Informatica….access
Gestione degli archivi:
L’organizzazione dei dati su un supporto di memoria di massa deve essere gestita in modo tale da poter
consentire l’inserimento, la ricerca, la modifica, la cancellazione, la stampa in modo efficace e in tempi
rapidi. Quindi, l’organizzazione di un archivio deve essere gestita indipendentemente dal tipo di supporto di
memorizzazione utilizzato. L’organizzazione di un archivio può avvenire nei seguenti modi:
1. Organizzazione in modo sequenziale,
2. Organizzazione ad accesso diretto,
3. Organizzazione ad indici.
Organizzazione in modo sequenziale:
Tale tipo di organizzazione è la più semplice per eseguire la gestione di un archivio e consiste nel registrare i
record uno di seguito all’altro. Nella fase di lettura, la ricerca del record viene fatta in modo sequenziale
(partendo dal primo sino ad arrivare all’ultimo). Questo tipo di organizzazione consente di avere anche
record di diversa lunghezza. La gestione diventa più complessa quando si ha una mole molto grande di dati,
in quanto i tempi di accesso diventano abbastanza lunghi.
Organizzazione ad accesso diretto:
Nell’organizzazione di problemi gestionali, normalmente i record hanno tutti la stessa lunghezza, come ad
esempio il record di un cliente, di un articolo di riserva, etc… Quindi è possibile associare ad ogni record un
numero d’ordine per poi ritrovare facilmente, all’interno del file, il numero del primo carattere del record
richiesto (ad esempio, associando ad ogni record un certo numero di byte, ad esempio 130, per trovare
l’ottantaduesimo record basta fare (82-1)*130+1 = 10531). Questo tipo di ricerca viene detta anche random
in quanto si permette all’utente di accedere al record senza leggere tutti quelli che lo precedono.
Accesso ad indici:
Nelle applicazioni informatiche, molto spesso, i record vengono identificati mediante un elemento
caratteristico detto chiave. Tale chiave può essere sia un numero, sia una variabile alfa_numerica, come ad
esempio il bar code di un prodotto o il numero di matricola di un dipendente. In questo caso,
l’organizzazione dell’archivio è simile a quello di un libro dotato di un indice analitico, dove sono elencate
in ordine alfabetico le parole chiave che richiamano gli argomenti. In questo caso di organizzazione il lettore
cerca la parola chiave nell’indice analitico e il numero di pagina funge da puntatore per la ricerca del record.
Le chiavi possono essere di due tipi: primarie e secondarie; primaria quando è necessariamente univoca e
costituisce un criterio fondamentale per ritrovare il record (ex: cod. cliente), secondaria (o alternativa)
quando non è determinante nella ricerca del record (ex: codice del rappresentante relativo ad un cliente).
Operazioni su file:
Su di un file si possono effettuare le seguenti operazioni fondamentali:
Apertura di un archivio, che consiste nel creare un collegamento fisico tra la memoria centrale ed un
supporto di memoria di massa, riservando un baffer di transito per le operazioni di Ingresso/Uscita.
Operazione di lettura, che consiste nella copiatura dei record del file registrato sul supporto di massa,
sulla memoria centrale.
Operazione di scrittura, che consiste nel trasferire sulla memoria di massa, il record scritto nella memoria
centrale.
Operazione di cancellazione, che consiste nel cancellare dal supporto di memoria di massa, un record dal
file, quindi il record viene trasferito prima nella memoria centrale, quindi cancellato e tutto il file viene
riscritto sul supporto di memoria di massa.
Operazione di chiusura del file. Questa consiste nel togliere od eliminare il collegamento fisico tra la
memoria centrale e la memoria di massa.
In base al tipo di organizzazione del file si possono effettuare operazioni diversificate:
File sequenziale.
operazioni che si possono effettuare:
Lettura,
Scrittura,
Riscrittura,
File tipo random.
Operazioni che si possono effettuare:
Lettura,
Posizionamento,
Scrittura,
Riscrittura,
Cancellazione.
File ad indici.
Operazioni che si possono effettuare:
Lettura,
Posizionamento,
Scrittura,
Riscrittura,
Cancellazione.
Tecniche di indicizzazione di un file:
La ricerca dei dati di un file si velocizza se i record sono identificati attraverso delle chiavi, mediante la
costituzione di indici.
