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NEWSLETTER AIIR N.22/2006
2 giugno 2006 (quarto anno)
Web Site AIIR : www.aiir.ro
e-mail : [email protected]
A.I.I.R.
Costituita nel 1993
Sede operativa: 010323 Bucarest, Sector 1, Bd.Magheru no.9
Tel operativo +40 21 3310753
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Nel primo quadrimestre del 2006, il deficit commerciale ha superato 3,4 miliardi
di euro
Nei primi 4 mesi del 2006, il deficit commerciale della Romania ha superato 3,4
miliardi di euro, (+1,07 miliardi di euro rispetto al periodo simile del 2005) informa
l’Istituto Nazionale di Statistica.
Il valore delle esportazioni e’ ammontato a 8,07 miliardi di euro (+17,2% rispetto ai
primi 4 mesi del 2005) e le importazioni ad oltre 11,4 miliardi di euro (+24,6% rispetto
al periodo simile del 2005).
Nel mese di aprile 2006, le esportazioni sono ammontate a 1,8 miliardi di euro, in
aumento del 3,7% rispetto ad aprile 2005.
Nel primo quadrimestre del 2006, le esportazioni romene verso i paesi dell’Unione
Europea sono aumentate del 14% rispetto al periodo simile del 2005 e hanno
rappresentato il 67,8% del totale esportato. I principali destinatari delle esportazioni
sono stati: Italia (18,7% del totale esportato), Germania (14,7%) e Francia (7,5%).
Il piu’ alto ritmo di crescita e’ stato registrato dalle esportazioni di mezzi di trasporto
(+54,2%), con 720,3 milioni di euro ed un peso specifico dell’8,9% del totale
esportato. Le esportazioni di prodotti minerali sono aumentate del 47,2%, fino a
1,049 miliardi di euro, ed hanno rappresentato il 13% del totale esportato. Le
esportazioni di capi di abbigliamento in tessili, che rappresentano la seconda
categoria per importanza, con il 16,5% del totale esportato, sono diminuite del 2,7%,
fino a 1,331 miliardi di euro.
Le importazioni effettuate nel mese di aprile 2006 sono ammontate a 2,9 miliardi di
euro, in aumento del 14,1% rispetto ad aprile 2005.
Nel primo quadrimestre del 2006, le importazioni provenienti dai paesi dell’Unione
Europea sono aumentate del 20,3% ed hanno rappresentato il 60,5% del totale
importato. I principali paesi fornitori sono stati: Italia (14,5% del totale importato),
Germania (14%) e la Federazione Russa (10,2%).
Il valore dei prodotti minerali importati e’ aumentato del 41%, fino a 2,01 miliardi di
euro, cioe’ il 17,5% del totale importato. Con il 23,6% del totale, le importazioni di
macchinari e dispositivi meccanici ecc. hanno registrato un aumento del 30,7%, fino
a 2,7 miliardi di euro. Anche le importazioni di mezzi e materiali di trasporto sono
aumentate del 27,3%, fino a 1,149 miliardi di euro, equivalente al 10% del totale
importato.
Il deficit commerciale alla fine del primo quadrimestre del 2006 ammontava a 3,4
miliardi di euro (rispetto a 10,3 miliardi di euro nell’intero 2005, in aumento del 40,4%
rispetto al 2004).
La Commissione Europea ha anticipato recentemente l’aumento del deficit
commerciale dal 9,8% del PIL nel 2005 all’11,6% nel 2006 ed al 13,1% del PIL nel
2007, nonostante l’aumento delle esportazioni ed il rallentamento della crescita delle
importazioni .
Lo squilibrio della bilancia commerciale e’ il principale fattore che ha determinato la
crescita del deficit di conto corrente della Romania all’8,7% del PIL nel 2005. Per il
2006, le autorita’ romene prevedono un deficit di conto corrente dell’8,5% del PIL,
pero’ il Fondo Monetario Internazionale indica un possibile aumento fino al 9% del
PIL.
Eccedente di bilancio dell’1% del PIL, alla fine del primo quadrimestre del 2006
Gli introiti al bilancio dello stato, risultati da tasse ed imposte, hanno superato le
aspettative. Nel primo quadrimestre del 2006 e’ stato registrato un eccedente
dell’1,06% del PIL (3,4 miliardi di lei), risultato da redditi di 32,6 miliardi di lei e spese
di 29,2 miliardi di lei. Alla fine di marzo il bilancio si concludeva con un eccedente
dello 0,68% del PIL. Il peso specifico dei redditi nel PIL e’ stato del 10,1% nel primo
quadrimestre, mentre le spese hanno rappresentato il 9,1% del PIL, secondo i dati
resi pubblici dal Ministero delle Finanze.
Redattore unico Ioana Udrescu
e-mail: [email protected]
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I redditi sono aumentati – nominalmente – del 20,7% rispetto al periodo simile del
2005. Le risorse raccolte dall’imposta sul profitto sono ammontate a 3,1 miliardi di
lei, e gli incassi dalle imposte sui redditi e salari hanno rappresentato 2,8 miliardi di
lei. L’Imposta sul Valore Aggiunto e’ rimasta la principale fonte di introiti al bilancio
dello stato, con 8,1 miliardi di lei (+27,5% rispetto al periodo simile del 2005) e le
accise hanno riportato 2,9 miliardi di lei.
La miglior dinamica e’ appartenuta all’imposta sui redditi (+32,8% rispetto al primo
quadrimestre del 2005). Le assicurazioni sociali (CAS) hanno riportato 10,1 miliardi
di lei.
Nel capitolo spese, i livelli piu’ alti sono stati registrati dai "Trasferimenti" con 12,7
miliardi di lei e dall’"Assistenza sociale" con 10 miliardi di lei.
