Programmi_insegnamenti_2010_2011_MAPSS

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ROMA TRE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI ROMA TRE
Facoltà di Scienze della Formazione
Anno Accademico 2010/11
METODI STATISTICI DI ANALISI DEI DATI
Prof. Giuseppe Bove
6 CFU
Periodo di svolgimento del corso: II Semestre
Programma del corso
Il corso ha lo scopo di presentare allo studente alcuni concetti di base relativi alla regressione
semplice, al campionamento e all’inferenza statistica. Vengono introdotte inoltre le
problematiche generali dell’analisi statistica multivariata, anche con riferimento alla
regressione lineare multipla.
Argomenti trattati
Regressione lineare semplice. Intensità dell’effetto e potere predittivo della retta di regressione. Casi
influenti. Variabili indipendenti qualitative. Limiti dell’analisi bivariata e potenzialità dell’analisi
multivariata. Cenni alla regressione multipla. Campionamento casuale. Errore di campionamento e
intervallo di confidenza. Dimensione campionaria. Campionamento probabilistico e non probabilistico.
Testo d’esame
CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino,
Bologna, 2001.
Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati
Capitolo 6: tutto (escluso regressione lineare piece-wise a pag. 171) Capitolo 7: tutto (escluso definizione e
utilizzo dei coefficienti dXY ed escluso paragrafo 5.) Capitolo 8: tutto (escluso paragrafo 2.3) Capitolo 10 tutto
(nei paragrafi 3.1 e 3.2 escluse le formule che non riguardano la stima della media).
Modalità d’esame
Consistono in una prova scritta con 15 quesiti di tipo misto (risposta multipla, aperta o
calcolo). Le prenotazioni all'esame si effettuano esclusivamente attraverso il Portale dello
studente nel sito web dell’università. Gli elenchi dei candidati con l’orario in cui sosterranno la
prova scritta saranno esposti nella bacheca elettronica del docente nel sito di facoltà 2 giorni
prima dell'appello. Le date degli appelli saranno disponibili nella bacheca elettronica del
docente nel sito di facoltà e nella bacheca del Prof. Bove in Via dei Mille 23 (secondo piano,
stanza 13).
1
Facoltà di Scienze della Formazione
Dipartimento di Scienze dell’Educazione
Sociologia generale
Sociologia delle relazioni etniche
Teorie sociologiche
Sistemi sociali comparati
Prof. Vittorio Cotesta
AA 2010-2011
Sistemi sociali comparati
Programma
Obiettivi del corso
Obiettivo del corso è l’apprendimento dell’analisi comparativa dei sistemi sociali, con particolare riguardo agli aspetti
metodologici.
Sotto la guida del docente gli studenti svolgeranno esercizi di analisi comparativa su dati riguardanti le società
europee.
Materiale didattico
Per la parte istituzionale:
1. N.J Smelser, La comparazione nelle scienze sociali, il Mulino, Bologna, o anche qualsiasi edizione successiva;
2. A. Martinelli, L’Occidente allo specchio, Ube, 2008.
Per la parte monografica:
- V. Cotesta, Sociologia del mondo globale, Laterza, Roma-Bari, 2008.
Orario di ricevimento: Marcoledì 11.00-13.00 stanza docente Via Milazzo III piano
Via del Castro Pretorio 20
00185 Roma
[email protected]
Sociologia dei processi culturali
Cecilia Costa
Obiettivi formativi
L’obiettivo formativo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici per
comprendere i processi culturali e considerare la cultura come una dimensione rilevante dell’azione e della
vita sociale.
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Programma del corso
1- La nascita del concetto scientifico di cultura;
2- Natura, cultura e società;
3- La differenziazione culturale nelle società moderne;
4- Come la società influenza la cultura;
5- Come la cultura influenza la società;
6- I processi di trasformazione, trasmissione e conservazione culturale.
Testi di esame
L. Sciolla, Sociologia dei processi culturali, Il Mulino, Bologna, 2002
C. Costa, Temi e problemi della complessità, Armando, Roma, 2008
Altre informazioni
E-mail [email protected]
Via dei Mille n.23, stanza n.4, 1° piano
Sociologia e Servizio Sociale
a.a. 2010-2011
Anna Maria D'Ottavi [email protected]
6 cfu
SPS/07 SOCIOLOGIA GENERALE
Obiettivi Formativi
Acquisizione di conoscenze relative ai seguenti argomenti:
 l'apporto della sociologia al lavoro sociale come mezzo “diagnostico”
 l'apporto del lavoro sociale alla sociologia come occasione di partecipazione
all'avvio a soluzione di problemi sociali.
Programma del corso
La sociologia e la complessità derivante dalla divisione del lavoro e dalla
specializzazione dei ruoli. Dallo Stato di Diritto allo Stato dei Diritti: dalla
prospettiva dell'azione sociale caritativa all'azione sociale basata sul sistema dei
servizi sociali inteso come esercizio di una funzione razionale permanente dello Stato
moderno. L'apporto della sociologia alla preparazione degli assistenti sociali nel
fungere da mediatori fra cittadini e istituzioni. Cultura organizzativa, apprendimento
organizzativo e lavoro sociale. Ricerca sociologica e lavoro sociale. Crisi finanziaria
ed economica, tensione permanente tra globale e locale e lavoro sociale.
