AngelicA Festival Internazionale di Musica 25° anno – Momento Maggio Bologna, Lugo di Romagna, Modena 2 > 31 maggio 2015 Inaugurazione. Un Leone d’Oro tra arte e musica: Christian Marclay Bologna, 2 maggio Tra plunder video e plunder musica: John Oswald Bologna, 3 maggio Due soli e un duo: Alessandra Novaga ed Elliott Sharp Bologna, 4 maggio La musica elettroacustica di Jean-Claude Eloy Bologna, 5 maggio I Grateful Dead secondo John Oswald (e secondo AngelicA) Bologna, 7 maggio Quatuor Bozzini e Apartment House Bologna, 8 e 9 maggio Zipangu: strumentisti del Teatro Comunale di Bologna Bologna, 10 maggio Tre giorni per Karlheinz Bologna, 14, 15 e 16 maggio Gli strumenti “modificati” di Arnold Dreyblatt Bologna, 17 e 18 maggio Il progetto regionale con Eyvind Kang Lugo di Romagna, 20 maggio Modena, 21 maggio Omaggio a Stefano Scodanibbio Bologna, 22 maggio Il Panopticon di Gianni Gebbia. Due soli e un duo con Carl Stone Bologna, 23 maggio Viaggio in Norvegia Bologna, 24 maggio Il violoncello solo di Charles Curtis Bologna, 27 maggio Chris Cutler Bologna, 28 e 29 maggio OrKestra AngeliKa Bologna, 30 maggio Serata finale con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Bologna, 31 maggio Presentare musica in continuo movimento, senza adagiarsi sulle “novità” o sul “consolidato”, seguire le tensioni evolutive al di fuori delle correnti è nello spirito di AngelicA. Massimo Simonini 25 anni. E senza mai saltare una stagione. È già questo un numero da record per un festival che da un quarto di secolo si dedica alla musica di ricerca con la massima apertura, pur senza concedere mai il fianco alle tante facilonerie che infarciscono il panorama contemporaneo. Il segreto della forza, della continuità e della longevità di AngelicA Festival Internazionale di Musica sta sicuramente nella sua coerenza, nella sua capacità di aver creato uno spazio per la musica di ricerca che anche nelle sue estreme differenze ha saputo trovare una collocazione inequivocabile. E che, d’ora in poi, sarà fuor di metafora, nel nuovo spazio del Centro di Ricerca Musicale del Teatro San Leonardo a Bologna, location di ben 21 concerti dei 24 totali che compongono l’imponente mosaico dell’edizione 2015 di AngelicA. In programma dal 2 al 31 maggio, il 25° anno di AngelicA Festival appare come un ritratto cubista – “il programma più scomposto di AngelicA”, lo definisce il suo direttore artistico Massimo Simonini, che lo fondò nel 1991 assieme a Mario Zanzani – della sua lunga storia e degli innesti che negli anni hanno contribuito a delinearne il profilo: ecco che nella maratona delle 24 serate del Momento Maggio ripercorreremo le musiche di Karlheinz Stockhausen e Stefano Scodanibbio, un emblema del Novecento e uno dei più interessanti sperimentatori italiani, due amici scomparsi di AngelicA, in seno alla quale hanno potuto realizzare alcune tra le loro cose più importanti degli ultimi anni. Ma ritroveremo anche Eyvind Kang, che ad AngelicA deve la commissione del suo Virginal Coordinates che ora presenterà in chiave nuova; e poi Charles Curtis, maestro della performance solistica per violoncello solo, in lungo e in largo per l’immenso territorio delle musiche americane, da Morton Feldman ad Alvin Lucier. E poi ancora Chris Cutler, Charlemagne Palestine, John Oswald, Jean-Claude Eloy. C’è un Leone d’Oro che spazia tra arte e musica, Christian Marclay, quasi un emblema degli sconfinamenti territoriali con cui AngelicA ci ha spesso spiazzato in questi suoi primi 25 anni. E così scorre questo lungo “catalogo globale” del Momento Maggio, tratteggiato assieme ai tanti diversi curatori, che da qualche tempo raccolgono i loro progetti e trovano ad AngelicA quello spazio di libertà di pensiero