SCEC Sconto ChE Cammina Da alcuni mesi a Napoli circolano gli SCEC, ovvero dei buoni locali di solidarietà cartacei stampati come se fossero delle banconote. Lo SCEC è nato il 6 maggio 2007 da un gruppo di amici, tutti appartenenti al Meetup di Beppe Grillo di Napoli, che, incuriositi dalle dichiarazioni del comico sul sistema bancario e il signoraggio, hanno iniziato a leggere libri che trattavano l’argomento e le teorie economiche di Giacinto Auriti, economista abruzzese, nonché preside dell’Università di Teramo, che nel 2000 sperimentò la moneta Simec a Guardiagrele, un paesino di diecimila abitanti ai piedi della Majella. Sulle orme di tale esperimento hanno preso vita non solo l’esperienza napoletana, ma anche il Tau in Toscana, l’EcoRoma nella capitale e il Thyrus in Umbria. A Napoli però Nello De Gennaro, elettricista, Giacomo Faiella, grafico pubblicitario, Luca Vannitiello, medico chiropratico, Vittorio Di Resta, esperto di sicurezza sul lavoro e Fabio Filippi, ingegnere, avevano in mente qualcosa di più originale dell’esperimento di Auriti, e quindi dopo otto mesi di studi, ricerche e partecipazioni a convegni sulle monete alternative, fondano l’Associazione Masaniello e coniano lo SCEC il cui nome è ispirato alla celebre battuta di Totò in “Miseria e nobiltà”. Lo SCEC, acronimo di “Sconto ChE Cammina”, è un buono che circola in quattro tagli ( da 1, 2, 5 e 10 ) e può essere utilizzato negli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa. Il meccanismo di utilizzo è molto semplice: il consumatore, che spenderà nei negozi aderenti all’iniziativa, avrà diritto ad uno sconto ( per esempio, applicando uno sconto del 10% su un acquisto di 10 euro, pagherà 9 euro più uno scec ) mentre il commerciante avrà pubblicità gratuita sul sito www.progettoscec.com, acquisterà nuovi clienti e a sua volta potrà spendere gli scec che accetta presso tutti gli altri associati. L’iscrizione e il ritiro dei primi cento scec si possono effettuare in maniera totalmente gratuita presso la sede dello SCEC situata in Salita Tarsia n. 134 nei pressi del Teatro Bracco. Il progetto ha come scopo quello di rimettere in moto l’economia locale, invogliando le persone a reinvestire sul territorio di appartenenza; vengono quindi privilegiati gli artigiani, le imprese o le baby sitter che accettano pagamenti in euro e scec. Finora ci sono 786 utilizzatori, di cui 180 privati e 153 esercizi commerciali, per un totale di 44.900 scec in circolazione ( il corrispettivo di oltre 40 mila euro ). Sull’esempio napoletano, diversi gruppi di amici di Beppe Grillo stanno studiando iniziative analoghe a Vicenza, Mantova, Genova, Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Fermo, Terni, Acerra, Crotone, Roma, Bologna ( raggruppati nell’associazione Arcipelago ), fino ad arrivare a Santiago del Cile e San Francisco. MoVimento Cinque Stelle