Testi d'esame
F. Ferrarotti, Manuale di Sociologia, Laterza, Bari, 2003
3
F. Ferrarotti, Cos'è la Società, Carocci, Roma, 2003
F.Ferrarotti, Il senso del luogo, Armando Editore, Roma, 2009
F.Ferrarotti, Storia e storie di vita, Laterza, Bari, 1981
F. Ferrarotti, Il servizio sociale e la ricerca sociologica, in La Rivista di Servizio
Sociale, 4/05
A.M. D'Ottavi, Servizio Sociale e Ricerca. Riflessioni a margine del volume
“Servizio Sociale e Ricerca dal 1945 al 1970”, in La Rivista di Servizio Sociale, 3/09
A.M.D'Ottavi, Cultura organizzativa apprendimento organizzativo e lavoro sociale,
in La Rivista di Servizio Sociale, 2/02
Letture consigliate
F.Ferrarotti, L'enigma di Alessandro. Incontri fra culture e progresso civile, Donzelli,
Roma, 2000
F.Ferrarotti, La società e l'utopia.Torino, Ivrea, Roma e altrove, Donzelli,
Roma,2002
F.Ferrarotti, Lineamenti di storia del pensiero sociologico, Donzelli, Roma, 2002
Materiale inserito nella bacheca elettronica della docente.
Università degli Studi di Roma Tre
Facoltà di Scienze della Formazione
CORSO MAGISTRALE INTERCLASSE EDUCATORE PROFESSIONALE E
COORDINATORE DEI SERVIZI EDUCATIVI A. A. 2010-2011
Insegnamento: Organizzazione aziendale - CdL LM87
Docente: Fabrizio Dafano
Periodo di svolgimento del corso ottobre-giugno
Durata del corso 72 ore
C. F. U. 12
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di analizzare le dinamiche di funzionamento e sviluppo delle organizzazioni di
lavoro fornendo, innanzitutto, una panoramica delle principali teorie organizzative per
approfondire, successivamente, le principali variabili che determinano la complessità dei sistemi
aziendali.
Nell’ambito delle sessioni, saranno prese in considerazione le diverse tipologie di organizzazioni:
dalle piccole imprese commerciali alle realtà della P.A., dalle multinazionali alle imprese sociali.
Ciò al fine di evidenziarne i tratti comuni ma anche e soprattutto le differenze di cultura e di
gestione, allo scopo di trasferire agli studenti una metodologia di approccio consulenziale utile al
loro bagaglio professionale.
PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO
Teorie dell’organizzazione e sviluppo dei modelli organizzativi
Dal concetto di organizzazione come “macchina” ai nuovi paradigmi esplicativi (approccio
culturalista e cognitivista)
Evoluzione storica degli studi organizzativi
Lo sviluppo dei modelli organizzativi: dal modello meccanicistico a quello della lean production
Mutamento dei modelli organizzativi nelle pubbliche amministrazioni
Organizzazioni non profit e imprese sociali
4
Le persone nei contesti produttivi e le dinamiche di collaborazione e competizione. Elementi di
gestione delle Risorse Umane
Variabili strategiche dei sistemi organizzativi: formazione, comunicazione, valutazione. In
particolare: evoluzione del concetto di comunicazione nelle organizzazioni di lavoro.
Elementi di analisi, progettazione e sviluppo organizzativo
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezione frontale; gruppi di lavoro e laboratori didattici; testimonianze e seminari di Facoltà.
TESTI CONSIGLIATI
Cocozza A.(2006),Direzione risorse umane - Politiche e strumenti per l’organizzazione e la
gestione delle relazioni di lavoro, Franco Angeli, Milano (capitoli 1 e 2);
Cocozza A.(a cura di) Persone Organizzazione Lavori, Franco Angeli, Milano. Di tale testo sono
richieste le seguenti parti:
 Dafano F. (2010) Dalla comunicazione interna alla comunicazione organizzativa: il caso
American Express;
 Garasi C. (2010) Il miglioramento della qualità dei servizi pubblici attraverso i “circoli
della qualità” nell’Agenzia del territorio;
 Iannaccone M., Moraldi F. e Peluso A. (2010) La diffusione dell’e-work nelle
organizzazioni: la recente sperimentazione del telelavoro domiciliare in Telecom Italia;
 Mazza L. (2010) La sfida della responsabilità sociale: il caso Terna;
 Cilona C. e Famà D. (2010) Diversity management: criticità e prospettive. Una
comparazione in aziende multinazionali;
Dafano F. (2010) Considerazioni sulle Organizzazioni non profit in una prospettiva di
epistemologia organizzativa, Saggio breve a supporto della didattica (testo messo a disposizione dal
docente);
Nell’ambito del modulo saranno distribuite delle dispense a cura del docente, strettamente a
supporto delle lezioni e della didattica.
Corso di Laurea Magistrale in SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE (SORIS)
Prof. Federico D’Agostino
Sociologia del Diritto e della Devianza
Il corso intende affrontare il tema della relazione tra società e formazione delle norme giuridiche tenendo presente che
il framework di analisi non e’ solo la società civile a livello nazionale e statale ma la società postmoderna che si
manifesta specialmente nella globalizzazione.
