I PRINCIPI CONTABILI E L'INFORMATIVA SUPPLEMENTARE I principi contabili sono quei principi obbligatori che servono per redigere, certificare e analizzare un bilancio, infatti essi stabiliscono come devono essere contabilizzate le informazioni, i criteri di valutazione e quali fatti vanno in bilancio. Essi si distinguono in: _principi contabili generali sono relativi al bilancio nel suo complesso; _principi contabili applicati che invece si riferiscono alle singole voci e devono essere coerenti con i principi generali. Nell'UE per evitare di emanare dei principi propri ha adottato, dopo adeguata omologazione, gli IAS/IFRS. Questo regolamento è obbligatorio per le aziende di grandi dimensioni che sono quotate in borsa. L'adozione di questi principi a portato dei sostanziali cambiamenti, alle norme del Codice Civile. Una prima differenza la si può riscontrare nella struttura del bilancio, poi come criterio base per la compilazione del bilancio si è abbandonati il COSTO per prendere invece il prezzo corrente di vendita, cosiddetto fair value. Il fair value (valore equo) è il corrispettivo alla quale l'attività può essere venduta o una passività estinta, in una situazione ti transizione tra parti consapevoli. IL BILANCIO SOCIALE Con la nascita di sempre nuove richieste verso le aziende, anche per il loro ruolo sociale, si è deciso di affiancare il bilancio d'esercizio con degli altri documenti che parlino in maniera più approfondita e specifica della vita aziendale. Il documento per eccellenza che affianca il bilancio d'esercizio è il bilancio sociale. Il bilancio sociale è un rendiconto che fornisce informazioni di aspetto qualitativo sull'attività aziendale, in relazione con le iniziative prese in campo sociale. Esso svolge diverse funzioni tra cui: fornire particolari informazioni sull'impresa; esprime le caratteristiche della cultura aziendale (ovvero se essa adotta accorgimenti che la rendono moderna e in linea con i requisiti richiesti); illustra come si crea ricchezza e come la si impiega fra i soggetti aziendali; divulga informazioni sull'adozione di tecnologia avanzata, la sicurezza sul lavoro, la tutela delle risorse umane e il rispetto dell'ambiente. Esso è formato da quattro parti: 1. descrizione dell'identità aziendale; 2. rendiconto sulla formazione e distribuzione del valore aggiunto (come creano e come impiegano il valore aggiunto); 3. relazione sociale che illustra gli obbiettivi raggiunti e quelli prefissati; 4. obbiettivi prefissati per il futuro. I GRUPPI AZIENDALI Un gruppo aziendale è un'aggregazione di più aziende che mantengono la loro individualità giuridica ma sono gestite secondo una filosofia di superaziendale con a capo una holding. I gruppi possono nascere: 1. dall'acquisto di azioni di aziende già esistenti; 2. da operazioni di scorporo (ovvero quando una grande azienda scorpora dal suo processo produttivo alcune attività e le affida ad altre aziende mantenendo però la maggioranza e diventando anche un'azienda controllante). Oltre alle società di holding possiamo distinguere anche: le società controllate, la quali subiscono il volere delle società capogruppo le quali devono avere la totalità o almeno la maggioranza delle azioni della società controllata; le società collegate, sulle quali la capogruppo non eccede ma ha comunque una rilevante influenza. Con riferimento ai vari rapporti sopra citati ci possono essere diversi tipi di partecipazione: totalitaria quando ha per oggetto l'intero capitale sociale; maggioritaria quando ha per oggetto una quota superiore al 50%; minoritaria quando ha per oggetto una quota inferiore al 50%. I gruppi aziendali possono essere classificati in: 1. Gruppi economici i quali sono aggregazioni di imprese le quali svolgono ognuna un'attività diversa. (ovvero una produce, una vende ecc...), seguono a loro volta: _ gruppi orizzontali i quali sono formati da aziende appartenenti ad un medesimo settore; _ gruppi verticali i quali sono formati da aziende diverse le quali svolgono attività diverse di un unico processo produttivo. 2. Gruppi finanziari i quali sono formati da diverse tipologie di azienda ma con a capo una società finanziaria (banca, assicurazioni ecc..). IL BILANCIO CONSOLIDATO Il bilancio consolidato ha lo scopo di rappresentare in maniera corretta e veritiera la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell'intero gruppo aziendale considerandolo come un super bilancio, ma come se fosse di un'unica azienda. Esso è un elaborato delle situazioni patrimoniali ed economiche delle singole società appartenenti al gruppo. Sono obbligati a redigere il bilancio consolidato: le società di capitali che controllano una o più imprese; gli enti pubblici che esercitano un'attività commerciale, cooperative o mutue assicuratrici che controllano una S. p. a.. Sono invece esonerate dal redigere il bilancio consolidati: