MARCO VRATOGNA Baritono Marco Vratogna inizia gli studi musicali al Conservatorio Puccini di La Spezia. Dotato di una voce straordinaria per la bellezza del timbro e la potenza, debutta nel dicembre 2000 nel ruolo di Stankar in Stiffelio di Verdi al Teatro Verdi di Trieste. Da allora si esibisce sui più importanti palcoscenici internazionali. Canta nelle vesti di Paolo Albiani in Simon Boccanegra di Verdi al Teatro La Fenice di Venezia, al Comunale di Firenze con la direzione di Claudio Abbado, al Regio di Torino con la regia di Graham Vick, al Verdi di Trieste, a Cagliari, al Covent Garden di Londra, in una nuova produzione ad Amsterdam, al Teatro Liceu di Barcellona. Interpreta il ruolo di Conte di Luna nel Trovatore di Verdi al Teatro della Maestranza di Siviglia, Teatro Municipale Verdi di Salerno, a Stoccarda e al Teatro Verdi di Trieste. Debutta nel ruolo principale in Macbeth di Verdi sotto la direzione di Massimo De Bernart al Teatro Comunale di Modena, dove torna per un recital e per il Concerto dedicato ai 40 anni di carriera di Luciano Pavarotti; e ancora interpreta: Carmen di Bizet all’Opera Company di Philadelphia; Nabucco di Verdi al Teatro Alighieri di Ravenna, all’Opera di Francoforte, al Teatro Carlo Felice di Genova, alle Terme di Caracalla. È Tonio in Pagliacci di Leoncavallo al Teatro Municipale Verdi di Salerno e all’Opera di Francoforte; Alfio in Cavalleria Rusticana di Mascagni al Verdi di Salerno, Francesco nei Masnadieri di Verdi al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. Canta Tosca di Puccini alla Staatsoper di Berlino, all’Opera di Francoforte, alla Scala di Milano, al Festival Pucciniano di Torre del Lago, ad Amburgo, a Dresda, Vienna, Valencia e Berlino; una nuova produzione di L’Amore dei tre Re di Montemezzi al Teatro Regio di Torino e Macbeth all’Opera di Francoforte e all’Opera di Stoccolma; Otello di Verdi allo Staatstheater di Stoccarda e a San Francisco diretto da Nicola Luisotti, al Teatro Regio di Parma, ad Amburgo, Dresda e Francoforte; Un Ballo in maschera di Verdi all’Opera di Francoforte, al Coven Garden di Londra, al Teatro Real di Madrid e a Dresda diretto da Carlo Montanaro. Interpreta Edgar di Puccini a Torino e a Bologna; Aida di Verdi alla Bayerische Staatsoper di Monaco, diretto da Daniele Gatti, a Valencia, al Coven Garden di Londra e a San Francisco diretto da Nicola Luisotti; Luisa Miller a Lipsia, Andrea Chenier di Giordano a Berlino e a Madrid, La Fanciulla del West di Puccini a Chicago e Francoforte, Attila di Verdi alla Scala di Milano e a Seattle; e ancora Tosca alla Scala di Milano, Dresda, Vienna, Valencia, Bari, Berlino, Zurigo e ad Amburgo, Otello di Verdi al Metropolitan di New York e all’Israeli Opera di Tel Aviv, Rigoletto di Verdi a Limoges e a San Francisco diretto da Luisotti, a Tokyo e a Seattle; recentemente interpreta Andrea Chénier alla Staatsoper di Vienna, Aida a Napoli, Edgar a Francoforte, Tosca a Torino, Macerata, Londra e Vienna. Al Teatro Filarmonico di Verona debutta nel ruolo principale in Macbeth, opera inaugurale della Stagione Lirica 2012-2013. All’Arena di Verona debutta nel 2007, cantando Aida e torna nel 2011 per Nabucco. Con Fondazione Arena prende parte allo spettacolo Verdi, nostro Shakespeare - Viaggio in musica e parole in scena al Teatro Romano di Verona nel 2013; all’Arena interpreta Aida, Nabucco e prende parte al Gala Verdi. Nel 2014 canta in Aida. Torna all’Arena per prendere parte al Gala del 1 giugno Lo spettacolo sta per iniziare condotto da Paolo Bonolis, e per interpretare Amonasro in Aida e Scarpia in Tosca nell’ambito del 93° Festival areniano 2015. RODRIGO ESTEVES Baritono Nato a Rio de Janeiro, Rodrigo Esteves si transferisce a Madrid, dove inizia la sua carriera collaborando con direttori d’orchestra del calibro di Peter Guth, Miguel Gomes Martinez, Helena Herrera, Mario Perusso, Enrique Ricci, Rafael Frühbeck de Burgos, Alain Lombard, Alain Guingal, Marcello Panni, Gianluca Martinenghi, Stefano Ranzani, John Neschling, Lorin Maazel e con registi quali Emilio Sagi, Roberto Lagana, Roderto de Oswald, Sonja Frisel, Ivo Guerra, Stefano Vizioli, Marco Gandini, Giancarlo del Monaco. In Spagna ottiene grande consenso da parte della critica musicale interpretando il ruolo di Schaunard nella Bohème di Puccini al