Perciò una visione del diritto non solo dal punto di vista evolutivo e diacronico, ma anche sincronico in una prospettiva
comparata che tiene conto non solo dei sistemi sociali ma anche di quelli culturali.
In un epoca di pluralismo delle culture e delle forme giuridiche il problema della regolazione sociale e’ particolarmente
acuto e comporta una crescita di comportamenti devianti, di diversità sociali e di stili alternativi di vita individuale e
collettiva.
Questi sono i punti principali che intendo svolgere:
1. la società genera il suo diritto secondo l’antica formula “ubi societas ibi jus”.
2. il diritto analizzato nella prospettiva triangolare cioè in relazione al sistema culturale,economico e politico.
5
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5.
6.
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13.
il diritto nel suo statu nascenti e nella sua istituzionalizzazione:dal diritto naturale a quello positivo cioè la natura e
la regola sociale.
la sclerosi del formalismo giuridico rispetto alla realtà sociale che cambia.
le forme di legittimitàdel diritto e dell’autorità’ secondo max weber.
il diritto e l’etica come forme di regolazione sociale
il diritto come sistema autopoietico
la violazione della legge e la criminalità
devianza e criminalità nelle aree marginali e nell”upper classes”
il controllo sociale e la pena.
legificazione e delegificazione della società:lex e libertas nella società civile.
l’illegalità diffusa in una società anomica.
la cultura dei diritti e dei doveri nell’epoca della globalizzazione.
TESTI
G.Teubner, La cultura del diritto nell’epoca della globalizzazione Armando editore. Roma,2005.
D.Melossi, Stato,Controllo sociale, Devianza, Bruno Mondatori, Milano, 2002.
A.R.Favretto Il disordine regolato, L’Harmattan Italia, Torino, 1995.
Corso di Laurea Magistrale in Management del servizio sociale
ad indirizzo formativo europeo (87)
Laboratorio professionalizzante su “Analisi valutativa di un servizio sociale”
PROGRAMMA di ATTIVITÀ anno Accademico 2010-2011
Antonella Rissotto
L’obiettivo del laboratorio è quello promuovere lo sviluppo di una mentalità valutativa attraverso l’acquisizione di
conoscenze specifiche e l’analisi critica di approcci metodologie e strumenti più diffusi in questo ambito.
Il laboratorio prevede lo sviluppo dei temi che seguono.
Approcci teorici e metodologici per la valutazione in ambito sociale
I tempi della valutazione (ex ante, in itinere, ex post)
Gli attori della valutazione
Prerequisiti della valutazione
Progettazione della valutazione
Attivazione degli stakeholders
Definizione dell’evaluando
Costruzione di strumenti di valutazione
Definizione criteri e indicatori di qualità
Autovalutazione del percorso realizzato.
Nel corso del laboratorio gli studenti saranno attivamente coinvolti nella costruzione e utilizzo degli strumenti
(questionari, interviste, sistemi di indicatori) per la valutazione.
Tra i materiali didattici messi a disposizione degli studenti saranno inclusi documenti (articoli, normativa, trascrizioni di
gruppi di discussione, sistemi di indicatori, questionari) utilizzati nell’ambito di ricerche valutative o prodotti da tecnici
ed operatori impegnati nella realizzazione di servizi sociali.
Gli studenti potranno contattarmi al seguente numero di telefono 06 49936237 o a queso indirizzo di posta
elettronica [email protected] anche per fissare un appuntamento.
6
Dr. Giuseppe Carrus
[email protected]
a.a. 2010/2011 - II semestre
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI
M-PSI/05
PROGRAMMA DEL CORSO
Lo studio dei gruppi nella prospettiva della psicologia sociale. Ruoli, norme,status e funzioni nei gruppi. I fenomeni
delle dinamiche di gruppo. Potere e leadership. L’interazione nei gruppi e tra i gruppi sociali. Relazioni inter-gruppi e
categorizzazione sociale. La comunicazione e i processi di influenza sociale nei gruppi.
TESTI
- BROWN. Psicologia sociale dei gruppi, Il Mulino, Bologna.
- BONNES, CARRUS, PASSAFARO. Psicologia ambientale, sostenibilità e comportamenti ecologici. Carocci
Editore, Roma.
Modalità d’esame: prova scritta
Orario di ricevimento: Giovedi, 12-13, Via dei Mille 23, stanza 21
Vincenzo Piccione, programmi di insegnamento per l’anno accademico 2010/2011
Pedagogia delle neuroscienze
Formazione e trattamento pedagogico nelle diversità
Lingua inglese
Lingua inglese
Metodi e strategie socioeducative per le diversità
CFU
10
10
5
5
12
Ore di lezione frontale
36
36
30
30
48
Ore di semi
12
12
12
Pedagogia delle neuroscienze
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio,
comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli
aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione
umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la
narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in
correlazione con il cambiamento.