I redditi di 13,1 miliardi di lei e le spese di 12,4 miliardi di lei hanno determinato un
eccedente di 674,3 milioni di lei nel bilancio dello stato.
A livello dei bilanci locali, i redditi sono ammontati a 7,9 miliardi di lei e le spese a 6,6
miliardi di lei, determinando, quindi, un eccedente di 1,3 miliardi di lei. Per il 2006, le
Finanze avevano programmato, inizialmente, un deficit di bilancio dello 0,5% del PIL.
In occasione della rettifica di bilancio di aprile, il target del deficit e’ stato aumentato
allo 0,9% del PIL (aumento delle spese di 3,3 miliardi di lei – fino all’1% del PIL - , ed
aumento dei redditi stimato a 2 miliardi di lei – fino allo 0,6% del PIL.
Secondo il ministro delle Finanze, Sebastian Vladescu, i redditi al bilancio dello stato
sono aumentati piu’ del previsto e le spese sono in “sofferenza” a causa dei ritardi
nella presentazione dei progetti elaborati dagli altri ministeri, che non sono ancora
“finanziabili”.
Alla vigilia dell’adesione, una su tre aziende romene rischia lo scioglimento
Piu’ di un quarto delle societa’ operanti in Romania non rispettano le leggi, almeno
per quanto riguarda l’obbligo di presentare I bilanci annuali. Oltre alle multe, tali
societa’ rischiano addirittura lo scioglimento.
Secondo l’art. 185 della Legge N.31/1990, gli amministratori delle societa’
commerciali hanno il dovere, entro 15 giorni dalla data dell’assemblea generale, di
presentare una copia della situazione finanziaria annuale all’ONRC e al Ministero
delle Finanze Pubbliche. Secondo l’ONRC esistono tre scadenze per la
presentazione delle situazioni finanziarie, in funzione del tipo di societa’ o delle
regolamentazioni contabili applicate.
Il 30 maggio - una nuova scadenza per la presentazione delle situazioni finanziarie
Le societa’ che, dalla costituzione, non hanno svolto alcuna attivita’ dovevano
presentare, entro il 28 febbraio, una dichiarazione, in sostituzione della situazione
finanziaria annuale. Le societa’ che applicano le Regolamentazioni contabili
semplificate, armonizzate con le direttive europee, comprese le microimprese,
dovevano presentare le situazioni entro il 30 aprile. Il 30 maggio e’ stata la nuova
scadenza per le societa’ che applicano regolamentazioni contabili con gli Standard
Internazionali di Report Finanziario, stabilite attraverso un ordine del Ministero delle
Finanze. Il mancato adempimento a tali scadenze determina l’applicazione di multe
ma anche il rischio di scioglimento.
Lo scioglimento puo’ essere richiesto dall’ONRC oppure da ogni altra entita’
interessata, a 6 mesi dalla scadenza del termine di presentazione della situazione
finanziaria annuale. Secondo l’ONRC, l’utilizzo di tale misura e’ uno degli impegni
assunti dalla Romania nel processo di adesione all’UE.
Secondo i dati dell’ONRC, nel primo trimestre del 2006, sono state promosse azioni
per lo scioglimento di 21.624 societa’, di cui sono gia’ state ammesse 314.
Secondo gli stessi dati, alla fine del primo trimestre del 2006, 41.240 societa’ non
avevano presentato le situazioni finanziarie per il 2003, ed altre 74.951 societa’ non
avevano presentato quelle per il 2004.
Da un totale di 523.293 societa’ che dovevano presentare al Registro del Commercio
le situazioni finanziarie per il 2004, soltanto 331.556 societa’ hanno rispettato
Redattore unico Ioana Udrescu
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l’impegno. Alla fine di marzo 2006, piu’ del 46% delle societa’ registrate a Bucarest
non avevano rispettato le scadenze, cioe’ delle 117.852 societa’ registrate 54.419
non avevano presentato le situazioni finanziarie attinenti al 2004.
Gli investimenti stranieri diretti sono aumentati del 128% nel primo trimestre
del 2006
Gli investimenti stranieri diretti (IDE) sono ammontati nel primo trimestre del 2006 a
1.720 milioni di euro, del 128% superiori a quelli registrati nel periodo simile del 2005
(754 milioni di euro), indicano i dati provvisori centralizzati dalla Banca Nazionale
della Romania (BNR).
Nel primo trimestre del 2006, la piu’ importante componente degli investimenti
stranieri diretti attratti dalla Romania e’ stata la componente “altri capitali”, cioe’
prestiti concessi dalle compagnie madre alle strutture affiliate, operanti in Romania
(729 milioni di euro cioe’ il 42% del volume totale di IDE, seguita dal “profitto
reinvestito” (534 milioni di euro cioe’ il 31% del volume totale di IDE) e
“partecipazioni al capitale” (457 milioni di euro cioe’ il 27% del volume totale di IDE).
Secondo i dati ONRC, nel primo trimestre del 2006, sono state registrate 2924 nuove
societa’ rispetto a 2791 nel periodo simile del 2004, ed il capitale sociale sottoscritto
come partecipazione straniera al capitale – indice che esprime il valore totale dei
contributi, in contanti ed in natura, sottoscritti dai soci alla costituzione delle societa’
oppure all’aumento del capitale sociale delle societa’ esistenti - e’ ammontato a 297
milioni di euro.
I terreni e le unita’ agricole, inseriti in una nuova banca dati
Il governo ha approvato l’organizzazione e gestione del Sistema informazionale per
l’agricoltura e l’economia forestale (SIAS). E’ uno strumento tecnico di gestione della
banca dati sui terreni con destinazione agricola e forestale e comprende l’evidenza
per categorie dei suoli, dei proprietari, l’evidenza delle unita’ agricole, dei
miglioramenti ed allestimenti fondiari, ecc.
