Studio Tecnico Dott. Ing. Massimo Perri Viale V.Veneto, 13 – 59100

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Studio Tecnico Dott. Ing. Massimo Perri
Viale V.Veneto, 13 – 59100 Prato (PO)
A.S.M. S.p.a.
PIATTAFORMA ECOLOGICA - Via Paronese - PRATO
La presente relazione tratta dell’ esecuzione di tutte le opere civili (edili, stradali, idrauliche, di
sistemazione delle aree esterne etc. ..) ed impiantistiche (illuminazione del piazzale, elettriche e
speciali…etc. …..) della Piattaforma Ecologica, sita in Via Paronese, indicate nelle tavole di
progetto allegate al contratto di appalto.
La sopradetta piattaforma ecologica sarà realizzata in un area ubicata a nord-ovest della proprietà
della società A.S.M. S.p.a. di Via Paronese nell’ambito della sede aziendale ed operativa della
stessa A.S.M. s.p.a., più precisamente in quella zona attualmente destinata “a verde” in adiacenza
alle piazzole di stoccaggio di legname, inerti, elettrodomestici, ecc..
Le opere sopra menzionate sono da eseguirsi per conto dell'ASM-Ambiente Servizi MobilitàS.p.A. con sede in Prato-Via Paronese n. 104-110 .
Le opere dell’appalto ( del tipo a corpo "chiavi in mano ) consistono sommariamente in:
-
scotico del terreno vegetale su tutta l’area oggetto dell’intervento;
scavo di sbancamento fino a raggiungere le quote di progetto;
formazione di rilevati fino a raggiungere le quote di progetto;
formazione di sistema fognario per smaltimento acque piazzale piattaforma ecologica;
realizzazione di fondazione e pavimentazione bituminosa per piazzale piattaforma
ecologica;
demolizione di muri in calcestruzzo esistenti per creazione accessi alla piattaforma
ecologica;
realizzazione di nuovi muri in calcestruzzo gettato in opera e in calcestruzzo prefabbricato
per recinzione e suddivisione piazzale piattaforma ecologica;
posa in opera di vasca di prima pioggia carrabile;
Opere impiantistiche;
Realizzazione di altre opere accessorie previste nel progetto connesse con quelle sopra
indicate.
Le opere sono classificate nelle categorie OG 3 (strade, autostrade,…), di cui all’allegato
“A” del D.P.R. 25 gennaio 2000 n. 34.
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DESCRIZIONE OPERE
A) REALIZZAZIONE PIAZZALE E MOVIMENTAZIONE TERRE
1.A Formazione di rilevati e movimenti terra.
I lavori consisteranno principalmente in:
-Scavo di rimozione delle terreno vegetale (scotico) per la profondità di 20 cm circa con trasporto
allo scarico o riutilizzo del materiale in cantiere a giudizio insindacabile della DDLL;
-Scavo di sbancamento eseguito con mezzi meccanici in corrispondenza dell’area oggetto di
intervento fino ad arrivare alle quote di progetto;
-Preparazione piano di posa dei rilevati e della sovrastruttura stradale con mezzi meccanici;
-Realizzazione dei rilevati di qualsiasi sagoma e dimensione con i materiali provenienti dagli
scavi, se ritenuti idonei allo scopo della DD.LL., e/o da cave di prestito.
2.A Demolizioni, opere d’arte e murature.
I lavori consisteranno principalmente in:
-Demolizione di porzione di piazzale eseguito con mezzi meccanici;
- Demolizione di opere e strutture in c.a. di qualsiasi forma e spessore (muro esistente per
creazione accesso alla piattaforma ecologica);
- Fornitura e posa in opera di cordonato con elementi prefabbricati in c.l.s. vibrato delle
dimensioni di cm 15x25x100, murati con malta cementizia;
- Fornitura e posa in opera di zanella a doppio petto realizzata con elementi diritti prefabbricati in
c.l.s. vibrato delle dimensioni di cm 40x7/9x100, murati con malta cementizia.
-Fornitura e posa in opera di Tessuto non tessuto.
3.A Sovrastruttura piazzale.
I lavori consisteranno principalmente in:
-Realizzazione di fondazione stradale eseguita con pietrisco di cava della pezzatura di mm. 40/70;
-Rifiorimento di fondazione stradale (stabilizzato) eseguito con pietrisco della pezzatura di mm.
0/30;
-Posa in opera di conglomerato bituminoso della pezzatura di mm. 0/30 per strato di base,
spessore pari a 12 cm.;
Relazione generale e di calcolo
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-Posa in opera di conglomerato bituminoso della pezzatura di mm. 0/20 per strato di collegamento
binder, spessore pari a 4 cm.;
-Posa in opera di conglomerato bituminoso della pezzatura di mm. 0/10 per tappeto d'usura,
spessore pari a 4 cm.