Definizione e caratterizzazione specifica delle strategie umane impegnate nell'apprendimento e
nell'organizzazione della conoscenza e del sapere. Il sapere come capacità dinamica di leggere ed interpretare
criticamente e autonomamente la realtà sociale, scientifica, umana. Gli orizzonti di senso e la fenomenologia
attraverso il pensiero degli intellettuali del ventesimo secolo e della contemporaneità. Lettura e interpretazione
del cambiamento attraverso le conseguenze dettagliate nella vita quotidiana dell’individuo in crescita;
percezione, comportamento, atteggiamento, lettura del valore, del principio, del senso.
1.
Piccione V., Mappe educative e formative 1. I nuovi setting pedagogici
7
2. Raponi Roberta, Strumenti ed espressività. Dalla parola alla voce
3. Galimberti Umberto, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani
Formazione e trattamento pedagogico nelle diversità
Definizione e caratterizzazione specifica di contenuti disciplinari degli ambiti comunicativo, morfolinguistico,
psicomotorio, psicodinamico. Definizione e approfondimento delle caratteristiche specifiche e
sintomatologiche delle patologie e delle psicopatologie; interpretazione di aspetti e comportamenti
psicopatologici; riferimenti dettagliati alle competenze metodologiche, strategiche, tecniche, riabilitative,
didattiche. Definizione e caratterizzazione delle competenze organizzative e tecniche per l’uso di strumenti
metodologici e didattici specifici per l’osservazione, e l’ascolto.
Definizione e caratterizzazione specifica delle strategie umane impegnate nell'apprendimento e
nell'organizzazione della conoscenza e del sapere. Il sapere come capacità dinamica di leggere ed
interpretare criticamente e autonomamente la realtà sociale, scientifica, umana. Definizione e
caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, delle patologie e dei comportamenti
patologici dell'infanzia e dell'adolescenza. Capacità di programmare interventi educativi mirati per le
specifiche patologie anche in conseguenza della definizione delle categorie diagnostiche ICD, DSM, ICF, dei
profili sintomatici e dei metodi osservativi.
De Cicco Romina, Le radici umane della follia: soglie della mediabilità, stigma,
pregiudizio e conflitto
2. Giuliani Valentina, L'acqua come elemento mediatore in educazione e terapia
1.
3.
Hayden Torey L., Come in una gabbia
oppure
Hayden Torey L., Il gatto meccanico
Lingua inglese I
Individuazione dei sistemi lessicali, grammatici, sintattici, prosodici, della pronuncia dell’inglese. Analisi ed
elaborazione dei testi in lingua inglese. Composizione di testi scritti ed orali in lingua inglese. Individuazione
di un lessico specifico delle professioni educative.
Ihejirika Tobias Chikezie, Embracing street children, between myths and reality
Lingua inglese II
L’uso di linguaggi diversi: giornalistico, narrativo, scientifico, pedagogico. Sistemi lessicali, grammatici,
sintattici. Analisi ed elaborazione dei testi in lingua inglese. Composizione di testi scritti ed orali in lingua
inglese. Uso di un lessico specifico delle professioni educative.
Ihejirika Tobias Chikezie, Between globalization and globalism. Dangers of pure humanism
Metodi e strategie socioeducative per le diversità
Padronanza e uso di diversi modelli di osservazione e diagnosi clinica del bambino, dell’adolescente e dell’adulto con
handicap, psicopatologie, ritardi dell’apprendimento, iperattività, atteggiamenti e comportamenti comunicativi
problematici e/o devianti; padronanza e uso di strumenti di analisi fenomenologica Costruzione ed elaborazione di
progetti d’intervento socio-educativi individualizzati; ricerca e attivazione delle risorse e degli strumenti d’intervento
sul territorio, decodifica delle motivazioni e analisi della domanda.
Progettualità formativa e socioeducativa. Differenziazione delle competenze nelle professioni sociali e
confronto di ruoli e funzioni. Modelli di rappresentazione culturale, iconica, simbolica, corporea, verbale e
non verbale del minore con disturbi emotivo-affettivi, disturbi dell'umore, ansia, ritardi cognitivi, nevrosi.
Metodi, tecniche e strategie specifiche di insegnamento coerenti con gli stili di pensiero, di apprendimento,
comunicativi rispetto alle necessità imposte dall’innovazione e dal cambiamento. Tipi, livelli, ambienti,
variabili della comunicazione e delle dinamiche relazionali. Definizione delle categorie diagnostiche, dei
profili sintomatici.
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Integrazione delle conoscenze specifiche di patologie e delle psicopatologie con competenze strategiche, metodologiche
e tecniche dal punto di vista della didattica e dell’organizzazione del sapere, con competenze didattiche innovative e
strumentali-tecnologiche. Modelli di osservazione e diagnosi clinica dell’individuo con handicap, con psicopatologie,
ritardi dell’apprendimento, atteggiamenti e comportamenti comunicativi problematici e/o devianti. Analisi della
dimensione del disagio dal punto di vista fenomenologico, vita progettuale, patrimonio culturale e maturazione nel
programmare. Percorsi d’intervento individualizzati, pregiudizio e stigma.
Modelli di osservazione e diagnosi clinica del bambino e dell’adolescente con handicap, psicopatologie,
ritardi dell’apprendimento, atteggiamenti e comportamenti comunicativi problematici e/o devianti. Utilizzo di
strumenti innovativi, tecnologici e specifici per l’integrazione del portatore di handicap negli ambiti lavorativi e
sociali. Definizione delle caratteristiche progettuali per la programmazione strategica e metodologica
coerente con il fabbisogno dei servizi formativi, socioeducativi, sociosanitari. Programmazione come
progetto formativo continuo, come lifelong learning.
