Esercizi II 1. LA FRASE NUCLEARE: le valenze del verbo; gli argomenti 1. |O a\delfoèv w\rgiés.qh. Frater indignatus est. “Il fratello s’indignò (= provò indignazione)”. 4. |O ui|oèv a\pedhémh.sen ei\v cwéran (makraén). Filius profectus est in regionem (longinquam). “Il figlio andò in una terra (lontana)”. 2. ( |O Kuériov) e\édwk.e toèn ui|oèn t+% mhtrié. (Iesus) dedit filium matri (suae). (Gesù) diede il figlio alla madre. 5. \éAnqrwpoév (tiv) kateébain.en a\poè |Ierousalhèm ei\v |Iereicwé. Homo (quidam) descendebat ab Ierusalem in Iericho. “Un uomo andava da Gerusalemme a Gerico”. 3. \éAnqrwpoév (tiv) e\kaéle.se touèv ( i\diéouv) douélouv. Homo (quidam) vocavit servos (suos). “Un uomo chiamò i (suoi )servi”. 6. \éAnqrwpoév (tiv) l+stai%v perieépes.en. Homo (quidam)incidit in latrones Un uomo s’imbattè nei ladroni ATTIVITA’OPERATIVE - Avvalendoti della traduzione italiana, riconosci negli esempi 1-6 i predicati e, in base al significato del verbo, segnala le attese di completamento. - Ponendo a confronto le tre lingue, riconosci in ciascun esempio gli argomenti che “saturano” il significato di ogni verbo. 2. “ARGOMENTI” e CASI nelle LINGUE IPERFLESSIVE Argomento 1 Predicato Argomento 2 Argomento 3 1. |O a\delf.oèv Frater Il fratello 2. [ |O kuéri.ov] [Ies.us] [Gesù] 3..[h|mei%v] [Nos] [noi] 4. \éAnqrwp.oév (tiv) Homo (quidam) Un (certo) uomo 5.Maég.oi Mag.i Dei Magi 6.[ e\gwè] [ego] [io] 7. |Umei%v vos voi w\rgiéz.eto. indign.abatur. s’indignava. e\édwk.e ded.it diede eié\d.omen vid.imus vedemmo perieépes.e incid.it s’imbattè paregeén.onto ven.erunt giunsero h\ékou.sa audiv.i sentii sunaég.ete congreg.ate portate toèn ui|.oèn fili.um il figlio toèn a\steér.a. stell.am. la stella. l+st.ai%v. in latron.es. nei ladroni. a\poè a\natol.w%n. ab orient.e. dall’oriente. fwn.h%v voc.em una voce. toèn siét.on tritic.um il grano t+% mhtr.ié. matr.i (suae) alla madre ei\v thèn a\pojhék.hn. in horre.um. nel granaio. ASPETTI CONTRASTIVI La tabella 2 pone in evidenza le relazioni tra il predicato e gli argomenti (sono separate con un punto le terminazioni dei verbi e delle parole che occupano le posizioni dei tre argomenti; negli esempi in greco sono sottolineati gli articoli). Avvalendoti della traduzione in italiano e della classificazione in tabella, verifica le seguenti affermazioni: In italiano In latino In greco Ogni frase è strutturata intorno ad un verbo. Ogni frase è strutturata intorno ad un verbo. Ogni frase è strutturata intorno ad un verbo. Accompagnano il verbo uno o più elementi nominali necessari per completarne il significato (argomenti 1, 2, 3). Accompagnano il verbo uno o più elementi nominali necessari per completarne il significato (argomenti 1, 2, 3). Accompagnano il verbo uno o più elementi nominali necessari per completarne il significato (argomenti 1, 2, 3) I rapporti tra i complementi e il verbo sono segnati dalla posizione che occupano nell’ordine lineare della frase ( l’argomento 1 precede il verbo, gli argomenti 2 e 3 lo seguono). I rapporti tra i complementi e il verbo non sono segnati dalla posizione ma dalle terminazioni dei sostantivi (i casi). I rapporti tra i complementi e il verbo non sono segnati dalle posizioni ma dalle terminazioni dei sostantivi (i casi). Oltre che dalla posizione, l’argomento 1 è anche segnato dalla concordanza con il verbo; per questo l’arg.1 può essere sottinteso. L’argomento 1 è segnato dalla marca del caso nominativo; è anche segnato dalla concordanza con il verbo; per questo può essere sottinteso. L’argomento 1 è segnato dalla marca del caso nominativo; è anche segnato dalla concordanza con il verbo; per questo può essere sottinteso. Oltre che dalla posizione, il rapporto tra l’argomento 2 (l’oggetto) e il verbo può essere segnato da preposizioni. Oltre che dalla terminazione, il rapporto tra l’argomento 2 (l’oggetto) e il verbo può essere segnato da preposizioni più un caso. Il caso dell’oggetto può variare. Oltre che dalla terminazione, il rapporto tra l’argomento 2 (l’oggetto) e il verbo può essere segnato da preposizioni più un caso. Il caso dell’oggetto può variare. Esistono gli articoli; essi concordano con il nome nel genere e nel numero; sono determinativi e indeterminativi. Non esistono gli articoli. Esistono gli articoli; concordano con il nome nel genere , nel numero e nel caso; esistono solo i determinativi; l’assenza dell’articolo lascia il nome indeterminato. 