4.A Opere fognatura e smaltimento idrico.
I lavori consisteranno principalmente in:
-Spostamento pozzetti esistente di qualsiasi tipo, forma e dimensione, secondo le indicazioni
della DD.LL.;
-Rialzamento di chiusini per pozzetti, di qualsiasi tipo, forma e dimensione, che ricadono
all’interno dell’area destinata a piattaforma ecologica (secondo le quote di progetto) e
sostituzione degli stessi con chiusini in ghisa sferoidale classe D resistenza 400KN ;
-Realizzazione di caditoie a due petti con pozzetto di adeguate dimensioni e griglia asportabile in
ghisa sferoidale a profilo antisdrucciolo, conforme alle Norme UNI EN 124 classe D 400,
completa di telaio rettangolare;
-Pozzetti di ispezione, intercettazione e/o derivazione in cls prefabbricato dim. interne
85x85x100cm, compreso chiusino in ghisa sferoidale classe D resistenza 400KN D.600 telaio
circolare D.850;
-Realizzazione di fognatura con tubi in p.v.c. rigido, secondo norma UNI-EN 1401-1, con giunto
a bicchiere ed anello di tenuta elastomerico, SN8, aventi il diametro di mm. 400/200, compreso
scavo, il letto di appoggio ed il rinfianco completo del tubo eseguito con sabbione e materiale
sciolto di spessore minimo 20cm.; compresa soletta in calcestruzzo armato (s=15 cm armata con
rete elettrosaldata d=8 cm, passo 10*10 cm.);
-Realizzazione vasca di prima pioggia in monoblocco prefabbricato in c.a.v. di capianza pari a
20mc., comprensiva di:
-QUADRO ELETTRICO di comando e controllo con centralina per la gestione della
vasca di prima pioggia;
-Livellostato e sistema idraulico di blocco carico vasca di prima pioggia;
-Sensore di pioggia;
-n°1 pompa sommersa di scarico vasca da 1,7 kW;
-Monoblocco prefabbricato in c.a.v. di capienza minima pari a 20 mc. , costruito con FeB
44 K e RcK 350, pittura elastomera interna, dimensioni esterne cm. 250x420x250h,
soletta di copertura carrabile ai mezzi pesanti, chiusini di ispezione n°2 con luce netta
75cm.
-Compreso scavo, magrone (s=10 cm) e sabbia (s=5 cm.) per realizzazione piano di
appoggio della fondazione della vasca; compreso tubazioni (corrugati) per alimentazione
quadro vasca e ogni altro onere per dare il lavoro finito funzionante e a perfetta regola
d'arte.
Relazione generale e di calcolo
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-Posa in opera di due punti presa acqua all'interno della piattaforma ecologica per lavaggio
piazzale, compreso tubazione in polietilene da posizionare sotto la sovrastruttura del piazzale,
conforme alle vigenti normative, di diametro adeguato, compreso scavo per alloggio tubazione,
materiale allettamento e rinterro. Compreso i due punti presa acqua da esterno e allacciamento
alla rete idrica esistente; compreso ogni altro onere per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte
e funzionante.
B) MURI IN C.A. , PREFABBRICATI E OPERE COMPLEMENTARI
1.B Opere per realizzazione muri in c.a.
I lavori consisteranno principalmente in:
-Realizzazione getto di calcestruzzo di cemento della classe Rck 150, spessore pari a circa 10
cm), per la formazione di magroni, e livellamenti piano di posa della fondazione dei muri;
-Realizzazione di fondazione muri in calcestruzzo di cemento della classe RcK 300 dato in opera
in qualsiasi posizione entro casseri di qualsiasi forma, con l’ausilio di autopompa, e acciaio tipo
FeB 44 K controllato in barre di qualsiasi diametro posto in opera in qualunque posizione e
sagoma per l'armatura dei getti in calcestruzzo (per dimensioni geometriche e quantità di acciaio
fare riferimento al particolare presente nell’elaborato grafico di progetto);
-Realizzazione di elevazione muri in calcestruzzo di cemento della classe RcK 300 dato in opera
in qualsiasi posizione entro casseri di qualsiasi forma, con l’ausilio di autopompa, e acciaio tipo
FeB 44 K controllato in barre di qualsiasi diametro posto in opera in qualunque posizione e
sagoma per l'armatura dei getti in calcestruzzo (per dimensioni geometriche e quantità di acciaio
fare riferimento al particolare presente nell’elaborato grafico di progetto).