Teatro de la Zarzuela di Madrid e quello di Marcello al Teatro Cervantes di Malaga; è Alfonso XI nella Favorita di Donizetti a Pamplona, e a Jerez de la Frontiera interpreta Mercutio in Roméo et Juliette di Gounod. Si esibisce nei principali teatri spagnoli e stabilisce una proficua collaborazione con alcuni importanti teatri italiani, dove interpreta Marcello nella Bohème, Germont nella Traviata di Verdi, Il Conte d’Almaviva nelle Nozze di Figaro di Mozart, Renato in Un Ballo in maschera e il ruolo del titolo in Oberto, Conte di San Bonifacio di Verdi; ricordiamo inoltre la felice tournée in Giappone con la Traviata, le Nozze di Figaro e Oberto, Conte di San Bonifacio. In Brasile si esibisce a Rio de Janeiro, San Paolo e Belém nella Traviata, seguita da Don Carlo, Macbeth, Il Trovatore, Otello, Falstaff di Verdi, Lucia di Lammermoor di Donizetti, Salome di Strauss e Tosca di Puccini; al Teatro Colón di Buenos Aires canta nel ruolo di Silvio nei Pagliacci di Leoncavallo e, recentemente, in quello di Escamillo in Carmen di Bizet. Nel 2015 riscuote grande successo nel ruolo di Iago in Otello al Teatro Municipal di São Paulo. Debutta all’Arena di Verona nell’ambito del Festival 2015 nel ruolo di Scarpia di Tosca. AMBROGIO MAESTRI Baritono Nato a Pavia, Ambrogio Maestri studia canto e pianoforte. Il suo debutto avviene nel 2001 con Falstaff di Verdi, diretto da Riccardo Muti con la regia di Giorgio Strehler, che lo vede protagonista al Teatro la Scala di Milano e allo storico Teatro Verdi di Busseto. La collaborazione con Muti lo porta, nei tre anni successivi, a debuttare al Teatro alla Scala alcuni dei più emblematici ruoli verdiani quali Jago in Otello, Renato in Un Ballo in maschera, Don Carlo di Vargas nella Forza del destino e Giorgio Germont nella Traviata. Ospite dei più prestigiosi teatri mondiali, prosegue il suo percorso verdiano interpretando il Conte di Luna nel Trovatore, Amonasro in Aida, Rolando nella Battaglia di Legnano, il ruolo di protagonista in Simon Boccanegra, Rigoletto e Nabucco. All’interno di una carriera ricca di ruoli e soddisfazioni, Maestri continua a portare il personaggio di Falstaff su tutti i più importanti palcoscenici, approfondendo un percorso di ricerca e di lettura interpretativa che fanno di Sir John un suo vero e proprio alter ego. Ogni nuova produzione rappresenta infatti una sfida che gli consente di studiare e sperimentare inedite nuances attoriali e vocali. Nel 2006 incontra per la prima volta il personaggio di Dulcamara. L’Opéra di Parigi, progettando una nuova produzione dell’Elisir d’amore di Donizetti, desidera affidare il ruolo del simpatico ciarlatano, come avveniva una volta, ad una voce baritonale. Lo spettacolo riscuote grande successo e Maestri dimostra una duttilità vocale che gli consentirà di spaziare dal repertorio serio a quello buffo. Negli ultimi quattro anni Maestri si confronta con Puccini e con il Verismo: debutta Tosca a Torre del Lago, Cavalleria rusticana di Mascagni al Metropolitan di New York e Pagliacci di Leoncavallo alla Scala di Milano. Nel 2012 il regista Ferzan Ozpetek, che l’aveva diretto nella produzione di Aida del Maggio Musicale Fiorentino, gli offre un ruolo nel suo film Magnifica presenza. Il 2013, bicentenario verdiano, consacra Maestri come il Falstaff di riferimento; interpreta Sir John al Teatro alla Scala, all’Opéra National de Paris, all’Opernhaus di Zurigo, al Festival di Salisburgo, a Monaco di Baviera, a Tokio e al Metropolitan di New York. Sempre nel 2013 è Amonasro in Aida alla Scala e a Tokio e Simon Boccanegra al Teatro Regio di Torino. Il 2014 lo vede impegnato in diverse opere quali Pagliacci a Vienna, Tosca a Barcellona, Otello al Teatro Regio di Torino e Aida all‘Opera di Roma, Falstaff alla Scala di Milano, a Monaco, ad Amsterdam con la Royal Concertgebouw Orchestra, a San Paolo del Brasile e ad Amsterdam con la Royal Concertgebouw Orchestra e al Teatro Colon di Buenos Aires, Cavalleria Rusticana a Salisburgo. All’Arena di Verona, dopo il suo debutto del 2000 nella Forza del destino, canta Il Trovatore nel 2001 e 2002, Aida dal 2001 al 2014, Nabucco dal 2003 e nelle successive edizioni fino al 2013, La Traviata nel 2004 e 2007. Torna per il Festival areniano 2015 nel ruolo del titolo in Nabucco, di Amonasro in Aida e Scarpia in Tosca.