ed espressione musicale che è in fondo il suo vero tratto. Inutile parlar di generi. È vero che oggi non lo fa più nessuno: ma AngelicA non l’ha mai fatto. “Presentare musica in continuo movimento senza adagiarsi sulle novità o sul consolidato, seguire le tensioni evolutive al di fuori delle correnti – ricorda Massimo Simonini – è nello spirito di AngelicA. Dal 2011 AngelicA invita vari curatori a presentare progetti da inserire all’interno del suo programma. Nel corso di questi anni si è approfondito questo aspetto e lo si è esteso maggiormente anche a musicisti e compositori affrontando i temi più diversi della ricerca musicale internazionale. Il momento maggio di AngelicA 25 vede quindi la presenza di molti curatori che regalano al programma del festival un accento ulteriore: Christian Marclay, John Oswald, Alessandra Novaga, Leopoldo Siano, Walter Rovere, Nicholas Isherwood, Arnold Dreyblatt, Filippo Perocco, Daniele Roccato, Gianni Gebbia, Luca Vitali, Charles Curtis, Chris Cutler, Ilan Volkov. Da queste cure risultano diversi mondi nei quali è possibile entrare per comporre, o compiere, il viaggio”. Inaugurazione. Un Leone d’Oro tra arte e musica: Christian Marclay Le “partiture grafiche e video” del Leone d’Oro alla Biennale d’Arte Christian Marclay (“uno dei dieci più importanti artisti contemporanei viventi”, secondo “Newsweek”), eseguite dall’ensemBle baBel inaugureranno il 25° anno di AngelicA Festival sabato 2 maggio, alle ore 21.30 al Centro di Ricerca Musicale Teatro San Leonardo. Nato in California nel 1955, ma cresciuto a Ginevra, dove ha studiato alla Scuola superiore di Belle Arti per poi trasferirsi a New York, Marclay si caratterizza per un approccio multidisciplinare che attraversa musica, scultura, video, installazioni e collage per esplorare le relazioni tra il suono e le sue rappresentazioni e concretizzazioni visive, per creare quello che chiama “un teatro di suoni trovati”. Ad AngelicA ascolteremo quattro lavori realizzati in un arco di tempo che va dalla metà degli anni Novanta al 2007: due “partiture grafiche”, in forma di carte da gioco, e due “partiture video”, tutte e quattro considerate dall’autore come opere d’arte visive, oltre che come partiture musicali. Precede il concerto un incontro pubblico con Marclay, alle ore 17.30 al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Tra plunder video e plunder musica: John Oswald Ancora sul crinale tra arte visiva e musica domenica 3 maggio, questa volta con John Oswald, inventore della Plunderphonics (letteralmente: sacchegiofonìa), perseguitato da Michael Jackson per l’album intitolato appunto Plunderphonics, nel quale decostruiva l’hit Bad. Ad AngelicA, Oswald presenterà un’ampia retrospettiva dei suoi video, dal 1973 a recentissimi lavori del 2015. Due soli e un duo: Alessandra Novaga ed Elliott Sharp Triplo set lunedì 4 maggio: Alessandra Novaga ed Elliott Sharp si avvicenderanno in due performance solistiche prima di incontrarsi in duo. La Chambre Des Jeux Sonores è il progetto presentato dalla chitarrista Alessandra Novaga, quattro commissioni per chitarra che non seguissero una notazione esatta bensì fossero “partiture grafiche” che affrontassero soprattutto l’aspetto del suono e che prevedessero un alto margine di improvvisazione. La chitarra di Elliott Sharp eseguirà invece la suite The Hidden Variable, mentre le due chitarre assieme si fonderanno per Sylva Sylvarum, “partitura grafica e video” creata processando una partitura musicale con un software di grafica nello stesso modo in cui il compositore processa il suono degli strumenti: modulazioni, filtraggi, stratificazioni, inversioni, distorsioni. Il risultato, in questo caso, sono state 250 immagini, montate in