Il sistema sara’ realizzato in base ai dati ed informazioni contenuti nel sistema di
evidenza del catasto generale e nel registro di pubblicita’ immobiliare. Per le zone
dove il catasto generale non e’ stato ancora introdotto, il Ministero dell’Agricoltura
concedera’ i fondi necessari per la realizzazione della documentazione tecnica
necessaria all’operazione.
Il nuovo sistema sara’ compatibile con il sistema di identificazione dei terreni agricoli,
componente del Sistema Integrato di Amministrazione e Controllo IACS.
Per i ritardi in questo campo la Romania ha ricevuto uno dei 4 “cartellini rossi”
concessi nell’ultimo rapporto paese.
Come vengono utilizzati i fondi concessi dall’UE alla Romania
SAPARD: 65%
Attraverso il Programma SAPARD nel 2005 sono stati concessi 208 milioni di euro. A
novembre 2005 la Romania aveva consumato integralmente i fondi concessi
dall’Unione Europea ed il cofinanziamento dal Governo romeno per il 2005.
Dai fondi per il 2006, attribuiti attraverso le Concessioni Finanziarie Annuali del 2002,
2003 e 2004, per un totale di 643 milioni di euro, l’Agenzia di Pagamenti per lo
sviluppo Rurale e Pesca (ex Agenzia SAPARD) ha impegnato fino al momento
attuale oltre il 65%. Nonostante le stime ottimistiche delle autorita’ romene
sull’assorbimento dei fondi, in un ritmo mensile di circa 37 milioni di euro, sorgono
preoccupazioni per quello che si potra’ fare dopo il 2007. Se in 7 anni la Romania ha
avuto a disposizione 1,1 miliardi di euro, ed il grado di assorbimento e’ di soltanto il
65%, come potra’ riuscire a consumare il doppio, 2,4 miliardi di euro nei primi 3 anni
dopo l’adesione?
Redattore unico Ioana Udrescu
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Il Programma SAPARD, strumento finanziario offerto dall’UE per appoggiare i paesi
candidati all’adesione all’UE nel processo di preadesione nel campo dell’agricoltura
e sviluppo rurale, cofinanzia attivita’ nel campo agricolo, a fondo perduto. Il
Programma SAPARD finanzia due categorie di progetti: privati, generatori di profitti
(investimenti nella trasformazione dei prodotti agricoli) e pubblici, non generatori di
profitti (sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali).
I fondi disponibili attualmente nel Programma SAPARD ammontano a circa 300
milioni di euro, da un totale di 1,2 miliardi di euro. Quindi, sono stati impegnati, a
partire da febbraio 2003 fino a maggio 2006, 900 milioni di euro, rappresentando il
valore totale dei fondi richiesti attraverso i progetti SAPARD.
La media mensile dei progetti eleggibili nel 2005 e’ di 19 milioni di euro, mentre la
media mensile realizzata nei primi 5 mesi del 2006 e’ di 37 milioni di euro.
PHARE: 90-98%
Per assicurarsi che dopo il 1 gennaio 2007 si potra’ assorbire una parte consistente
dei fondi strutturali messi a disposizione della Romania dall’UE, il Ministero
dell’Integrazione Europea finalizza 1.400 progetti (teoricamente, compito della
autorita’ locali).
Attualmente operano 6 autorita’ di management dei progetti e si spera che la
Romania sia in grado di spendere i 9 milioni di euro al giorno, messi a disposizione
dal 2007.
Il tasso di assorbimento dei fondi comunitari registrato alla fine del 2005 era del 98%
per il PHARE Ð coesione sociale e del 90% per la cooperazione transfrontaliera. Cio’
non significa che tutto va bene. Per esempio, il 15 dicembre 2005, la Romania ha
perso 266 milioni di euro per un programma di sviluppo delle risorse umane
(reintegrazione dei disoccupati e formazione professionale) per il mancato rispetto
delle scadenze di presentazione dei progetti.
I fondi PHARE vengono usati per incoraggiare i cittadini dei paesi candidati a
partecipare ai programmi dell’UE. Per la maggior parte questi vengono utilizzati per
ristabilire equilibri settoriali, regionali e strutturali, prevalentemente destinati ai paesi
che soffrono le conseguenze della ristrutturazione industriale. Nel 1998, per
esempio, sono state lanciate delle facilitazioni di recupero per la Bulgaria, Lituania,
Romania, Slovacchia ed un programma di fondi prestrutturali. Attraverso
finanziamenti vengono appoggiate le istituzioni a raggiungere gli standard e le norme
UE. Nel periodo 2004-2005, la Romania ha ricevuto circa 800 milioni di euro e nel
2006 vengono concessi 439 milioni di euro. Dopo il 2007, il finanziamento PHARE
continuera’. Saranno necessari 2 anni per la conclusione dei contratti per i
finanziamenti PHARE 2006, quindi la scadenza sara’ novembre 2008.
ISPA: 11%
La facilitazione ISPA della Comunita’ Europea e’ stata ufficializzata nel 1999
attraverso il Regolamento CE 1267 del 21 giugno 1999 e finanzia, a partire dal 2000,
progetti di infrastrutture nel campo dei trasporti e dell’ambiente.
La Commissione Europea ha concesso per i trasporti, attraverso la Facilitazione
ISPA, nel periodo 2000-2006, 1.040 milioni di euro.
Nel periodo 2001-2005 sono state approvate 15 richieste di finanziamenti, per un
valore totale di 816,74 milioni di euro. Attualmente, per il settore dei trasporti sono
stati approvati 20 progetti per un valore totale di 1.321 milioni di euro, di cui 996
milioni di euro rappresentano somme concesse attraverso ISPA e 306 milioni di euro
rappresentano il cofinanziamento eleggibile dal bilancio dello stato.