1.
2.
3.
4.
Piccione V., Mappe educative e formative 2. Orizzonti di senso
De Cicco Romina, L'esperienza di sé, la cura di sé, le biografie del sé
Giorgetti Daniela, Apprendimento e processi imitativi. Prospettive educative e ricerca scientifica
Del Toro Fabiola, Cassarino Salvatore, I valori terapeutici e educativi della creatività. Agire applicativo
nell'anoressia
5. Cristiana Di Maio, Daria Vitelli, ... E mi scopro a sorridere
Tutti i materiali di studio e di lavoro destinati all’acquisizione dei crediti per seminari e laboratori dovranno
essere concordati con il docente.
Gli studenti stranieri possono affrontare gli esami in lingua inglese. Sono previste integrazioni
supplementari alle ore di lezione, in inglese.
Università degli Studi Roma Tre
Laurea Magistrale in Coordinatore dei Servizi Educativi e dei Servizi Sociali
Laurea Magistrale in Management delle Politiche e dei Servizi Sociali
Pedagogia sociale per i servizi alla persona (36 ore – 6 CFU)
Prof. Marco Catarci
a.a. 2010/2011
Settore Scientifico Disciplinare
M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale)
Obiettivi
Il corso intende approfondire alcuni nodi concettuali propri della pedagogia sociale, con particolare riferimento ai
processi formativi extrascolastici, alle emergenze educative, ai bisogni formativi e culturali nella società, nelle politiche
e nei servizi sociali.
Il corso mira, inoltre, a far acquisire competenze utili nell’ambito del management del servizio sociale sulla formazione
come strumento di promozione di diritti di cittadinanza.
Programma
A partire da un’analisi della valenza della formazione come strumento di promozione di diritti di cittadinanza, viene
approfondita la riflessione di John Dewey su “Democrazia e educazione”.
Viene successivamente trattata la valenza della pedagogia sociale come sapere volto a emancipare i soggetti e a renderli
protagonisti attivi e critici della vita sociale. Viene affrontato, infine, il ruolo della formazione come strumento di
intervento rivolto, in particolare, ai lavoratori immigrati.
9
Materiale didattico
1.
Dewey J., Democrazia e educazione, Sansoni, Firenze 2004.
2.
Bertolini P., Educazione e politica, Cortina Raffaello, Milano 2003.
3.
Fiorucci M., Bonetti S. (a cura di), Uomini senza qualità. La formazione dei lavoratori immigrati: dalla
negazione al riconoscimento, Guerini Associati, Milano 2006.
Orario delle lezioni
Il corso si svolge nel II semestre.
Inizio delle lezioni: 1 marzo 2010, ore 17-19 aula 12, Piazza della
Repubblica, 10.
Lunedì, ore 17-18, aula 8, Piazza della Repubblica, 10.
Martedì, ore 17-19 aula 12, Piazza della Repubblica, 10.
Altre informazioni
Orario di ricevimento: Mercoledì dalle ore 12,00 alle ore 13,30, stanza 21 (III piano), Via Milazzo 11 A/B.
Contatti: e-mail [email protected] – tel 06 57339 332.
A.a. 2010-2011
ETICA
Attraverso l’esame della problematica dell’identità, il corso mira ad esplicitare la valenza etica della vita sociale e la sua
incidenza nella costituzione dell’identità personale.
Testi d’esame:
P. Ricœur, Sé come un altro, Jaca Book editrice
IL CORSO SI SVOLGERA’ NEL SECONDO SEMESTRE
L’orario di ricevimento sarà il martedì dalle 10 alle 12 in Via Milazzo 11, terzo piano
Gli studenti possono contattare la docente anche tramite email: [email protected]
Programma dell’insegnamento di Teorie e pratiche della cittadinanza attiva
(SPS 11 - LM 87)
Docente: Giovanni Moro
Crediti: 6
Contenuto
Il corso avrà per oggetto le teorie e le pratiche che descrivono e caratterizzano le organizzazioni
della cittadinanza attiva, intese quali attori di primaria importanza dei servizi sociali, sia in quanto
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promotori e gestori di servizi, sia in quanto interlocutori delle amministrazioni responsabili di
segmenti del sistema di welfare.
Una prima parte del corso sarà dedicata alla definizione delle organizzazioni della cittadinanza attiva come fenomeno
organizzativo, dedicando una particolare attenzione a quelle caratteristiche proprie che le distinguono dalle altre
organizzazioni della società civile.
Una seconda parte del corso sarà dedicata alle teorie elaborate sulla loro natura e sui ruoli che le stesse giocano
all’interno della arena pubblica.
Una terza parte del corso sarà invece dedicata ad approfondimenti sulle dinamiche e le problematiche più rilevanti della
operatività di queste organizzazioni (strategie e tecnologie, problemi del management, interlocuzione e partnership con
soggetti pubblici e privati).
Testi di esame
L’esame verterà sui contenuti dei seguenti testi consigliati:
* G. Moro, Azione civica, Carocci 2005.