Gli indici di un file si basano sull’uso di alberi binari e la ricerca diventa più semplice se le chiavi vengono
mantenute in ordine. Quindi, per ottimizzare la ricerca è necessario che l’albero sia bilanciato. Il
bilanciamento consiste nel trasformare l’albero in modo tale da ottenere un equivalente contenente gli stessi
dati ma che abbiano un basso livello gerarchico.
Esempio di albero binario:
Introducendo le chiavi nella sequenza 35; 102; 3; 54; 66; 10; 94.
Otterremo il seguente albero binario:
35
54
102
10
3
94
54
3
10
35
66
102
66
94
Nel caso rappresentato nell’esempio di destra,
l’albero viene bilanciato, facilitando la ricerca dei record:
Modello dei dati e progetto del software:
1: produzione del software:
Per lo sviluppo di un progetto software è necessario un’attività di studio: bisogna avere delle conoscenze
approfondite sulla materia da trattare.
2: ideazione del progetto:
Creare l’astrazione del prodotto con tutte le sue caratteristiche.
3: attività di progettazione:
Concretizzare l’astrazione del prodotto formulando disegni, prototipi, modelli, ecc…
4: realizzazione del progetto:
Vengono creati i primi esemplari del prodotto.
5: attività di produzione:
Termina il progetto ed inizia la produzione.
Questi sono i passi da seguire per fare un progetto di un software.
Metodologie:
Per la realizzazione di un progetto informatico è necessario avere un organizzazione del lavoro che indica al
progettista il metodo da seguire per sviluppare il progetto. Infatti, la creazione di un progetto informatico si
ottiene tramite l’esecuzione in diverse attività ed ognuna raggiunge degli obiettivi ben precisi. La
metodologia organizza queste attività per ottimizzare il lavoro. Ogni passo nella stesura e nella progettazione
del programma viene detta sezione (o fase o passo), come possiamo vedere nel diagramma alla pagina
successiva.
Conoscenza degli obiettivi, chiamata anche analisi preliminare. E’ indispensabile per effettuare la
ricerca conoscitiva. Deve portare l’esperto ad una conoscenza e ad una pertinenza del progetto.
Analisi. Ha il compito di descrivere in modo dettagliato tutte le fasi del progetto.
Progettazione. Ha il compito di descrivere e definire in modo dettagliato le caratteristiche del sistema
informativo del progetto e gli obiettivi principali sono la creazione di archivi elettronici, la creazioni di
moduli software del progetto.
Fase di transizione. Serve essenzialmente a definire le regole, i tempi ed i metodi necessari
all’attivazione del progetto.
Realizzazione. Consiste nella fase atta a generare il prodotto del progetto. In questa fase i programmi
vengono provati per garantire la qualità del software.
Documentazione. Questa fase deve consentire agli utenti di essere in possesso del manuale che descrive
tutte le funzionalità del progetto. Deve inoltre spiegare il funzionamento del sistema del progetto stesso.
Fase di prova. Verifica il grado di aderenza del progetto alle necessità dell’utente committente ed
eventualmente rimuovere i possibili errori presenti nel codice, quindi dare la certificazione del progetto.
Formazione. Questa fase consiste nella formazione agli utenti, attraverso appositi corsi, per l’utilizzo
materiale del software.
Produzione. L’obiettivo di questa fase è quello di produrre e distribuire a livello industriale/
commerciale il prodotto progettato.
Conoscenza degli
obiettivi
Analisi
Progettazione
Transizione
Realizzazione
Documentazione
Prove
Formazione
Produzione
Modellizzazione dei dati:
La modellizzazione dei dati rappresenta l’individualizzazione degli elementi che caratterizzano il software.
Tale modellizzazione può avvenire a tre diversi livelli:
A livello concettuale o esterno. Rappresenta la realtà dei dati e le relazioni tra essi, attraverso uno
schema.
A livello logico e rappresenta il modo attraverso il quale i dati sono organizzati negli archivi
elettronici, quindi descrive il loro formato.
A livello fisico. Rappresenta l’effettiva istallazione degli archivi elettronici. Esso indica lubicazione
dei dati nelle memorie di massa
Possiamo dire inoltre che, con il passaggio a livello logico, l’insieme dei dati viene dotato di una struttura
che deve facilitare:
1. la manipolazione, cioè la possibilità di inserire, modificare e cancellare i dati.