Nel quadro delle 20 misure ISPA esistono 78 contratti, di cui 29 sono gia’ stati
firmati, per il 34% dell’ammontare totale conformemente ai Memorandum di
Finanziamento, e 16 si trovano nella fase di gara. L’ammontare speso nel quadro di
questi contratti fino al momento attuale, rappresenta l’11% dell’ammontare ISPA
concesso conformemente ai Memorandum di Finanziamento. Ci sono stati problemi
collegati alla qualita’ dei primi progetti presentati per fondi ISPA nel 2001-2002, che
hanno ritardato le procedure di gara e di implementazione. I problemi esistenti nel
Redattore unico Ioana Udrescu
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sistema di organizzazione delle gare si riflette nelle statistiche, afferma Erich
Unterwurzacher, capo dell’Unita’ ISPA della Commissione Europea.
Nel 2000 nella Strategia ISPA erano proposti 5 progetti per i quali sono stati firmati
Memorandum di Finanziamento per 417,58 milioni di euro e cioe’: riabilitazione della
linea ferroviaria Bucarest - Costanza, sezioni Baneasa - Fundulea - Fetesti;
allargamento a 4 corsie della Strada Nazionale DN 5 Bucarest - Giurgiu; costruzione
e riabilitazione dell’autostrada Bucarest - Cernavoda, sezioni 4 e 5; riabilitazione
della strada nazionale DN 6, sezione Craiova - Drobeta Turnu Severin ed assistenza
tecnica per il tratto Drobeta - Lugoj. Nel 2006 sara’ firmato il finanziamento per il
progetto di miglioramento delle condizioni di navigazione sul Danubio.
Un miliardo di euro attraverso l’APIA a partire dal 2007
La Romania utilizzera’ attraverso l’Agenzia di Pagamenti ed Interventi nell’Agricoltura
(APIA) quasi 1 miliardo di euro, a partire dal 1 gennaio 2007, fondi provenienti
dall’UE e dal bilancio dello stato romeno.
La Romania ricevera’, a partire dal 2007, dall’Unione Europea circa 440 milioni di
euro, utilizzabili per pagamenti diretti per le superfici, concessi ai produttori agricoli in
base al sistema di registrazione, identificazione e controllo delle unita’ agricole
eleggibili, con area superiore ad 1 ettaro e con lotti di oltre 0,3 ha. A tale ammontare
si aggiungono altri 450 milioni di euro, provenienti dal bilancio dello stato.
Crediti dal BEI di 55 milioni di euro per le infrastrutture e la protezione
dell’ambiente
La Banca Europea di Investimenti (BEI) concede alla Romania 2 crediti di 55 milioni
di euro, rimborsabili in 25 anni, con un periodo di grazia di 6 anni, per il
finanziamento di progetti di investimenti nel campo della protezione dell’ambiente ed
alimentazione con acqua delle localita’. I contratti di finanziamento sono stati firmati
dal ministro delle finanze, Sebastian Vladescu, e dal presidente BEI, Philippe
Maystadt. I progetti mirano allo sviluppo delle infrastrutture delle piccole e medie
localita’ nelle regioni Arad, Maramures, Mures-Harghita, Prahova e Suceava (29,4
milioni di euro), e all’ammodernamento della stazione Glina di Bucarest di
trattamento dell’acqua (25 milioni di euro). I costi non eleggibili dei progetti saranno a
carico dei bilanci delle autorita’ locali e della municipalita’ di Bucarest.
La BEI ha concesso alla Romania, a partire dal 1990, prestiti di 6,26 miliardi di euro,
principalmente per progetti di infrastrutture di trasporti, educazione e sanita’.
Riprende il processo di privatizzazione della Cassa di Risparmio CEC
La scadenza per la presentazione delle offerte impegnative rimane il 17 luglio 2006.
Il vincitore della gara verra’ annunciato a meta’ settembre.
Partecipano alla gara per la privatizzazione della CEC: National Bank of Greece,
Monte dei Paschi di Siena, Dexia Bank, EFG Eurobank, OTP Bank e Raiffeisen. Fino
alla fine di giugno, i competitori entreranno di nuovo nella “camera di dati” per
rivedere le situazioni finanziarie della CEC, aggiornate. Avranno, poi, a disposizione
due settimane per completare le offerte. Dopo la selezione dei finalisti, le prime 2 o 3
banche con il punteggio maggiore, si passera’ alla tappa delle offerte migliorate che
verranno presentate fino a meta’ agosto.
Lo stato vende il 69,9% del pacchetto azionario della CEC ad un istituto finanziariobancario internazionale o ad un consorzio di cui fa parte almeno un istituto
finanziario-bancario internazionale. Nel pacchetto e’ compresa anche la quota
azionaria del 9,9% che, per legge spetta al Fondo Proprietatea ed il cui controvalore
verra’ trasferito al Fondo dopo la vendita.
Redattore unico Ioana Udrescu
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Boom del credito non governativo negli ultimi 5 anni
Secondo uno recente studio elaborato dalla Banca Centrale, "Il credito non
governativo in Romania - Prospettive e tendenze", il credito non governativo (CNG),
dopo una limitazione severa negli anni 1999 e 2000, ha registrato un boom nel
periodo 2001-2003 (nel 2003 ha registrato addirittura una crescita del 48% rispetto al
2002). Anche negli anni 2004 e 2005 il CNG ha avuto un’evoluzione positiva, pero’ il
tasso di crescita e’ diminuito al 26%. Analizzando l’evoluzione del CNG, per
componenti, nel periodo 2000-2005, si osserva il boom del credito concesso alla
popolazione (nel 2005 la crescita e’ stata del 2300% rispetto al 2000). Per quanto
riguarda i crediti agli operatori economici con capitale prevalentemente statale, le
crescite sono state relativamente importanti soltanto nei primi 3 anni dell’intervallo;
nel 2003 si e’ registrato un picco del 54%, pero nei due anni successivi e’ subentrato
un regresso importante di circa il 24% rispetto al 2003. Per quanto riguarda gli
operatori economici privati si e’ conservata la tendenza di crescita annuale; nel 2005
il CNG era aumentato di circa il 130% rispetto al 2000.