-Posa in opera sulla testa di tutti i muri in c.a. di progetto alti 3.00 m di recinzione eseguita con
rete a maglia sciolta, zincata e plastificata dell'altezza pari a 2.50 m., compreso montanti in
profilati a T zincati e plastificati, ad interasse di 2.00 m., compreso opere murarie, ancoraggio alla
sommità del muro in c.a. e ogni altra opera per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
Si allega in calce alla presente relazione il foglio di excel con i parametri di calcolo utilizzati per
il dimensionamento dei muri in cemento armato.
2.B Muri prefabbricati e opere complementari
I lavori consisteranno principalmente in:
-Posa in opera di muri di sostegno prefabbricati autostabili monolitici prodotti in serie in
stabilimento con calcestruzzo di classe Rck = 40 MPa ed armatura in acciaio tipo FeB 44K
controllato in stabilimento (sf = 260 MPa), in moduli aventi le seguenti dimensioni:
- Altezza .....................mt 2,70
- Lunghezza ................. mt 2,25
- Larghezza basamento ........ mt 1,50
Relazione generale e di calcolo
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Il componente divisorio presenta un incastro maschio - femmina verticale, e due piedi
stabilizzanti simmetrici (il tutto come indicato nel particolare presente all'interno dell'elaborato
grafico di progetto); è calcolato considerando la spinta del materiale su entrambi i lati
alternativamente e sarà posato sul piano già predisposto in corrispondenza dell’estradosso del
piazzale.
Il pannello sarà calcolato per una spinta del materiale di massa volumica = 1.800 daN/mc; angolo
di attrito terreno = 30° ; sovraccarico q = 1000 daN/mq.
La verifica statica sarà eseguita tenendo conto della spinta del materiale (parametri geotecnici e
sovraccarichi sono quelli indicati).
Gli elementi prefabbricati saranno prodotti da Azienda certificata e pertanto le strutture, oltre ad
essere coperte da polizza assicurativa postuma decennale (R.C. da difetto di installazione e
prodotto), saranno prodotte secondo gli standard qualitativi imposti dalla Normativa UNI EN ISO
9001:2000.
Comunque, anche se non espressamente descritto o rappresentato nei grafici, dovrà essere
realizzato quant’altro necessario a rendere compiuta e funzionale l’opera in rapporto ai risultati
richiesti e garantiti, compreso inoltre ogni onere relativo al rallentamento dei lavori per
interferenze con sottoservizi esistenti nella zona dei lavori anche se non espressamente indicati;
escluso le opere necessarie per spostamenti e deviazioni di sottoservizi presenti noti e già previsti
e finanziati a parte.
OPERE RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
1.C DESCRIZIONE SOMMARIA DEGLI IMPIANTI DA REALIZZARE – ELENCO
ELABORATI
Il progetto riguarderà la realizzazione di un’isola ecologica all’interno della sede ASM SpA in via
Paronese Loc. Macrolotto 2 (PO)
ELENCO ELABORATI
E01 E02-
Planimetria distribuzione impianti elettrici
Planimetria generale impianti elettrici
2.C DATI DI PROGETTO
2.C.1 DESTINAZIONE D’USO
L’isola ecologica sarà utilizzata per l’accatastamento e la triturazione di materiali vegetali.
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2.C.2 CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI
I locali in oggetto, per caratteristiche e destinazione d’uso saranno classificabili come a maggior
rischio in caso di incendio e perciò dovranno essere applicate le norme generali contenute nella
norma CEI 64-8 e quelle particolari della sezione 751 della medesima norma.
2.C.3 DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE
DATI DISTRIBUZIONE
TENSIONE DI ALIMENTAZIONE
TIPO DI ALIMENTAZIONE
400V
TRIFASE+
NEUTRO
FREQUENZA
50 Hz
SISTEMA DI DISTRIBUZIONE
TN-S
CORRENTE DI CORTOCIRCUITO SULLE SBARRE DEL 70 Ka
QUADRO GENERALE DI DISTRIBUZIONE
CADUTE DI TENSIONE AMMISSIBILI
CIRCUITI DISTRIBUZIONE PRIMARIA TRA QUADRI 2%
ELETTRICI
SUI CIRCUITI TERMINALI
4%
3.C PRESCRIZIONI GENERALI
3.C.1 NORME TECNICHE E LEGGI DI RIFERIMENTO PER IMPIANTI E
COMPONENTI
Gli impianti oggetto del presente appalto dovranno essere realizzati secondo le vigenti Leggi e
Norme, nonché attenendosi alle disposizioni della presente specifica anche quando queste
risultassero più restrittive di quelle previste dalle richiamate Norme e Leggi.