2. L’interrogazione, cioè la possibilità di ritrovare i dati richiesti per una determinata applicazione.
Modelli E/R (entity relationship):
Il modello E/R, detto anche modello “entità associazione”, è un modello atto a costruire dei dati in modo
concettuale ed indipendente dalle applicazioni. Questo è un modello grafico detto schema E/R, dove
vengono evidenziati gli aspetti fondamentali del modello in modo concettuale e con i dati che lo
caratterizzano, permettendo la costruzione anche di associazioni tra di loro.
Gli e lementi che caratterizzano i modelli E/R sono:
1. Entità,
2. Associazione,
3. Attributi.
Entità:
L’entità è un oggetto concreto od astratto, che ha un significato anche quando viene considerato in modo
isolato. Alcuni esempi di entità sono: una persona, un modello di automobile, un movimento contabile,
ecc…
Nella simbologia dei modelli E/R, un’entità è rappresentata da una rettangolo contenente il nome
dell’entità.
studenti
automobile
persona
Ad esempio
Associazioni:
Le associazioni rappresentano il legame che stabilisce un interazione tra le varie entità.
Ogni associazione ha due versi ed ogni verso ha un’entità di partenza ed una di arrivo. Ogni verso ha poi
una descrizione che ne consente di comprendere il significato. Per esempio, avendo due entità, persone
ed automobili, tra loro esiste un’Associazione che può essere descritta in due modi diversi:
Una persona possiede una o più automobili.
Un’automobile è posseduta da una persona.
La relazione è rappresentata nel seguente modo:
Posseduta da
PERSONA
AUTOMOBILE
possiede
La relazione potrebbe anche essere raffigurata nel seguente modo.
PERSONA
possiede
AUTOMOBILE
Attributi:
Le proprietà delle entità delle associazioni vengono descritte attraverso gli attributi.
Esempio di attributo, per l’entità “automobile”, possono essere: “modello”, “produttore”, “fornitore”,
ecc…
Le caratteristiche di ogni attributo sono:
Il formato, che indica il tipo di valore che assume. I tre formati base sono:
o Numerico,
o Data/ ora,
o Carattere.
Altri formati possono essere, ad esempio oggetto OLE, Contatore, valuta, ecc…
La dimensione, che indica la quantità massima dei caratteri o cifre inseribili.
L’OPZIONALITA’, che specifica dei testi sull’attributo. Come ad esempio “l’attributo non deve
avere valore nullo”.
Nel caso del formalismo a blocchi, gli attributi vengono rappresentati sotto il rombo:
PERSONA
possiede
Data acquisto
AUTOMOBILE
Prezzo acquisto
Gli attributi “Data acquisto” e “Prezzo acquisto”, non sono attributi né dell’entità “persona”, né
dell’entità “automobile”, ma sono attributi dell’associazione tra le due entità.
Chiavi primarie:
Viene detta chiave primaria l’insieme di uno o più attributi, che consentono di distinguere un’istanza da
un’altra, della stessa entità.
Esempi di chiave primaria possono essere: il codice prodotto, la matricola dipendente, il codice di un
libro, ecc…
La rappresentazione grafica è la seguente:
PRODOTTO
Descrizione
Prezzo
 CODICE
Associazioni tra le entità:
Le associazioni tra entità possono essere obbligatorie od opzionali.
Le associazioni sono rese obbligatorie quando il legame tra le entità deve essere sempre presente, mentre
è invece opzionale quando può non essere presente. Ad esempio: l’associazione tra l’entità “persona” e
l’entità “Conto Corrente” non è necessariamente obbligatoria, in quanto, ad ogni individuo non deve
essere obbligatoriamente associato un conto corrente. Viene invece resa obbligatoria l’associazione tra
l’entità “ Conto Corrente” e “ persona”, in quanto, se esiste un conto corrente deve per forza di cose
essere intestato ad una persona (o azienda in un’eventuale fattispecie).
Grado dell’associazione:
Si definisce grado dell’associazione, la caratteristica che indica quante istanze dell’entità di arrivo si
associano all’istanza dell’entità di partenza.
Il grado può quindi essere:
A uno,
A molti.