Alla fine di aprile 2006, il credito non governativo era aumentato del 51,6% rispetto
ad aprile 2005 e del 3,7% rispetto a marzo 2006, fino a 68,1 miliardi di lei secondo i
dati della Banca Centrale. Ad aprile 2006, la massa monetaria in senso largo era di
88,03 miliardi di lei, in aumento del 27,4% rispetto ad aprile 2005.
La crescita del 51,6% del credito non governativo e’ stata determinata dall’aumento
del 95,7% della componente in lei (arrivata a 35,07 miliardi di lei) e del 22,3% della
componente in valuta espressa in lei (arrivata a 33,05 miliardi di lei); espressa in
euro, la crescita del credito in valuta e’ stata del 27,4%.
Il credito non governativo in lei alla popolazione ha superato 15,5 miliardi di lei, in
aumento del 121,9% rispetto ad aprile 2005, ed il credito non governativo in valuta
alla popolazione ha superato 10 miliardi di lei, del 47,3% superiore rispetto ad aprile
2005.
La competizione determinera’ la riduzione del numero di banche
La competizione nel settore bancario romeno aumentera’ nei prossimi anni,
determinando la riduzione del numero delle banche ed i margini di profitto,
l’intensificazione degli sforzi di sviluppo ma anche lo sbarco di istituti internazionali,
hanno concluso i banchieri in occasione del recente Forum Finanziario Est-Europeo.
Le banche piccole saranno “inghiottite” da istituti internazionali
Nei prossimi anni le banche piccole saranno prelevate da istituti finanziari
internazionali interessati ad entrare sul mercato romeno, oppure saranno costrette a
chiudere sostengono piu’ leader di banche romene. „Sul mercato c’e’ un esubero di
29 banche (da un totale di 39 banche). La competizione continuera’ ad aumentare
potranno sopravivere soltanto i piu’ forti. La sparizione di queste banche non
mettera’ in pericolo il settore bancario” afferma Bogdan Baltazar, presidente della
societa’ di consulenza Baltazar, Bloom & Pârvulescu, ex presidente della BRDGroupe Societe Generale, seconda grande banca in Romania.
Il settore bancario romeno e’ dominato attualmente da 5 istituti di credito, sottolinea
Nicolae Dănilă, presidente esecutivo della Banca Commerciale Romena.
Il retail continuera’ a svilupparsi, per arrivare alla maturita’ nei prossimi 2-3 anni,
hanno sottolineato i partecipanti al Forum, ed i motori dello sviluppo saranno il
credito ipotecare, il credito di consumo e la diffusione delle carte di credito.
La competizione aumentera’ i costi per gli istituti di credito
„Man mano che l’attivita’ di retail si sviluppera’ aumenteranno i costi. Anche
l’aumento della concorrenza determinera’ l’aumento delle spese di marketing delle
banche” afferma Steven van Groningen, direttore generale della Raiffeisen Bank.
Secondo Andreas Maragkoudakis, direttore generale della Banca Româneasca, lo
sviluppo del settore di retail portera’ all’aumento dei crediti non performanti, e Dănilă
crede che entro il 2008 il numero dei crediti ipotecari aumentera’ del 25% rispetto al
2005 ed i crediti di consumo del22%.
Redattore unico Ioana Udrescu
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Altre tendenze previste per i prossimi anni nel settore bancario sono l’aumento degli
stipendi dei dipendenti e l’intensificazione degli sforzi da parte degli istituti di credito
di assumere personale qualificato.
„Dopo la crisi del 1998-1999, il settore bancario si e’ ripreso e sviluppato. Gli attivi
sono aumentati del 500% rispetto al 2001, pero’ il numero dei dipendenti non ha
avuto la stessa evoluzione. Nel 2005 il settore bancario vantava 54.700 salariaţi
rispetto a 66.000 nel 2004” dichiara Eugen Rădulescu, direttore generale della
Cassa di Risparmio CEC.
Secondo Radu Manolescu, managing partner della societa di selezione personale
K.M.Trust & Partners, la mancanza di esperienza dei romeni determina molte
banche ad assumere espatriati nei posti dirigenziali.
„Il fattore umano sara’ un elemento chiave per l’attivita’ delle banche. Gli stipendi
aumenteranno per incentivare il trasferimento del personale preparato da altri istituti
di credito” afferma Rareş.
La battaglia per la conquista delle piccole citta’
La competizione nel settore bancario si riflettera’, anche nell’intensificazione del
processo di apertura di nuovi sportelli, anche di piccole dimensioni, pero’ ben
attrezzati e con un alto grado di automazione.
Gli istituti di credito diversificheranno la propria offerta, entreranno in tutti i settori del
mercato e si orienteranno sempre di piu verso le piccole localita’, poiche’ nei grandi
centri urbani il settore bancario sara’ saturo.
Sempre piu’ sportelli bancari, molti in citta’, pochi ancora nell’ambiente rurale
In Romania esistono 16 sportelli bancari per ogni 100.000 abitanti, mentre la media
europea e’ di 65-70 sportelli. Soltanto a Bucarest il grado di penetrazione e’ piu’ alto,
di 24 sportelli per ogni 100.000 abitanti, dichiara il presidente dell’Istituto Bancario
Romeno, Petru Rares, il quale sottolinea che in tale contesto, le banche commerciali
diventeranno “piu’ attente” nei confronti degli oltre 10 milioni di potenziali clienti
dell’ambiente rurale.
