
nuovi saperi e nuovi impieghi : è necessario garantire a tutti, e non
solo a pochi eletti, l'accesso ad una maggiore istruzione e
formazione
Un convegno internazionale sul tema "Nuovi saperi, nuovi impieghi: gli effetti delle nuove
tecnologie" si è svolto a Parigi l'8 novembre 2000, organizzato congiuntamente dal Comitato
economico e sociale europeo e dal Consiglio economico e sociale francese. A tale manifestazione
hanno preso parte diverse organizzazioni della società civile europea, nonché rappresentanti dei consigli
economici e sociali nazionali.
La Presidente uscente del Comitato economico e sociale europeo (1998-2000) Beatrice Rangoni
Machiavelli, e il Presidente del Consiglio economico e sociale francese Jacques Dermagne hanno
sottolineato la necessità che i politici prendano in considerazione i rapidi mutamenti della società e
affrontino i problemi e le sfide delle nuove tecnologie.
Al convegno sono intervenuti numerosi esperti di alto livello. Il Presidente della Commissione per gli
affari sociali del Parlamento europeo Michel Rocard ha sottolineato che talvolta i politici hanno
erroneamente trascurato la società civile. Il ruolo dei CES nel giungere ad un compromesso è stato
tuttavia molto prezioso.
Il Presidente Rocard è stato il primo degli oratori ad osservare il divario tra gli Stati Uniti e l'Europa
nell'uso delle nuove tecnologie: è necessario modificare il quadro giuridico e al tempo stesso
riconoscere le qualifiche degli operatori nel campo della tecnologia dell'informazione.
Lord Ralf Dahrendorf, membro della Camera dei Lord del Regno Unito, ha fatto osservare che la
società dell'informazione è oramai una certezza. A suo avviso, gli effetti potrebbero essere
estremamente divisori e la formazione non risolverebbe necessariamente il cosiddetto "effetto
divisorio digitale".
L'espansione delle nuove tecnologie fa altresì sentire la necessità di un aumento sostanziale dei
posti di lavoro "tradizionali" - ad esempio infermieri, insegnanti, pulitori e trasportatori. L'istruzione è
inoltre un fattore essenziale. I lavoratori dotati di una buona formazione nell'ambito della società
dell'informazione incoraggeranno i loro figli a conseguire qualifiche utili, ma gli altri? La società
dell'informazione è destinata a rappresentare una crudele linea di separazione: ottime opportunità per
molti, ma altrettanti che restano indietro.
L'ex Presidente della Commissione europea Jacques Delors ha fatto riferimento ai problemi che la
società dell'informazione comporta per il settore agricolo e per le industrie tradizionali. I lavoratori più
anziani hanno difficoltà a capire le nuove tecnologie il cui sviluppo minaccia in un certo qual modo il
modello sociale europeo.
SEDE: 2, Rue Ravenstein B - 1000 BRUSSELS
Tel.: (+32 2) 546 92 07 - 546 93 57 - 546 95 86 Fax: 546 97 64 Internet: http://www.esc.eu.int
Dopo aver formulato una serie di suggerimenti sulla formazione continua, l'ex Presidente Delors ha
dichiarato ai partecipanti di essere estremamente preoccupato per l'aspetto elitistico dei nostri sistemi
d'istruzione e per il fatto che materie quali la storia vengono trascurate nei programmi scolastici.
Il Direttore dell'Institut de Physique du Globe di Parigi Claude Allegre ha sostenuto la necessità di porre
l'istruzione al centro della società; solo così si potrà raggiungere il successo economico. La formazione
è l'argomento chiave: i bambini devono imparare a capire, sin dalla tenera età, che problemi diversi
possono avere diverse soluzioni.
È positivo il fatto che le università (in particolare nel Regno Unito e nei Paesi Bassi) forniscano
assistenza alle imprese in fase di lancio (start-up) e non si limitino alle attività d'insegnamento e di
ricerca. Tuttavia, un ostacolo fondamentale in Europa è la lentezza del finanziamento delle imprese
nel campo delle nuove tecnologie. Claude Allegre ha inoltre criticato le autorità comunitarie per la
natura eccessivamente burocratica delle norme comunitarie sul finanziamento. L'Unione deve migliorare
il coordinamento dei programmi europei di ricerca affinché i responsabili dei programmi possano riunirsi
e procedere ad uno scambio di opinioni.
Il Segretario generale dell'OCSE Donald Johnston ha affermato che le nuove tecnologie sono parte
essenziale dell'attuale programma di lavoro della sua organizzazione e fa riferimento a due problemi
specifici: innanzi tutto il fatto di stigmatizzare i giovani imprenditori in caso di fallimento delle loro
imprese e, in secondo luogo, il problema generale legato alle basse retribuzioni degli insegnanti.
Alla fine del convegno, La Signora Rangoni Machiavelli e il Presidente Dermagne hanno consegnato
una dichiarazione al Ministro francese per gli Affari europei Pierre Moscovici, presente a nome della
presidenza francese dell'Unione europea.
Nella dichiarazione si afferma che nonostante la società dell'informazione presenti grandi possibilità di
cambiamento, le opportunità d'innovazione nell'industria e nella società potranno essere sfruttate in
modo efficace e socialmente responsabile solo se tutte le parti interessate porteranno avanti sforzi
comuni per migliorare e ampliare il livello di conoscenze e le capacità fondamentali di tutti.
La società del sapere offre nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Essa può al tempo stesso
causare nuovi rischi sociali e creare un maggiore bisogno di solidarietà, in particolare nei confronti delle
categorie più vulnerabili.
Nella dichiarazione inoltre si raccomanda di apportare modifiche alle disposizioni in materia di sicurezza
sociale al fine di tener conto delle nuove imprese, dei nuovi lavori e dei nuovi stili di vita.
Una delle priorità è quella di completare l'approccio all'occupazione orientato al futuro con la formazione
e lo sviluppo delle capacità professionali di ciascun individuo. Occorre infine mettere a disposizione le
risorse necessarie per la formazione dentro e fuori delle imprese.
Il parere del CES europeo su "Nuovi saperi, nuovi impieghi" è disponibile, nelle undici lingue
ufficiali dell'UE, sul sito Internet del CES "www.esc.eu.int". Il testo integrale della Dichiarazione
del Convegno sarà disponibile quanto prima sullo stesso sito.
Per ulteriori informazioni sul CES europeo e le sue attività, si prega di contattare l'addetto stampa Nick
Foster, tel. 32 2 546 9207, e-mail: [email protected].
SEDE: 2, Rue Ravenstein B - 1000 BRUSSELS
Tel.: (+32 2) 546 92 07 - 546 93 57 - 546 95 86 Fax: 546 97 64 Internet: http://www.esc.eu.int