Per tanto si può effettuare la seguente classificazione:
1.
Associazione biunivoca: 1:1 . Ad ogni istanza della prima entità deve essere associata una ed una
sola istanza della seconda entità e viceversa. Esempio: entrando nella fattispecie “scuola”; ad uno
studente può essere associato un solo diploma; il diploma in questione può essere associato ad un
solo studente.
2.
1
1
Studente
Diploma
Associazione semplice: 1:N (uno a molti). In questo caso a ciascuna istanza della prima entità si
possono associare più istanze della seconda entità. Ad esempio, ritornando al conto corrente,
possiamo associare ad esso più movimenti e operazioni, mentre gli stessi movimenti possono essere
associati solo al conto in questione.

C/c
3.
MOVIMENTI
Associazione Complessa: N:N (molti a molti). In questo caso, ad ogni entità si può associare una
o più istanze della seconda entità e viceversa. Ad esempio, in una scuola, ogni studente può essere
verificato su più materie, che a loro volta potranno essere oggetto della verifica di più studenti.
N
studenti
N
materie
In genere le relazioni più importanti sono quelle uno a molti e spesso, anche le relazioni Molti a Molti
vengono scomposte in relazioni Uno a Molti.
Ad esempio, aggiungendo al precedente esempio un’entità “prova di comprensione” possiamo
trasformarlo nel seguente modo:
studenti
Allievo
1
prova
Data
N
Voto
N
1
materie
Regole di lettura delle Associazioni:
Nelle Associazioni esistono delle regole di lettura ben precise a seconda del tipo di relazione che
intercorre tra le entità.
Ad esempio, il seguente schema si legge in questa chiave:
Ogni fornitore è abbinato a più prodotti,ogni prodotto è fornito da un solo fornitore.
fornitore
1
Fornito da
Prodotti
Abbinato a
N
La relazione riportata nell’esempio sopra è semplice, cioè uno a molti: 1:N.
Modello logico:
Dal modello concettuale dei dati è possibile ricavare un modello logico, che si ricava seguendo le
seguenti regole:
R1. Ogni entità diventa un archivio.
R2. Ogni attributo dell’entità diventa il campo di un record.
R3. Un attributo,ora campo del record, diventa una chiave primaria dell’entità che identifica in
modo univoco il record dell’entità stessa.
R4. Nelle associazioni 1:1 le entità diventano un unico archivio.
R5. Nelle associazioni 1:N , vi è un campo(chiave primaria dell’entità di partenza), che presente
anche nell’entità di arrivo, vi diventa chiave esterna.
R6. Nelle associazioni N:N le due entità diventano un unico archivio.
Esempi:

Associazioni 1:1
cittadino
Codice
Fiscale
Ogni cittadino ha un solo Codice Fiscale,
Ogni Codice Fiscale appartiene ad un solo cittadino.
Diventa quindi un unico archivio che contiene gli attributi della prima e della seconda
entità, ad esempio “Codice Fiscale”, “Cognome”, “Nome”, ecc… dove “Codice
Fiscale” diventa la chiave primaria.

Associazioni 1:N
Tipo di
contratto
dipendente
Schematizziamo in tabelle:
Codice
Descrizione
Part-time
Full-time
A termine
Indeterminato
P018
F036
SC001
A001/I
In questo caso il
Codice Contratto
è una
Chiave Esterna
Matricola
0010
0011
0012
0013
0014
Paga base
€ 600,00
€ 1100,00
€ 1100,00
€ 1500,00
Cognome
Asciolla
Baruffi
De Blasio
Polini
Rossi
Nome
Osvaldo
Giorgio
Giuseppe
Gustavo
Mario
Qualifica Cod.contratto
Ingegnere
A001/I
Apprendista
SC001
Saldatore
P018
Perito mc.
F036
Operaio
A001/I
L’associazione tra l’entità “contratto” e l’entità “dipendente” è una relazione uno a molti,
in quanto ogni contratto può essere sottoscritto da uno o più dipendenti, ma ogni
dipendente può essere regolato da un solo contratto.
Nella seconda tabella viene aggiunta una chiave esterna (nell’archivio dipendenti),
costituita dagli attributi che formano la chiave primaria della prima tabella (archivio
contratti)

Associazione N:N
In ambito scolastico possiamo prendere ad esempio le tabelle classi ed insegnanti, notando che la
relazione si definisce molti a molti, in quanto ogni docente può insegnare in più classe ed ogni
classe può avere più docenti.