* G. Moro, I. Vannini, La società civile tra eredità e sfide. Rapporto sull’Italia del Civil Society Index, Rubbettino
2008.
FAMIGLIA E RETI SOCIALI
MAURO GIARDIELLO
Il corso affronta lo studio della famiglia come un sistema immerso in una rete di relazioni sociali in grado di implicare
un processo di generatività complesso che include gli aspetti biologici, sociali e simbolici. Attraverso lo studio delle
principali teorie sociologiche sulla famiglia e i relativi contributi teorici e metodologici, sviluppati nell’ambito
dell’analisi delle reti sociali, si intende analizzare le trasformazioni della famiglia e la sua capacità di produrre risorse
sociali. La famiglia come sistema, come fonte di relazioni fiduciarie e reti, costituisce la prospettiva attraverso cui
analizzare tanto i mutamenti della società, i fenomeni di anomia, di sgretolamento della solidarietà quanto i problemi di
marginalità materiale e immateriale della famiglia contemporanea. Particolare attenzione viene data in primo luogo alla
teoria del capitale sociale come fonte primaria della famiglia e delle reti sociali. In questo contesto viene analizzata la
teoria delle reti come concetto analitico e risorsa sociale attraverso il paradigma del dono, della reciprocità, della fiducia
e della relazione. Si tratta di un’analisi che intende evidenziare il ruolo delle reti nel produrre benessere sociale, nell’
implementare il processo di sostegno sociale, nel rispondere ai processi di marginalità e nel determinare processi di
rigenerazione comunitaria e relazionale. In secondo luogo viene analizzato il ruolo delle reti primarie e secondarie e del
terzo settore come strategie di risposta alla frammentazione delle politiche e dei servizi soprattutto rispetto alle famiglie
sole e marginali. Ciò implica anche una riflessione sul ruolo e le funzione dell’intervento sociale in rapporto alla
famiglia non più vista come atomo isolato o come soggetto di consumo ma come un sistema complesso che trova nelle
reti con le altre famiglie , nel vicinato, nei servizi, nelle scuole, negli spazi educativi e di socializzazione, interlocutori
centrali per costruire una comunità solidale.
Sotto il profilo applicativo il corso si propone di fornire esempi di studi quantitativi e
qualitativi, incoraggiando micro ricerche sulle tematiche affrontate nel corso.
Programma del corso
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La famiglia e la ricerca sociologica;
La definizione sociologica di famiglia;
Società, mutamento e le nuove famiglie;
Il concetto di generatività sociale;
Famiglia, marginalità e reti familiari;
Le teorie sulle reti sociali;
Le metodologie dell’approccio di rete;
I modelli operativi;
Le risorse della rete: dono e reciprocità;
Famiglie e capitale sociale primario;
Reti primarie e secondarie e capitale sociale;
Reti e sostegno sociale;
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Terzo settore e intervento di rete;
Marginalità, famiglie e reti sociali;
Privatizzazione della vita familiare: la crisi della socialità;
Progettazione e intervento di reti nei contesti periferici e marginali
Famiglia, bambini e recupero dello spazio sociale nell’analisi delle reti sociali;
Materiale didattico
A.L. Zanatta, Le nuove Famiglie, Il Mulino, Bologna, 1997.
L. Sanicola, a cura di, L’intervento di rete, Liguori, Napoli1994, pp 9-210.
P. Donati, a cura di, Famiglia e capitale sociale nella società italiana. Ottavo rapporto sulla famiglia Italiana
San Paolo, Milano, 2003, pp.15-286.
Testi di approfondimento (uno a scelta)
M. Ingrosso, Senza benessere sociale. Nuovi rischi e attesi di qualità della vita nell’era planetaria,
FrancoAngeli, Milano,2003.
M. Burgalassi, La cooperazione sociale protagonista del welfare locale. Il caso del Consorzio Nuovo Futuro,
Franco Angeli, Milano, 2008.
T. Musatti, M. Picchio, Un luogo per bambini e genitori nella città. Trasformazioni sociali e innovazione nei
servizi per l’infanzia e le famiglie, Il Mulino, Bologna, 2005.
D. Del Boca, A. Famiglie sole, Il Mulino, Bologna, 2009
P. Donati, L. Tronca, Il capitale sociale degli Italiani. Le radici familiari, comunitarie e associative del civismo, Franco
Angeli, Milano, 2008
M. Aime, A. Cosetta, Il dono al tempo di internet, Einaudi, Torino, 2010
Facoltà di Scienze della Formazione
Anno Accademico 2010/2011
Sociologia del lavoro e dell’organizzazione (5 CFU)
Prof. Antonio Cocozza
Periodo di svolgimento del corso: II semestre
Programma del corso
Il corso si articola in tre parti: modulo istituzionale, modulo di approfondimento; seminari e
confronto con i protagonisti.
Il modulo istituzionale si propone di fornire i concetti fondamentali e il quadro teorico di
riferimento delle discipline sociologiche lavoristiche e organizzative e di analizzare le
interconnessioni con le altre discipline che hanno come oggetto di studio il lavoro, le
organizzazioni produttive, la gestione delle risorse umane e le relazioni industriali.
