PETER FINGER
Chitarrista, proprietario di un’etichetta discografica, editore di riviste e organizzatore di
festival… a volte può risultare difficile capire bene quale sia l’attivitù primaria di Peter Finger.
Sta di fatto che, pur essendo tutte le sue avventure coronate dal successo, basta davvero un
breve ascolto per capire come si sia assicurato un posto di riguardo tra i più raffinati chitarristi
acustici del mondo.
Certo non mancano i virtuosi nel campo della chitarra, ma Finger risalta per il suo talento unico.
Suonando uno strumento con corde d’acciaio ad accordatura aperta, riesce a rappresentare una
profondità musicale, una scala dinamica e un’energia ritmica che pochi altri strumentisti solisti
possono vantare. Apprezzato per le composizioni originali (che formano la maggior parte del suo
repertorio), Finger suona una musica che richiede incredibili capacità tecniche, ed è impossibile
non rimanere impressionati dalla sua abilità alla tastiera, su cui le dita sembrano volare senza
sforzo alcuno. Impossible da inserire in una particolare categoria, lo si potrebbe far ricadere
sotto il generico ombrello di “chitarra fingerstyle contemporanea”, ma l’abilità di Finger di
fondere magicamente un’ampia serie di influenze in un set coeso ed equilibrato gli dona una
dimensione tutta sua che lo porta di diritto nel pantheon dei musicisti acustici. Originariamente
influenzato da folk, blues, e ragtime, il paesaggio sonoro di Finger può essere riferito sia a
Bartok o Debussy come a B.B. King o Jimi Hendrix, per non parlare dell’utilizzo di elementi tipici
della world music o dell’improvvisazione jazz. Forse è stato il chitarrista Tim Sparks a trovare il
modo giusto per descrivere le qualità di Finger: “Ha una grande passione e un tocco incredibile,
continuamente impegnato a portare avanti lo sviluppo del suo modo di suonare. Ma, più di
tutto, Peter ha trovato la via di un suono particolare che gli viene dalla speciale accordatura e
da tutto quel flusso di esperienze che si vengono a trovare nella sua chitarra. La sua musica
pone l’ascoltatore entro un universo unico e affascinante.”
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Nato a Weimar, Germania, nel 1954, Finger cresce in una famiglia musicale (suo padre era un
direttore d’orchestra), e comincia a studiare violino e piano all’età di sei anni. Raggiunta
l’adolescenza, il crescente talento al violino classico gli vale due volte il primo premio al
prestigioso concorso Jugend Musiziert (Giovani Musicisti). Sarà però un altro lo strumento di cui
sarà universalmente riconosciuto tra i più creativi ambasciatori. Scoperta inizialmente la
chitarra come mezzo per ribellarsi agli ideali musicali dei genitori, ben presto resterà
affascinato dallo stile fingerpicking prevalente nel movimento della musica folk degli anni ‘60. In
pochi anni si impadronisce di una tale abilità che non sfugge alla leggenda della chitarra,
l’americano Stefan Grossman, che subito lo mette sotto contratto, a soli 19 anni, per la sua
nuova etichetta Kicking Mule. Pubblicato nel 1973, Bottleneck Guitar Solos di Finger diventerà
uno dei dischi più venduti dell’etichetta, catapultando l’artista all’attenzione internazionale.
Sin dai primi passi, Peter ha saputo crearsi una carriera piena di successi. I suoi concerti hanno
deliziato gli appassionati di Europa, Nord America, Giappone e Russia e i suoi album hanno
ricevuto recensioni lusinghiere dai critici di ogni parte del mondo. Ha collaborato con nomi
importanti della scena musicale come il vibrafonista Florian Poser, il sassofonista Charlie
Mariano e lo straordinario percussionista Trilok Gurtu. Và da sé che, tra gli appassionati, il nome
di Finger viene citato allo stesso livello di artisti del calibro di Ralph Towner, Leo Kottke,
Michael Hedges o Baden Powell. Finger è anche tenuto in grande considerazione tra i colleghi
che suonano la chitarra al fingerstyle, tra cui molti hanno poi trovato casa nella Acoustic Music
Records, da lui fondata nel 1988 in onore di tale tecnica.
Oltre ai premi precocemente guadagnati al violino, Finger ha ottenuto ulteriori riconoscimenti
nel corso della carriera. Nel 1973 vince nella categoria nuovi talenti all’Interfolk Festival della
sua città di Osnabrück, nel 1982 conquista il prestigioso premio Ernst-Fischer per la musica
orchestrale, nel 1985, la sua composizione Herbstwind (“Vento d’Autunno”) viene votata al
primo posto allo State Theater di Oldenburg (Germania) nella competizione per composizione
orchestrale, e riceve nel 2003 il premio per la musica dal land tedesco della Bassa Sassonia.
Aldilà del palco e dello studio di registrazione, Finger ha una vasta esperienza nel campo della
comunicazione TV e radio, tra cui produzioni per stazioni tedesche come WDR, Deutschlandfunk
e Deutsche Welle. Finger ha iniziato a pubblicare la rivista Akustik Gitarre nel 1995, e il suo
festival annuale dedicato alla chitarra Open Strings (che si tiene a Osnabrück) ha preso il via nel
1997.
Discografia:
-
Bottleneck Guitar Solos (1973)
1973 Finger Picking (1973)
Samplerbeiträge (1974)
Zwei Seiten (1979)
Acoustic Rock Guitar (1979)
Guitar Instrumentals (1979)
Windspiele (1980)
Im Labyrinth (1982)
Neue Wege (1984)
Live (1985)
Niemandsland (1988)
Innenleben (1991)
Solo (1993)
Between the Lines (1995)
Best of Florian Poser & Peter Finger (1997)
Open Strings (1998)
Blue Moon (2003)
Dream Dancer (2004)
- The Collection (2005)
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- Blue Moon (2009)
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