una sequenza che diventa un video animato. I due chitarristi saranno di fronte allo schermo e reagiranno in tempo reale allo scorrere del video traducendo in suoni ciò che vedono. La musica elettroacustica di Jean-Claude Eloy AngelicA ritrova martedì 5 maggio il compositore francese Jean-Claude Eloy, tra i più promettenti allievi di Pierre Boulez, dal quale in seguito prende nettamente le distanze. In programma, La mezzanotte della fede, l’ottava parte del ciclo Canti per l’altra metà del cielo: dopo le produzioni degli anni Ottanta in collaborazione con musicisti tradizionali gagaku e monaci buddhisti giapponesi, sul finire dello stesso decennio, Jean-Claude Eloy comincia Libérations, un ciclo dedicato alla Donna (l’Eterno Femminino) ovvero a diverse figure femminili della mitologia, della letteratura, della storia della cultura. Tra le figure che lo hanno più affascinato vi sono personalità destabilizzatrici quali Lou Andreas-Salomé, Rosa Luxemburg, Simone Weil, Santa Teresa d’Avila, Mira Alfassa, Karoline von Günderrode, Alexandra David-Néel. Dopo una pausa di circa due decenni, nel 2013 Eloy ha ripreso a comporre questo ciclo e ad AngelicA ne ascolteremo in prima assoluta l’ottava parte: un epico affresco elettroacustico (sulla scia di opere precedenti quali Shânti e Gaku-no-Michi), di una meditazione oscura del suono costruita attorno citazioni tratte dalla Scientia Crucis di Edith Stein, la filosofa ebreo-tedesca santificata da Giovanni Paolo II nel 1998, che dopo una brillante carriera universitaria come assistente di Edmund Husserl si convertì al Cristianesimo e si ritirò in un convento carmelitano di Colonia assumendo il nome di Suor Teresia Benedicta a Cruce. A causa della sua origine semitica, il 2 agosto del 1942 la Stein fu arrestata dai nazisti e condotta nel campo di sterminio Auschwitz-Birkenau dove sette giorni dopo fu uccisa in una camera a gas. I Grateful Dead secondo John Oswald (e secondo AngelicA) Torna John Oswald giovedì 7 maggio: questa volta la sua musica è nelle mani di un ensemble diretto da Domenico Caliri, che ha trascritto ogni singola nota (e suono) di Transitive Axis dal disco Greyfolded. I “saccheggiati”, quindi, sono i Grateful Dead che hanno esplicitamente chiesto ad Oswald di creare un nuovo lavoro sulle loro musiche: “La partitura è una traduzione sorprendentemente accurata di ciò che in origine era una creazione elettroacusmatica derivata da un quarto di secolo di performance live di una sola canzone dei Grateful Dead, Dark Star – scrive John Oswald in occasione di questo progetto commissionato da AngelicA. Questa partitura permette che una fantasia sonora composta da molteplici livelli di centinaia di frammenti di performance dal vivo possa essere suonata nuovamente dal vivo, da altri musicisti”. Quatuor Bozzini e Apartment House Venerdì 8 maggio, protagonista il Quatuor Bozzini: in programma, le musiche di incantevole semplicità di Cassandra Miller e Laurence Crane. Al quartetto d’archi si unirà per l’occasione il pianista inglese Philip Thomas. Il giorno successivo, sabato 9 maggio, ritroveremo Laurence Crane, in veste anche di performer all’organo elettrico e al pianoforte, assieme all’ensemble Apartment House. Si tratta di due gruppi da camera tra i più originali al mondo nell’ambito della ricerca musicale contemporanea. Zipangu: strumentisti del Teatro Comunale di Bologna Di nuovo ad AngelicA Zipangu Ensemble / Ensemble Contemporaneo del Teatro Comunale di Bologna, fondato da Silvia Mandolini e Fabio Sperandio, formazione che trae il suo nome dall’omonimo pezzo di Claude Vivier e si propone la diffusione di musica contemporanea per archi: domenica 10 maggio, in programma musiche di Cassandra Miller e Charlemagne