A titolo indicativo, ma non esclusivo, indichiamo qui di seguito le principali Leggi e Norme CEI
a cui ci si dovrà attenere (quando applicabili) nell’esecuzione delle opere:
- D.P.R. 27/04/1995 n. 547 e successive modifiche ed integrazioni;
- D.P.R. 07/01/1956 n. 164 e successive modifiche ed integrazioni;
- D.P.R. 19/03/1956 n. 303 e successive modifiche ed integrazioni;
- Legge 01/03/1968 n. 186;
- Legge 18/10/1977 n. 791;
- Legge 05/03/1990 n. 46;
- D.P.R. 06/12/1991 n. 447;
- D.Lgs. 19/09/1994 n. 626.
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Relativamente alle norme CEI dovranno essere rispettate quelle in vigore all’atto esecutivo dei
lavori con particolare riferimento, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, alle Norme:
Norma
CEI 0-3
CEI 0-3; V1
CEI 11-17
CEI 11-27
CEI 11-27/1
CEI 11-37
Norma
CEI 16-1 Class.
CEI 16-1
CEI EN 60445
Class. CEI 16-2
CEI 16-6 Class.
CEI 16-6
CEI 16-7 Class.
CEI 16-7
CEI EN 61293
Class. CEI 16-8
CEI EN 60947-2
Class. CEI 17-5
CEI EN 609472/A1 Class. CEI
17-5 V1
Anno Fascicol Titolo
o
1996 F. 2910 Legge 46/90 Guida per la compilazione della
dichiarazione di conformità e relativi allegati.
1999 F. 5026 Legge 46/90 Guida per la compilazione della
dichiarazione di conformità e relativi allegati.
1997 F. 3407 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di
R
energia elettrica – Linee in cavo.
1997 F. 3408 Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione
R
nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata
e a 1500 V in corrente continua.
2001 F. 5907 Esecuzione dei lavori elettrici. Parte 1: Requisiti
minimi di formazione per lavori non sotto tensione su
sistemi di Categoria 0, I, II e III e lavori sotto tensione
su sistemi di categoria 0 e I.
1996 F. 2911 Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di
stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III
categoria.
Anno Fascicol Titolo
o
F. 3340 Individuazione dei conduttori isolati.
H
F. 5707 Principi base e di sicurezza per l’interfaccia uomomacchina, marcatura e identificazione. Identificazione
dei morsetti degli apparecchi e delle estremità di
conduttori designati e regole generali per un sistema
alfanumerico.
F. 3014 Codice di designazione dei colori.
R
F. 3087 Elementi per identificare i morsetti e la terminazione
R
dei cavi.
F. 3088 Marcatura delle apparecchiature elettriche con
R
riferimento ai valori nominali relativi alla
alimentazione elettrica.
Prescrizioni di sicurezza.
F. 4838 Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori
automatici.
F. 5066 Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori
automatici.
Relazione generale e di calcolo
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CEI EN 60439-1 2000 F. 5862
Class. CEI 17-13/1
Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature
soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature
parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)
CEI EN 60439-2 2000 F. 5863 Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa
Class. CEI 17-13/2
tensione (quadri elettrici per bassa tensione) Parte 2:
Prescrizioni particolari per i condotti sbarre.
CEI EN 60439- 2001 F. 5922 Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa
2/Ec Class. CEI 17tensione (quadri elettrici per bassa tensione) Parte 2:
13/2 Ec
Prescrizioni particolari per i condotti sbarre.
CEI EN 60439-3 1997 F. 3445 Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa
Class. CEI 17-13/3
C
tensione (quadri BT) Parte 3: Prescrizioni particolari
per apparecchiature di protezione e di manovra
destinate ad essere installate in luoghi dove personale
non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di
distribuzione (ASD).
CEI EN 60439-4 1998 F. 4153 Apparecchiature di protezione e di manovra per bassa
Class. CEI 17-13/4
C
tensione (quadri BT) Parte 4: Prescrizioni particolari
per apparecchiature per cantiere (ASC).
CEI EN 60439- 2000 F. 5666 App. di protezione e di manovra per bassa tensione
4/A2 Class. CEI
(quadri BT) Parte 4: Prescrizioni particolari per app.
17-13/4; V1
per cantiere (ASC).
Norma
Anno Fascicol Titolo
o
CEI 17-43
2000 F. 5756 Metodo per la determinazione delle sovratemperature,
mediante estrapolazione, per le apparecchiature
ortatavi di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri BT) non di serie (ANS).
CEI EN 60947-1
F. 5696 Apparecchiature a bassa tensione. Parte 1: Regole
Class. CEI 17-44
generali.
CEI EN 60947-5-1
F. 4833 Apparecchiature a bassa tensione. Parte 5: Dispositivi
Class. CEI 17-45
per circuiti di comando ed elementi di manovra.
