Roberto Cazzolla Gatti, nato nel 1984, dopo aver vissuto a Gioia del Colle (BA), Roma e Firenze, si è trasferito nel 2009 ad Orte (VT). Compiuti gli studi scientifici, si è laureato in Biologia ambientale ed evolutiva presso l’Università degli Studi di Bari con tesi in Ecologia Marina ed Antropologia. Giornalista, biologo, esperto di analisi della biodiversità, viaggiatore torna a Gioia a presentare in anteprima nazionale il “Il Paradosso della civiltà”, un romanzo-saggio che, prendendo spunto dalle vicende di due personaggi agli antipodi del mondo, narra in estrema sintesi la storia dell’umanità. Il romanzo risulta una sorta di esperimento che porta le vicende descritte a divenire parte, poiché davvero lo sono, della vita di chi legge. Una sorta di meta-narrazione in cui è labile il confine e mutevole il rapporto tra personaggi e lettori. Le vicende narrate partono da episodi della quotidianità per attrarre l’attenzione del lettore su alcuni importanti temi filosofici e morali:il lavoro, l’appartenenza, la morte, la felicità. Il messaggio finale del libro è che non tutti i fili della grande trama della vita sono andati distrutti per mano del dominio della civiltà. Qualcosa ancora sopravvive, in questo momento, sotto i nostri occhi. Ma questi ultimi, ciechi alla bellezza, non si accorgono di ciò che l’umanità sta irrimediabilmente perdendo. Di ciò che la sua metà del mondo, quella civilizzata, sta distruggendo. Soltanto se l’uomo civile sarà capace di cogliere il paradosso, allora la Grande Madre potrà continuare a risplendere nella sua bellezza. Maria Grazia Palazzo ‘AZIMUTH’- Edizione Lieto Colle. Le poesie dell’avvocato Maria Grazia Palazzo suggeriscono l'incontro di virtuali vettori che e indicano l'Azimuth, “ la direzione”. Una direzione che segna l'istanza, l'urgenza, la temperatura del “qui e ora”, la consapevolezza che ha forma nell'attimo in cui si esprime. Poiché il passato ha già fatto tempio in noi, così come l'immagine di un desiderato futuro; entrambi divenuti oramai intima materia del nostro essere. E' questo l'azimuth di Maria Grazia, una direzione non luogo, ma individuazione di luogo. Luogo, punto di osservazione, luogo di approdo da diverse direzioni. Una topografia esistenziale, ancora dell'essere donna, nell'accezione più propria e profonda. Una meravigliosa, e nuova, voce di donna. Su Leonardo Palmisano Leonardo Palmisano, sociologo ed etnografo, assegnista di ricerca, è autore di numerose inchieste e pubblicazioni, fra le quali: Quale laicità nella scuola pubblica italiana? (2009) e il romanzo Trentaquattro (2010). Si è formato lavorando sul traffico di migranti in Nordafrica, sviluppando inchieste sul campo apparse anche su “il manifesto”. Collabora con la cattedra di Sociologia della Facoltà di Lettere dell’Università di Bari e, come consulente, con la Cgil Puglia La città del sesso è innanzitutto un lavoro di inchiesta, nel quale 55 protagonisti raccontano la vicenda della prostituzione, delle escort, delle donne di strada, dei clienti e dei “papponi”, dei debiti, della droga, dello stupro e delle mancate redenzioni. Nel vorticare delle testimonianze dirette, crude e crudeli, senza pregiudizi, prende corpo il colore delle voci di strada, in un territorio che è al confine tra il quotidiano e lo straordinario. Tra analisi teoriche e riflessioni, si dipana la vicenda dei mercati e dei mercanti del sesso: sulle banchine delle strade statali come negli appartamenti delle escort, nei privé delle discoteche come nei night club di provincia, nell’accumularsi di dolore, rabbia, rassegnazione e cinico risentimento. Come la pornografia, anche l’acquisto dei corpi delle donne è differenziato per gusti e preferenze, costruitisi nella società e tali da garantire la crescita di uno strepitoso volume d’affari mondiale. Ma al fondo c’è la paura di morire, di invecchiare, di perdere il proprio corpo per sempre e di consegnarlo così com’è alla morte… Scheda a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune di Gioia