Palestine in prima assoluta e, da non perdere, lo stesso Palestine alla direzione dell’ensemble nella sua composizione Strummmmminggg for Stringggggsss N Thingggggsss per archi e campane tubolari. Tre giorni per Karlheinz AngelicA rinnova la propria riflessione sull’opera di Karlheinz Stockhausen, autore visionario e centrale della ricerca musicale, amico di un festival come AngelicA, che ha anche contribuito, negli anni che precedettero la sua scomparsa, alla rivalorizzazione di un compositore la cui visionarietà non sempre riusciva a trovare sponda, sul versante produttivo, tra teatri e festival. Ora AngelicA dedica tre giorni a Stockhausen, da giovedì 14 a sabato 16 maggio, con la curatela di Nicholas Isherwood, voce di basso e stretto collaboratore del maestro dal 1984 alla sua scomparsa nel 2007: “La tre giorni si struttura attorno al nuovissimo ensemble Voxnova Italia ed alcuni degli interpreti prediletti dal maestro. Alain Louafi ha eseguito la prima assoluta di Inori nel 1974 e ha collaborato regolarmente con Stockhausen per 33 anni. Massimiliano Viel ha suonato nelle prime assolute di Dienstag e Freitag aus Licht a Lipsia ed in diversi concerti con Stockhausen. Si tratta quindi della continuazione di una tradizione orale seguendo rigorosamente l’insegnamento di Stockhausen (prime due serate), e di un modo nuovo di interpretare un classico (terza serata), utilizzando tecniche che non furono possibili all’epoca della prima assoluta”. Gli strumenti “modificati” di Arnold Dreybatt Domenica 17 maggio arrivano gli strumenti “modificati” di Arnold Dreyblatt. Nato a New York nel 1953 e residente a Berlino dal 1984, Arnold Dreyblatt è compositore, performer e artista visivo. Dopo la formazione con Pauline Oliveros, LaMonte Young e Alvin Lucier, ha sviluppato un approccio unico alla composizione e alla performance musicale. Dalla fine degli anni Settanta, ha inventato una serie di strumenti “modificati”, nuove tecniche esecutive e un sistema di intonazione, raccogliendo una forte fan base underground con la musica estatica e trascendentale delle varie formazioni da lui dirette sotto il nome di “The Orchestra of Excited Strings”. Se domenica 17 maggio ascolteremo le musiche di Arnold Dreyblatt, scopriremo invece lunedì 18 maggio la sua vocazione musicale in veste di curatore: suo il programma della serata con musiche di Robin Hayward e Konrad Sprenger, direttamente dall’ensemble di Dreyblatt, “The Orchestra of Excited Strings”. Il progetto regionale con Eyvind Kang Mercoledì 20 e giovedì 21 maggio AngelicA va in trasferta a Lugo di Romagna e Modena, secondo la tradizionale consuetudine di collaborazione con due teatri come il Rossini di Lugo e il Comunale di Modena (anche se la location del concerto sarà al Teatro Storchi), da sempre uniti ad AngelicA in progetti di respiro regionale, e dal forte carattere internazionale, per il sostegno della musica di ricerca. Protagonista delle due serate sarà Eyvind Kang e la rivisitazione di una della sue composizioni più belle, Virginal Coordinates, un’esperienza musicale intrapresa da Kang con AngelicA nel 2000 a Bologna, che portò alla produzione del sesto album ufficiale del musicista americano. A eseguire il nuovo Virginal Coordinates sarà la MG_INC Orchestra, il primo ensemble italiano nato grazie a una campagna di crowdfunding e alla volontà di due giovani musicisti, Myriam Farina e Guido Ponzini, di creare una realtà musicale unica e inedita. Omaggio a Stefano Scodanibbio Venerdì 22 maggio, l’altro omaggio a un grande amico di AngelicA, Stefano Scodanibbio, contrabbassista di culto e compositore per la musica di ricerca, capace di conquistare un riconoscimento internazionale senza dubbio maggiore rispetto