Sarà approfondito, inoltre, il ruolo della razionalità nell’agire organizzativo, attraverso
l’analisi del delle politiche di motivazione, incentivazione e cooperazione, nella prospettiva del
superamento del binomio olismo-individualismo.
Il modulo di approfondimento si propone, invece, di analizzare i concetti e l’evoluzione della
negoziazione e delle relazioni industriali in Italia e a livello internazionale:
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1.
2.
3.
Leadership e competenze negoziali: leadership e nuove politiche gestionali; da capo a leader efficace per
governare la crescente complessità organizzativa; leadership, collaborazione, competizione e conflitto;
leadership e gestione processi negoziali.
Il sistema delle Relazioni Industriali: lo sviluppo economico fra la prospettiva post industriale e quella
neoindustriale; il quadro teorico delle relazioni industriali; i sistemi di relazioni industriali in Europa; relazioni
industriali e modello partecipativo; la partecipazione in Germania, Svezia e Francia; il dialogo sociale nelle
politiche comunitarie.
Lo sviluppo delle relazioni industriali in Italia: il quadro giuridico e istituzionale; gli attori delle relazioni
industriali; l’evoluzione della contrattazione collettiva; le relazioni sindacali nelle pubbliche amministrazioni.
Nella parte conclusiva del corso saranno organizzati seminari di studio e di confronto con i
protagonisti (Responsabili aziendali di Organizzazione e sviluppo delle risorse umane,
Rappresentanti delle Organizzazioni sindacali) sui temi dell’organizzazione, della formazione
e lo sviluppo delle competenze, della negoziazione e della regolazione dei rapporti di lavoro
nelle imprese e nelle Pubbliche Amministrazioni innovative.
Testi consigliati
COCOZZA A., Direzione risorse umane. Politiche e strumenti per l’organizzazione e la gestione delle relazioni di
lavoro, Franco Angeli, Roma, 2006 (dal V al VII capitolo).
COCOZZA A., La razionalità nel pensiero sociologico tra olismo e individualismo, Franco Angeli, Milano, 2005.
Antropologia Culturale C.A.
Prof.ssa C. Beatrice Tortolici
Laurea Specialistica: MAPS 5 cfu
Il corso si svolge nel 2° semestre
Programma: Studio della complessità della cultura contemporanea intesa come pluralismo,
come reciprocità di unità e di molteplicità, come disposizione al meticciato. Doppia identità
della complessità sociale e cognitiva.
Materiale didattico:
1
M. Augé, J. P. Colleyn, L’antropologia del mondo contemporaneo, Elèuthera, Milno, 2006
2
M. Callari Galli, F. Cami, M. Ceruti, Formare alla complessità, carocci, Roma, 2003
3
D. Lupton, Il rischio, il Mulino, Bologna, 2003
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Storia sociale
PROGRAMMA D’ESAME
(2010-2011)
Il corso è articolato in due moduli:
1. nel primo si prendono in esame le trasformazioni profonde e pervasive
dell’economia e della società tra Ottocento e Novecento, dalla prima, alla
seconda e alla terza rivoluzione industriale;
2. nel secondo si prenderà specificamente in esame l’origine, lo sviluppo e la
deriva dello Stato sociale, con un’attenzione privilegiata al caso italiano
Testi indicati per prepararsi all’esame
1. C.F. Casula, L’Italia dopo la grande trasformazione. Trent’anni di
analisi Censis, Carocci, Roma 2000.
2. C.F. Casula, Le ACLI. Una bella storia italiana, Anicia, Roma, 2008
N.B. Il corso di storia sociale si terrà nel secondo semestre. La frequenza
regolare del corso prevede un elaborato scritto sugli appunti delle lezioni
con approfondimenti tematici. L’elaborato scritto è valutato come esonero
parziale della prova finale.
Anno accademico 2010 – 2011
Prof.ssa Isabella Mastropasqua
Laboratorio professionalizzante su “Pratica di progettazione”
Il laboratorio propone una simulazione operativa sul percorso di costruzione di un progetto sociale
secondo quelle che sono le procedure normalmente adottate nei bandi FSE e nei bandi attivati
dalla P.A..
Il laboratorio, articolato in 6 incontri (ciascuno di 3 ore) impegna ad una partecipazione attiva e
alla produzione di elaborati scritti.
Programma
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La mappa mentale quale strumento del pensiero progettuale e Project Management
Glossario terminologico della Progettazione Europea
I fondi strutturali. Gli strumenti finanziari dell’Unione Europea
I principali programmi e le iniziative comunitarie
La governance per la cooperazione in Italia
La redazione del budget e rendicontazione.