Sezione 1: Dispositivi elettromeccanici per circuiti di
comando.
CEI EN 60520
F. 3447 Interruttori di manovra e interruttori-sezionatori
Class. CEI 17-46
R
combinati con fusibili ad alta tensione per corrente
alternata.
CEI EN 60947-7-2
F. 2941 Apparecchiature a bassa tensione. Parte 7:
Class. CEI 17-62
Apparecchiature ausiliarie. Sezione 2: Morsetti
componibili per conduttori di protezione in rame.
CEI 17-70
1999 F. 5120 Guida all’applicazione delle norme dei quadri di bassa
tensione.
CEI EN 50298 1999 F. 5306 Involucri vuoti per apparecchiature
ortatavi di
Class. CEI 17-71
protezione e manovra per bassa tensione. Prescrizioni
generali.
CEI
UNEL 1997 F. 3516 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o
Relazione generale e di calcolo
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35024/1 Class. CEI
20
termoplastico per tensioni nominali di 1000 V in
corrente alternata e 1500 V in corrente continua.
Portate di corrente in regime permanente per posa in
aria.
CEI
UNEL 1998 F. 4610 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o
35024/1 Ec Class.
termoplastico per tensioni nominali non superiori a
CEI 20
1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua. Portate di corrente in regime permanente per
posa in aria.
CEI UNEL 35026 2000 F. 5777 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o
Class. CEI 20
termoplastico per tensioni nominali non superiori a
1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua. Portate di corrente in regime permanente per
posa in aria.
CEI UNEL 35747
F. 4079 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione
Class. CEI 20
nominale non superiore a 450/750 V. Cavi unipolari
senza guaina per uso generale. Tensione nominale
U0/U: 450/750 V.
CEI 20-20/1 Class.
F. 5699 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione
CEI 20-20/1
nominale non superiore a 450/750 V. Parte 1:
Prescrizioni generali.
CEI 20-20/3 Class.
F. 2833 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione
CEI 20-20/3
nominale non superiore a 450/750 V. Parte 3: Cavi
senza guaina per posa fissa.
CEI 20-20/4 Class.
F. 2912 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione
CEI 20-20/4
nominale non superiore a 450/750 V. Parte 4: Cavi
senza guaina per posa fissa.
Norma
Anno Fascicol Titolo
o
CEI 20-21 Class.
F. 832
Calcolo delle portate dei cavi elettrici. Parte 1. In
CEI 20-21
regime permanente (fattore di carico 100%).
CEI 20-22/1 Class.
F. 3453 Prove d’incendio su cavi elettrici. Parte 2: Prova di
CEI 20-22/1
R
non propagazione dell’incendio.
CEI 20-22/2 V1
F. 4991 Prove d’incendio su cavi elettrici. Parte 2: Prova di
Class. 20-22/2 v1
R
non propagazione dell’incendio.
CEI EN 50266-1
F. 6209 Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di
Class. CEI 20-22/3incendio. Prova di propagazione della fiamma
0
verticale di fili o cavi montati verticalmente a fascio.
Parte 1: Apparecchiatura.
CEI 20-24 Class.
F. 3802 Giunzioni e terminazioni per cavi d’energia.
CEI 20-24
R
CEI 20-28 Class.
F. 3803 Connettori per cavi d’energia.
CEI 20-28
R
CEI 20-33 Class.
F. 3804 Giunzioni e terminazioni per cavi d’energia a tensione
CEI 20-33
R
U0/U non superiore a 600/1000 V in corrente alternata
e 750 V in corrente continua.
Relazione generale e di calcolo
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CEI 20-36 Class.
CEI 20-36
CEI 20-37/1 Class.
CEI 20-37/1
F. 2806 Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici.
R
F. 3876 Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi
elettrici e dei materiali dei cavi. Parte1: Generalità e
scopo.
CEI 20-38/1 Class.
F.
Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio e a
CEI 20-38/1
3461/R basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Parte
1: Tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 Kv.
CEI 20-39/1 Class.
F. 4989 Cavi per energia ad isolamento minerale con tensione
CEI 20-39/1
R
di esercizio non superiore a 750 V. Parte 1: Cavi.
CEI 20-39/2 Class.
F. 3508 Cavi per energia ad isolamento minerale con tensione
CEI 20-39/2
di esercizio non superiore a 750 V. Parte 2:
Terminazioni.
CEI 20-40
1998 F. 4831 Guida per l’uso di cavi a bassa tensione.
CEI 20-42/1 Class.
F. 4736 Calcolo delle portate dei cavi elettrici. Regime di
20-42/1
carico ciclico per cavi con tensione inferiore o uguale
a 18/30 (36) Kv.
CEI 20-48 Class.