a quello delle sorde orecchie italiane. L’ensemble Ludus Gravis eseguirà il suo Ottetto per contrabbassi. La serata sarà aperta dall’Ensemble Arsenale, una delle formazioni emergenti più vive e intense in ambito contemporaneo, che eseguirà tutte musiche di compositori italiani viventi. Il Panopticon di Gianni Gebbia. Due soli e un duo con Carl Stone Sabato 23 maggio il sassofonista Gianni Gebbia presenta il suo Panopticon, assolo nel quale ispirazioni provenienti dal passato e dalla musica antica si incontrano con la musica contemporanea e l’improvvisazione, creando un’atmosfera avvolgente e “panottica”, appunto, tramite l’utilizzo intensivo della respirazione circolare, che crea illusioni polifoniche, e mediante piccoli aggeggi di elettronica popolare inseriti dentro il corpo del sassofono, che entrano in risonanza armonica. Segue (invitato da Gebbia, che è anche il curatore della serata) Carl Stone, pioniere del campionamento, in solo e poi in duo con Gebbia in una rarissima esibizione italiana. Le due performance verranno introdotte dalla proiezione di un breve film documentario musicale dal Giappone, con la regia e il montaggio dello stesso Gebbia. Viaggio in Norvegia AngelicA ci ha abituati ai viaggi scandinavi: torna la ricerca norvegese con un doppio set domenica 24 maggio. Suoni singolari e contrastanti quelli di questi concerti, volutamente proposti nella stessa serata. Il violoncello solo di Charles Curtis Autore di una delle performance più indimenticabili della storia di AngelicA, l’ipnotico concerto per violoncello solo di La Monte Young, Charles Curtis presenterà mercoledì 27 maggio un lungo programma, di cui è anche curatore, che raccoglie musiche di alcuni grandi autori statunitensi come Morton Feldman, Alvin Lucier e Alison Knowles. Chris Cutler Chris Cutler - batterista, scrittore, autore di idee musicali - è curatore di tre serate, quelle di giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 maggio, per il 25° anno di AngelicA. OrKestra AngeliKa Dopo un pomeriggio dedicato al Piccolo Coro Angelico, progetto didattico curato in questi anni da Giovanna Giovannini e Silvia Tarozzi, la serata di sabato 30 maggio vedrà l’esordio di un altro progetto ideato da AngelicA: l’OrKestra AngeliKa, ensemble curato da Chris Cutler, che raccoglierà musicisti di questo 25° anno del festival internazionale di musica. Oltre allo stesso Cutler, ritroveremo Charles Curtis, e poi Shelley Hirsch, John Oswald, Jon Rose e molti altri: un ensemble che sarebbe impossibile riunire e che nasce proprio grazie alla partecipazione di questi artisti al festival. Serata finale con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna L’orizzonte delle collaborazioni è sempre di vasta prospettiva e anche quest’anno il concerto finale di AngelicA Festival, domenica 31 maggio all’Auditorium Manzoni, è affidato all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Ilan Volkov, che è anche il curatore della serata. Un programma decisamente inusuale, quasi una passerella finale di composizioni emblematiche della presente edizione del festival, scritte da Cassandra Miller, Jon Rose, John Oswald e Chris Cutler. Incontri & Ascolti Secondo tradizione, AngelicA offrirà anche quest’anno molte opportunità di approfondimento con i protagonisti stessi del festival. Ecco il calendario degli Incontri & Ascolti, tutti alle ore 17.30 al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna: - Christian Marclay, sabato 2 maggio; - John Oswald, giovedì 7 maggio; - Charlemagne Palestine, sabato 9 maggio; - Nicholas Isherwood, mercoledì 13 maggio; - Arnold Dreybatt, sabato 16 maggio; - Chris Cutler, mercoledì 27 maggio. I dischi di AngelicA I dischi di AngelicA è un’etichetta