CLASSI
DOCENTI
N:N
Strutturiamo l’esempio in tabelle:
ARCHIVIO DOCENTI
Codice
A0101
A0102
A0103
A0104
A0105
A0106
Cognome
Asciolla
Forgiane
Rossi
Bruni
Aristolao
Miele
Nome
Osvaldo
Massimo
Paolo
Andrea
don Francesco
Giovanni Battista
Materia / e
Informatica/Elettronica/Sistemi
Inglese/Francese
Disegno tecnico e tecnologia
Italiano/Storia/Ed.civica
Religione
Economia e diritto
ARCHIVIO CLASSI
Classe
1° A
1° B
2° A
2° B
3° A
3° C
Num. Allievi
12
16
17
15
22
21
ARCHIVIO REGISTRO
Num. Aula
1
2
3
4
5
6
Codice Docente
A0101
A0102
A0103
A0104
A0105
A0106
2A
1A
3A
1A
1A
2A
Classe
2B 3A
1B
3B
1B 2A
2A 3A
2B 3A
3B
2B
3B
N. Ore
8
4
4
12
3
8
ESERCIZIO:
Si devono organizzare delle informazioni relative alle gare sportive di un campionato che si svolge in
diverse località del mondo ed in date diverse dell’anno.
Individuare le entità,
le associazioni tra le entità,
gli attributi,
chiavi primarie ed eventuali chiavi esterne.
Effettuare in fine le tabelle relative, comprensive dei campi,
tipo di campo
e chiavi.
Individuazione delle entità:
Definiamo tre entità: “gare”,”concorrenti”,”risultato”.
Associazioni tra le entità:
CONCORRENTI
RISULTATO
Concorrente abbinato a risultato,
Risultato conseguito dal concorrente,
Gara relativa a risultato,
Risultato ottenuto dalla gara.
GARE
Definizione degli attributi e
Chiavi primarie:
Concorrenti:
Codice Cognome
Nome
Gare
Nazione
gare
Codice gara Specialità
Località
Data
risultati
Numero Registrazione
Punti
Posizione Codice Conc. Codice gara
Chiavi esterne:
Le chiavi esterne (chiavi primarie delle entità “concorrenti” e “gare”), le troviamo nell’entità
“risultati” e sono: “Codice concorrente” e “ Codice gara”.
RISOLUZIONE:
TABELLE:
CONCORRENTI
Codice
concorrente
IT 01035
SP 02036
FR 03037
OL 04038
Cognome
Concorrente
ROSSI
PEPITO
PERIER
SMITH
Nome
Concorrente
Mario
Carlos
Francois
Giorg
Nazione di
appartenenza
ITALIA
SPAGNA
FRANCIA
OLANDA
GARE
Codice
gara
SALUNG
GIAV
SCH
STAF
NU
Tipo di gara
E specialità
Salto in lungo
Lancio del giavellotto
Scherma
Staffetta /resistenza
Nuoto
Località di
disputa
Svezia
Austria
Portogallo
Nigeria
Brasile
Data di
disputa
01/01/2005
15/03/2005
17/04/2005
25/06/2005
20/08/2005
RISULTATI
Numero
registrazione
45001
45002
45003
45004
45005
Punteggio
attribuito
Punti
1005
Punti
996
Punti
994
Punti
990
Punti
578
Podio/
posizione



4
5
Codice
gara
NU
STAF
SALUNG
SCH
GIAV
Codice
concorrente
IT 01035
SP 02036
IT 01035
FR 03037
OL 04038
Basi dei dati:
I prodotti software, per la gestione dei database vengono detti DBMS (Database Managiament Sistem).
Il database è un modello reale, i cui contenuti rappresentano gli stati in cui si trova il database. Il progetto è
indipendente dal computer e dai supporti fisici destinati a contenere le informazioni.
A partire dallo schema concettuale e cioè entità – associazioni, un database può essere progettato e realizzato
passando al modello logico, cioè alle strutture di dati che consentono le operazioni di manipolazione –
interrogazione.
La soluzione più semplice consiste nel costruire un database con la struttura di dati formata da un unico file.