Le banche hanno accelerato il processo di estensione nel territorio dopo il 2000, e
dal 2004 il processo e diventato piu’ rapido ancora. Gli analisti anticipano che i
prossimi 2-3 anni saranno “agitati” sul mercato bancario, con allargamenti
significativi delle reti di sportelli.
La Cassa di Risparmio (CEC) possiede, attualmente, la piu’ vasta rete del sistema
bancario romeno, con 1404 unita’ di cui 850 operanti nell’ambiente rurale.
La Banca Commerciale Romena (BCR) detiene oltre 400 unita’, di cui la maggior
parte nelle citta’ (nel 2005, la banca ha aumentato la propria rete di 60 unita’ con un
investimento di oltre 45 milioni di euro). All’inizio del 2006, il presidente BCR, Nicolae
Danila, annunciava che entro la fine dell’anno sarebbero state aperte ulteriori 75-100
nuove unita’.
La BRD - Groupe Societe Generale annunciava all’inizio del 2006 l’intenzione di
investire a medio e lungo termine nello sviluppo della rete territoriale con ulteriori
circa 200 unita’ nel quadro del programma "BRD Express", lanciato nel 2004. La
BRD ha oltre 1,7 milioni di clienti ed una rete di oltre 300 unita’.
La Raiffeisen Bank ha sviluppato una rete di 220 unita’, di cui la maggior parte in
ambiente urbano.
Anche le banche piccole seguono la stessa strategia.
Disoccupazione oltre la media nazionale nelle regioni della Moldova ed Oltenia
Secondo l’Agenzia Nazionale per l’Occupazione della Forza Lavoro (ANOFM), alla
fine di aprile 2006, il tasso di disoccupazione registrato a livello nazionale era del
5,9% e circa 600.000 persone cercavano lavoro. Dal totale dei disoccupati registrati
nella banca dati dell’ANOFM, 200.000 ricevevano ancora un sussidio per la
disoccupazione e circa 400.000 non erano piu’ beneficiari di tale sussidio.
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Nel mese di aprile 2006, tre regioni hanno superato un tasso di disoccupazione del
10%: Vaslui con l’11,1%, Gorj con il 10,4% e Mehedinti con il 10%. Livelli minimi
della disoccupazione del 2,3% si registravano nelle regioni Ilfov e Timis.
Breve studio settoriale
I trasportatori romeni hanno erogato servizi per 3,7 miliardi di euro nel 2006
Il mercato dei trasportatori di merci continuera’ a crescere nei due prossimi anni,
come anche il mercato dei servizi connessi. Nel 2005, il valore del mercato dei
trasporti di merci e persone e’ ammontato a 4,9 miliardi di euro, e nello stesso
periodo i servizi connessi hanno generato redditi di 2,5 miliardi di euro. Il numero
delle aziende che operano nel campo dei trasporti di merci e’ aumentato
costantemente negli ultimi tempi; nel 2005 erano registrate 18.400 tali compagnie, di
cui 18.280 private.
Il settore dei trasporti ha rappresentato, nel 2005, il 9% del Prodotto Interno Lordo
(PIL), indica uno studio di mercato elaborato da InterBiz Group. Oltre 3,3 miliardi di
euro sono stati generati dal trasporto merci nel 2005, ed il trasporto passeggeri ha
riportato 1,55 miliardi di euro. Per valore, la componente del trasporto stradale
rappresentava il 60% del totale dei trasporti di merci. „Per i prossimi 2 anni si stima
che il mercato dei trasporti di merci aumentera’ a 3,7 miliardi di euro nel 2006 ed a
4,1 miliardi di euro nel 2007“ dichiara Adrian Iordache, Business Manager InterBiz
Group. „Si deve aggiungere che il 2007 sara’ un anno molto difficile per le aziende di
trasporto merci a causa delle modifiche che interverranno con l’adesione della
Romania all’Unione Europea. Gli operatori romeni di trasporto merci cercheranno
partner nei paesi membri UE e, nel contempo, dovranno investire di piu’ nel proprio
parco auto“ conclude Adrian Iordache.
Il trasporto stradale domina il mercato
Nel periodo 2002-2005, sul mercato dei trasporti di merci si e’ registrato un ritmo
annuale di crescita del 16,9%, da 47,3 miliardi di tonnellate-km a 75,6 miliardi di
tonnellate-km. Il mercato era dominato dal trasporto stradale, che copriva il 68,1%
del totale nel 2005, seguito dal trasporto ferroviario con il 21,9%, dal trasporto
fluviale con il 6,8%, dal trasporto via condotti con il 2,9%, marittimo con lo 0,2% ed
aereo con lo 0,01%.
Il peso specifico del trasporto stradale riportato al mercato totale e’ aumentato dal
53,5% nel 2002 al 68,1% nel 2005. Secondo i dati forniti da InterBiz Group, nel
periodo 2002-2005, i trasporti stradali di merci hanno registrato una crescita media
annuale (CMA) del 26,7%, da 25.350 milioni di tonnellate-km a 51.531 milioni di
tonnellate-km. Nel 2005 e’ stata registrata la crescita piu’ consistente (+38,4%
rispetto al 2004).
Il percorso delle merci trasportate via strada, a pagamento, ha registrato il piu’ alto
ritmo annuale di crescita (+37,4%), da 14,1 miliardi di tonnellate-km nel 2002 a 36,6
miliardi di tonnellate-km nel 2005. Da un altro canto, il peso specifico dei trasporti
stradali di merci per conto proprio e’ diminuito dal 39,5% nel 2002 al 29% nel 2005, il
che dimostra che sempre piu’ beneficiari fanno ricorso ad operatori specializzati nei
trasporti.