discografica senza scopo di lucro nata nel 1991 in seno al festival, con l’intento di produrre le antologie sonore di ogni sua edizione. Ha però ben presto allargato i propri orizzonti verso la produzione di lavori che ‘si sono presentati’ nel corso degli anni. Ecco le pubblicazioni del 2015: - Gianni Gebbia + Tiziano Popoli + Massimo Simonini, Soluzione Atemporale 1992-1994 - Christian Wolff, Angelica Music (con Christian Wolff, Robyn Schulkowsky, Apartment House) - Lindsay Cooper + Fred Frith + Gianni Gebbia + Lars Hollmer, Angels on the Edge of Time - Charlemagne Palestine, Organo Rinascimentale Non Temperato - Stefano Scodanibbio, Incontri & Reuniones (con Stefano Scodanibbio, Bruce Ackley, Rohan de Saram, Tristan Honsinger, Michael Kiedaisch, Garth Knox, Terry Riley, Mike Svoboda, Frances-Marie Uitti) AngelicA fa parte di Bologna Contemporanea – 6 festival per muoversi nel presente www.bolognacontemporanea.it AngelicA Festival Internazionale di Musica è presentato dall’Associazione Culturale Pierrot Lunaire, AngELICA 2015 è realizzato con la partecipazione di Aterforum. Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna; con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; con la collaborazione del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini”, Museo internazionale e Biblioteca della musica; con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura; con il sostegno di Conseil des arts et des lettres du Québec, Canada Council for the Arts, Conseil des arts de Montréal, SOCAN Fondation, Dame, Department of Music - Concordia University, Le Vivier, Sound and Music, Ville de Montréal, Ministère de la Culture et Communications du Québec, Jeunesses Musicales du Canada; con la collaborazione di Reale Ambasciata di Norvegia, Norsk Jazzforum; in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Modena - Festival L’Altro Suono, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Teatro Rossini - Lugo Opera Festival; con la partecipazione di RAI Radio 3; con l’aiuto di Radio Città del Capo, SentireAscoltare, Edizioni Zero, Sfera Cubica. AngelicA Festival Internazionale di Musica 25° anno Bologna, 2 > 31 maggio Lugo di Romagna e Modena 20 > 21 maggio Luoghi Bologna Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo (via San Vitale, 63 - 67) Auditorium Manzoni (via de’ Monari, ½) Museo Internazionale e Biblioteca della Musica (Strada Maggiore, 34) Lugo di Romagna Teatro Rossini (Piazzale Cavour, 17) Modena Teatro Storchi (Largo Garibaldi, 15) Biglietti Bologna Concerti - 8 € Momento Saggio - 30 maggio (Piccolo Coro Angelico) - ingresso libero La Biglietteria apre 30 minuti prima dell'orario del concerto Abbonamento AngelicA - 100 € (comprende 21 concerti; esclusi concerti 20 e 21 maggio) prenotazioni abbonamenti: [email protected] - t 051.240310 Concerto 31 maggio: 10 € posto unico, 5 € per abbonati del Teatro Comunale, 8 € su presentazione di un biglietto di un concerto precedente di AngelicA 2015 Teatro Comunale di Bologna – t 051.529019 - [email protected] [email protected] - www.tcbo.it I biglietti si possono acquistare a partire da un’ora prima dell’orario del concerto anche al Teatro Auditorium Manzoni Lugo Concerto 20 maggio: da 12 a 15 € Teatro Rossini - t 0545.38542 - [email protected] prevendita online: www.teatrorossini.it Modena Concerto 21 maggio: da 4,50 a 15 € Teatro Comunale Luciano Pavarotti - t 059.2033010 - [email protected] prevendita online: www.teatrocomunalemodena.it AngelicA Festival - Centro di Ricerca Teatro San Leonardo – Associazione Culturale Pierrot Lunaire via San Vitale, 63 - 67 Bologna (+39) 051240310 [email protected] www.aaa-angelica.com Ufficio stampa Francesca Ceccolini (+39) 3385883445 [email protected]