3. LA CLASSIFICAZIONE DEI COMPLEMENTI DELL’ ENUNCIATO LATINO ATTIVITA’ OPERATIVE - Rifletti sulla classificazione dei complementi dell’enunciato latino secondo Happ e sugli schemi del lucido 6; quindi modellizza le frasi nucleari latine riportate dalla tabella 2. - Riconosci nei seguenti enunciati le variazioni dei casi nel secondo argomento; abbina ad ogni enunciato la formula di struttura corrispondente ricavata dalle classificazioni dei complementi di Happ. 1.Terra aquae eget = la terra ha bisogno di acqua 2. Aqua terrae prodest = l’acqua fa bene alla terra 3. Discpuli magistrum non timent = gli scolari non temono il maestro 4. Magister gaudet discipulis = il maestro si compiace degli scolari 5. Magister a discipulis non timetur = il maestro non è temuto dagli scolari 6. Domina in villa habitat = la padrona abita nella fattoria 1. C1-V-C7 2. C1-V-C2 3. C1-V-C6 4. C1-V-C3 5. C1-V-C5 6. C1-V-C4 4. LE VALENZE DEL VERBO ESSERE: aspetti contrastivi; modelli 1. &Hn deè o| ui|oèv e\n a\gr§%. Erat filius in agro. 5. Samareiéthv deé tiv e\splagcniés.qh. Samaritanus quidam misericordia motus est “Il figlio era nel campo”. “Un Samaritano fu mosso da misericordia”. 2. |H mhéthr h&n chéra. Mater vidua erat. 6. \éHdh h| quéra keékleis.tai. Iam ostium clausum est. “La madre era vedova”. “Ormai la porta è stata chiusa (= quindi adesso si trova chiusa, è chiusa)”. 3. |Omoiéa e\stién h| basileiéa tw%n ou\ranw%n qhsaur§% kekrummeén§. Simile est regnum caelorum thesauro abscondito. 7. \En a\rc+% h&n o| Loégov. In principio erat Verbum. “In principio era (= esisteva) il Verbo”. “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto”. 4. \Egwé ei\mi o| poimhèn o| kaloév. Ego sum pastor bonus. 8 Paénta taè e\maè saé e\stin. Omnia mea tua sunt. “Io sono il buon pastore”. “Tutti i miei beni sono tuoi”. RICORDA 1.Essere = “esistere”: monovalente 2.Essere = “trovarsi”: bivalente 3.Essere + aggettivo o sostantivo o intero gruppo nominale (= parte nominale o nome del predicato): monovalente. -Può diventare bivalente quando deve saturare la valenza di un aggettivo (“essere simile a…”) -Poiché la parte nominale predica una caratteristica peculiare dell’argomento1, in greco e in latino il legame è evidenziato dall’accordo del caso. 4. Essere = verbo ausiliare nella coniugazione del verbo predicativo: tutte le valenze richieste dal significato del predicativo. OSSERVA e RISPONDI - Osserva il verbo “essere” nelle frasi 1-8 e le sue valenze: nell’uso delle tre lingue v’è corrispondenza tra le valenze e i significati segnalati? - In quale esempio il verbo “essere” stabilisce un’identità tra due sostantivi? Evidenzia l’accordo del caso nominativo in latino e in greco. - In quale esempio la parte nominale è costituita da un intero gruppo nominale? Con quale elemento linguistico esso stabilisce l’accordo ? con quale caso in latino e in greco? - In quali esempi il verbo “essere” lega un aggettivo ad un sostantivo? - In quali esempi il verbo “essere” funge da verbo predicativo? Con quali argomenti? - Osserva nelle frasi 5 e 6 le forme verbali motus est e clausum est, Si tratta di predicati verbali o nominali? Come si stabilisce l’accordo con l’argomento 1 in latino e in greco? ATTIVITA’ OPERATIVE Negli esempi: Oi| ei\rhnopoioiè ui|oiè qeou% klh.qhé.so.ntai. Pacifici filii Dei voca.bu.ntur. “I pacifici saranno chiamati figli di Dio” i predicati nominali (ui|oiè qeou% klhqhésontai, filii Dei vocabuntur, “saranno chiamati figli di Dio”) sono evidenziati in latino e in greco dall’accordo, oltre che con verbo, genere e numero, anche con il caso. Lo schema è il seguente: Argomento 1 i pacifici Predicato saranno chiamati figli (di Dio) e secondo Happ: klhqhésontai vocabuntur C1 oi| ei\rhnopoioiè, pacifici Adatta il modello Happ agli esempi seguenti: - Simile factum est regnum caelorum. “ Simile fu fatto il regno dei cieli”. - Horum vita laudabilis videtur. “La vita di costoro sembra lodevole”. - Granum sinapis fit arbor. “Il grano di senapa diventa pianta”. C1 ui|oiè (qeou%) / filii (Dei) MODULO II Fotocopia 4. 