F. 2920 Cavi da distribuzione per tensioni nominali 0,6/1 Kv.
CEI 20-48
Parte 1: Prescr.gen. Parte 7: Cavi isolati in gomma
EPR ad alto modulo.
CEI 20-48 V1
F. 5205 Cavi da distribuzione per tensioni nominali 0,6/1 Kv.
Class. CEI 20-48
V1
CEI 20-63 Class.
F. 5453 Norme per giunti, terminali ciechi e terminali per
CEI 20-63
esterno per cavi di distribuzione con tensione
nominale 0,6/1,0 Kv.
CEI 20-65
2000 F. 5836 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico,
termoplastico e isolante minerale per tensioni
nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata
a 1500 V in corrente continua. Metodi di verifica
termica (portata) per cavi raggruppati in fascio
contenente conduttori di sezione differente.
CEI 20-67
2001 F. 5915 Guida per l’uso dei cavi 0,6/1 Kv.
CEI 21-6/3
1998 F. 4515 Batterie di accumulatori stazionati al piombo. Parte 3:
R
Raccomandazioni per l’installazione e l’esercizio.
Relazione generale e di calcolo
10
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Norma
Anno Fascicol
o
CEI EN 60898
F. 5076
Class. CEI 23-3
C
CEI EN 60669-1
F. 5645
Class. CEI 23-9
CEI EN 61058-1
Class. CEI 23-11
CEI EN 60309-1
Class. CEI 23-12/1
CEI EN 60423
Class. CEI 23-26
F. 3471
C
F. 5484
F. 2934
CEI 23-31
1997 F. 3764
C
CEI EN 60999-1
F. 5763
Class. CEI 23-41
CEI EN 61008-1
Class. CEI 23-42
F. 5397
CEI EN 61009-1
Class. CEI 23-44
F. 5398
CEI EN 50086-2-4
Class. CEI 23-46
F. 3484
R
CEI EN 50086-2-4 1997 F. 3484
Class. CEI 23-46
R
CEI EN 50086-24/A1 Class. CEI
23-46; V1
F. 6093
CEI EN 60598-2-5
Class. CEI 34-30
CEI EN 60598-2-2
Class. CEI 34-31
F. 5081
CEI EN 60598-22/A1 Class. CEI
34-31 V1
F. 4325
Relazione generale e di calcolo
F. 3506
A.S.M. S.p.a.
PIATTAFORMA ECOLOGICA - Via Paronese - PRATO
Titolo
Interruttori automatici per la protezione dalle
sovracorrenti per impianti domestici e similari.
Apparecchi di comando non autentici per installazione
elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 1:
Prescrizioni generali.
Interruttori per apparecchi. Parte 1: Prescrizioni
generali.
Spine e prese per uso industriale. Parte 1: Prescrizioni
generali.
Tubi per installazioni elettriche. Diametri esterni dei
tubi per installazioni elettriche e filettature per tubi e
accessori.
Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso
ortatavi e portapparecchi.
Dispositivi di connessione. Conduttori elettrici in
rame. Prescrizioni di sicurezza per unità di serraggio a
vite e senza vite. Parte 1: Prescrizioni generali e
prescrizioni particolari per conduttori da 0,2 mm2 a 35
mm2 (inclusi).
Interruttori differenziali senza sganciatori di
sovracorrente incorporati per installazione domestiche
e similari. Parte 1: Prescrizioni generali.
Interruttori
differenziali
con
sganciatori di
sovracorrente incorporati per installazione domestiche
e similari. Parte 1: Prescrizioni generali.
Sistemi di canalizzazione per cavi. Sistemi di tubi.
Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi
interrati.
Sistemi di canalizzazione per cavi. Sistemi di tubi.
Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi
interrati.
Sistemi di canalizzazione per cavi. Sistemi di tubi.
Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi
interrati.
Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
particolari. Sezione 5: Proiettori.
Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
particolari. Sezione 2: Apparecchi di illuminazione da
incasso.
Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
particolari. Sezione 2: Apparecchi di illuminazione da
incasso.
11
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CEI EN 60598-2-3
Class. CEI 34-33
F. 2761
CEI EN 60598-23/A1 Class. CEI
34-33; V1
CEI EN 60598-23/A2 Class. CEI
34-33; V2
F. 4326
CEI 64-8/1
F. 6137
A.S.M. S.p.a.
PIATTAFORMA ECOLOGICA - Via Paronese - PRATO
Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
particolari. Sezione 3: Apparecchi per illuminazione
stradale.
Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
particolari. Sezione 3: Apparecchi per illuminazione
stradale.
Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni
particolari. Sezione 3: Apparecchi per illuminazione
stradale.
2003 F. 6869
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 1: Oggetto, scopo e principi
fondamentali
CEI 64-8/2
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 2: Definizioni.