Nel periodo analizzato, i trasporti ferroviari di merci, fluviali e via condotti hanno
registrato evoluzioni positive e crescite medie annuali del 2,9%, 12,2%,
rispettivamente 7,5%. In cambio, sono regrediti i trasporti aerei di merci (-14%) e
quelli marittimi (-52,8%). Secondo gli analisti InterBiz, i trasporti marittimi hanno
registrato nel 2005 una riduzione media del 52,8%, ed i percorsi di questa categoria
sono diminuiti costantemente da 1.333 milioni di tonnellate-km nel 2002 a 140 milioni
di tonnellate-km nel 2005.
Dal punto di vista del valore, nel 2005, il mercato dei trasporti di merci e’ ammontato
a 3,3 miliardi di euro, di cui i trasporti stradali - 2 miliardi di euro, cioe’ il 60% del
totale, il settore ferroviario - 938 milioni di euro, e quello aereo soli 22 milioni di euro.
I servizi connessi - manipolazioni, deposito, case di spedizioni ecc – hanno avuto un
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contributo di 2,55 miliardi di euro al consolidamento del mercato dei trasporti, quasi
doppio rispetto al 2004.
Il mercato ha percepito l’influenza dello sviluppo dei mercati del leasing e delle
assicurazioni, da un lato, ma anche delle modifiche dei prezzi dei carburanti e degli
oli per automezzi. Tra gli ostacoli presi in considerazione nell’analisi di mercato sono
elencati: le licenze, le tasse e le autorizzazioni, i prezzi dei carburanti e dell’energia,
le norme di ambiente, l’obbligo di dotazione con tacografi che ha generato una spesa
supplementare di circa 850 euro/ camion.
Soltanto 25 compagnie operanti nei trasporti navali
Nei trasporti ferroviari di merci sono attivi 23 operatori, che generano 23.100 posti di
lavoro. Il settore privato ha assicurato il 28,7% del fatturato (269,4 milioni di euro nel
2005). Le piu’ importanti compagnie di trasporti ferroviari di merci sono CFR Marfa,
Grup Feroviar Roman, ServTrans Invest, Unifertrans (parte del gruppo Unicom) e
Rompetrol Logistics (del gruppo Rompetrol).
Il trasporto stradale di merci e’ il piu’ dinamico settore del mercato. Nel 2005, in
questo settore, 12.000 operatori avevano 105.500 dipendenti. Il settore privato copre
il 99% del mercato, con un contributo finanziario di 1,98 miliardi di euro nel 2005. I
piu’ importanti trasportatori stradali di merci sono Spedition UMB Podu Turcului di
Bacau (azienda che vanta anche attivita’ edilizie), Romtrans SA Bucuresti
(integratore di servizi di trasporto), PA & Co International Bacau (che svolge anche
attivita’ edilizie), EVW Holding Cluj (anche importatore di camion DAF), e Alin Trans
+ Edy Spedition Hunedoara. Da sottolineare che in Romania esistono 10.000 camion
autorizzati per trasporti internazionali (sole 6 societa’ di trasporti detengono oltre 100
camion ognuna).
Il trasporto merci navale – marittimo e fluviale – e’ dominato dalle compagnie MCR
Romania Shipping, Navrom Galati, Idu Shipping Holding, Kapital leading Transport e
Giurgiu Nav, societa’ controllata da Petromservice. Nonostante Costanza sia un
punto importante sulle mappe dei trasportatori marittimi, ed il Danubio una via
navigabile che presenta molti vantaggi, in questo campo sono registrate soltanto 170
societa’, pero’ sole 25 hanno un’attivita’ piu’ consistente.
Il futuro appartiene ai fornitori di servizi integrati
Continua lo sviluppo del settore dei servizi connessi ai trasporti di merci movimentazione, deposito, case di spedizioni ecc – nel quale lavorano circa 32.500
dipendenti nelle 1.500 compagnie operanti. Tra le piu’ importante aziende di
movimentazione e deposito si annoverano: OIL Terminal, Socep Constanta, Globe
Groud Romania, Comvex Constanta e Romportmet Galati, parte del gruppo Mittal
Steel. „Grazie alla crescita dell’interscambio commerciale con l’estero, e’ evidente
che il futuro appartiene ai centri logistici, e numerose aziende di trasporti stanno gia’
investendo in tali centri, prevalentemente negli spazi per deposito“ afferma Adrian
Iordache. „In cambio, gli incassi dalle attivita’ di agente doganale diminuiranno,
poiche’, dopo l’integrazione della Romania nell’ UE, piu’ categorie di merci
circoleranno liberamente nello spazio UE. La tendenza percepita negli ultimi tempi e
che ogni azienda del settore dei servizi connessi ai trasporti offra servizi integrati ai
clienti: movimentazione, deposito, casa di spedizioni, trasporto, commissionario
doganale ecc. Questo sara’ il futuro” conclude il coordinatore del gruppo di analisi
del mercato dei trasporti.
La Fiera Internazionale dei Beni di Consumo TIBCO 2006
L’ente Fiere Romexpo organizza, nel periodo 31 maggio - 4 giugno 2006, la XXIII-a
edizione della Fiera Internazionale dei Beni di Consumo, TIBCO. L’edizione 2006
riunisce oltre 400 espositori, di cui circa 240 aziende romene e 160 straniere (da 20
paesi, tra cui Austria, Bangladesh, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Germania, India,
Indonesia, Iran, Giordania, Italia, Repubblica Moldova, Pakistan, Peru, Siria, Sudan,
Thailanda, Turchia, Ungheria. La TIBCO 2006 occupa 26.540 metri quadrati, di cui
24.040 mq coperti e 2.500 mq all’aperto ed e’ strutturata su 6 sezioni tematiche: "Per
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te e la tua famiglia", "TIBCO al vostro servizio", "Per la tua casa", "Per il tuo tempo
libero", "Partecipazioni internazionali", "La Fiera di Bucarest".