5. I CIRCOSTANTI del VERBO (o “circostanti di I livello”) 1.Taè paidiéa mou met’ e\mou% ei\v thèn koiéthn ei\sién. Pueri mei mecum sunt in cubili. “I miei figli sono nella camera con me”. 5.Metaè poluèn croénon eé\rcetai o| kuériov tw%n douélwn e\keiénwn. Post multum temporis venit dominus servorum illorum. “Dopo molto tempo giunse il padrone di quei servi”. 2. \Egwè lim§% w/de a\poéllumai. Ego hic fame pereo. “Io qui muoio di fame”. 6. \Ex Ai\guéptou e\kaélesa toèn ui|oén mou. Ex Aegypto vocavi filium meum. “Dall’Egitto chiamai mio figlio”. 3. |O Samareiéthv e\piè thèn au\érion e\édwke duéo dhnaéria t§% pandocei%. Samaritanus altera die dedit duos denarios stabulario. 7. Misqoèn ou\k e\écete paraè t§% patrié . Mercedem non habebitis apud Patrem. “Non avrete compenso presso il Padre”. “Il giorno dopo il Samaritano diede due denari all’albergatore”. 4. |O e\cqroèv e\peéspeire zizaénia a\naè meéson tou% siétou. Inimicus superseminavit zizzania in medio tritici. 8. Lamyaétw toè fw%v u|mw%n e\émprosqen tw%n a\nqrwépwn. Luceat lux vestra coram hominibus. “Splenda la vostra luce davanti agli uomini”. “Il rivale seminò zizzania in mezzo al frumento”. Negli esempi sono stati evidenziati gli elementi (quasi sempre gruppi nominali) che fungono da circostanti del verbo. Si chiamano anche “circostanti di I livello” in quanto sono legati al predicato della frase nucleare allo stesso livello degli argomenti, ma a differenza di questi non sono indispensabili al completamento del significato del verbo. In alcuni manuali scolastici sono detti anche “espansioni”perchè forniscono al predicato alcune precisazioni aggiuntive (di luogo, di tempo, di causa...). Negli esempi noterai inoltre che: - spesso i circostanti sono uniti al verbo dalle preposizioni; - anche l’avverbio può svolgere la funzione di circostante; - i gruppi nominali “circostanti” contengono talora elementi non sempre coincidenti nelle tre lingue, non legati propriamente al verbo ma ai componenti nominali del gruppo stesso, come attributi o complementi partitivi. Si tratta di circostanti di II livello: saranno trattati più oltre in schede apposite. NB. Con la parola “circostanti”, come con la parola “argomenti”, si fa sempre riferimento al ruolo sintattico di un elemento nella struttura della frase, non al suo contenuto concettuale (cioè semantico) che invece è espresso nelle dichiarazioni di complementi (di tempo, di mezzo, di luogo, di causa, etc.). La prima serie di definizioni fa capire i rapporti sintattici che legano i vari elementi di una frase; la seconda aiuta a capire il significato delle frasi e dei testi. Questi due modi di considerare gli elementi di una frase (sintattico e semantico) sono strettamente connessi ed interdipendenti: la sintassi anzi dipende dalla semantica (è il significato del verbo che chiama a sé gli elementi che lo completano). Regola pratica Per riconoscere i circostanti di primo livello occorre verificare la compresenza di tre condizioni : 1. Il circostante non deve rispondere ad una delle domande fondamentali del verbo (Es.: seminare: due domande: chi semina? che cosa si semina? Nella frase “il rivale seminò zizzania” il significato del verbo è già saturato dai suoi argomenti; “in mezzo al frumento” è elemento aggiunto, che amplia non necessariamente l’informazione del nucleo). 2. Il circostante può essere spostato nella frase senza alterarne il significato (es.: Il rivale, in mezzo al frumento, seminò zizzania. / In mezzo al frumento il rivale seminò zizzania). 3. Il circostante può essere scisso dalla frase e aggiunto al verbo “fare” (es: il rivale seminò zizzania e lo fece in mezzo al frumento). ATTIVITA’ OPERATIVE - Utilizza la regola pratica per riconoscere, nelle frasi 1-8, i circostanti del verbo. - Spiega perchè nell’esempio n. 1 In cubili non è stato segnalato come circostante di luogo. - Riconosci negli esempi l’uso dell’avverbio in funzione di circostante. - Modellizza le frasi latine secondo gli schemi di Happ.