Questa struttura viene detta flat file.
Durante lo sviluppo della teoria dei database sono emersi tre diversi tipi di modello:

Modello gerarchico adatto per rappresentare situazioni nelle quali è possibile fornire all’insieme dei
dati una struttura nella quale ci sono entità che sono in alto ed entità che sono in basso, secondo uno
schema ad albero. Una struttura di questo tipo consiste in un insieme ordinato di alberi; ad esempio:
possiamo avere un albero, la quale radice è un agente di commercio ed i suoi sottoalberi possono
essere clienti ed ordini di acquisto, che possono a loro volta avere sottoalberi di livello più basso,
come ad esempio le righe dell’ordine e gli articoli delle righe.
Agente di
commercio
clienti
ordini
Ordini
dell’Agente
riga
riga
articolo
articolo

Modello reticolare: in questo caso le entità rappresentano i nodi e le associazioni rappresentano di
archi di uno schema a grafo orientato, cioè consiste in due insiemi di dati: un insieme di record ed un
insieme di legami. I record sono fatti da campi (tra i quali dovrà esserci un campo chiave), mentre i
legami sono realizzati mediante coppie di chiavi delle entità associate. In questo caso non esiste un
ordine gerarchico.

Modello relazionale: Questo modello rappresenta il database come un insieme di tabelle ed
attualmente è quello più utilizzato. Esso nasce nel 1970 da un ricercatore dell’ IBM, F.Codd.
Tra i modelli di database illustrati quello relazionale è il più diffuso nella quasi totalità dei prodotti
commerciali DBMS, in quanto permette l’elaborazione di grandi, medi e piccoli sistemi.
Concetti fondamentali del modello relazionale:
Il modello relazionale prende tale nome, in quanto fondato sul concetto matematico di relazione tra insiemi
ed oggetti. La relazione viene comunemente rappresentata da una tabella avente tante colonne quanti sono i
domini (cioè i gradi della relazione) e tante righe quante sono le cardinalità della relazione (chiamata anche
tuple).
A1
A2
A3
A…n
Ogni riga della tabella si
chiama cardinalità o tuple
Ogni colonna della tabella si chiama dominio
e determina il grado della relazione
Operazioni sulle relazioni:
Le operazioni sulle relazioni agiscono su una relazione per ottenere una nuova relazione, cioè rappresentano
delle interrogazioni alla base dei dati per ottenere delle nuove informazioni ( Query ).
Supponiamo, ad esempio, di far riferimento alle due entità “Agente” e “Cliente”,
in cui l’entità “Agente” ha i seguenti attributi:
Codice agente (attributo chiave),
Nome e cognome agente,
Indirizzo agente,
Codice zona.
L’entità cliente ha i seguenti attributi:
Codice cliente,
ragione sociale,
indirizzo cliente,
codice attività,
Provincia,
partita iva,
codice Agente (chiave esterna)
Gestione Ordini
TESTO DEL PROBLEMA
Presentare il flusso generale riguardante la gestione degli ordini di acquisto emessi, per rifornire il
magazzino, da un’azienda commerciale di medie dimensioni e sviluppare l’analisi dettagliata di un
processo.
DESCRIZIONE DEL PROBLEMA
La procedura degli ordini al fornitore comporta l’individuazione degli articoli sotto scorta.
Per ogni articolo sotto scorta è necessario individuare il fornitore disponibile a consegnare la merce
mancante. Solitamente associato all’articolo è indicato anche il fornitore abituale.
Oltre ad emettere l’ordine è fondamentale anche controllare che la merce sia consegnata per tempo;
in caso contrario può essere emessa una lettera di sollecito al fornitore.
Per controllare quali ordini siano stati evasi e quali siano in attesa di evasione, si possono utilizzare
i dati presenti sul documento di trasporto che accompagna la merce consegnata dal fornitore. (Per
brevità i documenti di trasporto vengono indicati con il vecchio termine di bolla).
ANALISI DEI DATI
Modello E/R
Per questo tipo di problema le entità possono essere individuate nelle seguenti:
- fornitore, rappresenta i dati anagrafici del fornitore da riportare sull’ordine;
- ordine, che contiene l’intestazione dell’ordine emesso;
- rigaordine, per il dettaglio degli articoli ordinati;
- bolla, che rappresenta l’intestazione al documento di trasporto;
- rigabolla, per il dettaglio degli articoli ricevuti;
- articolo, descrizione della merce in magazzino;
- aliquota, descrive l’aliquota IVA dell’articolo in esame.