La cronaca di una privatizzazione fallita
Tractorul Brasov era, prima del 1989, un simbolo dell’economia socialista. Ed e’
rimasto un simbolo, quello della mancata utilizzazione dei meccanismi dell’economia
di mercato da parte dei governi succedutisi dopo il 1990. Un’azienda che da tanti
anni produce solo perdite, pero’ continua a sopravivere. Come spiegare cio’ ad un
investitore straniero?
Alcuni giorni fa’ e’ stato annunciate che un potenziale investitore indiano interessato
a prelevare l’azienda Tractorul ha rinunciato all’idea di produrre trattori a Brasov. In
attesa di un investitore, negli ultimi 16 anni, i contribuenti romeni hanno “pompato”
migliaia di miliardi di lei nel complesso di Brasov perche’ tutti i governi hanno voluto
la pace sociale da quelle parti.
Nel 2005, l’esecutivo, nonostante l’opposizione dell’allora ministro delle finanze, ha
continuato a concedere sovvenzioni, perche’ il premier aveva promesso a Brasov
che la situazione non sarebbe cambiata, cioe’ che Tractorul Brasov avrebbe ancora
beneficiato di un trattamento speciale rispetto alle societa’ con capitale privato. Dopo
il fallimento della privatizzazione, il Ministero delle Finanze continua ad escogitare
soluzioni assurde: nonostante l’azienda abbia debiti di oltre 6.000 miliardi di lei al
bilancio dello stato, se il bilancio deve rimborsare qualche cosa a Tractorul Brasov si
adotta un comportamento simile a quello nei confronti di un’azienda che non deve
niente allo stato. Evidentemente, una forma di aiuto di stato, condannata dall’Unione
Europea ed in contraddizione con la libera concorrenza.
Sono anni che l’esecutivo di turno lamenta la mancanza di fondi per le autostrade,
sanita’ o educazione. E finche’ saranno tenute in vita aziende come Tractorul, non ci
saranno fondi. Se il Ministero dei Trasporti ha un bilancio di oltre 2 miliardi di euro,
pero’ non puo’ costruire un chilometro di autostrada perche’ deve sovvenzionare
compagnie di trasporto ferroviario, cio’ significa che anche se avesse di piu’, non
basterebbe. L’UE sottolinea che anche i piu’ ricchi paesi dell’Europa concedono aiuti
di stato per non piu’ di circa l’1% del PIL. La Romania, piu’ generosa, concede il 4%
del PIL, perche’ aziende come Tractorul possano sopravivere indifferentemente del
livello dei costi. E la storia finira’ che sui terreni dell’azienda il felice acquirente
costruira’ un quartiere residenziale o spazi per uffici, perche’ le speculazioni rendono
meglio di un’attivita’ produttiva.
I grandi stabilimenti industriali, fallimentari, di Bucarest si trasformano in
quartieri residenziali e complessi di spazi per uffici
Al posto della fabbrica di mietitrebbiatrici Semanatoarea, sorgera’ un complesso
residenziale di 43 ettari e le unita’ industriali di Miorita, Muntenia, Policolor,
Republica, Electromagnetica si trasformeranno in altrettanti progetti immobiliari di
successo.
Le fabbriche fallimentari della Capitale, privatizzate a prezzi stracciati, societa’
fallimentari vendute “all’ingrosso” pero’ con terreni che valgono milioni di euro,
lasciano il posto a complessi immobiliari di grandi dimensioni, uffici di lusso,
condomini nei quali il metro quadrato costa oltre 1.000 euro, supermercati, grandi
centri commerciali.
Tutto cio’ perche’, secondo i negoziati con l’UE, le industrie dovranno essere
spostate fuori citta’. Dopo l’adesione le norme anti inquinamento saranno molto piu’
severe e le fabbriche traslocheranno fuori localita’.
Il processo e’ gia’ iniziato e continuera’. L’ex “fabbrica di latte” Miorita, fallimentare,
ha lasciato il posto al secondo ipermercato Cora di Bucarest. Anche la rete di
supermercati Kaufland ha aperto la prima unita’ nella Capitale sul terreno della ex
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Fabbrica di sapone Stela (che la Colgate Palmolive ha chiuso, vendendo il terreno
alle rete tedesca di supermercati).
Il miglior affare e’ stato fatto, pero’, dal proprietario della fabbrica Semanatoarea, la
compagnia Myo-O. Al posto del produttore di mietitrebbiatrici si costruira’ un
complesso residenziale - Sema Parc, uno dei piu’ grandi progetti immobiliari di
Bucarest, con un investimento di circa 700 milioni di euro. Verranno allestiti 43
ettari, nell’ovest della Capitale, per costruire condomini di lusso, centri commerciali e
spazi per uffici. La fabbrica di mietitrebbiatrici sara’ spostata in un altra locazione,
vicino alla Capitale, per continuare la produzione.
La fabbrica di olio alimentare Muntenia
di Bucarest e’ stata acquistata
dall’americana Bungee, che l’ha chiusa nel 2005, trasferendo l’attivita’ in altre due
stabilimenti acquistati in Romania (Unirea Iaşi ed Interoil Oradea). Il terreno di circa
7 ettari sara’ utilizzato per un progetto residenziale, nel centro della capitale.
Altri colossi industriali con sede a Bucarest intendono traslocare in altre zone per
sfruttare i terreni liberati, a scopo immobiliare: Policolor, Laromet, Electromagnetica
e Republica.
L’Italia avra’ una rappresentanza dell’imprenditoria italiana a Deva
Il Consiglio Regionale Hunedoara ed il Consolato d’Italia a Timisoara hanno
raggiunto un accordo sull’apertura nel centro di Deva, nei pressi della Casa di
Cultura, di una rappresentanza dell’imprenditoria italiana per le regioni Hunedoara,
Alba e Sibiu.
Il presidente del consiglio regionale Hunedoara Mircea Molot dichiara che
l’inaugurazione potra’ avvenire ad ottobre 2006.
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