Progettazione e valutazione nei servizi sociali
Corso di Laurea. Magistrale Interclasse educatore professionale coordinatore dei servizi educativi
Anno accademico 2010-2011
Prof.ssa Isabella Mastropasqua
Area tematica : Progettare nel sociale
I modelli di programmazione
L’analisi dei bisogni
La metodologia
Lavorare per progetti
La progettazione sostenibile
Area tematica : Valutare il sociale
Attori e tempi della valutazione
Gli strumenti per valutare
Valutazione e qualità
Area Tematica : Il fattore umano
L’errore come apprendimento
Il gruppo come risorsa
Testi Consigliati:
Emilio Vergani, Bisogni sospetti, Maggioli Editore, 2010
Alessandro Sicora, Errore ed apprendimento nelle professioni d’aiuto, Maggioli Editore, 2010
Remo Siza, Progettare nel sociale, F.Angeli, 2002
Ugo De Ambrogio, (a cura di)Valutare gli interventi e le politiche sociali, Carocci, 2003, capitoli 1e3
Annamaria Campanili (a cura di) La valutazione nel servizio sociale, Carocci,, 2006,Capitoli.5-6-7
Vittore Mariani, Il lavoro d’equipe nei servizi alla persona. Edizioni del Cerro, 2006
Dario Forti, Flavio Masella, Lavorare per progetti, Raffaello Cortina, 2004
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PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI ALLA PERSONA
Corso di Laurea Magistrale MaPSS – Management delle Politiche e dei
Servizi Sociali
prof. Marco Burgalassi
Descrizione del corso
L’insegnamento consente il conseguimento di 6 CFU e viene svolto nel I semestre.
Il corso intende dotare gli studenti delle conoscenze essenziali per la comprensione degli elementi
che nell’odierno
quadro nazionale caratterizzano la programmazione dei servizi sociali. In particolare si intende
fornire gli studenti
di una idonea “cassetta degli attrezzi” su:
- i differenti stili di programmazione (riferimento: Siza)
- le logiche della governance e della deliberazione (riferimento: Devastato)
- i processi partecipativi (riferimento: Fazzi-Grieco)
- la dimensione organizzativa del Piano di Zona (riferimento: Scortegagna)
- il quadro della programmazione sociale nazionale (riferimento PNSS)
- la programmazione sociale a Roma (riferimento: Devastato e Guida alla progettazione del Piano
di Zona
Municipale)
Programma di esame
1. Siza R., Progettare nel sociale, Franco Angeli, 2002, pp.17-70
2. Devastato G., Nel nuovo welfare. Agire riflessivo e produzione di beni comuni, Maggioli, 2009
3. Fazzi L. e Grieco G., Il piano sociale come processo di costruzione sociale, in “Animazione Sociale”,
ottobre 2002, pp.31-54
4. Scortegagna R., La dimensione organizzativa del Piano di Zona, in “La Rivista di Servizio Sociale”, 4,
2002, pp.5-37
5. Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2001-2003 (scaricabile dalla sezione “Materiale
didattico” nella bacheca del docente sul sito di facoltà)
6. Comune di Roma, Piano di Zona Municipale. Guida alla progettazione, 2002 (scaricabile dalla sezione
“Materiale didattico” nella bacheca del docente sul sito di facoltà)
Tutti i testi e le riviste in programma sono disponibili per la consultazione presso la
Biblioteca di Facoltà. I
materiali 5. e 6. sono scaricabili dalla bacheca elettronica del docente, sul sito della Facoltà
Orario di lezione
Martedì 14-15 piazza Repubblica aula 4
Giovedì 14-16 piazza Repubblica aula 4
Prova di esame
L’esame viene svolto in forma orale e prevede la formulazione di almeno una domanda per ognuno dei
testi e dei materiali in programma. Il programma va quindi preparato puntualmente e per intero. E’
gradito che i materiali di studio vengano portati in sede di esame.
Ricevimento studenti
Il docente riceve gli studenti al termine delle lezioni presso lo studio posto in via dei Mille 23 stanza
7 (I piano)
E’ possibile chiedere informazioni o concordare incontri in giorni/orari diversi contattando il docente
tramite
l’email [email protected]
Per gli studenti del corso di laurea specialistica MASSIFE
Il corso di Programmazione dei servizi alla persona è stato reso equipollente al corso di Pianificazione
e gestione dei servizi già presente nel corso di laurea specialistica MASSIFE.
L’attività didattica per le due discipline è quindi comune. Considerato che gli studenti del MASSIFE sono
tenuti alla acquisizione di soli 4 CFU il programma d’esame è modificato nel modo seguente:
1. Siza R., Progettare nel sociale, Franco Angeli, 2002, pp.17-70
2. Devastato G., Nel nuovo welfare. Agire riflessivo e produzione di beni comuni, Maggioli, 2009
3. Fazzi L. e Grieco G., Il piano sociale come processo di costruzione sociale, in “Animazione Sociale”,
ottobre 2002, pp.31-54
4. Scortegagna R., La dimensione organizzativa del Piano di Zona, in “La Rivista di Servizio Sociale”, 4,
2002, pp.5-37
5. Comune di Roma, Piano di Zona Municipale. Guida alla progettazione, 2002 (scaricabile dalla sezione
“Materiale didattico” nella bacheca del docente sul sito di facoltà)
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Tutti i testi e le riviste in programma sono disponibili per la consultazione presso la
Biblioteca di Facoltà. Il
materiale n. 6 è scaricabile dalla bacheca elettronica del docente, sul sito della Facoltà
Prova di esame
L’esame viene svolto in forma orale e prevede la formulazione di almeno una domanda per ognuno dei
testi e dei materiali in programma. Il programma va quindi preparato puntualmente e per intero. E’
gradito che i materiali di studio vengano portati in sede di esame.
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