Tale modello può essere così schematizzato con le relative relazioni:
Fornitore
Destinatario di
Spedito
Origine di
Ordine
Bolla
Relativa a
a
Composto da
Composta da
Dettaglio di
Dettaglio di
Rigaordine
Rigabolla
Compilata con
Compilata con
Oggetto di
Aliquota
Relativa a
Articolo
Soggetto a
Oggetto di
GERARCHIA DELLE FUNZIONI
Gestire fornitori
Segnalare
sottoscorta
Registrare ordini
Emettere
solleciti
Aggiornare dati
Registrare bolle
Aggiornare
ordine
SCHEMA DELLE RISORSE DI SISTEMA
Articoli
sottoscorta e
fornitori
Articoli
Segnalare
sottoscorta
Fornitori
Articoli sottoscorta e
fornitori
Dati ordine
Dati bolla
Ordini fornitori
Registrare
ordini
Registrare
bolle
Bolle
Aggiornare
ordine
Ordini
Righe
ordini
Righe
bolla
Fornitori
Emettere
solleciti
Solleciti a
fornitori
TABELLE DEL DATABASE IN ACCESS
Aliquote
CodiceIVA
Descrizione
Aliquota
0 Beni di lusso
20
1 Beni di prima necessità
10
Articoli
CodiceArt Descrizione PrezzoAcquisto PrezzoVendita CodiceIVA Disponibilità UnitàMisura CodiceFornitore ScortaMinima QuantitàRiordino
0 Vestito Armani
€ 250,00
€ 500,00
0
8L
0
10
2
1 Vestito Versace
€ 300,00
€ 600,00
0
5M
1
8
3
2 Vestito Normale
€ 100,00
€ 200,00
1
20 L M
3
40
20
3 Camicia
€ 10,00
€ 25,00
1
50 Tutte
3
90
40
4 Camicia Prada
€ 25,00
€ 70,00
0
40 Tutte
2
60
20
5 Cravatta Firmata
€ 9,00
€ 25,00
0
30
1
35
5
€ 5,00
€ 10,00
1
15
3
40
25
€ 150,00
€ 200,00
€ 30,00
€ 300,00
€ 500,00
€ 60,00
1
0
1
10 S
6S
4
3
0
3
10
8
10
0
2
6
6 Cravatta
7 Cappotto
8 Cappotto Firmato
9 Maglione
Bolle
NumeroBolla NumeroOrdine DataConsegna
0
0
25/01/2004
1
1
02/02/2004
2
2
31/01/2004
3
3
06/03/2004
4
4
04/02/2004
5
5
11/03/2004
6
6
28/02/2004
7
7
08/03/2004
8
8
25/03/2004
Fornitori
CodiceFor RagioneSociale
0 Armani
1 Versace
2 Prada
3 Lanificio & Co.
Indirizzo
V. Rossi
V. Alighieri
V. Milano
V. Torino
CAP
24054
28080
25986
56491
Località
Calcio
Roma
Milano
Brianza
Provincia
Bergamo
Roma
Milano
Milano
PartitaIVA
A123X5
V568AY
E9984X
S55648
Ordini
NumeroOrdine CodiceFornitore DataEmissione DataConsegna
0
0
13/10/2003
25/01/2004
1
1
26/10/2003
02/02/2004
2
2
25/09/2003
31/01/2004
3
3
05/12/2003
06/03/2004
4
0
12/11/2003
04/02/2004
5
3
05/08/2003
11/03/2004
6
3
19/11/2003
28/02/2004
7
1
06/12/2003
08/03/2004
8
3
09/12/2003
25/03/2004
RigheBolla
NumeroBolla CodiceArticolo QuatitàConsegnata
0
0
2
1
1
3
2
2
20
3
3
20
4
4
5
5
5
40
6
6
25
7
7
2
8
8
0
RigheOrdine
NumeroOridne CodiceArticolo QuantitàOrdinata
0
9
6
1
1
3
2
0
2
2
4
20
3
2
20
4
5
5
5
3
40
6
6
25
7
8
2
8
7
0