CEI 64-8/3
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 3: Caratteristiche generali.
CEI 64-8/4
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 4: Prescrizioni per la
sicurezza.
CEI 64-8/5
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 5: Scelta ed installazione dei
componenti elettrici.
CEI 64-8/6
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 6: Verifiche.
CEI 64-8/7
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Parte 7: Ambienti ed applicazioni
particolari.
CEI 64-12
1998 F. 3666 Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli
R
edifici per uso residenziale e terziario.
CEI
R064-004 1999 F. 5236 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
Class. CEI 64-16
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua. Protezione contro le interferenze
elettromagnetiche (EMI) negli impianti elettrici.
CEI EN 60529 1997 F. 3227 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
Class. CEI 70-1
C
CEI EN 60529/A1 2000 F. 5682 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
Class. CEI 70-1 V1
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Norma
Anno Fascicol Titolo
o
CEI 81-1
Protezione delle strutture contro i fulmini.
CEI 81-3
Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e
per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine
alfabetico.
CEI 81-4
Protezione delle strutture contro i fulmini.
Valutazione del rischio dovuto al fulmine.
CEI 81-4; V1
Protezione delle strutture contro i fulmini.
Valutazione del rischio dovuto al fulmine.
CEI EN 50164-1
Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC)
Class. CEI 81-5
Parte 1: Prescrizioni per i componenti di connessione.
Anche se non successivamente richiamate: gli impianti dovranno essere sempre rispondenti alle
suddette Leggi, Norme e relative varianti, i materiali dovranno essere marchiati CE.
3.C.2 PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI ED INDIRETTI
Tutte le parti attive degli impianti dovranno avere un isolamento che possa essere rimosso solo
mediante distruzione.
Saranno previste protezioni contro i contatti diretti del tipo a protezione totale mediante involucri
e barriere che dovranno avere caratteristiche tali da assicurare il grado di protezione minimo
IPXXB. Le superfici orizzontali dovranno avere grado di protezione minimo IPXXD. Gli
involucri potranno essere rimossi solo da personale addestrato ed autorizzato. Dette protezioni
potranno essere rimovibili solo alle condizioni indicate nella norma CEI 64-8 art. 412.2.4
(Protezione mediante involucri e barriere).
Per taluni impianti la protezione sarà garantita da sorgenti di sicurezza (sistemi SELV o PELV)
così come definiti dall’art. 411.1.
La protezione contro i contatti indiretti avverrà utilizzando tensioni non pericolose per taluni
impianti ausiliari (sistemi SELV e FELV) o per la maggior parte dei casi utilizzando
l’interruzione automatica dell’alimentazione che sarà garantita da dispositivi a corrente
differenziale. A tale scopo dovranno essere realizzati tutti i collegamenti equipotenziali e di terra
previsti dalla normativa vigente. Le masse simultaneamente accessibili dovranno essere collegate
al medesimo impianto di terra.
I conduttori di terra ed equipotenziali dovranno essere collegati a collettori.
In relazione al sistema di distribuzione adottato dovranno essere rispettate le seguenti condizioni.
SISTEMI TN
In base all’art. 413.1.3 della norma 64-8/4, la condizione per la protezione contro i contatti
indiretti relativa al sistema TN è la seguente:
Zs • Ia  Uo
dove:
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Zs è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende la sorgente, il conduttore attivo fino al
punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;
Ia è la corrente che provoca l’interruzione automatica del dispositivo di protezione entro il
tempo definito nella Tabella 41A in funzione della tensione nominale Uo oppure, nelle
condizioni specificate in 413.1.3.5, entro un tempo convenzionale non superiore a 5 s; se si
usa un interruttore differenziale Ia è la corrente differenziale nominale In.
Uo è la tensione nominale in c.a., valore efficace tra fase e terra.
Per il sistema TN con Uo = 230V il tempo di interruzione massimo deve essere di 0,4s.
3.C.3 PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI
CAVI DI BASSA TENSIONE
I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi saranno previsti all’inizio di ogni linea generale e
secondaria, luce e forza motrice; solo alcuni circuiti per servizi sicurezza antincendio o senza
possibilità di sovraccarichi potranno avere protezioni solo contro i corto circuiti.
I dispositivi di protezione dovranno avere caratteristiche tali di funzionamento per il rispetto delle
due condizioni seguenti:
Ib  In  Iz
If  1,45 · Iz
dove:
Ib = corrente di impiego del circuito
In = corrente nominale del dispositivo di protezione (di regolazione)
Iz = portata in regime permanente della conduttura
If = corrente di intervento del dispositivo entro il tempo convenzionale in condizioni definite
3.C.4 PROTEZIONE DAI CORTOCIRCUITI
CAVI DI BASSA TENSIONE
I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi saranno previsti all’inizio di ogni linea generale e
secondaria, luce e forza motrice, e avranno potere di interruzione adeguato alla corrente di
cortocircuito trifase simmetrica supposta nel loro punto di installazione.
Per tutte le linee dovrà essere soddisfatta la condizione:
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I².tK² · S²
I = corrente effettiva di corto circuito espressa in valore efficace
K = coefficiente per tipo di condutture (CEI 64-8 art. 434.3.2)
S = sezione del conduttore
t = durata del cortocircuito
Tutti i dispositivi di protezione avranno potere di interruzione adeguato alla corrente di corto
circuito presente nel punto di installazione, e comunque tale da soddisfare quanto prescritto da
CEI 64-8 art. 434.3.4.
3.C.5 SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO L’INCENDIO
I cavi BT impiegati saranno del tipo non propagante l’incendio a norma CEI 20-22 II.
I cavi di alimentazione dell’illuminazione di sicurezza saranno del tipo resistente al fuoco a
norma CEI 20-36 e 20-38.
I cavi di alimentazione degli impianti di sicurezza saranno del tipo resistente al fuoco a norma
CEI 20-36.
Per tutte le condutture che attraversano le pareti dei compartimenti antincendio, sia nell’edificio
uffici che in archivio e deposito, si dovrà provvedere al ripristino del grado di protezione REI del
compartimento o della parete, utilizzando adeguati materiali intumescenti certificati se di
diametro superiore a 25 mm, o racchiudendo i canali in cavedi di cartongesso certificato REI 120.
Tutti gli impianti elettrici dovranno essere realizzati in conformità alla sez. 751 della norma CEI
64-8 (ambienti a maggior rischio in caso di incendio).
3.C.6 SELETTIVITA’
La selettività si ottiene coordinando opportunamente le protezioni, differenziando le correnti o,
eventualmente, i tempi di intervento a valori decrescenti procedendo da monte verso valle.
Le curve di intervento dei relè che saranno installati dovranno essere tarate in modo che quelle
degli interruttori posti a monte siano al di sopra nel diagramma (I – t) rispetto a quelle degli
interruttori a valle, per tutti i valori di corrente inferiori o uguali alla corrente presunta di corto
circuito nel punto di installazione.
3.C.7 IMPIANTO DI MESSA A TERRA E EQUIPOTENZIALE
Protezione contro i contatti indiretti
Dovranno essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche (masse) accessibili
dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per
cedimento dell’isolamento principale o per altre cause accidentali potrebbero trovarsi sotto
tensione.
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Per la protezione contro i contatti indiretti, i conduttori di protezione dell’impianto elettrico
utilizzatore, o raggruppamento di impianti contenuti nell’edificio oggetto dell’appalto, dovranno
essere collegati con l'impianto di terra esistente. A tale impianto di messa a terra dovranno essere
collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili destinati ad adduzione, distribuzione e
scarico delle acque nonchè tutte le parti metalliche definibili come “masse”, esistenti nell’area
dell’impianto elettrico utilizzatore stesso.
Impianto di messa a terra e collegamenti equipotenziali
L'impianto di terra sarà derivato dall’impianto di terra già esistente all’interno del complesso,
saranno utilizzati per il collegamento cavi di idonea sezione in conformità alla normativa vigente.
4.C DESCRIZIONE IMPIANTO ELETTRICO
L’illuminazione dell’isola ecologica sarà realizzata per mezzo di apparecchi illuminanti con
lampade ai vapori di sodio installate su pali di h 12m f.t. nella posizione indicata nella
planimetria di progetto. I pali esistenti nell’area saranno smantellati, i proiettori esistenti saranno
ricollocati sulle staffe de nuovi pali che verranno installati. L’alimentazione di questi apparecchi
sarà realizzata attraverso l’installazione di una nuova linea elettrica in cavo FG7OR proveniente
dal quadro QBTSC e posata all’interno di tubazioni interrate in parte esistenti ed in parte nuove.
All’interno dell’isola ecologica sarà installata una nuova macchina trituratrice, la linea di
alimentazione della suddetta sarà derivata dal quadro Macchine esistente e sarà protetta da un
nuovo interruttore magnetotermico differenziale da installare all’interno del quadro. Sarà
installato un quadro pompe, per l’impianto di prima pioggia nel locale quadri aspiratori, esso sarà
derivato dal quadro elettrico all’interno dell’edificio di servizio zona scrubb Dal quadro pompe si
dipartiranno i cavi FG7OR per alimentazione pompe e galleggianti.
Il Tecnico
Relazione generale e di calcolo
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